Deepmind, il centro di ricerca sull’IA di Google, ha annunciato di aver realizzato algoritmi di sort più veloci di quelli usati finora grazie all’ottimizzazione del codice esistente, effettuata usando l’intelligenza artificiale e specificamente il deep reinforcement learning del software AlphaDev. Il risultato è pubblicato su Nature.
Il sort è una funzione usatissima quotidiamente da miliardi di persone senza neanche rendersene conto. Qualunque elenco ordinato, dalla rubrica dello smartphone all’anagrafe nazionale, è generato e aggiornato tramite questa funzione. Avere un sort più veloce significa offrire un servizio migliore con consumi energetici minori (perché la potenza di calcolo richiesta è minore).
Google ha reso open source questi algoritmi più efficienti, che vengono già usati in concreto trilioni di volte al giorno, secondo i ricercatori. Una volta tanto, una buona notizia dal fronte turbolento dell’intelligenza artificiale. Tutti i dettagli, in forma divulgativa, sono in questo post di Deepmind e in questo articolo di Ars Technica.
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