2009/09/04

Adesso basta con queste fesserie irresponsabili sul 2012: c’è chi si spaventa sul serio

Forse i vari Giacobbo, Ruggeri e propinatori assortiti di catastrofi non si rendono conto di quello stanno facendo. Là fuori, a giudicare dalla posta che mi arriva, c'è gente che ha preso sul serio le loro profezie di catastrofi per il 2012 e non vuole più vivere perché l'hanno convinta che tanto finirà tutto fra tre anni. E anche altri debunker, come Phil Plait, stanno ricevendo lo stesso tipo di posta.

Per questo torno sull'argomento. Mi scrivono madri angosciate che non vogliono più mandare a scuola i figli, che tanto è tutto inutile. Mi scrivono ragazzi e ragazze, terrorizzati all'idea che la loro vita finirà nel 2012, perché l'hanno letto non solo su Internet, ma su tutti i giornali, e l'hanno sentito in TV.

Allora, lo dico chiaro e tondo: è ora di piantarla di pubblicare scemenze che annunciano catastrofi che esistono solo nella fantasia malata degli imbecilli, e chi le pubblica è un irresponsabile. Siete contenti di rovinare la vita e di far paura alle persone sensibili che non hanno i mezzi per capire che scrivete idiozie senza capo né coda? Se non lo capite da soli, volete proprio aspettare che ci scappi il morto?

È semplicemente vergognoso che una casa editrice come la ERI, che gode dell'immagine di autorevolezza di mamma Rai, pubblichi una collezione di castronerie catastrofiste come il libro 2012: Fine del mondo? di Roberto Giacobbo. L'ho sfogliato in un autogrill per verificare le segnalazioni dei lettori del Disinformatico (mi ha immortalato in flagrante delicto mia figlia Lisa). Ebbene sì, non ci volevo credere, ma è proprio vero che contiene perle come questa:

Di fatto, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta del XX secolo, nell'atmosfera terrestre ha improvvisamente fatto la sua comparsa un numero sempre crescente di particelle di luce dette “fotoni”.

Giuro. Dice proprio così. Pagina 127. Per chi si fosse dimenticata la fisica elementare studiata a scuola, i fotoni sono quelli che permettono ai nostri occhi di vedere. Sono, per semplificare, luce. Quindi i fotoni ci sono da sempre, mica sono arrivati improvvisamente in massa negli anni Sessanta. Non è che prima degli anni Sessanta andassimo tutti in giro a tentoni, giusto? Né siamo diventati improvvisamente tutti ciechi perché adesso c'è più luce di prima, giusto?

Ecco, questo è il livello di scempiaggini che scrive Giacobbo. E ha pure il pelo sullo stomaco di intitolare la sezione del suo libro “La Cintura Fotonica”. Che sembra un'arma che Goldrake si rifiutava d'indossare perché si vergognava. No, mamma, tutto ma non la cintura fotonica. Le bretelle spaziali sì, vanno di moda, ma la cintura fotonica non si usa più.

C'è di più. Nella stessa pagina, Giacobbo scrive che:

Alexei Dmitriev [...] sostiene che questa densa luce che la caratterizza [sta parlando della Cintura Fotonica, che va scritto con le Maiuscole per darsi più Importanza] provenga dal buco nero al centro della galassia.

Se è un buco nero, che per definizione è un corpo celeste che assorbe la luce, Giacobbo sarebbe così gentile da spiegarci perché dovrebbe emetterla?

E il libro sciorina sintomi di catastrofi imminenti come se fossero fatti assodati:

[...] il moto di rotazione della Terra sta rallentando, il suo campo magnetico si sta indebolendo, lo strato di ozono si sta assottigliando, i fenomeni sismici si stanno incrementando, moltissimi sono gli squilibri climatici, le tempeste solari potrebbero raggiungere un picco massimo nel 2012, tutto il sistema solare si sta surriscaldando.

Giacobbo indica forse qualche articolo di astrofisica, qualche statistica sismica, qualche dato meteorologico come fonte per tutte queste cose? Noooo. A cosa servono gli scienziati, inutili perditempo e guastafeste? È così bello mettere paura alla gente con i paroloni del signor Dmitriev (che pare sia un geofisico, che con l'astrofisica c'entra come Woody Allen con il culturismo). E vendere centomila copie speculando su queste paure. A cosa gli serviranno, tutti quei soldi delle vendite, se il mondo finirà fra tre anni, è meglio non chiederglielo.

Sì, centomila copie. Così perlomeno dichiara l'altra fonte di perle catastrofiste che vorrei segnalarvi, ed è una vicina anche geograficamente al Maniero Digitale: il Corriere del Ticino. Giornale molto seguito nel Canton Ticino, che ieri ha pubblicato un articolo sul 2012 che parla seriamente della catastrofe in arrivo:

Uno scherzo? Beh, da prendere con le pinze visto che con grande anticipo i Maya avevano previsto molti eventi che poi in si [sic] sono incredibilmente avverati, come l'eclissi solare del 1969, con un errore di soli trenta secondi! Essi avevano grandi conoscenze astronomiche e il 21 12 2012 ci sarà un allineamento del Sole al centro della Via Lattea [...]

Gli astronomi mi perdonino se a tradimento ho scatenato in loro risate incontrollabili con questa scemenza di dimensioni (è il caso di dirlo) galattiche. Se i Maya avevano grandi conoscenze astronomiche, di certo l'articolista del Corriere del Ticino, Davide Rota, non le ha avute in eredità. Perché parlare di “allineamento del Sole al centro della Via Lattea” è come dire “allineamento dei capezzoli di Cristina Del Basso con la nebbia in Val Padana”: si rimane impressionati all'idea, ma quando si va a toccare con mano si scopre che è tutto finto.

Prosegue poi il CdT: “La NASA ha dichiarato che a partire dal 2012 inizieranno tempeste solari magnetiche che potrebbero provocare incontrollabili black-out sulla Terra”. Adorabili, questi catastrofisti: citano la NASA come autorità, ma quando la NASA li avvisa che stanno dicendo stupidaggini (infatti l'ente prevede che il picco di attività solare sarà a maggio 2013, non nel 2012), allora non è più autorevole ed è meglio fidarsi dei Maya.

A proposito di Maya: è qui che il giornale infila una delle perle più belle. D'accordo, sta citando una leggenda, secondo la quale i Maya erano “un popolo ‘stellare’ trasferitosi sulla Terra per diffondere le proprie conoscenze superiori”. Ma dice che “Secondo tale teoria essi avevano già deciso di lasciare il nostro pianeta poco prima della dominazione spagnola, in quanto ormai consci del proprio imminente declino sulla Terra. Ma i Maya purtroppo non previdero che gli ‘dei bianchi’ li avrebbero sterminati”.

Soltanto che basta un giretto su Wikipedia, o su un qualunque testo di storia, per sapere che la civiltà Maya andò in pezzi intorno al 900 dopo Cristo. Seicento anni prima dell'arrivo degli spagnoli. Altro che “conoscenze superiori” e partenze spaziali: poco prima della dominazione spagnola, i Maya andavano in giro con le pezze al perizoma.

Potrei andare avanti, con la storiella della rotazione terrestre che dovrebbe arrivare “allo stop totale previsto per il 21 12 2012” e poi “dopo una sosta di 72 ore” ricominciare “in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici”. Ma mi fermo qui. Lo so, il giornale e Giacobbo stanno bene attenti a pararsi le spalle dicendo che si tratta di teorie, di leggende, di miti; ma allora, se sono tutte fantasie, che senso ha pubblicarle, propagandarle e riempirvi pagine su pagine? E soprattutto farlo senza contrapporvi i fatti scientifici assodati e indiscussi che spiegano come stanno realmente le cose?

Questo è il livello di superficialità e di incompetenza dei profeti di sventura del 2012. Per tutti quelli che mi hanno scritto angosciati perché convinti che il mondo finirà presto da questi maestri del menar gramo (e dai loro editori che non li fermano), dico solo questo: nessuna, ma proprio nessuna delle teorie di catastrofe intorno al 2012 ha il minimo fondamento non solo nella scienza, ma nella realtà, e i brani che ho citato dimostrano che chi va annunciando disastri non sa quello che dice. Ma sa benissimo come si incassa sulle paure altrui.

A proposito di incassi, ditemi voi se questo non è uno spot disonesto:


È uno dei tanti, forse il più ingannevole, preparato per il film 2012 di Roland Emmerich. Sia ben chiaro, mi diverto anch'io con i kolossal di effetti speciali, ma quando qualcuno gioca con le paure della gente e spaccia la fantasia per realtà, senza dare chiare indicazioni che si tratta di uno spot di un film, e addirittura crea siti dettagliatissimi e iperrealistici come quello del succitato Institute for Human Continuity, secondo me sta giocando sporco.

Chiudo con un'avvertenza: non mi metterò a discutere delle presunte “prove” della catastrofe imminente e dei presunti complotti dei potenti del mondo per mettersi in salvo. L'ho già fatto tempo fa in dettaglio e la mia scommessa di allora vale ancora: se siete davvero convinti di avere ragione, mandatemi tutti i vostri averi entro il 20 dicembre 2012, perché tanto siete certi che non vi serviranno più. Finora, stranamente, non ha accettato nessuno.

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