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La stupidità terminale tra i politici non conosce frontiere. Dagli Stati Uniti arriva la storia di Todd Akin, candidato senatore del Missouri, che in un'intervista televisiva sul tema dell'aborto dichiara che se una donna viene realmente stuprata, il suo corpo possiede un meccanismo che blocca la gravidanza. In altre parole, se rimane incinta non era vero stupro.
Intanto che raccattate la mascella con una mano e vi reggete la fronte con l'altra, qui c'è il video di questa perla agghiacciante di oscurantismo sessista:
Le parole esatte di Akin sono queste: “From what I understand from doctors that's really rare. If it’s a legitimate rape, the female body has ways to try to shut that whole thing down”. Traduco: “Stando a quello che mi dicono i medici, [una gravidanza indotta da stupro] è veramente rara. Se è uno stupro vero, il corpo femminile ha modi di cercare di bloccare tutta la cosa” (legitimate è usato nell'accezione di “autentico, genuino”, non in quello di “legittimo”).
Vi siete ripresi? Non è finita. Akin è membro del Comitato della Camera dei Rappresentanti per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia degli Stati Uniti (Science.house.gov), che ha giurisdizione sulla NASA e altri enti scientifici fondamentali. Uno che crede che le donne abbiano un utero magico contribuisce a decidere se andare su Marte o no. Uno che non sa come nascono i bambini fa parte del Sottocomitato per l'energia e l'ambiente e di quello per lo spazio e l'aeronautica.
Akin è stato criticato da tutti, compresi i suoi colleghi di partito (è un repubblicano, se ci tenete a saperlo, ma l'antiscienza è equamente distribuita), e s'è visto svanire i finanziamenti alla propria campagna politica, così ha pubblicato un video in cui corregge la propria dichiarazione e... chiede perdono. “L'errore che ho commesso sta nelle parole che ho detto, non nel cuore che ho”.
Uhm, no. L'errore sta nel cervello. L'errore magari si perdona, ma il fatto rimane che un incompetente assoluto resta al proprio posto a decidere di scienza. Scienza concreta, le cui conseguenze ci toccano tutti. Più che chiedere perdono, Akin dovrebbe offrire le proprie dimissioni e iscriversi a un corso di ginecologia for dummies. Come spesso accade, The Onion centra in pieno l'argomento, pubblicando una finta confessione di Akin che gli fa dire quello che avrebbe dovuto realmente dire.
Ci sarebbe poi da discutere di quell'agghiacciante, misogina distinzione fra presunti tipi di stupro. L'insinuazione alla base dell'idea dichiarata da Akin (e condivisa da quanti altri?) è che se ti stuprano e rimani incinta, dai, un po' ti dev'essere piaciuto, altrimenti non avresti concepito. Quindi non è vero stupro. Che alibi perfetto.
Ma da dove viene questa convinzione maschilista, bigotta e medievale propugnata con tanta certezza da Akin (che dice che gliel'hanno detta i medici) ma fatta a pezzi dai terribili fatti? Secondo le ricerche del Guardian, risale almeno al tredicesimo secolo, quando era addirittura codificata nelle leggi inglesi (“se, tuttavia, una donna ha concepito al momento citato nell'istanza, essa decade, perché senza il consenso della donna essa non potrebbe concepire”), ed era ancora inclusa nella giurisprudenza medica britannica nel 1814.
Aggiornamento: BoingBoing ha trovato una citazione dello stesso principio nella letteratura latina del secondo secolo. Caso mai qualcuno avesse il dubbio che si tratti di un'aberrazione tutta anglosassone. Secondo CNN, i “medici” dai quali Akin ha tratto la sua diceria sono uno solo: specificamente John Willke, che però non ha alcuna credenziale specifica; inoltre gli esperti smentiscono con le cifre le sue tesi.
Akin non è l'unico politico a crederla ancora vera: The Week segnala Leon Holmes, oggi giudice federale in Arkansas, Stephen Freind, rappresentante della Pennsylvania, e Henry Aldridge, rappresentante della North Carolina. Ed è molto popolare fra gli antiabortisti (grazie a @prosopopea per la segnalazione), perché rende irrilevante il dilemma morale di cosa fare in caso di stupro che porti a una gravidanza. Non succede quasi mai! Il problema non si pone! Torniamo a discutere se le donne hanno l'anima o se la Terra è davvero rotonda.
Sia ben chiaro: non intendo entrare qui nella polemica sulla legittimità dell'aborto. Mi interessa solo chiarire come stanno i fatti e segnalare un caso preoccupante di antiscienza asservita all'ideologia e di governanti fermi letteralmente all'Ottocento nella loro comprensione del mondo.
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