Pubblicazione iniziale: 2022/04/30 22:43. Ultimo aggiornamento: 2022/05/01 13:10.
Ci risiamo. Ancora una volta, la stampa ha riportato delle dichiarazioni politiche di Dmitri Rogozin, direttore generale dell’agenzia spaziale russa, presentandole come dichiarazioni tecniche e fattuali. Sarebbe anche ora di capire che oggi più che mai qualunque affermazione provenga da fonti russe vada presa con ampio beneficio d’inventario; ma se lo si facesse, addio titoli sensazionali.
“Ucraina, la Russia lascerà la Iss in seguito alle sanzioni” ha titolato ANSA, come se si trattasse di una certezza, e citando parole attribuite a Rogozin: “La decisione è già stata presa [...] informeremo i nostri partner della fine del nostro lavoro sull'Iss con un anno di anticipo”.
La stessa notizia è riportata anche dal Fatto Quotidiano. Anche
Open
e la testata svizzera
La Regione hanno presentato la situazione con toni definitivi, ripetendo il virgolettato
secondo il quale “la decisione è già stata presa” [Open ha poi rettificato pubblicamente].
Ma c‘è un problema. ANSA e La Regione citano entrambe esplicitamente come fonte Bloomberg (questo articolo del 30 aprile 2022, quasi sicuramente, a giudicare dai contenuti), che a sua volta cita come fonte TASS e Ria Novosti (senza fornire link; ho chiesto a Bloomberg di fornirlo) e precisa che le dichiarazioni sarebbero state fatte da Rogozin durante un’intervista alla TV di stato russa (“in an interview with state TV on Saturday”).
Si tratta insomma di informazioni almeno di terza mano, attribuite a una persona che ha già fatto sparate sensazionaliste di stampo propagandistico nel recente passato.
La fonte originale, invece, sembra essere questa (la TASS inglese) del 29 aprile scorso, anche stando ad alcuni addetti ai lavori. Se è la fonte corretta, quella alla quale attinge Bloomberg, dice una cosa ben diversa: dice infatti che se la Russia dovesse ritirarsi dalla Stazione Spaziale Internazionale, darebbe un anno di preavviso (le evidenziazioni qui sotto sono opera mia):
"We should not hustle now declaring our stance and will carry on with our work within the timeframe set by the government, which is until 2024," Rogozin said. "A decision regarding the ISS future will depend to a great extent on the developing situation both in Russia and around it."
He also said that if Russia decided to withdraw from the ISS project, it would notify its foreign partners about this decision a year in advance.
Rogozin reiterated that a package of proposals on Russia’s cooperation with foreign partners on the ISS project after the year of 2024 was sent to Russian President Vladimir Putin and the country’s government.
Un’altra notizia TASS, in russo e datata 29 aprile 2022, descrive un’intervista a Rogozin nella quale il direttore generale ribadisce gli stessi concetti: la Russia non ha ancora deciso cosa fare dopo il 2024 e “al momento esiste una decisione del governo russo di estendere la cooperazione con i partner fino al 2024” (tradotto tramite Google Translate, quindi segnalatemi eventuali errori). Nessun segno di “decisione già presa” di lasciare la Stazione.
Non ho trovato altre notizie TASS che riportino dichiarazioni più recenti di Rogozin.
Astrospace.it ha dettagli sui trattati, i progetti e gli accordi già ribaditi dai russi per i prossimi anni.
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