2009/05/07

Le cose che non colsi - 2009/05/07

Google pseudopirata, amanti incastrati, Topolino antibufala e altro ancora in breve


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Nuovo articolo su Undicisettembre. Per chi segue i complottismi undicisettembrini, segnalo l'articolo di Hammer su Undicisettembre che mette in luce le lentezze delle intercettazioni degli aerei fuori rotta ancor oggi, dopo gli attentati, con un caso tratto dalla cronaca recente. Un Cessna arriva dal Canada e i caccia ci mettono un'ora a intercettarlo. E alla fine non lo abbattono.


Google è da condannare perché favorisce la pirateria? PirateBay è stata processata e condannata in Svezia perché ha facilitato il reperimento di materiale vincolato dal diritto d'autore. Ma allora perché non si processa Google per pirateria? Se lo chiede Ars Technica, visto che Google, se si cerca il nome di una serie TV, suggerisce addirittura di cercare il file di Bittorrent corrispondente per scaricare gli episodi. Ed è nato anche Thepirategoogle.com, un sito che usa le risorse di Google per cercare film e musica, praticamente tutta illegale da scaricare e/o condividere. Se questo non è facilitare la pirateria...


Wolverine piratato prima di uscire, sbanca al botteghino lo stesso. Sempre più difficile dimostrare i danni prodotti dalla pirateria. Wolverine, il nuovo film della saga degli X-Men con Hugh Jackman, era già disponibile su Internet prima dell'uscita nelle sale, in una copia di lavorazione non finita, come segnala la BBC. Un chiaro caso di complicità interna al mondo del cinema. Ma il film è arrivato primo in classifica negli Stati Uniti, con 85 milioni di dollari d'incasso nel fine settimana soltanto negli USA, che salgono a 175 milioni includendo il resto del mondo, secondo Boxofficemojo. Altre info sono presso AP. C'è chi ipotizza che la copia di lavorazione sia stata diffusa appositamente per creare clamore intorno a un film che altrimenti non avrebbe fatto notizia (e a ragione: l'ho visto, e a parte qualche scena d'azione era al di là del ridicolo).


C'è un worm per Mac. Ma è molto gracile e malfatto, per cui è improbabile che lo troviate in giro. Si chiama Tored e si comporta come i suoi cugini per Windows, rastrellando indirizzi dalle rubriche dei client di posta: i dettagli sono su The Register.


Un giornale britannico chiede scusa ai propri lettori: è stato troppo negativo e insensibile. Lo dice in un trafiletto? Nooo. Sulla fiancata degli autobus. Il giornale è il London Evening Standard; ne parla il Guardian. Se lo facessero certi giornali di cui mi occupo spesso, visto il numero di bufale che pubblicano basterebbe a malapena la fiancata di una portaerei.


Il TGCom abbocca alla bufala degli amanti focosi incastrati. E abbellisce questa leggenda metropolitana classica con fior di dettagli, attribuendola alla Gazzetta dell'Adda. Lo spiegone del CICAP è qui.


Bufale a Paperopoli. Piero M. mi segnala che su Topolino di questa settimana (n. 2789) c'è una storia intitolata "Paperinik e il Leggendario Metropolitano" che fa una gustosa parodia delle bufale e delle leggende metropolitane diffuse anche tramite i video di "Youquack".


Ladro di laptop acciuffato grazie al software di localizzazione. Newsweek racconta l'avventura di Joshua Alston, che riesce a riprendersi il laptop rubato dando alla polizia le coordinate e le foto del ladro grazie al software di localizzazione e di comando remoto che vi ha installato. Un motivo in più per avere sempre a disposizione questo genere di programma, oltre a quello normale di accedere ai propri dati da remoto.


I mitici elicotteri neri esistono. Sono cari a tante teorie di cospirazione, secondo le quali i cattivi di turno (rettiliani, Illuminati, CIA, ragionieri, fate un po' voi) sarebbero dotati di segretissimi elicotteri silenziosi che calano all'improvviso per rapire chi parla troppo e sarebbero riconoscibili per il loro tipico colore nero. Ma esistono realmente, anche se non hanno le funzioni fantascientifiche descritte dai complottisti. Non hanno neanche un pilota: è il caso, per esempio, del Boeing A160T (foto qui accanto), radiocomandato e armato pesantemente. Ne parla, con dettagli sulle caratteristiche e gli impieghi, The Register.


SIAE libera gli autori online. Per la serie "pensavo che tu fossi mio protettore ma sei mio carceriere", secondo il Sole 24 Ore la SIAE permetterà agli autori di gestirsi direttamente le opere diffuse via Web. "Finora l'autore che ha affidato le proprie opere alla gestione della Siae non può liberarle, quindi è stata sempre la Siae a dare l'autorizzazione a terzi per il loro utilizzo, facendo da intermediario. Ora, invece, con la nuova regolamentazione annunciata un autore può mettere su Internet una propria composizione anche a titolo gratuito facendo una semplice dichiarazione alla Società che in questo caso dà piena libertà all'autore senza pretendere nessun indennizzo per il proprio servizio di gestione". Bontà sua.


Le foto di Berlusconi alla festa di Noemi. Un fatterello che in un paese normale si meriterebbe al massimo un trafiletto in dodicesima pagina inchioda i media italiani: sono false le foto che mostrano Berlusconi alla festa in questione? Valutate voi guardando la pagina appositamente predisposta dal Corriere. Se volete la mia opinione di non tecnico, sono false nel senso che il volto del premier è stato come al solito ripulito digitalmente (la pelle è troppo perfetta), ma Berlusconi era effettivamente presente nella foto. Ecco fatto. Ora il paese può tornare ad occuparsi di cose un po' più serie.


E per finire. Guardate qualunque video dell'illusionista Marco Tempest. Specialmente quelli fatti usando soltanto la videocamera del telefonino. Non ve ne pentirete.

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