Se ne era parlato per esempio già nel 2013, quando si sosteneva che l’allora presidente Obama aveva un piano per rendere obbligatori i microchip sottopelle e un parlamentare italiano sosteneva che questi chip servivano “per registrare, per mettere i soldi, quindi è un controllo di tutta la popolazione”.
Ultimamente è tornata alla ribalta in una nuova variante, secondo la quale i vaccini conterrebbero dei microchip segreti controllati nientemeno che da Bill Gates. Ovviamente la tesi circola senza alcuna prova concreta a sostegno.
Ma l'idea di un complotto mondiale per impiantare microchip nelle persone risale ad almeno venti anni fa (Rense.com) e ha origini religiose:
l'impianto del microchip (più specificamente un RFID, simile a quello
che si usa per l'identificazione dei cani e dei gatti) sarebbe un “marchio della Bestia”, cioè di Satana, secondo un'interpretazione della Bibbia che cita il libro dell'Apocalisse, nel quale si parla di un “marchio sulla mano destra o sulla fronte” messo dalla Bestia su “tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi” in modo che “nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio”. Pazienza che fra marchio (cosa visibile) e chip sottopelle (per definizione non visibile) ci sia un abisso.
A quell’epoca questa tesi prendeva di mira specificamente due marche di RFID
impiantabili: Mondex e VeriChip. Se volete, c’è uno sbufalamento meticoloso delle
asserzioni riguardanti il caso Mondex qui su Urban Legends, che si applica pari pari al caso VeriChip. Ma la smentita più forte è che sono appunto passati vent’anni e di questo fantomatico imminente obbligo di chipparsi non c’è alcuna traccia.
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