Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2016/01/04 7:15.
Senza la minima parvenza d’autoironia, l’atto legale di accusa della Paramount e della CBS nei confronti del fanfilm Axanar dice una cosa profondamente imbarazzante: le due case di produzione hanno fatto causa ai creatori di Axanar perché ha “l’aspetto e la consistenza di un vero film di Star Trek” (“look and feel like a true Star Trek movie”). A differenza di quelle stupidaggini fracassone dirette da J. J. Abrams. Quelle dove Spock risolve i problemi a suon di cazzotti.
Da decenni, ormai, i fan di Star Trek autoproducono storie, fumetti e video basati sui personaggi e gli ambienti della serie e finora CBS e Paramount, attuali titolari dei diritti, non hanno mai avuto problemi, a patto che si trattasse di produzioni amatoriali e senza scopo di lucro.
La serie di telefilm autoprodotti Star Trek Continues, per esempio, è davvero notevole, con interni curatissimi, fotografia identica all'originale e tanti cameo di attori ospiti della serie originale e non solo) e soprattutto delle belle storie che compensano il montaggio e la recitazione non sempre sublimi; altre autoproduzioni, come Renegades o Of Gods and Men, hanno addirittura impiegato gli attori principali delle varie serie “ufficiali” di Star Trek (Walter Koenig, Tim Russ, Robert Picardo, Aron Eisenberg, Nichelle Nichols, Terry Farrell, J. G. Hertzler, Chase Masterson, Gary Graham, Ethan Phillips, Cirroc Lofton, Grace Lee Whitney, Robert Beltran e tanti altri), spesso chiamandoli a interpretare gli stessi personaggi che interpretavano in Star Trek. E anche qui Paramount e CBS non hanno fatto una piega.
Allora come mai stavolta è diverso? La spiegazione arriva sempre dall’atto d’accusa: Axanar ha raccolto fondi per oltre un milione di dollari e si propone come un prodotto con “professionisti che lavorano davanti e dietro la macchina da presa, con una troupe interamente composta da professionisti – molti dei quali hanno lavorato a Star Trek – che garantiscono che Axanar avrà la qualità di Star Trek che tutti i fan vogliono vedere”.
In effetti il trailer conferma questo intento professionale e qualitativo:
Anche il prequel, intitolato Prelude to Axanar, è dello stesso livello (sono disponibili i sottotitoli in italiano), e le immagini che avete visto qui sopra non sono tratte dai film di Abrams ma da Axanar:
C'è anche un altro aspetto significativo: adesso CBS e Paramount hanno in cantiere una propria serie televisiva di Star Trek, e c'è in lavorazione il terzo film della serie “reboot”, intitolato Beyond, che è talmente lontano dagli ideali e dalle situazioni di Star Trek che si vanta addirittura di avere come regista quello di Fast and Furious, ha la colonna sonora dei Beastie Boys (Sabotage, se non erro) ed è una serie ininterrotta di scazzottate e salti con motociclette.
Il trailer di Beyond ha fatto infuriare i fan, tanto da indurre il regista a giustificarsi (idem Simon Pegg, co-sceneggiatore), per cui trovarsi confrontati con un prodotto amatoriale che i fan invece adorano, come Axanar, tanto da finanziarlo per un milione di dollari, non solo rischia di mettere in ombra le produzioni “ufficiali”, ma probabilmente causa un gran rosicamento ai pezzi grossi di Hollywood, che ancora non hanno capito cosa vogliono i fan di Star Trek (aiutino: azione, avventura, ma anche rispetto per i personaggi originali e una storia che faccia pensare).
I produttori di Axanar si erano incontrati con la CBS, secondo quanto riferisce uno di loro, Alec Peters, e ne avevano ottenuto una risposta di tolleranza a patto che Axanar non guadagnasse nulla: infatti verrà distribuito gratuitamente. Questo, insieme agli anni di dimostrata accettazione dei fanfilm precedenti, aveva fatto pensare che anche Axanar sarebbe stato tollerato. Ma ora CBS e Paramount chiedono un’inibitoria alla distribuzione di Axanar e anche centinaia di migliaia di dollari di danni per le violazioni del diritto d’autore. I produttori di Axanar hanno risposto su Facebook dicendo che “a quanto pare la CBS sa che Axanar è esattamente quello che vogliono i fan, perché stanno cercando di farci chiudere” e che risponderanno a breve ma non mollano. Staremo a vedere.
Sembra proprio, insomma, che finché si tratta di fanfilm così così, a Paramount e CBS va bene che i fan usino i loro marchi, perché in fin dei conti contribuiscono (gratis) a mantenere popolari quegli stessi marchi; ma se un fanfilm rischia di essere migliore delle loro produzioni, allora cala la scure della legge. Per carità, CBS e Paramount non fanno altro che far valere i propri diritti sanciti dalla legge, ma usare così palesemente due pesi e due misure non sembra essere il modo migliore per farsi amare dai fan. Che, vorrei ricordare, già negli anni Sessanta seppero organizzare una campagna di protesta sufficiente a far rinnovare la Serie (oggi) Classica di Star Trek per una terza stagione nonostante la rete televisiva volesse chiuderla.
Star Trek esiste da sempre grazie ai fan, ma i bottegai di Hollywood non l’hanno ancora capito.
Adesso ho un motivo in più per non andare a vedere Beyond.
2015/12/31 13:20. Alec Peters, uno dei principali artefici di Axanar, ha raccontato la propria versione dei fatti e ha detto di essere stato in contatto con “una delle principali società di consulenza sulla proprietà intellettuale negli Stati Uniti” con l’ipotesi di fornire una difesa legale pro bono. La società, dice Peters, “era molto interessata a rappresentarci dato che era al corrente dell’azione legale e aveva già deciso che questo sarebbe stato un caso di altissimo profilo che potrebbe definire la legge sulla proprietà intellettuale per l’industria dell’intrattenimento”. Se ci saranno sviluppi concreti ve li segnalerò.
2016/01/01 12:30. Nei giorni scorsi Alec Peters ha pubblicato altri dettagli qui, dicendo di aver appreso dell’azione legale dalla stampa prima ancora che dai canali ufficiali.
2016/01/04 7:20. Sono interessanti i punti di vista di Luigi Rosa su Siamogeek e di Gabriella Cordone Lisiero (due che vivono di pane e Star Trek molto più di me): alcuni fatti indicano che la raccolta di fondi incentrata su Axanar non ha le connotazioni giuste per essere considerata senza scopo di lucro. Sia come sia, l’esito di questa lite legale sarà molto significativo per tutto il mondo delle produzioni amatoriali basate su format sotto copyright.
Fonti: Hollywood Reporter, Ars Technica, Variety, TrekNews.
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