2022/12/24

Twitterremoto, quarta puntata: compare il numero di visualizzazioni, #ThereIsHelp rimosso temporaneamente, giornalisti ancora bloccati e altro ancora

Pubblicazione iniziale: 2022/12/24 10:49. Ultimo aggiornamento: 2022/12/28 9:40.

Grosso modo dalla mattina (ora italiana) del 24 dicembre Twitter ha attivato l’indicazione del numero di visualizzazioni di un tweet. Su Twitter Web e nell’app, ma non su Tweetdeck, sotto alcuni tweet compare un numero accanto all’icona delle statistiche.

Questa indicazione, però, non è sempre presente; quando manca, cliccando sull’icona delle statistiche (quella più a sinistra) compare l’avviso “I dati relativi alle visualizzazioni di questo Tweet non sono disponibili” accompagnato da un pulsante Cestina che è molto ingannevole, visto che non cestina nulla ma semplicemente chiude l’avviso.

Non sembra essere un filtro sul numero minimo di visualizzazioni, visto che ho notato tweet che indicavano anche una singola visualizzazione; forse è solo un ritardo nella propagazione del dato.

Resta da capire che cosa intende Twitter per “visualizzazione”. Un tweet che viene letto semplicemente facendo scorrere la cronologia verrà contato, oppure è necessario cliccarvi sopra? Inoltre sembra che mettere un like (normalmente segno che il tweet è stato letto) non faccia aumentare il contatore.

Questa nuova funzione potrebbe essere un autogol, perché rischia di rivelare che in realtà i tweet non vengono visti da tutti i follower e molti tweet non vengono letti praticamente da nessuno.

Sto facendo un test con questo tweet: quanti dei miei 420.964 follower attuali lo vedranno realmente? Finora (12.30), dopo tre ore circa, lo hanno “visualizzato” circa 17.200 account; dopo cinque ore (14.50), circa 29.000; dopo otto ore (17:50), circa 43.800; dopo due giorni e mezzo (1:40 del 26/12), circa 93.000. 

È emersa una contraddizione: il numero di “visualizzazioni” indicato nel tweet è completamente differente da quello che viene indicato cliccando sull’icona delle statistiche, come mostrato qui sotto: alle 14.55 di oggi, il tweet diceva 29.362, ma le statistiche dicevano 7.463. Ho segnalato il problema a @TwitterSupport. I due conteggi sono risultati sostanzialmente allineati dopo due giorni e mezzo (93.317 nel tweet, 92.398 nelle statistiche).

Il 24 dicembre Elon Musk ha tweetato che verrà aggiunta l’opzione di disattivare l’indicazione delle visualizzazioni (“We’ll tidy up the esthetics & add a setting to turn it off, but I think almost everyone will grow to like it”).

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Gli utenti paganti di Twitter hanno ora un piazzamento prioritario nelle conversazioni e possono caricare video lunghi fino a 60 minuti, secondo un aggiornamento della pagina informativa del servizio Twitter Blue (“Prioritized rankings in conversations: This feature prioritizes your replies on Tweets that you interact with. Longer video upload: Share more content with your followers. Twitter Blue subscribers can upload videos up to ~60 minutes long up to 2GB file size (1080p) (web only)”) (copia permanente).

C’è anche un progetto pilota chiamato Twitter Blue for Business, che aggiunge un bollino color oro agli account professionali o aziendali ufficiali.

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Intanto Reuters ha segnalato il 23 dicembre che nei giorni precedenti Twitter aveva “rimosso una funzione che promuoveva i numeri telefonici di prevenzione del suicidio e altre risorse di sicurezza agli utenti che cercavano alcuni tipi di contenuto”. Questa rimozione, secondo Reuters, sarebbe avvenuta per ordine di Elon Musk. 

Ella Irwin, head of trust and safety di Twitter, ha dichiarato a Reuters che si trattava di una rimozione temporanea e che la funzione, denominata #ThereIsHelp, sarebbe tornata online la settimana successiva. Ma Musk ha contraddetto Irwin tweetando il 24 dicembre che la notizia era falsa (“False, it is still there”), e aggiungendo che la funzione non era mai stata sospesa e che Twitter non previene il suicidio (“1. The message is actually still up. This is fake news. 2. Twitter doesn’t prevent suicide.”). Il giorno stesso (24 dicembre) la funzione è tornata online

Maggiori dettagli su questa confusione sono su Ars Technica.

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L’informatico e hacker George Hotz (aka Geohot), assunto a Twitter da Musk il 18 novembre scorso, si è dimesso il 22 dicembre (ANSA). Hotz è noto non solo per essere stato fra i primi a fare il jailbreak degli iPhone (2007) ma anche per aver fondato Comma.ai, un’azienda dedicata al software per la guida autonoma. Ha tweetato “[...] Appreciate the opportunity, but didn’t think there was any real impact I could make there [...]” (“apprezzo l’opportunità, ma non credo che ci fosse alcun impatto reale che io potessi produrre lì”).

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I giornalisti i cui account Twitter erano stati bloccati (sospesi) la settimana scorsa lo sono tuttora, nonostante le dichiarazioni di riammissione di Elon Musk, perché si rifiutano di accettare la richiesta, inviata privatamente da Twitter, di eliminare alcuni tweet riguardanti l’account @ElonJet, quello che pubblica i voli del jet privato di Musk. Lo segnala il Washington Post.

Si rifiutano perché considerano che accettare la richiesta di eliminazione costituirebbe una falsa ammissione di torto e una resa alle imposizioni arbitrarie di Musk. “Non ho intenzione di cancellare un tweet che conteneva informazioni basate sui fatti e non violava le regole di nessuno” ha dichiarato Drew Harwell del Washington Post, uno dei giornalisti bloccati, al quale Twitter ha chiesto di rimuovere un tweet che segnalava la sospensione dell’account di Mastodon da parte di Twitter perché segnalava l’esistenza dell’account Mastodon di @ElonJet.

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Mastodon si starebbe avvicinando ai nove milioni di utenti, secondo Mastodon Users.

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Il gestore di un’istanza Mastodon italiana, Mastodon Uno, getta luce sui propri costi di gestione: 1150 euro al mese per gestire oltre 60.000 persone di cui oltre 20.000 attive tutti i giorni (2 eurocent al mese a testa, insomma). Anche Fosstodon fa altrettanto (2100 dollari/mese). Entrambi dipendono dalle donazioni degli utenti (io ho già contribuito).

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L’account che traccia il jet di Musk è tornato su Twitter in una nuova veste: l’originale (@ElonJet) è ancora bloccato, ma il suo gestore, Jack Sweeney, ha attivato @ElonJetNextDay, che fa lo stesso tracciamento ma pubblica i dati con ventiquattro ore di ritardo in modo da adeguarsi alle nuove regole di Twitter, che permettono la condivisione di informazioni di localizzazione pubblicamente disponibili se è trascorso un lasso di tempo ragionevole.

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