L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: ore 14:35.
Vari giornali online hanno pubblicato la notizia del sequestro, alla frontiera di Chiasso, di tre banconote dello Zimbabwe che varrebbero "circa 4 milioni e mezzo di euro". Così scrive Repubblica, accompagnata ahimè in coro anche dalla stampa svizzera, come Ticinonline, il Corriere del Ticino e anche la RSI, oltre a Varese News e altri. Repubblica ha avuto, una volta tanto, la cautela di precisare che "il tutto andrà comunque valutato alla luce dell'altissima inflazione che sta colpendo il Paese africano", mentre le altre testate hanno presentato come dato indiscusso il valore delle banconote e la relativa sanzione per il cittadino italiano al quale sono state sequestrate: circa 1,8 milioni di euro.
Nessuno, purtroppo, si è fermato a porsi una semplice domanda: che senso ha produrre una banconota che da sola vale oltre un milione di euro?
Non ho ancora avuto modo di ottenere il comunicato stampa della Guardia di Finanza sul quale si basa la notizia (aggiornamento: un lettore l'ha trovato, è più sotto) e che forse è stato travisato dai giornalisti o dalle agenzie utilizzate dai giornalisti, ma sta di fatto che un minimo di buon senso avrebbe dovuto far riflettere sulla plausibilità della notizia e avrebbe dovuto anche impedire il sequestro.
Andando più a fondo, grazie alle segnalazioni dei lettori del Disinformatico, salta fuori che le banconote sequestrate sono fuori corso dall'anno scorso, da quando il dollaro dello Zimbabwe è stato sospeso a tempo indeterminato (BBC, 12 aprile 2009) a causa dell'iperinflazione. Ora in Zimbabwe si usano il rand sudafricano e il dollaro USA (Xe.com).
La CNN e Wikipedia in inglese, inoltre, indicano che il dollaro dello Zimbabwe ha avuto varie generazioni. La quarta era entrata in vigore a gennaio 2009 e toglieva dodici zeri alla precedente: mille miliardi di dollari della terza generazione erano un dollaro della quarta. Le banconote sequestrate sono della terza generazione (le foto di Repubblica mostrano che sono datate 2008) e quindi i loro due miliardi complessivi valgono due millesimi di dollaro nuovo. Che adesso è fuori corso.
Le banconote sequestrate, insomma, non hanno più alcun valore, se non come chicche per collezionisti, e quindi non c'è nessun "maxi sequestro". Può darsi che tutto sia nato dall'uso troppo disinvolto di un sito di conversione valutaria, visto che siti come Xe.com danno un valore di cambio pari a 4,4 milioni di euro. Ma lo fanno avvisando che la banconota è fuori corso. Davvero la Guardia di Finanza avrebbe proceduto a un sequestro e all'emissione di un comunicato (e, presumo, all'incriminazione di un cittadino) su basi così tenui?
Quello che colpisce è che nessuno, in tutta la faccenda, si sia chiesto che senso avesse la sua premessa.
Aggiornamenti
Un lettore, Max, mi segnala l'ANSA originale, che già include l'errata indicazione del valore delle banconote:
FISCO: SEQUESTRATE TRE BANCONOTE PER 2 MLD DOLLARI ZIMBABWE
(ANSA) - MILANO, 14 GIU - Tre sole banconote ma dal valore altissimo di 2 miliardi di dollari dello Zimbabwe pari a circa 4 milioni e mezzo di euro. E' quanto hanno sequestrato i funzionari della Dogana di Ponte Chiasso a un italiano residente in provincia di Milano.
I funzionari, in servizio presso il valico autostradale di Brogeda (Como), con la collaborazione dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza locale, hanno sequestrato i tre biglietti di banca, due del valore di 500 milioni e uno da 1 miliardo di dollari dello Zimbabwe, di cui si sta accertando l'autenticita'.
La valuta non dichiarata per complessivi 4.509.500 di euro puo' costare una sanzione massima corrispondente al quaranta per cento dell'ammontare eccedente il limite di franchigia, quindi pari a 1.799.800 euro. (ANSA).
COM-EM
14-GIU-10 12:58 NNNN
Tukler ha trovato il comunicato stampa dell'Agenzia delle Dogane, che parla testualmente di "valuta non dichiarata per complessivi 2.000.000.000 di dollari dello Zimbabwe pari a circa 4.509.500 euro. Il testo integrale è questo:
Prot. n. 81536/RU Roma, 14 giugno 2010
COMUNICATO STAMPA
DOGANA DI PONTE CHIASSO
SEQUESTRATI 2 MILIARDI DI DOLLARI DELLO ZIMBABWE
Nell’ambito del contrasto al traffico illecito di capitali, i funzionari della Dogana di Ponte Chiasso in servizio presso il valico autostradale di Brogeda, con la collaborazione dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza locale, hanno sequestrato valuta non dichiarata per complessivi 2.000.000.000 di dollari dello Zimbabwe pari a circa 4.509.500 euro.
I tre biglietti di banca, due del valore di 500 milioni e uno da 1 miliardo di dollari, di cui si sta accertando l’autenticità, erano in possesso di un cittadino italiano, residente nella provincia di Milano.
La sanzione massima prevista per l’omessa dichiarazione del trasporto di valuta, corrispondente al quaranta per cento dell’ammontare eccedente il limite di franchigia, è pari a 1.799.800 euro.
Avevo sperato in un errore d'interpretazione da parte dei giornalisti, ma mi devo ricredere sconsolato.
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