Rappresentazione artistica dell’aspetto del pianeta che orbita intorno a Proxima Centauri. Credit: ESO/M. Kornmesser. |
Intorno a Proxima Centauri, la stella più vicina a noi, orbita un pianeta roccioso leggermente più grande della Terra; si trova a una distanza dalla stella che consentirebbe la presenza di acqua allo stato liquido, anche se le radiazioni X e ultraviolette potrebbero rendere difficile la presenza di vita.
Si tratta del pianeta extrasolare più vicino mai scoperto; la sua relativa vicinanza potrebbe stimolare l’invio delle prime sonde spaziali interstellari iperveloci (StarShot), capaci di raggiungere la meta in una ventina d’anni. Comunque sia è di certo un’altra dimostrazione del fatto che l’universo è densamente popolato di pianeti.
L’annuncio della scoperta arriva dall'ESO (European Southern Observatory); uscirà un articolo dettagliato su Nature il 25 agosto. In sintesi, il pianeta, denominato Proxima b, orbita intorno a Proxima Centauri, una stella nana rossa che si trova a circa quattro anni luce dalla Terra. Il pianeta ha una massa stimata che è almeno 1,3 volte quella della Terra e orbita intorno alla propria stella ogni 11,2 giorni, stando a una distanza di circa 7 milioni di km: molto più vicino di Mercurio rispetto al Sole (58 milioni di km), ma Proxima Centauri è una stella molto più fioca del nostro Sole (la sua luminosità è all’incirca un millesimo di quella solare), per cui Proxima b si trova nella cosiddetta “zona abitabile” e ha una temperatura di superficie stimata compatibile con la presenza di acqua liquida.
Maggiori dettagli sono nell’articolo A terrestrial planet candidate in a temperate orbit aroundProxima Centauri sul sito dell’ESO.
Pensavamo di dover cercare lontano per trovare un pianeta di tipo terrestre, potenzialmente abitabile, e invece ne abbiamo uno che su scala cosmica è praticamente sull’uscio di casa. È ora di andarlo a visitare.
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