2013/05/05

Le cose che non colsi - 2013/05/05

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “federicapad*” e “matteo.ros*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Si può discutere serenamente di complottismo? Sì. Ho registrato per Border Nights un confronto con Paolo Franceschetti, che non si può definire “complottista” perché gli manca il livore tipico di queste persone e ci si può anche scherzare insieme, ma è comunque un sostenitore di numerose tesi di cospirazione. Ne è venuta fuori una chiacchierata interessante (spettacolari i commenti sul blog di Franceschetti). Io mi congedo a 102 minuti circa; il resto è un delirio totale (specialmente la musica) nel quale manca l'elemento fondamentale: uno straccio di prova. Nota a margine: i dettagli sulla tecnologia satellitare pervasiva asserita da Franceschetti non mi sono ancora arrivati.





Ieri era lo Star Wars Day. Il 4 di maggio è lo Star Wars Day, giorno nel quale si celebra tutto quello che riguarda la saga creata da George Lucas. Perché il 4 di maggio? Perché in inglese “4 di maggio” si dice “May the fourth”, che suona molto come “May the Force [be with you]”, l'inizio della versione originale della frase-slogan “Che la Forza sia con te”. E oggi, ovviamente, è il Revenge of the Fifth.

C'è chi fa i pancake a tema (la moglie di Wil Wheaton di Star Trek: The Next Generation):



Partecipa allo Star Wars Day anche il comandante della Stazione Spaziale Internazionale, Chris Hadfield, che twitta “There is no try - only do. May the 4th be with you” e manda la foto qui sotto. Se qualcuno sa dirmi dove si compra quel magnifico mappamondo gonfiabile che mostra la Terra com'è dallo spazio, me lo dica: lo voglio fortissimamente.


Intanto ci sono delle belle foto d'epoca dal set di Return of the Jedi, pubblicate per l'uscita del libro di J.W. Rinzler The Making of Star Wars: Return of the Jedi.


La Stazione passa sopra Stonehenge. Un monumento all'ingegno antico incontra un monumento all'ingegno moderno. Chissà cos'avrebbero pensato i creatori di Stonehenge se avessero saputo che un giorno la loro opera sarebbe stata sorvolata da esseri umani che vivono in una casa nel cielo. Bellissima foto di Tim Burgess.

EXPLORED - Stonehenge ISS Pass


Luca Parmitano sta per andare nello spazio. Il 28 maggio un astronauta italiano partirà per la Stazione Spaziale Internazionale. Viaggerà a bordo di una Soyuz russa insieme a Fyodor Yurchikhin e Karen Nyberg e tenterà la traiettoria veloce già sperimentata con uno volo precedente dello stesso vettore. Farò un livetweet con tutti i link per seguire l'evento e Astronauticast farà una diretta speciale in streaming video.


Un anno nello spazio. Scott Kelly e Mikhail Kornienko saranno i primi a passare un anno ininterrotto a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: è un passo indispensabile per capire come si logora l'organismo nel corso di missioni lunghe, per esempio verso Marte. Non stabiliranno un nuovo record assoluto: Valeri Polyakov e Sergei Avdeyev hanno trascorso più di 365 giorni in orbita in una singola missione e Sergei Krikalev ha totalizzato 803 giorni in sei missioni.


Penn e Teller, illusionisti così bravi che la spiegazione del trucco è bella quanto il trucco. È un video ormai classico, per loro, ma io resto sempre senza parole.



È un dottore, tutti lo chiamano “il Dottore” e di nome fa Tim Lord. Come fa a non essere fan di Doctor Who? (The Bloggess).

Meno male che erano quelli che sapevano usare Internet. Membri del M5S si fanno soffiare le mail. Nuova infornata, subito resa “inaccessibile” tramite i provider italiani (Par-Anoia.net).

Codici segreti d'epoca. Finalmente il Daily Mail pubblica qualcosa di decente: la spiegazione di come gli inglesi riuscivano a nascondere messaggi cifrati dentro lettere apparentemente innocenti durante la prigionia. Mentre i tedeschi contavano sulle macchine di cifratura, i britannici preferivano l'enigmistica.

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