2024/05/14

Starmus Bratislava, giorno 2 (14 maggio)

Scrivo qui in tempo reale la cronaca del secondo giorno della manifestazione di musica e scienza Starmus, che si sta tenendo a Bratislava, in Slovacchia. Questo è il programma degli interventi di oggi:

  • Edvard Moser (neuroscienziato e premio Nobel): Nature or nurture – Are we born with a sense of space? Affascinante spiegazione del sistema con il quale il cervello mappa le posizioni e sa dov’è rispetto all’ambiente
  • Charlie Duke (astronauta lunare Apollo): To The Moon Again: The Hope of Artemis. Presentazione del progetto Artemis a confronto con Apollo.
  • Tony Fadell (imprenditore, investitore, inventore dell’iPod): Innovating to save our planet. Il metano, altro gas serra ad altissimo impatto, è ora finalmente tracciabile grazie a MethaneSAT, un satellite attualmente in orbita al quale ha contribuito in gran parte Fadell; i dati grezzi saranno disponibili pubblicamente gratis.
  • Kip Thorne (fisico teorico e premio Nobel) e Lia Halloran (artista): Poetry, Art and Science: The Warped Side of the Universe. Presentazione del loro libro The Warped Side of Our Universe che unisce arte e scienza, e discussione delle vacuum fluctuations: quello che rimane quando rimuovi tutto dallo spazio. Ciliegina sulla torta, la spiegazione di come LIGO fa correzione d’errore.
  • Richard Marko (informatico, CEO di ESET): Tech for Earth: Rethinking Cybersecurity in the Age of Global Challenges. Cronologia e tecnologia degli attacchi informatici di origine russa contro l’Ucraina e uso dell’intelligenza artificiale nella gestione degli incidenti informatici.
  • Bernhard Schölkopf (informatico del Max Planck Institut, esperto in machine learning): Is AI intelligent?
  • Philip Torr (informatico dell’Università di Oxford): AI to the people
  • Gary Marcus (informatico): Taming Silicon Valley
  • Roeland Nusselder (informatico): AI will eat all our energy, unless we make it tiny. Interessantissima presentazione sulle mini-IA dedicate a un singolo scopo. Costa meno (e consuma meno energia) elaborare in loco, anche su hardware minimo, che inviare le immagini per l’analisi remota, con enormi benefici di sicurezza e privacy.

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