2016/08/10

La Luna a 262 megapixel. Nel 1971. Venite a conoscere l’uomo che ha fatto questa foto

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2016/08/10 21:30.

Il cratere più grande, a sinistra, ha un diametro di 50 chilometri.

Questa è la Luna e probabilmente è anche il vostro prossimo sfondo per il computer. Cliccate pure sulla foto per ingrandirla un po’ e ammiratene i dettagli. Io sono affascinato in particolare dalle montagne che si stagliano contro il cielo nerissimo e che spiccano sulla curvatura così marcata dell’orizzonte: un fenomeno impossibile sulla Terra, dove l’atmosfera che ci consente di vivere offusca questo stacco. I due grandi crateri sono Aristillus (in alto) e Autolycus (in basso) e misurano rispettivamente 50 e 40 chilometri di diametro; le montagne sulla destra sono il complesso del Monti Caucasici lunari.

Potete usare questa foto come sfondo anche se avete un megamonitor 4K, perché è solo un dettaglio di un’immagine ben più ampia che è disponibile presso il sito della Arizona State University a ben 16.193x16.193 pixel: arrotondando, sono 262 megapixel.

Mica male, come risoluzione, direte voi: ora considerate che questa foto risale a 45 anni fa. Fu scattata durante la missione Apollo 15 usando una speciale fotocamera da ricognizione, la Metric Camera, montata a bordo del veicolo spaziale. I nativi digitali magari non se ne rendono conto, ma prima del digitale, quando si usava la pellicola fotografica a grana fine e di grande formato, si potevano già scattare immagini eccezionali come questa. La fotografia chimica era un’arte sofisticata e matura.

Chicca nella chicca, in questa foto della Luna ci sono due persone: l’immagine fu infatti scattata mentre Dave Scott e Jim Irwin, due dei tre astronauti della missione, erano sulla superficie lunare, proprio nella zona inquadrata nella foto, vicino alla Rima Hadley, che è quel canale tortuoso in basso sulla sinistra, prodotto (si ipotizza) da antichissimi flussi di lava (Britannica; Spudis e Swann, USGS; NASA). Per la precisione, Scott e Irwin erano nella zona cerchiata qui sotto, ma loro e il loro veicolo erano troppo piccoli per essere visibili in questa immagine, presa da circa cento chilometri di distanza (per darvi un’idea della scala, il canale tortuoso è largo circa 1300 metri):




Se volete saperne di più sulla storia di queste foto, c’è il blog Apollo 15 Timeline, che racconta l’intera missione e include un articolo dedicato specificamente a queste immagini. E se volete conoscere l’astronauta Al Worden, che scattò queste fotografie 45 anni fa, venite a incontrarlo il 14 e 15 ottobre allo Sheraton Malpensa per la cena di gala e la conferenza che terrà.

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