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Come preannunciato qualche giorno fa, la falla di sicurezza del software Microsoft che permette di infettare un computer semplicemente visualizzando un'immagine in formato JPEG appositamente confezionata (sì, non sto scherzando) non è più una vulnerabilità teorica: ora è un problema concreto.Infatti sono già in circolazione le prime dimostrazioni e i kit per fabbricare le immagini infettanti. Ecco un'immagine (innocua!) del kit a portata di dilettanti, tratta dal sito della società antivirale F-Secure:
http://www.f-secure.com/weblog/
E qui c'è un pezzo (censurato) di codice dimostrativo:
http://www.k-otik.com/exploits/09222004.ms04-28.sh.php
La spiegazione tecnica di come funziona la falla e di quanto sia paurosamente semplice sfruttarla è qui.
Per gli utenti Windows, il problema a questo punto è cosa fare, visto che l'ondata di piena è sicuramente in arrivo e a breve troveremo la Rete infestata di siti ed e-mail contenenti immagini JPEG che infettano o fanno impallare Windows. È prevedibile che nelle prossime settimane assisteremo alla solita litania di blocchi di sistemi informatici pubblici basati su Windows (Bancomat, Poste, banche, prenotazioni mediche, check-in aeroportuali, eccetera): tenetene conto nelle vostre attività, magari tenendo in tasca qualche euro in più per le emergenze.
È una raccomandazione che faccio anche agli utenti Mac e Linux, anche se non sono affetti direttamente da questa falla: lo saranno lo stesso indirettamente in caso di collasso dei PC Windows usati da colleghi, clienti, fornitori e servizi pubblici.
Le istruzioni fornite da Microsoft sono incasinatissime:
http://www.microsoft.com/technet/security/bulletin/MS04-028.mspx
In sintesi, potete usare Windows Update per eliminare la falla da Windows XP: si può fare anche senza installare il contestatissimo Service Pack 2, usando l'aggiornamento KB833987 disponibile nella pagina Microsoft indicata sopra.
Ma può non bastare: se avete Microsoft Office, potreste essere comunque a rischio. Anche alcune versioni di Microsoft Office, infatti, contengono una versione vulnerabile del componente che gestisce le immagini JPEG (gdiplus.dll). Per cui dovete usare anche Office Update.
Non è finita. A prescindere dalla versione di Windows che usate, se avete installato alcune versioni di programmi come Project, Visio, Visual Studio .NET, Visual C#, Picture It, Digital Image Pro e altri (tutta roba Microsoft, per la serie "un nome, una garanzia"), potreste essere comunque vulnerabili a prescindere da patch e contropatch. Se usate uno dei programmi indicati da Microsoft (la lista completa è sempre nella pagina Microsoft citata sopra), dovete aggiornarlo con una versione non vulnerabile.
Una versione semplificata della procedura è descritta in inglese qui e in italiano qui.
La procedura semplificata include una funzione che controlla la presenza di programmi vulnerabili nel vostro PC. Fate però attenzione: questo controllo non dice se avete una versione sicura o no dei vari programmi, ma si limita a ricordarvi che avete nel computer uno dei programmi potenzialmente vulnerabili.
Può anche darsi che i prossimi aggiornamenti degli antivirus riescano a gestire alcuni dei canali attraverso i quali possono arrivare immagini infette (gli allegati agli e-mail, per esempio). Staremo a vedere: resta valido il consiglio di tenere costantemente aggiornato l'antivirus e di diffidare di ogni allegato di qualsiasi provenienza.
Se tutto questo vi manda in bestia, vi capisco perfettamente. È proprio per falle come queste che da tempo consiglio (e non sono certo il solo) di passare a soluzioni alternative. Una recente falla vagamente analoga per il formato grafico PNG si risolse con una mini-patch assolutamente indolore per Linux e per Mac. Con Windows non si sa neppure da che parte cominciare a rattoppare.
Certo migrare a Linux o Mac costa fatica, ma quanto vi costerà restare con Windows dopo questa falla? E cosa farete quando arriverà la prossima? Pensateci. Io l'ho fatto, e ora vi scrivo tranquillo dal mio Mac.
Non voglio sembrare allarmista, ma questa è obiettivamente una delle falle più pericolose da anni a questa parte, perché riguarda un formato, il JPEG, che tutti ritenevano impossibile usare come veicolo d'infezione, e soprattutto riguarda un elemento assolutamente essenziale di Internet come le immagini. Ma quando una cosa sembra impossibile, ci pensa mamma Microsoft a renderla possibile. E poi dicono che zio Bill non sa innovare!
Di conseguenza, non state lì ad aspettare: fate qualcosa. Qualsiasi cosa. Installate le patch (dopo un backup o almeno un punto di ripristino, mi raccomando), fatevi aiutare da un amico esperto, tempestate di telefonate l'assistenza Microsoft o quella del vostro rivenditore (a seconda delle condizioni indicate nella vostra licenza di Windows), buttate via il computer, comprate un Mac, installate Linux, ma non statevene con le mani in mano. Ogni computer che rimane vulnerabile è un computer in più che può diffondere l'infezione.
Proteggersi, fra l'altro, è una questione di responsabilità sociale, perché se non vi proteggete, danneggerete non soltanto voi stessi, ma anche altri utenti.
Siete nella posizione tutto sommato vantaggiosa di sapere che il pericolo sta arrivando e avete tempo per porvi rimedio. Aspettare e sperare che le cose si sistemino da sole sarebbe incosciente.
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