2015/01/15

Questo blog verrà ora bloccato in Turchia? L’impossibilità di non offendere nessuno

Credit: Charlie Hebdo
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Pochi giorni fa i rappresentanti del governo turco hanno partecipato in forze alla grande manifestazione per la libertà d'espressione in risposta alla strage nella redazione di Charlie Hebdo, ma quello stesso governo ha bandito la pubblicazione in Turchia della copertina di Charlie che vedete qui accanto. Vengono banditi anche i siti web che la pubblicano.

Tutti i dettagli sono su il Post.

Anzi, non tutti i dettagli: ne manca uno, e non banale, che è quello indicato nelle etichette dell'articolo che state leggendo. Sono sicuro che ci arrivate da soli se guardate bene la copertina di Charlie Hebdo.

E a chi, anima pia, pensasse che si può ancora essere liberi senza offendere nessuno, suggerisco la lettura delle norme editoriali ritenute necessarie per una pubblicazione di portata globale da parte della Oxford University Press, la più grande casa editrice universitaria del mondo, che pubblica circa 6000 libri nuovi ogni anno in oltre 150 paesi. Pensavo fossero l'ennesima bufala del Daily Mail, ma sono confermate dal Guardian e dall'Independent.

È vietato mostrare maiali, carne di maiale, salsicce, pancetta o qualunque altra cosa che alluda al maiale, per non offendere le sensibilità dei musulmani. Peppa Pig è a rischio. Babe maialino coraggioso è tabù. Idem per Piglet (Pimpy in italiano) di Winnie the Pooh. Esiste addirittura un acronimo da usare come promemoria: PARSNIP (pastinaca in italiano), ossia niente riferimenti a “politica, alcool, religione, sesso, narcotici, ismi” (come per esempio il comunismo) e il maiale (pork).

Bisogna fare attenzione a non mostrare ragazzi e ragazze che abitano insieme come studenti, ragazze che vanno a comperare pantaloncini, amici che escono per andare a bere. Non bisogna mostrare relazioni omosessuali, cani (si potrebbero offendere i coreani e i musulmani), l'oroscopo e il gioco d'azzardo. Se si descrive una cosa innocente come una cena al ristorante, non si può menzionare il vino.

E così per non offendere i più permalosi (e fra questi includo i puritani ipocriti di Facebook, terrorizzati dai capezzoli femminili, e chi impazzisce se un ragazzo abbraccia una ragazza) ci troviamo ad essere censurati tutti. L'unico modo per non offendere nessuno è il silenzio totale, che è la morte delle idee.

Quando sento queste idiozie, mi viene voglia di fondare una religione che ha come tabù il color malva, i numeri dispari e le righe diritte. Non ho nessun desiderio di entrare nel postribolo della politica, ma se i politici pensano di mettere le mani su Internet, allora stanno entrando nel mio campo e mi sento in dovere di mettere in chiaro i fatti.

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