Sappiamo tutti molto bene che quando sfogliamo i siti Web veniamo tracciati a scopo pubblicitario. Quello che però molti non sanno è la scala di questo tracciamento. C’è uno strumento che consente di rivelare in tempo reale quanto sono pettegoli i siti che visitiamo e a quanti altri siti raccontano che li abbiamo visitati.
Lo strumento si chiama Lightbeam 3.0 ed è un add-on gratuito per Firefox. Non è nuovo: è tornato dopo una lunga assenza e un cambio di gestore. Prima, infatti, lo gestiva la Mozilla Foundation, che però aveva smesso a ottobre 2019; ora lo mantiene un privato, il berlinese Princiya.
Lo potete vedere in azione in questo video: i triangolini sono i siti che non vengono visitati dall’utente ma che ricevono lo stesso informazioni da quelli effettivamente visitati (i cerchi).
In questo video, che dura un solo minuto, ho semplicemente visitato una decina di siti: un motore di ricerca (Google), due social network (Instagram e Facebook), due siti di viaggi (Tripadvisor e Booking), due giornali (Repubblica e il Corriere del Ticino), e due grandi negozi online, Amazon e Alibaba. Sfogliare questa decina di siti, però, mi ha fatto visitare, senza chiedermelo, ben 178 altri siti, presumibilmente a scopo di tracciamento pubblicitario.
I risultati, visti graficamente, sono eloquentissimi: non stupitevi se quando comperate qualcosa su Internet o cercate informazioni sui viaggi venite poi sommersi di pubblicità di quel prodotto o di viaggi in generale.
Se volete evitare questo tracciamento, vi conviene perlomeno installare un adblocker e attivare la protezione antitracciamento del vostro browser, se disponibile.
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