Martedì 12 gennaio le versioni 8, 9 e 10 di Internet Explorer raggiungeranno la “fine vita” (end of life), ossia non saranno più supportate da Microsoft per quanto riguarda aggiornamenti di sicurezza o correttivi. Chi li usa resterà quindi vulnerabile alle falle note e a quelle che verranno presumibilmente scoperte in futuro.
L’avviso di Microsoft (in italiano) consiglia agli utenti di passare a Internet Explorer 11, “che continuerà a ricevere aggiornamenti della sicurezza, correzioni rapide per la compatibilità e supporto tecnico in Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10”.
Chi non segue questo consiglio ma scarica gli aggiornamenti periodici di Microsoft si troverà con un promemoria sullo schermo a partire sempre da questo martedì. L’unica versione di Internet Explorer che resterà supportata è la 11, ma in realtà Microsoft sta spingendo affinché gli utenti abbandonino anche questa in favore del suo nuovo browser, denominato Edge.
Per chi sviluppa software e gestisce sistemi informatici la cessazione del supporto alle vecchie versioni di Internet Explorer, celebri per le loro idiosincrasie e incompatibilità, è probabilmente una buona notizia, perché semplifica il numero di versioni di browser da gestire e offre una giustificazione per andare dal capo e finalmente costringerlo ad aggiornare il software.
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