Il 26 maggio 2020 ho fatto rifornimento di benzina per l’ultima volta. Sono ormai tre anni che uso solo l’elettricità per viaggiare in auto, e farlo è diventato assolutamente normale: avrete notato che le Avventurette in auto elettrica che pubblicavo periodicamente si sono diradate parecchio, perché ormai non c’è nulla di significativo da raccontare, anche per i viaggi lunghi. Si parte con l’auto carica, se l’autonomia non basta ci si ferma a caricare intanto che si fa uno spuntino o un pranzo, si arriva a casa, si rimette l’auto sotto carica. Tutto qui.
ELSA (l’elettrica piccola) ha ormai dodici anni, TESS va per i sette (e continua a ricevere aggiornamenti software). In totale hanno percorso 167.000 km, di cui 104.000 circa con i proprietari precedenti, e per ora le loro batterie reggono egregiamente. Tagliandi e cambi olio sono un ricordo sbiadito, e la spesa per i viaggi è crollata: a casa, un “pieno” sufficiente per 360 km mi costa circa 11 euro. In tutto, su circa 63.000 km ho risparmiato oltre 4500 euro (calcolando la differenza fra costo del carburante per percorrere quei km e costo dei kilowattora equivalenti).
Intanto le cose di contorno sono cambiate parecchio: per la prima volta l’auto più venduta al mondo nel primo trimestre del 2023 è elettrica (Tesla Model Y, che spodesta la Toyota Corolla a carburante), le colonnine rapide finalmente sono un po’ dappertutto (anche sulle autostrade italiane, e ho un Supercharger al centro commerciale vicino al Maniero); e in Svizzera, dove vivo, un’auto nuova su cinque è puramente elettrica. Direi che stiamo andando bene.
“Il futuro è già qui, ma non è uniformemente distribuito” -- William Gibson
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