Chi di brevetti ferisce...
Secondo The Register, Microsoft modificherà il funzionamento di Internet Explorer per aggirare un brevetto software molto controverso. Il brevetto è detenuto dalla microscopica Eolas Technologies insieme alla University of California, che hanno fatto causa a Microsoft nel 1999 e hanno vinto, ottenendo una sentenza che prevede che Microsoft paghi 520 milioni di dollari più gli interessi perché Internet Explorer contiene funzioni, in particolare l'accesso ad applicazioni interattive, che violano appunto il loro brevetto.
Microsoft ha fatto ricorso in appello e il processo è stato rifatto: ora deve dimostrare che il brevetto violato non è valido, se vuole salvarsi dalla megamulta.
La validità del brevetto Eolas è molto dubbia fra gli addetti ai lavori, ma l'Ufficio Brevetti USA l'ha riesaminato a settembre e l'ha ritenuto valido, e così Microsoft se la vede brutta. Da qui la scelta di modificare IE.
Le modifiche dovrebbero arrivare a gennaio 2006 sotto forma di patch per chi ha già installato Internet Explorer. A partire dai primi mesi del 2006, invece, usciranno nuove versioni di Windows 2000 e XP che conterranno direttamente le modifiche a IE.
Dal punto di vista degli utenti, il cambiamento dovrebbe essere comunque modesto: si ipotizza che possa trattarsi di dover cliccare un paio di volte in più per poter accedere alle applicazioni embedded, principalmente quelle in ActiveX, tramite IE.
Dettagli tecnici a parte, casi come questo dimostrano che il problema dei brevetti software non colpisce soltanto le piccole aziende di software, ma anche i colossi, e può portare il settore informatico alla paralisi. Sei anni di lite legale sono un'eternità in informatica.
Nessun commento:
Posta un commento
Se vuoi commentare tramite Disqus (consigliato), vai alla versione per schermi grandi. I commenti immessi qui potrebbero non comparire su Disqus.