2013/07/19

Microfoni sempre in ascolto nei telefonini e nelle console di gioco

Questo articolo era stato pubblicato inizialmente il 19/07/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.

Andreste in giro con un microfono sempre aperto in tasca? Ne piazzereste uno in soggiorno? Li colleghereste a Internet? Probabilmente no e l’idea vi parrebbe parecchio intrusiva, soprattutto di questi tempi, ma il microfono sempre in ascolto viene proposto sempre più frequentemente dai fabbricanti di dispositivi elettronici non come una forma di sorveglianza continua, ma come una nuova funzione utile e desiderabile per il consumatore.

Per esempio, Google Glass (il computer che s’indossa come un paio di occhiali) ascolta in continuazione in attesa che il suo proprietario dica le parole chiave “OK Google”. Secondo indiscrezioni, l’imminente telefonino Moto X di Google tiene il microfono sempre aperto per rispondere ai comandi dell’utente senza dover premere pulsanti o sbloccare lo schermo: gli si parla e lui impara la voce del padrone. Anche la Xbox tiene il microfono aperto anche quando è in standby, così basta pronunciare “Xbox On” per attivarla.

In teoria questi dispositivi dovrebbero essere dotati di protezioni per evitare abusi di questa funzione, ma le falle sono sempre in agguato: è stato scoperto recentemente che Google Glass era attaccabile mostrandogli semplicemente un codice QR (cosa peraltro facile, visto che Glass ha una telecamera sempre attiva) e resta il problema del dirottamento del traffico di dati di Glass tramite reti WiFi pirata.

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