Il copyright e i controlli online contro le sue violazioni sono di attualità in seguito alla recente polemica sulla proposta di direttiva europea sul diritto d’autore.
Chi usa Youtube sa bene che questi controlli sono a dir poco imprecisi. Io stesso ho ricevuto varie contestazioni da Youtube per presunta violazione del copyright perché avevo pubblicato un video contenente i dialoghi degli astronauti sulla Luna, che come materiale NASA sono di dominio pubblico.
Ma ci sono casi ancora più bizzarri, come quello dello Youtuber Paul Davids, che nei propri video insegna a suonare la chitarra. Youtube gli ha segnalato che un suo video sta violando il copyright per un brano che è suo.
Qualcuno, infatti, ha preso un suo brano, gli ha aggiunto una voce e lo ha messo su Youtube. E Youtube ha accusato Davids di aver copiato. Come se non bastasse, la monetizzazione del video di Davids finisce in tasca al pirata.
Il comportamento assurdo dei sistemi di controllo dei contenuti, come il Content ID di Youtube, ha già fatto pasticci in passato. Nel 2010 Youtube ha vietato per qualche tempo a Justin Bieber di pubblicare sulla piattaforma video la propria nuova canzone perché qualcun altro l’aveva caricata prima di lui.
Fonte: BBC.
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