2021/12/02

Antibufala: arrivano i robot viventi, e sanno riprodursi da soli! Ma niente panico

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Vermont, della Harvard University e della Tufts University ha pubblicato una ricerca, intitolata Kinematic self-replication in reconfigurable organisms, che è stata presentata come la creazione dei primi robot viventi capaci di riprodursi. E per di più la riproduzione avviene in una maniera che non ha precedenti.

Non si tratta di oggetti di metallo e silicio, ma di macchine biologiche: gruppi di circa 3000 cellule staminali di rana modificate e “programmabili” nel senso che i loro comportamenti elementari possono essere decisi impostando la loro forma. Niente Tre Leggi della Robotica, per ora.

La parte più interessante è la loro tecnica di riproduzione: questi xenobot raccattano le cellule staminali che trovano in giro e le radunano in ammassi. Quando questi ammassi raggiungono un numero di cellule sufficiente, diventano nuovi robot biologici.

La cosa curiosa è che la forma ideale di questi robot autoreplicanti è quella di Pac-Man, per cui i robot “genitori” raccattano nella propria “bocca” le cellule staminali, le aggregano e poi rilasciano dei “neonati” che hanno il loro stesso aspetto e si muovono nello stesso modo. E questi neonati sono capaci, a loro volta, di fare la stessa cosa.

Per ora è prestissimo per parlare di applicazioni pratiche e la notizia è stata un po’ gonfiata giornalisticamente, per cui non ci si deve aspettare la conquista del mondo da parte di orde di rane robot: l’aspetto più interessante è invece che l’osservazione concreta di questo modo ignoto di riprodursi apre nuove ipotesi sulla storia dell’evoluzione della vita sulla Terra, che potrebbe aver preso inizio usando appunto questa tecnica di aggregazione spontanea.


Fonti aggiuntive: The Register, Gizmodo.

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