L'economia dello spam: 12 milioni di mail per avere una sola risposta, ma funziona lo stesso
Sette ricercatori informatici alla University of California di Berkeley e alla University of California di San Diego si sono introdotti per un mese nella rete Storm di personal computer infetti, gestita dagli spammer, ne hanno osservato il comportamento e ne hanno anche preso parzialmente il controllo, con risultati estremamente interessanti.
Come riferisce il loro rapporto, segnalato dalla BBC, gli spammer riescono ad avere un utile anche se soltanto una loro mail pubblicitaria ogni 12,5 milioni inviate genera una risposta da parte di un utente di Internet.
Per quanto possa parere un tasso di successo irrisorio, la natura della Rete consente comunque a questi untori di Internet di guadagnare milioni di euro l'anno. Al tempo stesso, tassi di questo genere indicano che se si riuscisse a rendere anche solo leggermente più oneroso l'invio di mail di massa gli spammer andrebbero in perdita.
La rete Storm, composta da computer di utenti di Internet ignari di essere infetti e utilizzati come disseminatori inconsapevoli di pubblicità spazzatura, ha avuto un picco massimo di oltre un milione di unità. I ricercatori, guidati dal professor Stefan Savage della UCSD, hanno acquisito il controllo di quasi 76.000 computer infetti e si sono sostituiti agli spammer: "il modo migliore per misurare lo spam è essere uno spammer", scrivono.
I ricercatori hanno creato una serie di finte campagne di spam e le hanno disseminate tramite queste macchine infette. Una di queste campagne puntava a un sito farmaceutico fasullo creato dai ricercatori stessi (foto qui sopra). Dopo aver inviato circa 350 milioni di messaggi di questa campagna (su un totale di circa mezzo miliardo), hanno ottenuto soltanto 28 "vendite". Il sito farmaceutico in realtà rifiutava la transazione dando un finto messaggio d'errore; lo scopo era vedere quanti sarebbero arrivati al punto di dare i propri dati di carta di credito.
Un tasso di risposta inferiore allo 0,00001%: a titolo di confronto, una campagna pubblicitaria postale tradizionale ha un tasso di risposta medio del 2,15%. Questo tasso apparentemente fallimentare avrebbe comunque reso circa 100 dollari al giorno. Rapportando questi dati all'intera rete Storm, il guadagno sarebbe stato circa 7000 dollari al giorno, ossia oltre 2 milioni di dollari l'anno.
Una bella sommetta, ma in calo rispetto alle cifre ancora più ragguardevoli che caratterizzavano il mondo dello spam fino a qualche tempo fa: sintomo che se si riesce a rendere la vita un pochino più difficile agli spammer, il loro mestiere non sarà più economicamente conveniente e quindi cesserà di esistere. Anche noi possiamo contribuire: basta non rispondere mai allo spam e dire ad amici e colleghi di fare altrettanto.
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