Ultimo aggiornamento: 2020/08/04 15:55.
Il 2 agosto scorso alle 18:48 UTC la capsula Crew Dragon Endeavour è ammarata nel Golfo del Messico, concludendo la missione Demo-2 di SpaceX e riportando sulla Terra il suo equipaggio, composto dagli astronauti della NASA Bob Behnken e Doug Hurley, dopo una visita alla Stazione Spaziale Internazionale. Dal centro di controllo di SpaceX, il CAPCOM (la persona che dialoga direttamente con l’equipaggio) ha accolto gli astronauti con la battuta “Grazie per aver volato con SpaceX.”
Si tratta della prima missione spaziale orbitale con equipaggio effettuata da un’azienda privata. Il volo, denominato DM-2 e iniziato il 30 maggio scorso dalla Rampa 39A del Kennedy Space Center, segna inoltre il ritorno dei voli orbitali con equipaggio su veicoli statunitensi, dopo la lunghissima pausa iniziata con l’ultima missione dello Shuttle Atlantis nel 2011, che ha creato una totale dipendenza dai veicoli russi Soyuz, gli unici rimasti in grado di portare equipaggi.
L’ammaraggio è inoltre il primo di un veicolo statunitense in 45 anni: il precedente risale infatti al luglio del 1975 (missione Apollo-Soyuz). A livello mondiale, l’ultimo splashdown risale però all’ottobre del 1976, quando la Soyuz 23 finì per errore nel lago Tengiz.
Tracking footage of Crew Dragon’s descent, parachute deployments and splashdown pic.twitter.com/pzbm1iXCC6— SpaceX (@SpaceX) August 4, 2020
Le differenze rispetto a quegli ammaraggi di quattro decenni fa sono notevoli: gli astronauti sono arrivati nel Golfo del Messico, abbastanza vicino alla costa, invece di scendere nell’Oceano Pacifico. Questa prossimità ha però permesso ad alcuni idioti di avvicinarsi con le proprie imbarcazioni private, ostentando striscioni pro-Trump e mettendo a rischio le operazioni di recupero oltre che se stessi, visto che la capsula rilascia residui gassosi di propellente altamente tossici.
Gli astronauti non sono stati estratti mentre la capsula era ancora in acqua, come avveniva nelle missioni Mercury, Gemini e Apollo: la capsula intera è stata agganciata e portata a bordo di un’apposita imbarcazione, la Go Navigator, e solo allora è stato aperto il portello per far uscire Behnken e Hurley. Questo approccio semplifica molto le operazioni di sbarco per le squadre di recupero e per gli astronauti, che hanno trascorso il tempo facendo telefonate satellitari (altra differenza rispetto al passato), compresi alcuni scherzi telefonici, a detta degli astronauti stessi.
Un altro aspetto molto simbolico di questo volo è che Behnken e Hurley hanno riportato sulla Terra una bandiera statunitense lasciata sulla Stazione dall’ultimo equipaggio Shuttle e destinata appunto al primo veicolo americano a tornare alla Stazione.
L’intero volo è un successo straordinario per SpaceX, che ha dimostrato di essere in grado di portare equipaggi nello spazio con sistemi molto meno costosi e complessi di quelli precedenti della NASA, oltretutto recuperando il primo stadio del vettore di lancio. Anche la capsula verrà riutilizzata. SpaceX ha anche battuto sul tempo la concorrenza di Boeing, il cui veicolo Starliner non è ancora pronto ed ha avuto problemi non banali durante il volo di collaudo senza equipaggio, pur costando molto più della Crew Dragon.
Questo volo conclude la sperimentazione della capsula Crew Dragon. La prossima missione (Crew-1), prevista per la fine di settembre, sarà un volo operativo con un equipaggio più numeroso (quattro persone), sempre destinato alla Stazione Spaziale Internazionale. Nella missione successiva, Crew-2, prevista per la primavera del 2021, volerà fra l’altro Megan McArthur, che è la moglie di Bob Behnken, e ci sarà a bordo un astronauta dell’ESA, Thomas Pesquet, insieme all’astronauta della JAXA Akihiko Hoshide e all’astronauta NASA Shane Kimbrough. L’equipaggio attraccherà alla Stazione e vi resterà per sei mesi.
Fonti aggiuntive: NasaSpaceflight.com. Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
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