Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento).
La Model 3 ha ricevuto in tutto oltre 325.000 prenotazioni da 1000 dollari l’una.
C'è un easter egg nell’aggiornamento 7.1.2.16.17 del software: la strada diventa un arcobaleno in stile Mario Kart. Si attiva accendendo quattro volte in rapida successione l’Autopilot, dice Elon Musk. Altri easter egg delle versioni passate: citazione della Guida Galattica per Autostoppisti, citazione di Balle Spaziali, la Lotus subacquea di James Bond.
Come rootare una Model S.
Percorsi oltre 75 milioni di km in Autopilot.
Camion in convoglio in Europa: si parlano fra loro via Wi-Fi per viaggiare più compatti, frenare in sincronia, sfruttare la scia per risparmiare carburante e alleviare la fatica dei conducenti (European Truck Platooning Challenge).
Una Tesla Model S tagliata in due per farla diventare una limousine elettrica.
Video: una Model S evita automaticamente un furgone che invade la sua corsia.
Ridefinite al ribasso le prestazioni incluse nel prezzo base della Model 3: autonomia e accelerazione invariate, ma le funzioni di sicurezza dell’Autopilot sembrano essere diventate un optional software (l’hardware resta incluso) e anche la carica veloce gratuita illimitata (o quasi) presso i Supercharger ora sembra essere un optional da pagare a parte (l’auto è predisposta a livello hardware). Staremo a vedere.
L’estetica della Model 3 è ancora da fissare: muso, cruscotto e bagagliaio posteriore verranno ripensati. Alcune proposte di restyling (serie e facete) dai fan.
Sunto di quello che si sa fin qui sulla Model 3.
Richiamo volontario delle Model X per un difetto ai sedili della terza fila. Coinvolti circa 2700 esemplari.
Anche gli impianti di produzione diventano un pochino meno inquinanti, sia per le auto a carburanti fossili sia per quelle elettriche: dal 2014 GM a Lordstown ha 2,2 MW di pannelli solari, che generano però solo l'1,5% del fabbisogno dell’impianto e dal 2013 a Toledo ha 1,8 MW di pannelli che generano quasi il 3% del fabbisogno; altri impianti solari sono a Rüsselsheim, in Germania, e a Zaragoza, in Spagna (12 MW). La Gigafactory di Tesla in Nevada prevede di essere alimentata interamente da fonti rinnovabili.
Nessun commento:
Posta un commento
Se vuoi commentare tramite Disqus (consigliato), vai alla versione per schermi grandi. I commenti immessi qui potrebbero non comparire su Disqus.