2015/06/29

Plutone come non l’abbiamo mai visto, grazie a New Horizons

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Questa è l'immagine più nitida che abbiamo mai visto di Plutone e di uno dei suoi cinque satelliti, Caronte: confrontatela con quelle raccolte in precedenza. Arrivano dalla sonda New Horizons, che si trova a 18 milioni di chilometri da Plutone e a 4,7 miliardi di chilometri dalla Terra, e vengono pubblicate man mano che vengono ricevute sul nostro pianeta: quella qui sopra è stata scattata oggi e l'originale è qui (grazie a Karl Battams per la segnalazione). Ne arrivano ogni giorno di migliori, man mano che la sonda corre verso la propria destinazione a quasi 15 chilometri al secondo (55.000 km/h) rispetto al Sole.

New Horizons è partita dalla Terra il 19 gennaio 2006 e passerà alla distanza minima da Plutone tra due settimane, il 14 luglio prossimo alle 11:49:57 UTC, senza potersi fermare, regalandoci immagini e dati senza precedenti: i nove anni di viaggio, e il fatto che i dati dal pianeta nano arrivano sulla Terra dopo quasi cinque ore alla velocità della luce, danno il senso dell'immensità del nostro sistema solare rispetto alle nostre attuali capacità di esplorarlo, ma dimostrano anche l'incredibile precisione di navigazione e di tecnologia di cui siamo capaci. Potete seguire il suo avvicinamento con dati e grafici aggiornati ogni ora.

Plutone è un mondo bizzarro: ai confini esterni del sistema solare, orbita intorno al sole in 248 anni e ruota su se stesso “coricato” (con l'asse di rotazione quasi parallelo al piano dell'orbita), come una biglia che rotola sul bordo di un piatto, impiegando circa sei giorni e mezzo terrestri per una rotazione. Inoltre il satellite Caronte ci mette lo stesso tempo (sei giorni e mezzo) a ruotare su se stesso e a orbitare intorno a Plutone. Il risultato finale è che Caronte non solo rivolge sempre la stessa faccia verso Plutone, come la Luna fa con la Terra, ma è sempre librato sopra lo stesso punto di Plutone: non lo si vede mai sorgere o tramontare.

Plutone è piccolo (2400 km di diametro, meno della Luna) e sappiamo che in superficie è composto da acqua, azoto, metano e monossido di carbonio, alla gelida temperatura di -238/-218 °C, e che la sua atmosfera contiene azoto, metano e monossido di carbonio. Ma della sua geografia non sappiamo nulla: è l'ultimo dei pianeti “classici” che manca per completare la cartografia del sistema solare. Tra pochi giorni cominceremo a colmare questa lacuna.

Se volete gli aggiornamenti da New Horizons in tempo reale, tenete d'occhio questa pagina di AmericaSpace.com.

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