Replicato in laboratorio l'esagono avvistato nell'atmosfera di Saturno
Ricordate il misterioso, affascinante esagono gigante avvistato al polo nord del pianeta Saturno (foto composita qui accanto)? La sua forma regolare e le sue dimensioni colossali (ogni lato è grande come il diametro della Terra) hanno intrigato scienziati ed appassionati a dicembre del 2009. Ne avevo parlato in questo articolo.
Già tre anni fa, tuttavia, i fisici Claudia Barbosa Aguiar e Peter Read dell'Università di Oxford, nel Regno Unito, sono riusciti a replicare in laboratorio – ovviamente in scala leggermente ridotta – la formazione di questa struttura insolitamente geometrica. Hanno collocato un cilindro contenente 30 litri d'acqua su una piattaforma in lenta rotazione; all'interno di questo cilindro hanno poi immesso un anello che ruotava più rapidamente del cilindro stesso.
L'acqua rappresenta l'atmosfera di Saturno; l'anello produce una corrente accelerata nel liquido, simile al jet stream d'alta quota terrestre, che è stata colorata di verde. A seconda del rapporto fra le due velocità di rotazione, i fisici sono riusciti a ottenere varie forme geometriche regolari: ovali: triangoli, quadrati e naturalmente anche esagoni.
La tesi dei ricercatori è che al polo nord di Saturno vi sia una banda di corrente atmosferica molto più veloce rispetto all'atmosfera circostante e che questa differenza di velocità produca la struttura regolare. Secondo Barbosa Aguiar, questo genere di fenomeno avviene anche sulla Terra e produce forme poligonali analoghe ma di breve durata. L'articolo che spiega i dettagli della ricerca è intitolato A laboratory model of Saturn’s North Polar Hexagon. Uno spiegone meno tecnico (ma in inglese) è disponibile presso ScienceNow insieme a un video qui.
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