2008/01/23

Antibufala: la foto del marziano nano (nano-nano)

Complottisti su Marte


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "riccardo.cass****" e ""m.sanclem****. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2008/01/24.

English Abstract
A picture from one of the Mars rovers appears to show a human form. However, this is merely an optical illusion known as "pareidolia". You can see the actual shape of the rock outcrop by looking at NASA's raw images and assembling them in 3D with graphics software. If you can view cross-eyed stereograms, you can see the interesting results of this process below. The outcrop vividly stands out from the background instead of confusingly blending into it.


Confesso: a volte leggo una notizia particolarmente stupida e non ne parlo per non attirarle addosso l'attenzione, sperando che scivoli via inosservata verso il dimenticatoio. Ogni tanto mi va bene. Stavolta, purtroppo, no.

Mi riferisco alla storia dell'"avvistamento" di un marziano in una foto della NASA che gira da qualche giorno in Rete ed è approdata in Italia presso il Corriere, che un po' pilatescamente non prende posizioni, barricandosi dietro il pavido paravento di un ambiguo "Probabilmente è un effetto ottico".

"Probabilmente"? Siamo seri. Non c'è alcun dubbio, se non nella mente bacata di qualche ufologo di risulta, che la foto mostra semplicemente un oggetto che ha una forma vagamente umana. Si chiama pareidolia: la tendenza innata a cercare di applicare forme familiari agli oggetti indistinti. Che però sono e restano oggetti indistinti: una nuvola ci sembra un coniglietto, ma questo non vuol dire che l'aere sia popolato di fluttuanti leprotti grandi come portaerei.

Lasciamo stare, poi, la banda di premi Nobel del Tgcom, che ha addirittura scritto che "Si tratta del primo possibile essere vivente fotografato in quattro anni di missione". C'è vita intelligente nell'universo? Sicuramente, ma non perdiamo tempo a cercarla nelle redazioni. Adesso, grazie alla loro faciloneria (combinata con quella dei colleghi esteri), il sito della NASA è intasato di curiosi e quasi inaccessibile.

Sarebbe bastato andare a controllare i fatti (quello che i complottisti di ogni sorta non fanno mai, e che certi giornalisti non fanno quasi mai), prima di blaterare, per capire come stanno realmente le cose. E se sono capace di farlo io, spiantato freelance goloso di focaccia, figuriamoci se non lo può fare un dipendente pagato di una testata blasonata.

La foto incriminata risale a novembre del 2007 ed è stata scattata dalla sonda automatica Spirit della NASA (foto qui accanto).

Una sonda che meriterebbe di essere citata nella cronaca per ben altri motivi che una foto interpretata maldestramente da un branco di svitati: rendiamoci conto che siamo riusciti a mandare su Marte, a oltre 55 milioni di chilometri dalla Terra, un robottino (anzi due, perché c'è anche il gemello Opportunity) che da ormai quattro anni va in giro a scattare foto e analizzare il suolo e l'atmosfera di Marte, scovando tracce geologiche che puntano a un ambiente un tempo ricco d'acqua.

Grazie a queste meraviglie possiamo vedere Marte in 3D, come se fossimo sulla sua superficie, e in altissima risoluzione. E grazie a Internet possiamo vedere subito le immagini, senza attendere che qualche giornale si degni di mostrarle, una volta tanto, al posto del granfratellaro di turno.

Un risultato tecnico e scientifico eccezionale, ottenuto oltretutto senza mettere a rischio vite umane e spendendo meno del costo di un singolo bombardiere B-2 o di due giorni di spesa mondiale per cosmetici: 820 milioni di dollari, circa 560 milioni di euro. Fa riflettere, vero? La prossima volta che qualcuno si lamenta del costo delle missioni spaziali, rinfacciategli queste cifre.

Ma torniamo alla foto. Si tratta di un microscopico dettaglio tratto da quest'immagine panoramica, sigla PIA10214, che per evitare d'intasare ulteriormente il sito della NASA riproduco qui in piccolo: la freccia rossa indica la posizione del "marziano". Lasciate in pace il sito della NASA, perché l'immagine a massima risoluzione è una TIFF da 133 megabyte.


Da questa foto, ma soprattutto dalla sua versione stereoscopica (servono gli occhialini rossi e blu), si capisce chiaramente che si tratta semplicemente della porzione in ombra di uno spuntone di roccia; la porzione illuminata si confonde con lo sfondo. La visione in 3D permette di distinguere quali parti dell'immagine fanno parte dello sfondo e quali invece appartengono alla roccia. Qui c'è una porzione della versione 3D, cliccabile per ingrandirla: il "marziano" è a sinistra, a metà altezza.


Fra l'altro, il mitico sito Badastronomy.com, noto per le sue prese per i fondelli scientificamente inoppugnabili dei lunacomplottisti, calcola che il "marziano" sia alto una decina di centimetri, vista la sua posizione rispetto alla sonda Spirit (la collinetta disseminata di pietre che occupa la zona centrale sinistra della panoramica è a 30 metri dalla sonda, secondo la NASA). Decisamente un nano, nano.

Un'altra cosa importante che i marzianomani non hanno considerato è che l'immagine è un collage di foto in scale di grigio, scattate con vari filtri (centrati su 753, 535 e 432 nanometri) e nell'arco di vari giorni, dal 6 al 9 novembre 2007, e poi ricomposte per ottenere l'immagine in pseudocolore, come descritto sempre dalla NASA. Ecco infatti i link alle foto originali (in scale di grigio) del "marziano": una, due, tre, quattro.

Questa è una GIF animata che raccoglie tre di queste immagini, scattate con ombre differenti, che permettono di cogliere la conformazione reale del sasso marzianiforme (cliccatevi sopra per animarla):


Per chi non ha gli occhialini bicolore ma è capace di vedere gli stereogrammi a occhi incrociati, ho preparato due immagini (cliccabili per ingrandirle) che rendono molto chiaramente la tridimensionalità della scena. La prima è un'inquadratura ampia, in cui il "marziano" è in basso a sinistra: la seconda è un dettaglio.

Attenzione: guardare a lungo gli stereogrammi può affaticare la vista e dare nausea. Siete stati avvisati.



In sostanza, dagli stereogrammi si deduce che si tratta di una roccia grosso modo a forma d'incudine inclinata verso destra, di cui il "marziano" è l'estremità sinistra; davanti a quest'incudine c'è un sasso vagamente piramidale, che nelle foto 2D sembra invece essere un tutt'uno con la roccia sulla quale "siede" l'alieno.

Se per caso non siete convinti, ponetevi subito la domanda cruciale di buon senso, che è sempre la stessa dai tempi della famigerata "faccia su Marte": se la NASA fa parte di un complotto per nascondere le prove di vita aliena, perché diffonderebbe foto che la mostrano? Sarebbe molto più semplice non pubblicare le foto e nessuno ne saprebbe nulla.

O se ne volete un'altra: è credibile che i marziani siano talmente simili a noi da avere anche il seno (sarebbe quindi una marziana, si spera) e coprirselo pudicamente con un braccino quando si siedono su una roccia per farsi notare dai robottini terrestri di passaggio?

Non solo: di casi analoghi di pareidolia è piena anche la Terra. Qui accanto, per esempio, c'è una foto mandatami da un lettore, nexus1977, che ringrazio.

La domanda che però mi frulla in testa, più delle altre, è questa: davvero c'è gente che non ha niente di meglio da fare che spulciare ossessivamente ogni centimetro quadro delle foto della Nasa alla ricerca di improbabili marzianine in topless?


Aggiornamento (2008/01/24): parla la NASA


Secondo un servizio della CBS News, la NASA ha dichiarato che il "marziano" è una roccia scolpita dal vento, alta ben cinque centimetri.

Nessun commento:

Posta un commento

Se vuoi commentare tramite Disqus (consigliato), vai alla versione per schermi grandi. I commenti immessi qui potrebbero non comparire su Disqus.

Pagine per dispositivi mobili