René Auberjonois a Bologna nel 2010. Credit: Rodri Van Click. |
Poche ore fa è stata diffusa la notizia della morte, a 79 anni, di René Auberjonois. Gli appassionati di Star Trek lo ricorderanno per sempre per la sua interpretazione di Odo, l‘alieno mutaforma di ST: Deep Space Nine profondamente solo, respinto da tutti ma dotato di un senso innato di giustizia; ma tanti lo ricordano come padre Mulcahy nel film M*A*S*H di Robert Altman (una delle sue tante collaborazioni con questo regista), come Endicott in Benson, come personaggio ricorrente in Boston Legal o come lo svitatissimo chef de La Sirenetta in lingua originale.
Odo rescues his friend Lwaxana Troi from an unwanted marriage by professing his love for the Betazoid ambassador. ("The Muse")#StarTrek #ReneAuberjonois pic.twitter.com/XQV8rrgvpV— TrekCore.com 🖖 (@TrekCore) December 8, 2019
Nella sua lunghissima carriera cinematografica, televisiva e teatrale aveva ricoperto numerosissimi ruoli di ogni genere e lavorato con i più grandi attori e registi, ricevendo per esempio un premio Tony come miglior attore protagonista nel 1969 accanto a Katharine Hepburn in Coco.
Gli sopravvivono la moglie Judith e i figli Tessa e Remy. Sul suo account Twitter stanno arrivando i messaggi di cordoglio di tanti colleghi attori e fan.
I have just heard about the death of my friend and fellow actor @reneauberjonois. To sum up his life in a tweet is nearly impossible. To Judith, Tessa & Remy I send you my love & strength. I will keep you in my thoughts and remember a wonderful friendship with René.— William Shatner (@WilliamShatner) December 8, 2019
Rene was a great artist, a great man, and a great friend. He will be forever missed by all that knew him. Goodnight Sweet Prince.— Brent Spiner (@BrentSpiner) December 9, 2019
I am shocked and deeply saddened by the death of Rene Auberjunois, whom I first met on the set of MRS COLUMBO. I was 23 years old and vividly recall his great kindness, his terrific sense of fun, and thinking oh, how wonderful it would be to have this man as a friend! (1/2) pic.twitter.com/kEDexD3Qw5— Kate Mulgrew (@TheKateMulgrew) December 9, 2019
Io ebbi il piacere di conoscerlo fuori scena e di tradurre i suoi vulcanici interventi alle convention italiane di fantascienza: era una persona di raro garbo, umanità e profondità, doti che custodiva con discrezione e con una grande gioia di vivere che gli luccicava negli occhi.
Grazie, Odo, per tutto quanto.
Lo vorrei ricordare con qualche altra foto dell’incontro a Bologna, scattate da Rodri van Click, che ringrazio per averle ripescate dai suoi archivi.
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