Oggi poco prima delle 18 ora italiana le comunicazioni radio pubbliche fra la Stazione Spaziale Internazionale e la Terra si sono fatte di colpo più concitate del solito. Da Terra, specificamente dal Centro di Controllo statunitense a Houston, è giunto l'ordine di chiudere “ASAP” (as soon as possible, il più presto possibile) le ante protettive di tutti i finestrini della parte statunitense della Stazione. Il tono dell'ordine era decisamente perentorio.
A bordo della Stazione, il comandante Terry Virts ha provveduto prontamente e ha chiesto la ragione dell'ordine; da Terra hanno risposto laconicamente che c'era stata un'improvvisa e inattesa variazione d'assetto della Stazione e che il controllo d'assetto veniva trasferito alla sezione russa dell'avamposto. Qualcosa aveva spostato bruscamente la Stazione.
La perplessità dei controllori era evidente nelle loro parole: hanno detto esplicitamente a Virts che si stavano “grattando le teste” (“scratching our heads”) per cercare di spiegare la variazione d'assetto.
Il controllo d'assetto è stato restituito alla sezione statunitense della Stazione intorno alle 20:15 italiane e le ante protettive sono state riaperte.
Poco fa Spaceflight101 ha pubblicato la spiegazione dell'anomalia: è stata causata dall'accensione non prevista di uno dei motori di manovra della Soyuz TMA-15M, la navicella con la quale Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov torneranno a Terra l'11 giugno e nella quale stanno svolgendo le prove generali delle operazioni di sgancio e rientro.
Spaceflight101 dice che Roscosmos (l'agenzia spaziale russa) ha pubblicato un comunicato stampa (probabilmente questo) nel quale dichiara che l'anomalia si è verificata intorno alle 15:32 UTC (17:32 italiane) durante una prova standard dei sistemi di comunicazione radio del veicolo spaziale, che è agganciato alla Stazione. Non c'è e non c'è stato alcun pericolo per l'equipaggio. La NASA ha pubblicato uno scarno comunicato che dice sostanzialmente le stesse cose.
L'assetto normale della Stazione, che viaggia nella direzione indicata dalla freccia |
L'accensione imprevista ha causato una lieve variazione dell'orbita della Stazione; è in corso il rilevamento della nuova orbita, che potrebbe causare una leggera variazione negli orari di rientro della Soyuz e del suo equipaggio.
I tecnici russi a terra stanno ora studiando i dati dell'accensione anomala per identificarne la causa e per assicurarsi che il sistema di controllo della Soyuz non abbia problemi. Per ora l'ipotesi più accreditata è un'attivazione inavvertita del sistema di controllo d'assetto della Soyuz. Bocche cucite sulla causa (umana o automatica) dell'attivazione.
Aggiornamento (2015/06/10 00:45): Astronautinews ha pubblicato un bell'articolo sull'argomento. Ho chiesto lumi via Twitter all'astronauta canadese Chris Hadfield, che ha risposto che “quando si riaccende la Soyuz dopo 6 mesi è possibile attivare inavvertitamente il suo controllo d'assetto e accendere i motori di manovra” e comunque “non è stato causato alcun danno effettivo, è successo anche durante la Expedition 7, spreca un po' di propellente e basta, e la Soyuz ne ha in abbondanza”. Gli ho chiesto se “inavvertitamente” implica un errore umano (un pulsante premuto per errore) o un difetto dei sistemi e ha risposto che “è difficile dirlo, specialmente dato che avevano effettuato una manovra per evitare detriti il giorno precedente. I tecnici russi stanno verificando.” Staremo a vedere.
Aggiornamento (2015/06/10 02:20): Spaceflight101 ha aggiornato il proprio articolo con i dati orbitali raccolti nelle ultime ore, che indicano che l'accensione del motore di manovra ha variato l'orbita della Stazione in misura davvero minima: circa 140 metri in meno al perigeo e dieci metri in più all'apogeo.
Aggiornamento (2015/06/10 13:40): alle 13:33 italiane, Anton Shkaplerov ha discusso l'evento via radio con i controllori russi, parlando (stando alla traduzione simultanea dal russo all'inglese) di “errore di natura procedurale”, di un “tipico errore procedurale”, di un indicatore disabilitato e di un'accensione di un motore di manovra che è stata interrotta automaticamente dopo circa 38 secondi. La situazione, dice, è stata “generata dall'hardware”. Nessun accenno a ipotetici errori da parte dell'equipaggio.
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