Credit: @TrackerIss. |
Fra le cose strane del 2020 probabilmente non vi aspettavate di trovare che esistono pirati che prendono il controllo di satelliti militari americani per comunicare abusivamente e che vengono intercettati tramite radio digitali software-defined e tradotti in tempo reale tramite Google Translate.
Questo è un uso decisamente creativo e originale delle risorse tecnologiche di Internet e del digitale in generale, mostrato da un consulente di sicurezza informatica e radioamatore noto su Twitter come @TrackerIss.
Come spiegato in questo video, incorporato qui sotto, esistono dei satelliti della Marina militare statunitense, denominati FLTSATCOM (Fleet Satellite Communications System), lanciati fra il 1978 e il 1989 in orbita geostazionaria e usati per le comunicazioni radio in UHF fra le navi, i sommergibili, gli aerei e le basi su terraferma della Marina USA, oltre che per la rete di comando presidenziale.
Questi satelliti non sono più in uso da parte dei militari da oltre un decennio, ma due di essi funzionano ancora ben oltre la loro data di scadenza operativa e soprattutto non hanno nessuna protezione di accesso: sono sostanzialmente dei ripetitori che ritrasmettono qualunque segnale radio venga inviato verso le loro antenne.
Di conseguenza, è facile usare una piccola antenna e un impianto radio a basso costo per inviare un messaggio tramite questi satelliti, che lo diffonderanno su un’area vastissima. Oggi questa tecnica illegale viene usata soprattutto in Brasile da migliaia di persone, dai camionisti ai criminali a chi vive in località molto isolate, per comunicare gratuitamente su grandi distanze, come racconta Wired.
Questi utenti abusivi sono localizzabili, ma le autorità locali non investono molte risorse nella repressione di questa attività illecita e quindi il sottobosco dei pirati satellitari prospera. Oggi è tecnicamente possibile non solo ascoltare queste conversazioni a migliaia di chilometri di distanza (anche in Europa), ma anche trascriverle e farsele tradurre almeno approssimativamente grazie alle radio SDR (con il software SDRSharp) combinate con il riconoscimento vocale di Google e con i servizi di traduzione automatica di questo motore di ricerca.
Ne potete sentire un campione nel video qui sopra da 3:18 in poi: l’audio è molto disturbato, ma si capisce che è una voce che parla in portoghese. Se conoscete questa lingua, potete provare a decifrare la conversazione. Buon ascolto.
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