Dopo l'open source, l'open culture a Villa Ghirlanda
Sono stato imprudentemente invitato a partecipare al Linuxday a Cinisello Balsamo il 26 ottobre prossimo, domenica, alle 9.30 circa.
Visto che ormai il software open source si è conquistato rispettabilità e mercato nonostante l'opposizione dei grandi monopolisti del software, è forse il momento di festeggiare un attimo questo successo, frutto delle fatiche di tanti, e pensare alla prossima sfida: introdurre il concetto di open culture, ossia del nuovo modello di cultura, non più dispensato dall'alto, ma generato (spesso incoerentemente) dal basso, reso possibile da Internet.
La chiacchierata, intitolata "Dopo l'open source, siamo pronti per l'"open culture"? Cosa succede quando Sua Emittenza siamo noi", è un esame dei problemi, dei rischi e delle disperate esigenze d'innovazione sociale e legislativa dettate dallo sviluppo crescente di questo nuovo modello e un'impietosa analisi dell'arretratezza di leggi, imprese e istituzioni di fronte al fenomeno Internet e al modo odierno di acquisire, condividere e disseminare informazioni e conoscenza, fino a creare cultura.
Se vi interessa, il programma completo del Linuxday di Cinisello, organizzato con la partecipazione dell'associazione culturale Lifos e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Cinisello Balsamo, si estende su due giorni (sabato e domenica) ed è disponibile qui. L'ingresso è libero e gratuito previa registrazione.
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