Marcello Foa (“Giornalista, docente universitario, ex presidente della RAI”) diffonde l’accusa (falsa) che un collega, David Puente, non sia iscritto all’Ordine dei Giornalisti e quindi sia un vicedirettore abusivo. Un’accusa non da poco. Ma Foa tralascia di fare la cosa più semplice: chiedere al collega in questione.
Se un giornalista non riesce neppure a trovare l’iscrizione di un collega all’Ordine dei Giornalisti, forse il giornalista ha un problema di metodo.
Sarebbe infatti bastato andare sul sito dell’Ordine della Lombardia e digitare il cognome del collega (Puente Anzil).
Se un giornalista sceglie di rilanciare accuse prima di averle verificate, pur avendo un modo semplicissimo per farlo, forse non ha solo un problema di metodo: ha un problema di fondo. E questa è una lezione di giornalismo molto importante.
Foa ha citato e diffuso un articolo pubblicato su Affaritaliani.it a firma di Giuseppe Vatinno, che sembra essere lo stesso Vatinno, deputato della Repubblica Italiana, che scrisse queste memorabili pagine di insulto e delirio ufologico nel 2013. Anche la scelta delle fonti di Foa, insomma, suggerisce perlomeno un problema di metodo.
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