2022/11/28

Elon Musk posta uno screenshot falso della CNN e viola le regole di Twitter. Pensa che sia divertente disseminare fake news

Il neo-boss di Twitter scherza col fuoco in una nuova dimostrazione di irresponsabilità. Ha pubblicato ai suoi 119 milioni di follower un tweet che mostra una falsa schermata della CNN, nella quale sembra che Don Lemon, uno dei conduttori del canale televisivo, stia dando la notizia che “Musk potrebbe mettere a repentaglio la libertà di espressione su Twitter dando alla gente la possibilità di esprimersi liberamente”.

L’intento è presumibilmente umoristico, ma l’uso del vero logo della CNN e dell’immagine di un vero conduttore della rete televisiva rischia di fare disinformazione, tant’è vero che il servizio di fact-checking di Twitter ha segnalato che il tweet del CEO di Twitter viola le regole di Twitter, notando che il falso screenshot ha iniziato a circolare ad aprile 2022 ed ha tratto in inganno molte persone che hanno creduto che fosse reale, come nota Associated Press. CNN ha smentito di aver mai trasmesso una notizia del genere, allegando uno screenshot che include l’avviso di Twitter che segnala la violazione delle sue regole.

Di fatto Musk sta simulando una schermata di un’emittente reale senza dichiarare che è una parodia. Ricordate quando Musk impose a tutti di dichiarare esplicitamente gli account parodia, quando era lui il parodiato? Si ritiene al di sopra delle sue stesse regole, a quanto pare. E chiaramente non ha comprensione del proprio peso mediatico.

Per tutta risposta, Musk ha tweetato “Lmaoooo”.

Come nota David Puente, sarebbe altrettanto divertito se qualcuno con cento milioni di follower diffondesse uno screenshot nel quale si dice che Musk è un pedofilo?

Non è la prima volta che Elon Musk pubblica notizie false su Twitter da quando ne è CEO. Il 30 ottobre scorso aveva diffuso in un tweet la notizia totalmente inventata secondo la quale Paul Pelosi, marito della Speaker della Camera dei Rappresentanti statunitense Nancy Pelosi, aggredito e percosso violentemente in casa pochi giorni prima da un uomo che voleva aggredire la moglie per motivi politici, sarebbe stato in realtà ubriaco e avrebbe avuto una colluttazione con l’uomo per motivi legati a prestazioni sessuali a pagamento. La “notizia” era stata inventata da un sito noto per le sue fantasie complottiste. Musk ha poi rimosso il tweet, ma il danno era ormai fatto.

Con un CEO del genere, non stupisce che gli inserzionisti si stiano ritirando da Twitter in massa. Secondo NPR, che cita un rapporto di Media Matters, metà dei 100 inserzionisti pubblicitari più importanti di Twitter non stanno più facendo pubblicità sul sito. Si tratta di organizzazioni che hanno speso su Twitter oltre 750 milioni di dollari soltanto nel 2022. Altri sette inserzionisti, che ammontano a oltre 225 milioni di dollari dal 2020, hanno ridotto la propria presenza pubblicitaria quasi a zero. Musk ha ammesso che Twitter ha visto un “massiccio” calo nei ricavi e ha incolpato imprecisati “attivisti” che avrebbero fatto pressioni sugli inserzionisti pubblicitari.

Chevrolet, Chipotle Mexican Grill, Inc., Ford, Jeep, Kyndryl, Merck & Co. e Novartis AG hanno tutte pubblicato dichiarazioni di interruzione delle proprie pubblicità su Twitter oppure sono state segnalate e confermate in tal senso, dice NPR, aggiungendo che 12 grandi case farmaceutiche hanno smesso di fare pubblicità, probabilmente in seguito al disastro del falso account “verificato” di Eli Lilly, che aveva annunciato insulina gratis per tutti, facendo precipitare le azioni della vera casa farmaceutica.

Nel frattempo, SpaceX ha comprato spazi pubblicitari su Twitter per reclamizzare le parabole satellitari per trasmissione dati Starlink, secondo CNBC e Reuters, ma l’importo sarebbe piccolo (intorno ai 160.000 dollari). Musk ha dichiarato che SpaceX ha fatto lo stesso tipo di spesa anche su Facebook, Instagram e Google.

Nessun commento:

Posta un commento

Se vuoi commentare tramite Disqus (consigliato), vai alla versione per schermi grandi. I commenti immessi qui potrebbero non comparire su Disqus.

Pagine per dispositivi mobili