Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “cavour1980” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
La NASA ha sbagliato tutto. Invece di fare scienza e ricerca, invece di osare imprese potenti e spingere la conoscenza umana fino ai confini dell'universo, doveva andare sulla Luna e disegnarci su la farfallina di Belen. Così avrebbe avuto l'attenzione dei media. Perché se si scopre che su Giove piove acqua dalle comete, chissenefrega; ma se una sonda traccia per errore su Marte una scia che sembra un pisello soltanto a chi è rimasto col cervello fermo ai disegnini sconci di terza elementare, subito tutti a scriverne. E ad attribuire alla NASA un presunto imbarazzo che non c'è.
“Curiosity disegna per caso un pene su Marte. Imbarazzo della Nasa”, titola Repubblica. E spiega: “Curiosity, atterrato lo scorso agosto su Marte in cerca di tracce di vita, ha tracciato sulla superficie del pianeta l'inconfondibile sagoma di un organo sessuale maschile.” La pagina di Repubblica, fra l'altro, è stracolma di pubblicità che qui vi risparmio.
Ma quale imbarazzo della NASA. Le tracce sono quelle tipiche lasciate inevitabilmente quando un veicolo a sei ruote gira su se stesso per cambiare direzione di marcia; se qualcuno ci vede un pisello, è un problema suo. Alla NASA non gliene può fregar di meno e non fanno apposta a disegnare falli spaziali. Sono troppo impegnati a pilotare geologi robotici su Marte, sonde intorno a Saturno e stazioni spaziali abitate intanto che pianificano la cattura di asteroidi. Scusate se è poco.
Giornalisti un po' meno infantili, come Alan Boyle di NBC News, spiegano tutta la faccenda: la foto è vecchia di nove anni (c'è scritto bello chiaro sull'originale, per chi si prende la briga di cercare le fonti), è stata scoperta pochi giorni fa da un utente di Reddit e ripresa dal tabloid britannico Sun.
Cosa più importante, non è vero che le tracce sono opera di Curiosity, come scrivono le due fonti giornalistiche italiane: sono state lasciate su Marte da tutt'altro veicolo (Spirit). Insomma, se c'è qualcuno che dovrebbe essere imbarazzato, in questa storiella, si tratta di Repubblica e ANSA, che quando c'è di mezzo la scienza riescono a scrivere una cazzata persino quando parlano di ca*zi.
Ma non voglio chiudere questo post su una nota acida: vi propongo invece una foto 3D scattata da Curiosity. Inforcate gli occhialini colorati e godetevi questo panorama di Marte (versione grande qui), con un intensissimo effetto di profondità.
Sorridete. Siete su Marte.
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