TG2 e TG5 sempre più in basso grazie alle salite. Stregate
Non ci posso credere. Due telegiornali nazionali, nello stesso giorno, trasmettono servizi sulla stessa bufala: quella della "salita stregata" che collega il comune di Teggiano a quello di Sala Consilina. Le auto o altri oggetti collocati sulla strada sembrano salire invece di scendere.
Entrambe le testate si sono dilungate sul "magnetismo" e sul "fenomeno paranormale" e addirittura il TG5 ha escluso l'illusione ottica parlando di rilievi fatti da tecnici. Ma non è altro che la solita "salita in discesa", ossia appunto un'illusione ottica conosciuta da decenni.
Di strade simili ce ne sono tante nel mondo (in Italia ce ne sono ad Ariccia, vicino a Frascati; a Montagnaga di Piné, in Trentino (non Montagnana come avevo scritto inizialmente); a Martina Franca, in provincia di Taranto; e a Francofonte, in provincia di Siracusa). E come mi segnala g.fantino, anche nel caso di quest'ultima strada segnalata dai due TG nazionali si tratta dello stesso fenomeno: la strada sembra in salita per via degli oggetti circostanti, ma basta prendere una livella per accorgersi che è in realtà in discesa. È quello che hanno fatto, ben più razionalmente dei loro blasonati colleghi, Antonio Sica e Gianfranco Stabile per il telegiornale di Tv Oggi Salerno il 10 marzo scorso.
Anche l'amico e collega d'indagini sui misteri, Massimo Polidoro, ne parla nel suo blog:
L’effetto (grazie anche a una serie di sperimentazioni coordinate per il CICAP da Luigi Garlaschelli) si è in realtà da tempo rivelato una curiosa illusione ottica, dovuta al nostro limitato senso dell’equilibrio, che si affida anche alla vista per decidere in che direzione sia il “basso”. Le salite anomale sono tratti in discesa molto leggera, posti tra due tratti in pendenza molto maggiore, e il nostro senso di orizzontale viene influenzato dal fatto che tutto il paesaggio circostante è molto più in discesa del tratto in cui ci troviamo. Per questo la leggera discesa ci sembra una salita. Contribuisce all’effetto la posizione e la conformazione dell’orizzonte visibile.
Il fenomeno appare quindi simile alle molte illusioni ottiche note in psicologia. Resta un fenomeno interessante da studiare, ma per capire come funziona la nostra percezione. Alla Facolta di Psicologia dell’Università di Padova, Garlaschelli e la d.ssa Paola Bressan hanno riprodotto l’illusione utilizzando tre plastici appositamente costruiti: con una strada a due, o tre, tratti contigui diversamente inclinabili, o con due strade affiancate e a diversa inclinazione. Il lavoro è stato pubblicato su "Psychological Science" (September 2003, 14:5).
Gli articoli e le sperimentazioni del CICAP sono consultabili qui; Polidoro ha pubblicato un articolo (in inglese) su "The Skeptical Inquirer" che mostra la simulazione creata da Garlaschelli e Bressan.
La cosa sconsolante è che Striscia la notizia aveva intervistato Garlaschelli il 5 aprile dell'anno scorso proprio su quest'argomento, ricevendone la spiegazione reale. "Probabilmente, al TG5 non guardano Striscia…" conclude Massimo Polidoro.
Lui è un buono. Io l'avrei detta un po' meno diplomaticamente. E poi ci lamentiamo se la preparazione scolastica è scarsa, che la gente abbocca troppo facilmente alle scemenze vannamarchiane e che la ricerca, la scienza e la tecnologia sono le Cenerentole dei budget governativi. Con giornalisti così, cosa si può pretendere?
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