Stando ai giornalisti di Repubblica e all'ANSA, l'elio è un gas infiammabile. Scrivono infatti che stamattina una mongolfiera è precipitata a Luxor, in Egitto, causando la morte di numerosi occupanti, perché “l'elio contenuto nella bombola per creare il flusso di aria calda è fuoriuscito e si è incendiato”.
Sì, scrivono proprio così. Repubblica lo scrive qui; l'ANSA lo riporta qui. Solo che l'elio non è infiammabile. Se lo fosse, i palloncini che si regalano ai bambini sarebbero delle bombe incendiarie. Ma questa riflessione evidentemente non è passata per la testa di chi ha scritto questa baggianata. E a nessuno dei giornalisti che l'ha scritta o copiaincollata è venuto il dubbio che questa dichiarazione (attribuita apparentemente al pilota) fosse una cretinata macroscopica.
Il bruciatore delle mongolfiere va solitamente a propano, non a elio. E l'elio è piuttosto ben conosciuto come gas nobile e (appunto) per nulla infiammabile, almeno per chi non dormiva durante le lezioncine di chimica del liceo.
Screenshot da Repubblica |
Screenshot da ANSA |
E questo, secondo alcuni, sarebbe giornalismo.
Aggiornamento (13:20): ANSA ha rimosso la frase in questione, senza pubblicare alcuna rettifica o avvisare dell'aggiornamento della notizia. Ma io ho catturato la schermata. Trasparenza, questa sconosciuta. E qualcuno spieghi a queste egregie redazioni che Honk Kong non esiste.
Aggiornamento (16:00): anche Tio.ch abbocca alla bufala dell'elio infiammabile: merito del copiaincolla selvaggio che alcuni spacciano ancora per giornalismo. Pochi minuti dopo il mio tweet, Tio ha corretto l'articolo.
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