Probabilmente
l’abbiamo usata tutti almeno una volta nella nostra vita
informatica, magari accompagnata da un’imprecazione, e abbiamo
capito perché viene chiamata “saluto a tre dita”
(alludendo al noto
gestaccio a due dita): la combinazione di tasti Ctrl-Alt-Canc che
serve solitamente per riavviare un computer Windows che fa le bizze.
Ma da dove
viene, e chi l’ha creata? Mental
Floss è andata a ripescare la genesi di questo comando. Nella
primavera del 1981 c’era in Florida un piccolo team che stava
sviluppando per IBM in fretta e furia un personal computer per
rispondere all’offerta commerciale analoga di Apple e altri
produttori. I programmatori si lamentavano che ogni volta che c’era
un difetto di programmazione dovevano riavviare manualmente l’inetero
sistema, con la litania dei test di memoria all’avvio. E i difetti
capitavano spesso, causando riavvii continui che esasperavano i
programmatori.
Uno dei
membri del team, David Bradley, inventò quindi una scorciatoia: un
riavvio senza test iniziali. Scelse Ctrl-Alt-Canc perché la
posizione molto spaziata di questi tasti (Ctrl e Alt da una parte,
Canc dalla parte opposta) rendeva molto difficile che qualcuno
digitasse per errore questa combinazione, facendo perdere il lavoro
non salvato. Doveva essere una soluzione riservata ai tecnici, da non
fornire ai clienti, ma rimase nel prodotto finito, il primo PC IBM,
le cui vendite furono strabilianti e diedero il via al boom
dell’informatica personale.
Il
Ctrl-Alt-Canc divenne famoso con Windows, nei primi anni Novanta:
quando Windows si piantava (con il famoso “schermo blu della
morte”), la combinazione di tasti scelta da Bradley si rivelò
utilissima come rimedio rapido anche per gli utenti comuni.
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