Tumblr ha annunciato che dal 17 dicembre prossimo verranno banditi tutti i contenuti ritenuti “per adulti”, dopo anni di ampia tolleranza che ne avevano fatto, fra l’altro, un rifugio per molti utenti che volevano evitare la pornografia commerciale e i suoi cliché e cercavano invece un luogo sicuro nel quale esprimere senza tabù e senza essere giudicati le proprie opinioni e visioni su argomenti altrove vietati. Uno studio del CNR di Pisa ha rilevato che le donne giovani sono fra le principali creatrici e frequentatrici di Tumblr.
La scelta è probabilmente legata al fatto che poche settimane fa Apple ha rimosso l’app di Tumblr dall’App Store per iOS in seguito alla scoperta di contenuti pedopornografici su Tumblr. L’app è rimasta disponibile su Google Play.
La decisione in sé può far discutere, ma la modalità usata per realizzarla è sicuramente un flop informatico di dimensioni spettacolari: il sistema di “intelligenza artificiale” adoperato per riconoscere i contenuti non più accettabili sta segnalando come inaccettabile ogni sorta di immagine assolutamente non pornografica e lasciando passare altre immagini estremamente esplicite. Ecco alcuni esempi:
Ne trovate altri qui, qui, qui e qui, dove si segnala che persino l’annuncio delle nuove regole da parte di Tumblr è stato etichettato come inaccettabile. Una dimostrazione perfetta del concetto che già è difficile per gli esseri umani decidere la differenza fra arte e pornografia, figuriamoci per un sistema di machine learning usato al posto di moderatori umani nella vana speranza di risparmiare soldi.
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Per ora la segnalazione è appellabile, ma stando agli utenti lo staff di Tumblr che dovrebbe vagliare i casi sta facendo più che altro confusione e discriminazione (i contenuti nazisti, per esempio, passano indisturbati).
Il risultato è una fuga in massa degli utenti verso altri siti come Pillowfort.io, con buona pace di Verizon, proprietaria di Tumblr, che forse sperava di guadagnare soldi ripulendolo.
Per il 17 dicembre è stata proposta una protesta di massa: 24 ore di inattività totale da parte degli utenti di Tumblr. Staremo a vedere.
Fonti: Wired, BBC, Wired.
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