Se vi è
capitato di usare il telefonino per collegarvi a Internet e avete
oltrepassato il limite di traffico di dati incluso nel vostro
contratto, avrete notato che la bolletta risulta molto salata anche
se avete scaricato soltanto pochi megabyte (basta guardare un paio di
video di Youtube per far salire rapidamente il conteggio). Per
fortuna molti operatori telefonici e molti dispositivi cellulari
offrono dei blocchi automatici del servizio in caso di superamento
del limite concordato.
Non è andata
altrettanto bene ad Alan Mazkouri, un elettricista inglese che si è
visto recapitare, al posto della propria bolletta abituale di circa
300 sterline (436 franchi; 353 euro), una richiesta di pagamento di
oltre 163.000
sterline (235.000 franchi; 191.000 euro) dalla Orange britannica.
Secondo la
bolletta, il telefonino del signor Mazkouri aveva scaricato dati da
Internet ogni venti minuti per tre settimane, per un totale di 52
gigabyte: l’equivalente di circa cinque milioni di mail o 15.000
brani musicali. Il signor Mazkouri aveva notato che nel periodo in
questione il cellulare era sempre caldissimo, tanto da portarlo a
chiederne e ottenerne la sostituzione, ma non immaginava che sarebbe
stato scottato molto di più da una fattura così spettacolare.
Orange ha
dichiarato che la bolletta non era errata ma comunque l'ha annullata.
Ci sono voluti nove mesi, durante i quali il cliente si è trovato
con un blocco sull’accesso al credito che gli ha causato non pochi
disagi, portandolo a rivolgersi a Watchdog,
una popolare trasmissione britannica di difesa dei consumatori.
La natura
esatta del guasto che ha portato a questo traffico di dati anomalo è
sconosciuta. The
Register ipotizza un difetto fisico del telefono che generava
connessioni di trasmissione dati anomale e si chiede quanto siano
diffusi difetti di fabbricazione analoghi ma meno vistosi che causano
addebiti di qualche centinaio di megabyte in più ogni mese.
Il problema è
che gli operatori telefonici solitamente non tengono traccia di quale
servizio o app del telefono dell’utente ha generato il traffico e
di quali siti sono stati visitati, per cui è estremamente difficile
risalire alla causa specifica di queste maggiorazioni in bolletta.
Meglio quindi attivare le opzioni di blocco e monitoraggio del
traffico dati sul proprio cellulare.
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