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Grazie anche alle discussioni precedenti in questo blog sulle tante ipotesi alternative che negano l'impatto di un Boeing 757 contro il Pentagono l'11 settembre 2001, ho trovato alcune foto che possono forse chiarire alcuni aspetti della vicenda o perlomeno fare da base per una discussione documentata.
Vorrei che fosse ben chiaro, per circoscrivere la discussione ed evitare che si disperda in mille rivoli, che qui la domanda, per il momento, è soltanto una e semplice: Ci sono tracce fotografiche che sembrano indicare che il Pentagono sia stato colpito, e specificamente da un aereo di grandi dimensioni e non da qualcos'altro? Poi ci si può sbizzarrire ad argomentare che l'aereo era dirottato, radiocomandato, sostituito e quant'altro, ma comincerei a riflettere su queste foto.
Segni sul generatore
Sul prato davanti al Pentagono c'era un generatore mobile, simile per forma al rimorchio di un autotreno. Il fatto che sia un generatore è documentato da numerosissime fonti e testimonianze (posso indicarle se necessario). Questo generatore, dopo l'impatto:
- è ruotato verso il punto d'impatto (la sua posizione precedente è visibile nelle foto satellitari), cosa poco compatibile con una semplice esplosione;
- ha uno spigolo tranciato con una forma approssimativamente a quarto di cerchio (compatibile con un motore d'aereo)
- ha un solco sulla superficie superiore (compatibile con una delle pinne attuatrici di un 757).
Per "pinne attuatrici" (i tecnici mi perdonino il termine impreciso e mi correggano: in inglese è flap canoe) intendo le carenature presenti sotto le ali di un 757 e di molti altri aerei, che contengono gli attuatori idraulici che aprono e chiudono i flap. Per chiarezza, le mostro qui sotto in configurazione estesa (decollo/atterraggio, la prima foto) e in configurazione di volo (le due successive). Tutte le foto ritraggono Boeing 757.
Il generatore è visibile nella foto satellitare scattata pochi giorni prima dell'11 settembre da Spaceimaging: nella fila di oggetti tridimensionali rettangolari disposti parallelamente alla facciata del Pentagono, nel quadrante superiore sinistro della foto, è l'oggetto rettangolare appena a sinistra e in alto rispetto ai tre puntini neri disposti a triangolo (che sono le famose Pentabobine).
Nella foto qui sotto, il generatore è il rettangolo disposto di traverso, all'interno delle due frecce gialle. Si vede bene il solco sulla sua parte superiore. La direzione del solco non è necessariamente quella della traiettoria dell'oggetto che ha impattato, dato che il generatore ha appunto effettuato una rotazione.
La foto qui sotto mostra il generatore, visto in elevazione. Il Pentagono è dietro, da quest'angolazione. La foto, tratta da Defenselink.mil, è ingrandibile ulteriormente cliccandovi sopra, e permette anche di valutare il rapporto di dimensioni fra bobine e generatore.
L'immagine qui sopra è un dettaglio dell'immagine panoramica mostrata qui sotto, sempre tratta da Defenselink.mil, sulla quale potete cliccare per vederne una versione a risoluzione molto elevata (3000 x 1955 pixel).
Il danno al generatore è visibile anche in molte altre foto, come questa qui sotto, presa dall'autostrada davanti al Pentagono (la foto originale è panoramica, quello che mostro qui è un dettaglio).
La foto qui sotto permette di capire bene la posizione del generatore e di notare l'assenza di rottami di dimensioni significative in questa zona del prato. Si nota inoltre che soltanto la parte sinistra del generatore (quella tranciata) è in fiamme.
Qui sotto il generatore è sulla sinistra. Si nota bene il suo assetto fortemente inclinato, come se qualcosa lo avesse piegato verso il basso nella parte sinistra. Si vede inoltre che una delle bobine è piegata, come se qualcosa ne avesse fatto cedere o sprofondare il lato sinistro.
La foto qui sotto mostra ancora più chiaramente la sagoma della tranciatura del generatore e la bobina piegata.
Nella foto qui sotto, il generatore è il quadrato scuro al centro. La breccia si trova a destra del generatore. Si nota anche un altro indizio interessante: i pali della luce intatti, la cui posizione (qui compressa dal teleobiettivo) è facilmente rilevabile nelle foto satellitari e in Google Earth.
Riassumendo: il generatore è ruotato verso la breccia, ha un solco sul tetto, è tranciato nello spigolo più vicino alla breccia, è schiacciato verso il terreno nella parte più vicina alla breccia ed è in fiamme soltanto nello spigolo tranciato. Questi danni sono compatibili con un'esplosione proveniente dal Pentagono?
Pali divelti
Qui sotto trovate una mappa (non realizzata da me) delle posizioni dei pali intatti (in azzurro) e divelti (in giallo) e dei pilastri interni del Pentagono distrutti (in rosso) o danneggiati in misura variabile (blu, azzurro, giallo). In marrone sono indicati tre punti definiti (non da me) come "fori d'uscita", sui quali varrebbe la pena di indagare maggiormente in un'altra occasione. Per ora vorrei limitarmi alla mappatura dei pali.
I cinque pali divelti sono disposti lungo una fascia piuttosto larga: questo sembrerebbe suggerire la presenza di un oggetto decisamente più largo di un caccia o di un missile, e sembrerebbe invece escludere l'ipotesi di un'esplosione proveniente dal Pentagono (a meno che si ipotizzi una demolizione programmata e sincronizzata dei pali, avvenuta sotto gli occhi degli automobilisti).
Possibili segni di un'ala?
Un aspetto particolarmente interessante che si può rilevare dalle fotografie è la presenza di alcuni segni insoliti lungo la facciata. Nella foto qui sotto si trovano appena a destra della parte crollata, al secondo piano.
Questo è un dettaglio della foto precedente. Notate al centro il solco inclinato nella parete, fra i pilastri.
Qui sotto c'è una foto che mostra la stessa zona da vicino. Si notano delle tacche ben delimitate nei pilastri, dove il cemento è stato asportato. Sopra e sotto queste tacche, il cemento è ancora presente. Si notano inoltre almeno tre strati di mattoni, sintomo di una robustezza significativa dell'edificio. I mattoni sono in parte asportati in basso ma ancora presenti in alto.
In quest'altra foto (sotto) si notano altre tacche e brecce che sembrano essere grosso modo allineate lungo una linea inclinata rispetto al terreno. Le diciture che parlano esplicitamente di "prove dell'impatto dell'ala destra" erano presenti nelle foto originali reperite su Internet.
È possibile che queste tacche siano il risultato dell'impatto violento di un oggetto molto allungato e diritto: per esempio, l'ala di un aereo. A mio parere è difficile trovare un altro meccanismo che possa generare segni di questo genere (salvo invocare una messinscena fulminea e spettacolarmente dettagliata).
Lascio a voi valutare se questi segni, tutti insieme (generatore, pali, tacche), sono sufficienti a dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che i danni al Pentagono sono stati causati da un impatto e non da una carica esplosiva, e che specificamente sono stati causati dall'impatto di un oggetto di forma e dimensioni compatibili con quelli di un Boeing 757 e non da un oggetto più piccolo.
Resta da vedere se le dimensioni e le posizioni di tutti questi segni sono compatibili con le dimensioni di questo tipo di velivolo. Il sito della Boeing offre una serie di disegni (PDF) e dei file DXF (leggibili con AutoCAD e vari programmi gratuiti). Una rapida analisi di questi disegni, dichiarati da Boeing precisi con un margine di 6 pollici (15 cm), indica che i motori, pur essendo alti circa 270 cm, pendono sotto la fusoliera soltanto per circa 120 cm, grazie all'inclinazione delle ali. Potrebbe essere un dato importante per valutare la compatibilità dei segni con la sagoma dell'aereo: disponendo un'ala inclinata in modo che coincida con le tacche, dove finisce l'altra ala, e dove finisce il motore di sinistra? Sprofonda nel terreno o no?
Su piloti e mandanti si può discutere in un altro momento: cominciamo intanto a vedere quanto è davvero plausibile, sulla base di dati oggettivi come foto e disegni tecnici, la presenza di un Boeing 757 come oggetto d'impatto.
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