2015/05/31

“Ti porto la Luna” porterà la Luna a Villa Guardia (Como) stasera

Il tour della roccia lunare prosegue: dopo Cantalupa, dove la serata è stata arricchita da un magnifico, lunghissimo passaggio della Stazione Spaziale Internazionale poco dopo mezzanotte che ci ha permesso di salutare Sam Cristoforetti e di brindare al suo ormai prossimo rientro (forse l'11 giugno), stasera è il turno di Villa Guardia (Como), dove alle 20 Luigi Pizzimenti ed io vi racconteremo la storia di questa roccia e degli uomini che l'hanno portata dalla Luna alla Terra.

L'appuntamento è presso il Giardino di Villa Greppi: l'ingresso è libero, ma gli organizzatori sottolineano che la prenotazione è obbligatoria (massimo 2 posti) scrivendo a conferenza (chiocciola) davidecivelli.com. In caso di maltempo la conferenza verrà tenuta al chiuso. A seguire, se le nuvole lo permetteranno, ci sarà un'osservazione astronomica della Luna e della volta celeste.

2015/05/30

Stasera la Luna sarà a Cantalupa (TO) alle 21

Questa sera alle 21 potrete vedere un frammento di roccia lunare da vicino se venite a Cantalupa (TO), al Centro Polivalente Silvia Coassolo in via Roma 18.

Dopo la conferenza, maltempo permettento, ci sarà l'osservazione della Luna, di Giove e di Saturno con gli strumenti degli astrofili del Circolo Pinerolese Astrofili Polaris.

I costi indicati dagli organizzatori sono i seguenti: interi 10 euro, ridotti (ragazzi fino a 14 anni) 5 euro. Per informazioni: tel. 348.226.1420. Le prenotazioni sono su www.cantalupae.eu. Buona Luna!

Podcast del Disinformatico del 2015/05/29

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di ieri del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

2015/05/29

Bloccare pubblicità indesiderata nel Web con uBlock

Molti conoscono AdBlock Plus, un'estensione per bloccare le pubblicità fastidiose nei browser, ma alcuni lamentano la sua pesantezza e il suo coinvolgimento in problemi legali a causa della sua capacità di concedere favoritismi ad alcuni inserzionisti.

Se Adblock Plus vi sta stretto, potete provare uBlock, un'alternativa gratuita e open source, disponibile per vari browser (Chrome, Firefox, Opera, Safari e altri) e considerato più leggero della concorrenza in termini di consumo di risorse.

Lo scopo dichiarato di uBlock è quello di consentire agli utenti di scegliere personalmente quali contenuti pubblicitari filtrare e quali accettare, per esempio per sostenere i siti graditi, come già fanno più di un milione di utenti. Questo software è sostenuto dalle donazioni degli utenti, cosa che (insieme alla trasparenza offerta dalla sua natura open source) dovrebbe permettere un buon livello d'indipendenza e di correttezza.

Google Trends per conoscere le grandi tendenze nelle ricerche online

L'uso di base di Google è molto efficace nel trovare informazioni, ma a volte servono informazioni cronologicamente ordinate, per esempio per sapere come si è evoluta nel tempo la popolarità di un personaggio o di un concetto.

Per queste cose c'è Google Trends, che permette di ottenere un grafico cronologico della frequenza con la quale una certa parola o un dato nome è stato cercato rispetto alle ricerche complessive nello stesso periodo. Il grafico traccia questo rapporto dal 2004 in poi.

La popolarità relativa di un argomento di ricerca può essere suddiviso per area geografica e per lingua, fornendo risultati molto locali. Ponendo il mouse su un picco del grafico si ottiene un link alla notizia che presumibilmente ha causato quel picco d'interesse.

Un altro grafico interessante è la mappa animata (regionale o mondiale) che ripercorre cronologicamente l'interesse per un certo argomento. Per esempio, è interessante notare che il massimo delle ricerche per Samantha Cristoforetti è (non a caso) in Trentino-Alto Adige.



Ci sono però delle limitazioni importanti: per esempio, se l'argomento non è molto popolare, Google Trends dice che i dati non sono sufficienti per visualizzare un grafico. Inoltre spesso è possibile effettuare una sola consultazione al giorno: per evitare abusi, infatti, Google Trends limita drasticamente il numero di consultazioni effettuabili da un singolo utente.

Il meme della settimana: CharlieCharlieChallenge

Il delirio in Rete è partito pochi giorni fa, e ormai oltre due milioni di persone hanno usato l'hashtag #CharlieCharlieChallenge per identificare e condividere un bizzarro rito che abbina occultismo e informatica.

Il rito è questo: si traccia una croce su un foglio di carta per dividerlo in quattro settori. In ciascuno di questi settori si scrivono delle risposte predefinite (tipicamente dei semplici “sì” e “no”). Sulle righe disegnate sul foglio si appoggiano due matite, una sopra l'altra, disponendole a croce e poi si chiede ad alta voce la presenza quello che, secondo la credenza che sta circolando, sarebbe un “demone messicano di nome Charlie” (perché è ovvio che un demone messicano sceglierebbe sicuramente un nome inglese e non un più spagnoleggiante Carlos, per esempio).

La matita superiore si muoverà, dando l'impressione che il “demone” l'abbia mossa per rispondere alla chiamata e poi alle domande di chi l'ha invocato, in una sorta di seduta spiritica per cartolai, ma il movimento non è prodotto da entità soprannaturali che non hanno di meglio da fare che rispondere alle chiamate di internettari annoiati e muovere matite: molto più banalmente, l'equilibrio della matita  superiore (un oggetto leggero e molto allungato, appoggiato su una superficie molto piccola – quella dell'altra matita) è così instabile che basta una minima vibrazione o un lievissimo spostamento d'aria (generato magari dagli spostamenti delle persone che assistono al “rito”) per farla muovere. Il fenomeno è noto da anni ai prestigiatori e ai ciarlatani che si spacciano per sensitivi, come fece James Hydrick prima di essere sbugiardato pubblicamente in televisione nei primi anni Ottanta dall'illusionista James Randi.

In pratica, il CharlieCharlieChallenge è la versione 2015 del gioco del pendolino, che non è mosso da forze mistiche ma semplicemente dalla naturale instabilità dell'oggetto tenuto da una mano che inevitabilmente ha dei piccoli movimenti muscolari involontari.

Per verificare che il giochetto delle matite non ha origini paranormali c'è un metodo molto semplice: basta appoggiare le matite su un foglio privo di scritte e non invocare nessun demone, né messicano né di altra nazionalità. La matita superiore si muoverà lo stesso, grazie agli spostamenti d'aria inevitabili prodotti da chi le sta vicino.

Ovviamente ci sono in Rete segnalazioni di fenomeni strani avvenuti dopo aver sperimentato questo gioco, ma si tratta semplicemente di eventi che non c'entrano nulla e che la nostra mente, se è suggestionata e suggestionabile, tende ad attribuire al CharlieCharlieChallenge.

L'origine di questo nuovo meme sembra essere un video pubblicato su Youtube nel giugno del 2014, nel quale viene mostrato un altro gioco basato su matite instabili. Il video si chiama Jugando Charly Charlie.


Fonti: The Independent, BBC, Know Your Meme.

2015/05/28

“Effective power”, un messaggino manda in tilt iPhone e Apple Watch: come rimediare

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Un difetto in CoreText di iOS consente a una specifica sequenza di caratteri di mandare in crash un iPhone o un Apple Watch e ovviamente molti ne stanno approfittando per sabotare almeno temporaneamente i dispositivi iOS altrui per burla.



Basta mandare questa sequenza (battezzata “effective power”) via iMessage o come normale SMS a un iPhone o a un Apple Watch e, se la funzione di notifiche per i messaggi è attiva (come lo è di solito), il dispositivo che lo riceve si bloccherà per poi riavviarsi e diventare inutilizzabile, secondo le segnalazioni dei media. Nessun dato viene perso o rubato, ma è pur sempre un fastidio.

Per prevenire il problema bisogna andare nelle Impostazioni, scegliere Notifiche e poi Messaggi e disattivare l'opzione di visualizzazione dei messaggi nella schermata di blocco. I messaggi verranno ricevuti ma non verranno visualizzati automaticamente.

Se il guaio è già successo, ci sono alcuni rimedi possibili. Potete chiedere al burlone di mandarvi un altro messaggio innocuo, per esempio. In alternativa, potete mandare un messaggio al mittente o mandare un messaggio al vostro stesso dispositivo (usandone un altro, ovviamente). Normalmente a questo punto l'app Messaggi è bloccata a causa del difetto, per cui bisogna ricorrere a un altro modo per inviare messaggi: per esempio tramite Siri oppure tramite le opzioni di condivisione presenti in molte altre app.

Paradossalmente, in attesa che Apple risolva il difetto, gli iCosi craccati hanno la possibilità di installare una correzione temporanea.


2015/05/29: Apple ha pubblicato una soluzione temporanea (in inglese); intanto emergono indicazioni secondo le quali la stessa vulnerabilità può essere trasmessa tramite Twitter e Snapchat e colpisce anche iPad e computer Apple.

Stasera la Luna sarà a Varallo (VC)

Questa sera potrete vedere da vicino il frammento di Luna concesso in prestito dalla NASA a Luigi Pizzimenti e al sottoscritto a Varallo, presso l'oratorio Sottoriva, in via Don Bosco 5. Alle 21 Luigi ed io terremo una conferenza-spettacolo che spiegherà la storia di questa roccia e il viaggio che ha fatto dalla Luna alla Terra e poi da Houston a Varallo.

Fra l'altro, io spero di avere almeno un filo di voce, perché in questo momento sono completamente afono, ma se necessario Luigi provvederà a parlare per me. L'evento è organizzato dall'Associazione “Il Cortile del Dialogo”. Per informazioni scrivete a ilcortiledeldialogo (chiocciola) gmail.com.

2015/05/27

Occhio alla pornotruffa che blocca il computer

Malwarebytes segnala un'evoluzione a luci rosse del ransomware: il malware che infetta i computer, li blocca e chiede un pagamento per sbloccarli. I criminali informatici guadagnano cifre enormi con questo trucco e quindi hanno scatenato la propria creatività.

Da anni girano la finta multa delle autorità locali di polizia e le finte schermate blu di blocco del computer, ma adesso è in circolazione una variante che massimizza lo shock e il panico bloccando il browser della vittima e facendo comparire nel browser stesso immagini pornografiche accompagnate da un avviso in inglese che parla di “attività sospette” e intima di chiamare un numero di “assistenza tecnica” (in realtà gestito dai truffatori).

Purtroppo non si può chiudere la finestra del browser per far sparire il messaggio offensivo (il blocco del browser è realizzato tramite un semplice Javascript che crea un loop molto lungo o addirittura infinito che impedisce di chiudere la pagina), e così le vittime finiscono per essere disposte a tutto pur di far sparire dallo schermo le immagini invereconde e chiamano il numero dell'“assistenza tecnica”, dove trovano dei complici dei criminali che li invitano a scaricare e installare un software che consente ai truffatori di avere accesso al controllo remoto del computer. In alternativa, i truffatori convincono le vittime ad acquistare un abbonamento a servizi di protezione informatica che in realtà non fanno nulla.

La versione pornografica ha il vantaggio (dal punto di vista dei criminali) che la presenza di immagini scioccanti o imbarazzanti nel browser mette a disagio le vittime, che quindi diventano riluttanti a chiedere aiuto ad amici o tecnici.

Oggi doppio appuntamento con la Luna: Brescia e Milano

Oggi la Luna, o meglio una roccia lunare portata sulla Terra dalla missione Apollo 17 nel 1972, sarà a Brescia e poi a Milano.

A Brescia sarà presso l'Aula Magna dei Dipartimenti di Ingegneria, in via Branze, dove alle 14:30 Luigi Pizzimenti ed io racconteremo la sua storia, la storia di chi l'ha raccolta sulla Luna e la storia di quanta faccia tosta ci vuole per andare alla NASA a chiedere di farsi prestare un pezzo di Luna per fargli fare l'ultimo tratto del viaggio dalla Luna a voi. L'evento è a ingresso libero. Trovate un articolo informativo sul Giornale di Brescia.

La roccia si trasferirà poi a Milano, dove alle 21 Luigi ed io replicheremo la nostra conferenza-spettacolo presso il Civico Planetario "Ulrico Hoepli", situato in Corso Venezia 57. L'ingresso libero è fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni potete consultare www.astrofilimilano.org.

Siamo così arrivati a metà delle diciotto date del tour scientifico divulgativo inventato da Luigi, e devo dire che la risposta del pubblico è stata entusiasmante: ci aspettavamo un certo interesse, ma non tanto da riempire teatri (come è successo ieri sera allo Stignani di Imola). E la reazione di tanti, adulti e bambini, di fronte alla roccia da un altro mondo non ha prezzo. Segni molto chiari del fatto che là fuori c'è tanta gente che non si beve le panzane di Giacobbo e Voyager e ha fame di scienza e d'avventure reali. Ringrazio tutti gli organizzatori dei vari eventi, che si sono dimostrati bravissimi nel gestire la sicurezza e nel creare tutto in pochissimo tempo. Ad astra!

2015/05/26

Stasera la Luna è a Imola

Oggi il frammento di roccia lunare portato sulla Terra dalla missione Apollo 17 nel lontano 1972 approda a Imola insieme a Luigi Pizzimenti e il sottoscritto per la conferenza-spettacolo Ti porto la Luna.

Potrete ammirare da vicino la roccia basaltica extraterrestre presso il Teatro Comunale “Ebe Stignani”, in via Verdi 1, a partire dalle 20.30. L'evento è organizzato dall'Associazione Astrofili Imolesi.

Rassegna stampa: Aula di Scienze Zanichelli,  Imola Centro Storico.

I prossimi appuntamenti con la Luna sono elencati nel calendario apposito.

2015/05/25

Oggi è il Towel Day

Oggi ogni fan della Guida Galattica per Autostoppisti onora Douglas Adams celebrando il Towel Day. Se volete sapere perché, leggete lo spiegone. Questo è il mio contributo. Dopotutto, una roccia che proviene dalla Luna è un viaggiatore dello spazio, no?



Aggiornamento (17:00) Samantha Cristoforetti ha pubblicato il suo specialissimo omaggio a Douglas Adams dallo spazio, leggendo a modo suo, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, due brani della Guida Galattica. Impagabile.

2015/05/23

Stasera la Luna è a Viareggio

Stasera il campione di roccia lunare che Luigi Pizzimenti ed io siamo andati a prendere per voi alla NASA a Houston sarà a Viareggio, presso il Museo della Marineria in Lungo Canale Est 32, alle 21, da vedere nell'ambito della conferenza che ne spiega la storia e l'avventura.

Domani, dalle 15 alle 17, la roccia sarà in esposizione sempre al Museo e io e Luigi saremo a disposizione per rispondere alle domande dei visitatori.

L'evento è curato da Paolo Miniussi ed è reso possibile dalla stretta collaborazione con il GAV (Gruppo Astrofili Viareggio) e lo staff del Museo della Marineria. Questi sono i contatti per tutti i dettagli: info (chiocciola) octobersky.it, telefono 380.4291408, Octobersky.it.

Aggiornamento (2015/05/24). Ecco una foto da dietro le quinte: davanti al pubblico c'è Paolo Miniussi, organizzatore instancabile della serata.


2015/05/22

Podcast del Disinformatico del 2015/05/22

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

Stasera la Luna è a Marina di Carrara; nuove date del tour “Ti Porto la Luna”

Stasera a Marina di Carrara potrete vedere la Luna da vicino, ma da molto vicino: il campione di roccia lunare portato sulla Terra dalla missione Apollo 17 fa infatti tappa in questa località alle 21 presso il Planetario Comunale A. Masani, in via Bassagrande.

Luigi Pizzimenti, curatore del museo del volo Volandia, presenterà la roccia e la sua storia e io gli terrò compagnia nel raccontare anche la storia di come si va a chiedere alla NASA un pezzo di Luna. La roccia sarà a disposizione per le vostre foto e sarà visibile da pochi centimetri di distanza.

Gli organizzatori mi segnalano che la prenotazione è obbligatoria e va fatta scrivendo a gam (chiocciola) astrofilimassesi.it. Per maggiori informazioni potete telefonare al numero italiano 333.173.1533.

Intanto segnalo che le date del tour della roccia lunare hanno subìto alcune variazioni: sarà a Viareggio il 23 e 24 maggio, a Ponsacco il 24 sera, a Viareggio il 25 mattina, a Imola il 26, a Brescia il 27 pomeriggio e a Milano il 27 sera, a Varallo (Vercelli) il 28, a Cantalupa (Torino) il 30, a Villa Guardia (Como) il 31, a Gravesano (Canton Ticino) l'1 giugno, a Genova il 2 giugno e a Trezzano (Milano) il 3 giugno. Il calendario completo e aggiornato è a vostra disposizione qui.

Antibufala: corsie pedonali per utenti di telefonini

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Il video-choc della Polizia di Losanna (doppiato in inglese qui) contro la diffusissima abitudine di attraversare la strada mentre si è distratti dalla musica in cuffia o dallo schermo del telefonino ha riportato alla ribalta una serie di fotografie nelle quali viene mostrata la soluzione cinese al problema: corsie pedonali apposite per gli utenti di smartphone.

La notizia ha fatto il giro del mondo e ha scatenato infinite discussioni, ma è una bufala: non si tratta di una corsia pedonale cittadina, ma di una trovata decorativa satirica realizzata all'interno di un parco divertimenti nella città cinese di Chongqing. La corsia si estende soltanto per cinquanta metri ed ha lo stesso intento di parodia dell'analoga “e-lane” annunciata a Philadelphia nel 2012 e realizzata, guarda caso, il primo d'aprile.

Del resto, se ci si pensa un attimo diventa chiaro che chi è distratto a causa del proprio telefonino usato ossessivamente non si accorgerà neanche dell'esistenza della corsia, come dimostrato da un esperimento in stile candid camera realizzato a Washington DC per un programma del canale National Geographic: le strisce sul marciapiede che delimitavano la corsia per l'uso del telefonino sono state completamente ignorate dagli smartphonisti.

Antibufala mini: la foto della casa di George Orwell con una telecamera di sorveglianza

C'è una fotografia molto diffusa in Rete che mostra una telecamera di sorveglianza piazzata in un luogo molto emblematico: la casa dove abitava George Orwell, l'autore che aveva ipotizzato un futuro in cui saremmo stati sorvegliati in ogni istante della nostra vita.

Molti hanno interpretato questa fotografia come un simbolo del fatto che il futuro inquietante previsto da Orwell si è avverato e che le sue parole di monito non sono servite a nulla, ma c'è un dettaglio importante: se si va a visitare la casa di George Orwell, al 22 di Portobello Road a Londra, si scopre che la telecamera non c'è.

La foto, infatti, è una creazione digitale dell'artista Steve Ullathorne, che si diverte a manipolare fotografie di edifici storici aggiungendovi oggetti attuali che rimandano in qualche modo all'antico proprietario, come in questo caso. Se vi interessa sapere quali altri edifici ha alterato digitalmente, qui potete trovare il suo libro.

L'immagine della casa di Orwell dotata di telecamera di sorveglianza gira in Rete da febbraio 2012 e continua tuttora ad essere una bufala bispluserrata, come si direbbe nella Neolingua usata nel libro 1984 che ha reso celebre l'autore britannico.

Navigazione più privata e sicura con Freedome, ora anche per Mac

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Collegarsi via Wi-Fi è comodo, ma non sempre il traffico di dati delle applicazioni viene protetto dalla crittografia, per cui è facile che qualche malintenzionato si metta in ascolto e possa intercettare le vostre comunicazioni, catturando messaggi e mail e tracciando i siti che visitate. Anche alcuni gestori di Wi-Fi alberghieri senza scrupoli fanno monitoraggio del traffico dei propri clienti, per esempio per sostituire le pubblicità nelle pagine visitate e metterci le proprie, e non mancano neanche i governi di alcuni paesi che sorvegliano gli accessi a Internet dei visitatori stranieri.

In tutti questi casi è meglio connettersi usando una VPN (Virtual Private Network), che cifra tutto il traffico da e verso il proprio computer, tablet o telefonino e rende sostanzialmente inutili le intercettazioni del segnale Wi-Fi. Anche se non avete preoccupazioni di sicurezza, la VPN risulta utile per simulare di essere altrove, per esempio quando si è in vacanza per poter accedere comunque ai servizi accessibili nel proprio paese oppure per poter vedere i video che sono stati pubblicati usando delle restrizioni geografiche; inoltre ostacola la profilazione pubblicitaria.

Il problema di queste VPN è che di solito sono complicate da usare. F-Secure ne propone una, Freedome, che ha due vantaggi fondamentali: funziona allo stesso modo sui telefonini, sui tablet e sui computer (esiste in versione per Android, iOS, Windows e da pochi giorni anche per MacOS) ed è estremamente semplice, con un unico grande pulsante di attivazione e disattivazione e un mappamondo per scegliere quale località simulare (ce ne sono una ventina sparse sul globo).

A differenza di molte altre soluzioni analoghe, Freedome non ha limitazioni di banda e non inserisce pubblicità, ma fa pagare questi vantaggi: dopo 14 giorni di prova gratuita, chiede una quarantina di euro o franchi l'anno per un singolo dispositivo; spendendo poco di più si possono proteggere tre o cinque dispositivi.

Qualche tempo fa, quando Freedome era ancora in fase di test, sono stato invitato da F-Secure a Helsinki per parlare delle sue implicazioni, che sono quelle di qualunque servizio di VPN: se lo uso, tutto il mio traffico passa attraverso i server del fornitore di VPN, che quindi in teoria può leggere tutto quello che faccio e sapere tutti i siti che visito e inoltre potrebbe essere costretto dalle autorità locali a consegnare i log (tabulati) di navigazione degli utenti. In altre parole, mi devo fidare.

Nel caso di F-Secure, i rappresentanti dell'azienda hanno dichiarato che i log non esistono (ma viene fatto monitoraggio contro eventuali abusi e attività illecite) e hanno segnalato che la normativa della Finlandia, dove risiede F-Secure, è particolarmente rispettosa della riservatezza informatica. E Per chi non si fida, comunque, la soddisfazione di poter scavalcare con un clic quegli odiosi avvisi “Questo video non è disponibile nel tuo paese” non ha prezzo.


Avviso per trasparenza: il viaggio a Helsinki per intervistare i responsabili di F-Secure è stato offerto dall'azienda.

Attacco di massa alle serrature elettroniche delle auto a Manchester

Pochi giorni fa a Manchester, nel Regno Unito, le auto di un intero parcheggio di un centro commerciale hanno iniziato a suonare i propri allarmi antifurto, lasciando stupiti i proprietari e i passanti di fronte al concerto di clacson e sirene. Il caos è durato oltre mezz'ora.


Posted by Autumn DePoe-Hughes on Sunday, May 17, 2015


Nessuno riusciva a chiudere le serrature della propria auto usando il telecomando: l'unica soluzione era usare la serratura manuale. La spiegazione più probabile non è un'insurrezione robotica da parte delle automobili intelligenti, ma più banalmente un tentativo di furto andato male.

Si presume infatti che una banda di ladri d'auto abbia attivato maldestramente un jammer, un dispositivo che blocca il segnale radio dei telecomandi delle auto e quindi impedisce di trasmettere all'auto il comando di chiusura delle serrature. La vittima crede di aver chiuso l'auto ma in realtà l'ha lasciata inconsapevolmente aperta e accessibile ai ladri, che ne saccheggiano il contenuto e in alcuni casi riprogrammano l'auto attaccandosi alla porta diagnostica di bordo (OBD) per escludere l'antifurto e rubarla.

Il problema di questo tipo di attacco è che non lascia segni di scasso, per cui la vittima spesso fatica a convincere la propria assicurazione che aveva chiuso a chiave l'auto prima del furto.

L'episodio mette in luce le limitazioni di sicurezza dei moderni telecomandi per auto e secondo gli esperti ha due sole soluzioni: chiudere l'auto manualmente usando la serratura oppure controllare sempre che l'auto emetta l'avviso acustico o visivo quando si aziona il telecomando.

Aggiornamenti di sicurezza anche per Apple Watch

Può parere assurdo che sia necessario pensare alla sicurezza informatica di un orologio, ma se l'orologio è uno smartwatch è inevitabile: Apple ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza per il proprio computer da polso, l'Apple Watch, che tura diverse falle. Una di queste, in particolare, aggiunge un'ulteriore assurdità apparente: l'Apple Watch è attaccabile usando un font.

La falla CVE-2015-1093, scoperta dal ricercatore Marc Schoenefeld, descrive infatti la possibilità di prendere il controllo di un Apple Watch usando un file di font appositamente realizzato. L'attacco consente di accedere alle informazioni personali contenute nell'orologio smart senza doversi autenticare e può essere effettuato da remoto.

L'aggiornamento porta il software dell'orologio alla versione 1.0.1 e include numerose migliorie insieme alle correzioni di sicurezza; si installa lanciando l'app Apple Watch sull'iPhone abbinato all'orologio e accedendo al menu Generali.

2015/05/21

Sempre più intrigante il mistero delle macchie bianche su Cerere

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Credit: ASA / JPL-Caltech / UCLA / MPS / DLR / IDA

La sonda spaziale Dawn della NASA, in orbita intorno al pianeta nano Cerere che sta nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove, ha inviato immagini ancora più dettagliate delle misteriose chiazze bianche sulla superficie del piccolo mondo, già viste nelle immagini a minore risoluzione arrivate nei mesi scorsi. Per avere un'idea delle dimensioni, il cratere che ospita queste chiazze brillanti ha un diametro di 90 chilometri.

Cosa può produrre macchie così brillanti e nette? Prima di lasciarsi andare a ipotesi da fantascienza (per esempio la superficie metallica di un veicolo o di una base extraterrestre) bisogna valutare le spiegazioni semplici. Si sa che Cerere contiene una notevole percentuale d'acqua, circa il 25%: una stima che, se confermata, gli darebbe una massa d'acqua dolce superiore a quella della Terra. Le chiazze potrebbero quindi essere semplicemente ghiaccio d'acqua portato in superficie da un impatto meteorico relativamente recente che ha trapassato e rimosso nei punti d'impatto la sottile crosta rocciosa sotto la quale si anniderebbe, appunto, un mantello d'acqua ghiacciata. A lungo andare l'accumulo naturale di polvere proveniente dallo spazio ricoprirebbe e cancellerebbe le macchie.

Questa nuova immagine risale al 16 maggio scorso ed è stata scattata da 7200 km di distanza; capiremo forse meglio il mistero quando Dawn scenderà a 375 km dalla superficie del pianeta nano.

2015/05/20

Vi portiamo la Luna il 24 e il 25 maggio?

Un cambio di programma inatteso di un organizzatore del tour Ti porto la Luna ha reso improvvisamente libere le date del 24 e 25 maggio. Il 23 Luigi Pizzimenti, la roccia lunare ed io siamo a Viareggio e il 26 siamo a Imola, quindi se vi va di organizzare un evento pubblico in zona la Luna è vostra.

Per i dettagli, come sempre, scriveteci a paolo.attivissimo (chiocciola) gmail.com oppure contattate Luigi Pizzimenti presso luigi.pizzimenti (chiocciola) foam13.it.

2015/05/18

Stasera c’è un pezzo di Luna a Vigevano

Se volete un selfie accanto a un pezzo di Luna portato sulla Terra dagli astronauti, venite stasera alle 21 a Vigevano, alla Cavallerizza del Castello: l'Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica vi ospita la conferenza-spettacolo Ti Porto la Luna, condotta da Luigi Pizzimenti e dal sottoscritto, che racconta la storia di un frammento di Luna e lo mostra dal vivo. Vi aspettiamo.

Se non potete venire stasera a Vigevano, tenete d'occhio il calendario delle altre date e delle altre località nelle quali verrà presentata la roccia.

Rassegna stampa: Vigevano.city, Comune di Vigevano.

@Astrosamantha, nuovo record italiano di permanenza spaziale

Chicca: da oggi Samantha Cristoforetti è l'astronauta italiano (uomo o donna) che ha trascorso più tempo complessivo nello spazio. Oggi è infatti il suo centosettantaseiesimo giorno in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, per cui supera il tempo trascorso nello spazio da Paolo Nespoli, che aveva totalizzato 175 giorni in due missioni. Vai così, Sam!

2015/05/17

ANSA Scienza: la luce ci mette più di un intero secondo a percorrere un singolo metro

“Oggi [...] sappiamo con esattezza a che velocità viaggia la luce, cioè 300 km al secondo, e quindi possiamo dire che il metro è la distanza percorsa dalla luce in 1,299 secondi” (ANSA).

È già una bestialità che qualcuno scriva che la luce viaggia a 300 km al secondo e che ci mette più di un secondo a percorrere un singolo metro: significa non solo non sapere le basi della fisica, ma anche scrivere senza pensare se quello che si sta scrivendo può avere senso: quando scatta il verde al semaforo a dieci metri da me, davvero la sua luce ci mette più di dodici secondi ad arrivare ai miei occhi? E se nella prima parte della frase c'è scritto che la luce copre 300 km in un secondo, come è possibile che ci metta 1,299 secondi a coprire un metro?

Non si può neanche pensare a un banale refuso, perché l'errore è doppio.

La bestialità diventa anche peggiore se si considera che questa perla di incompetenza scientifica viene pubblicata dall'ANSA. Oltretutto non nella sezione Uncinetto, ma nella sezione Scienza.

Ma che sia addirittura un virgolettato, e che sia attribuita non a una persona qualsiasi, ma a Massimo Inguscio, che è presidente dell'Istituto Nazionale per la Ricerca in Metrologia, è l'apice della scempiaggine giornalistica. Non è giornalismo: è scrivere a neuroni spenti.

Fossi Inguscio, citerei l’ANSA per diffamazione a mezzo stampa. Fossi l'ANSA, mi chiederei come si possa arrivare a fare una figuraccia simile.

Nuove complicazioni per la Stazione Spaziale, ma niente panico

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Credit: NASA
Ieri è stata una pessima giornata per l'industria spaziale russa: non solo il lancio di un vettore Proton che trasportava un satellite per telecomunicazioni destinato al Messico è fallito pochi minuti dopo il decollo, facendo precipitare al suolo il proprio prezioso carico, ma anche la manovra di reboost della Stazione Spaziale Internazionale, affidata al veicolo russo Progress, è fallita. Gli astronauti a bordo della Stazione non sono in pericolo.

Tutto questo avviene dopo il fallimento della missione di rifornimento della Stazione che doveva essere effettuata da un veicolo Progress il 28 aprile scorso e che invece si è conclusa con il rientro distruttivo incontrollato del veicolo nell'Oceano Pacifico il 9 maggio.

Il reboost è una manovra di routine che viene effettuata periodicamente (l'ultima risale al 6 maggio scorso) per far accelerare leggermente la Stazione, in modo da compensare il suo naturale calo progressivo di altitudine. Alla quota media della Stazione, infatti (circa 400 km), ci sono ancora dei tenuissimi residui d'atmosfera terrestre che a lungo andare hanno un effetto frenante sulle grandi superfici dell'avamposto, per cui la Stazione lentamente rallenta e quindi perde quota. La manovra di reboost del 6 maggio aveva accelerato la Stazione di 1,34 m/s, alzando la sua orbita di circa 2 km.

Questo reboost viene abitualmente effettuato usando i motori di manovra del veicolo russo Progress attraccato alla Stazione (in questo momento è l'esemplare M-26M, attraccato al modulo Zvezda da febbraio scorso), ma ieri alle 1:14 UTC questi motori non si sono accesi a comando, probabilmente a causa di “un problema legato al software” che “ha una causa piuttosto ben conosciuta” e che “potrà essere risolto per effettuare un reboost il 18 maggio”, secondo SpaceFlight101. Sputniknews, citando fonti di RIA Novosti, dice che il problema non riguarda l'accensione vera e propria ma la procedura preliminare all'accensione.

L'accensione fallita aveva una durata prevista di 901 secondi e avrebbe dovuto accelerare la Stazione di 1,64 m/s, alzandola di 2,8 km in modo da predisporre l'orbita della Stazione per il rientro della Soyuz TMA-15M con a bordo Anton Shkaplerov, Terry Virts e Samantha Cristoforetti, attualmente previsto per l'11/12 giugno. Si ritenterà, appunto, il 18 maggio.

Se per caso il 18 maggio la Progress non volesse collaborare, ci sono comunque scenari alternativi: i moduli russi della Stazione hanno dei propri motori di manovra che possono sostituire quelli della Progress, anche se si cerca di evitarne l'uso per non intaccarne le riserve di propellente (e anche questi motori, comunque, ogni tanto fanno le bizze). In ogni caso l'impatto del fallito reboost sull'equipaggio è stato minimo, dato che l'intera operazione viene gestita dai tecnici sulla Terra e tutto quello che cambia per gli astronauti è che dalla loro giornata viene tolto un momento insolito, in cui devono aggrapparsi a qualcosa e fissare gli oggetti, perché durante un reboost a bordo della Stazione non si è più in caduta libera (quella che impropriamente viene chiamata spesso “assenza di gravità”).

Il video qui sotto mostra cosa succede sulla Stazione durante un reboost effettuato nel 2011.



Aggiornamento (2015/05/18): SpaceShuttleAlmanac segnala che oggi la Progress M-26M ha acceso i motori con successo per 23 minuti e ha innalzato di 2,8 km l'orbita della Stazione.

Foto dalla Cena dei Disinformatici

In località segretissima si è tenuta ieri sera la Quinta Adunanza dei Disinformatici, con una nutrita partecipazione. Molti valorosi Disinformatici avevano già dovuto rimettersi in strada verso i propri covi quando abbiamo scattato questa foto, e quelli che erano rimasti hanno protetto la propria identità usando la più avanzata tecnologia rettiliana.

Credit: Rodri Van Click

Grazie all'agente Loris C per avermi fatto scoprire che l'origine di un mio ricordo d'infanzia era Cyborg 009 e grazie a chi ha portato oggetti straordinari e li ha condivisi con noi. Di più, per segretezza, non si può dire. E grazie a tutti – specialmente al maestro di cerimonie Martinobri – per aver organizzato tutto e per aver partecipato alla serata che, come dico sempre, è la mia medicina preferita contro l'astio e l'odio dei complottisti d'ogni genere.

2015/05/15

Sabato e domenica la roccia lunare di Tiportolaluna sarà a Volandia (Malpensa)

Sabato 16 e domenica 17 maggio il Museo del Volo Volandia, situato vicino all'aeroporto di Malpensa, ospiterà la roccia lunare che Luigi Pizzimenti ed io siamo andati a prendere in prestito alla NASA a Houston.

La Roccia sarà esposta sabato dalle 10 alle 19 al Padiglione Spazio di Volandia. La visita alla Roccia è compresa nel biglietto del museo.

Domenica 17, invece, la Roccia sarà esposta al Padiglione Spazio dalle 10 alle 16.

Nella scatola piccola c'è la Roccia.
Nella scatola grande,
dietro di noi, c'è un Saturn V.
Sempre domenica, dalle 16 alle 18, a Volandia ci sarà la conferenza, condotta da Luigi e da me, che presenterà e racconterà la Roccia e la strana avventura di andare alla NASA a chiedere un pezzo di Luna. La visita alla roccia lunare e l’accesso alla conferenza sono compresi nel biglietto del museo. La conferenza è fino ad esaurimento posti, per cui è molto consigliata la prenotazione a booking (chiocciola) volandia.it.

Trovate maggiori dettagli nella pagina di Volandia dedicata all'evento e nella pagina informativa generale di Volandia.

Intanto vi anticipo uno spezzone del documentario che ho girato durante il viaggio:


Rassegna stampa: VareseNewsMeteoWeb, Il Tempo, ADNKronos, Reporting the World Over.

Podcast del Disinformatico del 2015/05/15

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

Meerkat arriva su Android

Creare app che permettono di usare in modo semplice lo smartphone per trasmettere video in diretta streaming a un numero molto grande di utenti è un po' la tendenza del momento. Tutti si sono innamorati di Periscope, che però è disponibile soltanto per i dispositivi iOS. Chi ha Android s'è sentito tagliato fuori dalla nuova mania, ma adesso è arrivata la versione Android di Meerkat (termine inglese che indica il suricato), un'app gratuita che era già disponibile per iOS.

L'app va associata a un account Twitter e quando si avvia uno streaming provvede a postare automaticamente su Twitter un avviso che contiene un link allo streaming, che gli utenti possono commentare.

In Meerkat tutto è in diretta: non ci sono repliche o registrazioni, salvo quelle che chi avvia la trasmissione può conservare sul proprio telefonino. Inoltre lo streaming è visibile a chiunque ne conosca il link, per cui è importante evitare di pubblicare video potenzialmente imbarazzanti.

Sul mio vecchio telefonino (Samsung Galaxy S3) i risultati delle prove non sono stati molto incoraggianti: l'immagine è risultata completamente distorta e l'audio ha avuto ritardi anche di una trentina di secondi, nonostante l'uso di una connessione Wi-Fi invece della trasmissione dati su rete cellulare. Su un tablet Samsung Galaxy Tab 3 da 8 pollici, non proprio recente, le cose sono andate molto meglio. In entrambi i casi, comunque, il consumo di batteria è spettacolarmente alto, per cui se pensate di usare Meerkat per fare dirette streaming di eventi lunghi vi conviene tenere a portata di mano un alimentatore.

Il potenziale di queste app è straordinario: in pratica chiunque abbia uno smartphone recente e una connessione veloce a Internet (Wi-Fi o cellulare) può diventare reporter in tempo reale, eludendo censure e oscuramenti dei canali televisivi tradizionali. Mi sa che ne vedremo delle belle, soprattutto in campo giornalistico.


Chat private senza passare da un server centrale con Bleep di Bittorrent

Se state cercando una soluzione multipiattaforma che vi permetta di chattare in modo ragionevolmente protetto, senza passare per un server centrale, provate Bleep di Bittorrent: è un servizio anonimo e cifrato di chat che non raccoglie dati personali e non attinge alla rubrica degli indirizzi sul telefonino (anche se può farlo se glielo consentite).

Il fatto di non dipendere da un server centrale che potrebbe conservare i messaggi rende estremamente difficile intercettare le chat, a meno che l'aggressore abbia accesso ai dispositivi degli interlocutori che provvedono alla cifratura della conversazione: inoltre include l'opzione di inviare “sussurri” (“whisper”), ossia messaggi che vengono cancellati automaticamente 25 secondi dopo che sono stati visualizzati. Si possono mescolare “sussurri” e conversazioni normali.

Anche la tecnica classica di catturare le schermate è poco efficace con Bleep, perché quando si usano i “sussurri” sullo schermo compare soltanto il nick dell'utente oppure il testo del messaggio, ma non compaiono entrambi contemporaneamente, quindi è abbastanza difficile associare testo e mittente. Ovviamente se usate Bleep per condividere una foto imbarazzante nella quale siete riconoscibili, non c'è cautela informatica che tenga.

Bleep è disponibile per Windows, Mac, iOS e Android e le chiamate vocali sono gratuite (a parte gli eventuali costi di trasmissione dati dell'operatore telefonico).

Quant’è facile attaccare i cartelloni pubblicitari digitali, se la password è ovvia

Il cartellone in questione dopo l'intervento riparatore
Se un informatico ti avvisa di una falla di sicurezza, ascoltalo: non mandarlo via in malo modo. Questa è la lezione imparata nel modo più amaro da una società statunitense che gestisce cartelloni pubblicitari digitali.

L'informatico in questione è Dan Tentler, che durante una ricerca di sicurezza effettuata usando Shodan si è accorto di una lacuna di sicurezza clamorosamente dilettantesca nei cartelloni pubblicitari, e in particolare in quelli della Yesco: questi cartelloni, che sono in sostanza dei giganteschi monitor collegati a un computer, erano connessi a Internet. Già questa è un'idea stupida, ma c'è di più: non c'era alcuna protezione, nessun firewall, nessuna password. O se c'era una password, era la più idiota che si potesse immaginare: il nome dell'azienda.

Diligentemente, Tentler ha contattato la Yesco per avvisare del problema. La risposta della Yesco? Non erano interessati.

Tentler aveva segnalato pubblicamente il problema senza fare nomi e senza fornire dettagli specifici, ma la semplice menzione dell'idea che i cartelloni pubblicitari digitali fossero stupidamente connessi a Internet ha ispirato qualcuno a cogliere l'occasione per una dimostrazione molto eloquente.

Ad Atlanta, in Georgia, uno di questi cartelloni è stato riprogrammato per mostrare un'immagine maschile estremamente pornografica, molto conosciuta in Rete (non vi consiglio di cercarne i dettagli se non volete che vi rimanga impressa a vita), creando allarme e scompiglio fra i passanti e addirittura allertando l'FBI, come racconta la TV locale.

Il rimedio drastico all'immagine gigantescamente imbarazzante è stato quello di spegnere la corrente al cartellone. Poteva andare molto peggio: gli aggressori avrebbero potuto prendere il controllo di migliaia di questi cartelloni, che tuttora sono privi di protezione informatica adeguata. Le parole del presidente dell'associazione dei pubblicitari della Georgia suonano decisamente stonate: “Il nostro settore ha stabilito dei protocolli chiari e severi sulla sicurezza per prevenire le violazioni informatiche dei cartelloni pubblicitari digitali”. Sarà, ma evidentemente non le fa rispettare. E purtroppo sono tante le aziende che connettono i propri prodotti a Internet senza curarsi minimamente della loro sicurezza e di quello che un malintenzionato, o semplicemente un burlone, potrebbe fare.


Fonte aggiuntiva: Gawker.

Il vestito bianco/oro o nero/blu adesso è scienza

Credit: Canach.
Fonte: Tumblr.
Vi ricordate la foto del vestito che ha fatto tanto discutere in Rete a marzo scorso perché c'era chi lo vedeva bianco e oro e chi diceva invece che era blu e nero? Non si è trattato semplicemente di uno dei tanti ed effimeri fenomeni virali della Rete: adesso è scienza.

La rivista Current Biology ha infatti pubblicato ben tre articoli scientifici sull'argomento che non risolvono il mistero di fondo ma gettano luce sulle stranezze del funzionamento del cervello.

Secondo gli autori di The Many Colours of “The Dress”, la causa della confusione sensoriale indotta dalla foto del vestito (non dal vestito in sé, che sappiamo essere blu e nero) è l'illuminazione ambigua dell'immagine: normalmente usiamo gli oggetti circostanti conosciuti per capire se la luce che li sta illuminando è azzurrata (come avviene di pomeriggio) o giallognola (all'alba o al tramonto) e il nostro cervello corregge la percezione del colore di conseguenza, ma nella foto mancano questi riferimenti e quindi il processo di correzione va in tilt, dando risposte contraddittorie.

Invece secondo Asymmetries in blue–yellow color perception and in the color of ‘the dress’ la colpa, per così dire, è del blu, che è un colore che genera un'ambiguità particolarmente marcata nell'interpretazione delle sue sfumature rispetto agli altri colori. Addirittura i ricercatori parlano di una “nuova proprietà della percezione dei colori e della costanza dei colori nel modo in cui interpretiamo le sfumature di blu rispetto al giallo”.

Il terzo articolo, Striking individual differences in color perception uncovered by ‘the dress’ photograph, ha un approccio differente: descrive i risultati di un sondaggio su 1400 individui per capire se ci sono differenze in base all'età (sì; più sale l'età, più aumenta il numero di chi vede bianco e oro), al sesso (le donne vedono bianco e oro più degli uomini) e alla cultura (nessuna differenza evidente).

Una cosa è certa: il caso del vestito ha dimostrato quanto c'è ancora da scoprire a proposito della nostra mente, e questo per chi fa scienza è sempre motivo di entusiasmo.

No, il “Gioco del 72” non è la nuova moda demenziale dei social

Il passaparola angosciato di molti utenti, soprattutto genitori, sta diffondendo l'allarme per il nuovo “gioco” che farebbe tendenza fra i giovani, soprattutto su Facebook: sparire letteralmente per 72 ore, non solo dai social network ma anche da casa. Ma in realtà non c'è nessuna conferma dell'esistenza di questa tendenza: è un panico completamente inventato, che però rischia di diventare realtà.

La diceria proviene dal nord della Francia, dove a fine aprile una tredicenne di nome Emma è scomparsa da casa ed è stata ritrovata tre giorni dopo. Stando alla stampa locale, Emma avrebbe raccontato alla polizia che stava giocando al “Gioco del 72”, ossia una sfida sui social network nella quale gli adolescenti vengono sfidati dai propri amici a non farsi trovare per 72 ore.

Questa notizia è stata ripresa da varie fonti giornalistiche francesi e poi è stata tradotta in inglese da The Local e subito ripresa dai siti giornalistici britannici e statunitensi, finendo per rimbalzare su Facebook, ed è approdata anche nei siti italofoni.

Niente panico: non c'è nessuna epidemia di sparizioni di adolescenti istigati da questo presunto gioco, che a quanto risulta agli inquirenti francesi è semplicemente una scusa inventata dalla tredicenne per coprire l'identità della persona presso la quale si è rifugiata durante la propria fuga.

La presunta diffusione virale di questo “gioco” fra gli adolescenti è smentita dai dati: nei social network si trovano pochi risultati pertinenti, e quei pochi puntano ad articoli della stampa (che hanno irresponsabilmente tramutato le smentite della polizia in allarmi) o a genitori che si scambiano frenetici avvisi sull'argomento e finiscono per essere distratti dai problemi reali a causa di questi falsi allarmi. Inoltre le associazioni internazionali che si occupano della protezione dei giovani non segnalano alcuna impennata di fughe ispirate dal “Gioco del 72”.

La preoccupazione di molti è che la popolarità della notizia susciti fenomeni di imitazione: la bufala, insomma, diventerebbe realtà. Ma finora non è successo, e il modo migliore per impedire che succeda è interrompere il passaparola basato sul nulla.

In ogni caso, la diffusione virale di questo falso allarme può essere una buona occasione per parlare con i figli di come si usa responsabilmente Internet e di come una diceria incontrollata possa rovinare una vita.


Fonti: Doubtful News, BBC, Yahoo Parenting, Mic.com.

2015/05/13

Ci vediamo stasera e domani a Lovere?

Stasera alle 21 sarò a Lovere, a Villa Milesi, nella sala consiliare del Comune, per una conferenza pubblica, dedicata agli adulti, sull'uso sicuro di Internet, social media e dispositivi digitali da parte dei minori. Per via dei temi trattati e del linguaggio usato, è preferibile che il pubblico sia composto da soli adulti: se portate i figli, ci saranno alcuni argomenti che non potrò trattare con la necessaria franchezza. L'ingresso è libero.

Per i giovani, invece, terrò due incontri appositi al cinema teatro Crystal, sempre a Lovere, con gli studenti delle scuole medie (dalle 8:30 alle 10) e con quelli delle scuole superiori (dalle 10:30 alle 12).

(Eco di Bergamo; Bergamosera)

Aggiornamenti di sicurezza importanti per Windows, Office, Flash Player, Acrobat, Reader

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Mettete in preventivo un po' di tempo oggi per aggiornare i vostri computer: Microsoft ha rilasciato degli aggiornamenti importanti che tappano una cinquantina di falle di sicurezza in Windows e in altri suoi prodotti (.NET, Office, Silverlight) e Adobe ha fatto altrettanto per chiudere una ventina di vulnerabilità in Flash Player, Air, Reader e Acrobat per Windows, OS X e Linux.

Questi aggiornamenti non sono da trascurare: tre sono stati classificati da Microsoft come “critici”, perché consentono di attaccare il computer senza che l'utente debba fare nulla di speciale. Una delle falle corrette, la MS15-044, permette l'attacco informatico semplicemente convincendo l'utente a visualizzare una pagina Web o un documento appositamente confezionato.

Per quanto riguarda il software Adobe, controllate se avete installato Flash usando questo link in italiano: se l'avete installato, verificate di avere la versione indicata nella tabella mostrata dal link. Se necessario, aggiornatevi facendo attenzione a non installare software indesiderato come per esempio Security Scan di McAfee.

Google Chrome, che include una propria versione di Flash, si aggiorna automaticamente al riavvio; in alternativa potete forzare l'aggiornamento facendo clic sulle tre barrette a destra della casella dell'indirizzo e scegliendo la voce Informazioni su Google Chrome.

Se usate Adobe Reader o Acrobat, procuratevi i rispettivi aggiornamenti. Buon divertimento.


Fonti aggiuntive: Microsoft Technet, Krebs On Security.

2015/05/12

ESA: Samantha Cristoforetti tornerà sulla Terra “ai primi di giugno”

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

L'ESA ha da poco pubblicato l'annuncio ufficiale del prolungamento della missione di Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il rientro dei tre astronauti, previsto inizialmente per la settimana in corso, è stato rinviato “fino ai primi di giugno”.

La causa del rinvio è il fallimento della missione russa di rifornimento senza equipaggio Progress 59, che è ricaduta sulla Terra invece di raggiungere la Stazione. Il fallimento della Progress ha causato la sospensione di ulteriori lanci verso la Stazione in attesa dei risultati dell'indagine sull'incidente, che dovrebbero essere pubblicati il 22 maggio.

I sei astronauti a bordo della Stazione hanno provviste sufficienti per molte settimane e quindi non subiscono alcun disagio e continuano il proprio lavoro. La data esatta di rientro verrà comunicata dall'ente spaziale russo Roscosmos “presto”, dice sempre l'ESA.

Esempio di traiettoria di rientro Soyuz.
In teoria, se le mie limitate conoscenze di meccanica orbitale non mi tradiscono, il rientro di Sam, Terry e Anton può avvenire soltanto quando la Stazione sorvola il Kazakistan (per non cambiare piano orbitale) di giorno (per avere luce nella zona di atterraggio) e in direzione da sud verso est (quella usata per gli altri rientri, come mostrato qui accanto).

Secondo i dati fornitimi da @Astropratica, i sorvoli maggiormente “centrati” che rispettano questi criteri sono il 7, l'8 e il 10 giugno, ma ce ne sono altri ottimali anche dall'11 al 13 giugno. SpaceflightNow indica l'11 giugno come data più probabile (“sources say June 11 appears favorable based on the station’s orbit”).

Il lancio dell'equipaggio successivo (Kjell Lindgren della NASA, Oleg Konokenko di Roscosmos e Kimiya Yui dell'Agenzia Spaziale Giapponese) verso la Stazione, previsto in origine per il 26 maggio, è stato rinviato alla fine di luglio in modo che i tecnici possano essere sicuri che il problema che ha rovinato il viaggio della Progress non si possa presentare durante il volo del veicolo Soyuz con equipaggio, che è molto simile alla Progress. Anche il razzo lanciatore è simile: per la Progress era un Soyuz 2.1a, mentre i lanci con equipaggio usano un razzo Soyuz-FG.

Il prossimo lancio di rifornimento Progress è pianificato per i primi di luglio, mentre il lancio della missione cargo di SpaceX (il settimo del suo genere) non avverrà prima del 19 giugno, secondo il comunicato NASA.

Non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze di questi slittamenti sul volo privato di Sarah Brightman, previsto inizialmente per settembre.

La scaletta aggiornata dei lanci è disponibile presso http://www.nasa.gov/launchschedule.

2015/05/11

Promemoria per la Cena dei Disinformatici del 16 maggio

Ricordo a chi volesse partecipare all'allegra Quinta Cena dei Disinformatici, che si terrà in un ristorante di Milano sabato 16 maggio alle 20, che il termine ufficiale del 10 maggio è scaduto, ma il Maestro di Cerimonie Martinobri concede magnanimamente una breve proroga se vi siete pentiti di non esservi iscritti.

Se volete dimostrare il vostro ravvedimento operoso e partecipare a un evento nel quale tutto può succedere, come testimoniano le inquietanti immagini delle passate Cene, scrivete a Martinobri presso martibell (chiocciola) tin.it e vi comunicherà lui tutti i dettagli del raduno mangereccio. Ma siate veloci, perché i severissimi controlli di sicurezza adottati per prevenire intrusioni di complottisti richiedono tempo.

Una rara foto della Cena dei Disinformatici 2014.


Aggiornamento (2015/05/17): la foto di gruppo 2015 è qui.

2015/05/10

La Luna oggi a Senigallia è più vicina

Oggi la roccia lunare raccolta dagli astronauti della missione Apollo 17 sarà esposta a Senigallia, nell'ambito del Festival della Scienza Fosforo. L'esposizione principale avverrà presso l'Expo-ex Luna (accanto alla Rocca Roveresca) dalle 10 alle 17 e sarà l'occasione ideale per vederla e fotografarla da vicino.

Dalle 18:30 alle 19 ci sarà poi sul palco in Piazza del Duca una mini-conferenza pubblica con Luigi Pizzimenti (artefice dell'arrivo del campione lunare, che vedete qui accanto nel suo contenitore da trasporto) e il sottoscritto: domande in libertà su tutto quello che riguarda l'esplorazione dello spazio e, naturalmente, la roccia che arriva dalla Luna.


Aggiornamento (2015/05/11)


Credit: Giovanni Lucarelli
Il debutto italiano della Roccia è stato notevole: da mattina a sera l'esposizione è stata affollata di persone e Luigi ed io siamo rimasti a disposizione tutto il giorno per rispondere alle domande dei visitatori, soprattutto quelle dei bambini, che sono sempre le più creative e spiazzanti, e vedere l'emozione di tanti nel trovarsi di fronte a un frammento di Luna e sentirne la storia e l'avventura è stato meraviglioso.

Il prossimo appuntamento con la Roccia sarà sabato 16 maggio al Museo del Volo Volandia, dove il reperto sarà in esposizione dalle 10 alle 19 al Padiglione Spazio. L'indomani, domenica 17 maggio, la Roccia sarà visibile sempre al Padiglione Spazio di Volandia dalle 10 alle 16; Luigi ed io terremo una conferenza che ne racconterà la storia dalle 16 alle 18.

Il calendario completo e aggiornato del tour Ti Porto la Luna è consultabile qui.

2015/05/09

Samantha Cristoforetti, record italiano di permanenza ininterrotta nello spazio; altri primati in arrivo

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “marcello.rom*” e “viviana.velic*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.

Da oggi Samantha Cristoforetti è l'astronauta italiano (uomo o donna) che ha trascorso più tempo nello spazio in una singola missione. Alla fine del proprio volo, inoltre, deterrà anche il record assoluto italiano di permanenza spaziale complessiva e forse le spetterà anche un altro primato spaziale.

Secondo i conteggi ufficiali dell'ESA, gli altri due astronauti italiani che hanno compiuto missioni di lunga durata, Luca Parmitano e Paolo Nespoli, hanno trascorso rispettivamente 166 giorni (167 se si contano i giorni di calendario parziali) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, dal 28 maggio 2013 all'11 novembre 2013, e 159, fra il 15 dicembre 2010 e il 24 maggio 2011, sempre sulla Stazione.

Dato che Sam è partita dalla Terra il 23 novembre 2014, il 9 maggio è nello spazio da 167 giorni e quindi da oggi detiene il primato italiano maschile e femminile di durata di una singola missione spaziale.

Il record assoluto per il tempo complessivo trascorso nello spazio da un astronauta italiano resta per ora a Paolo Nespoli, grazie ai 16 giorni aggiuntivi trascorsi nello spazio fra il 23 ottobre e il 7 novembre 2007, che portano il suo totale a 175.

Tuttavia la missione di Samantha è stata da poco prolungata rispetto alla sua conclusione originale, prevista per il 14 maggio. La nuova data di rientro non è ancora stata annunciata ufficialmente, ma si vocifera che sarà l'11 giugno, e Sam stessa ha parlato di “trenta giorni” e “almeno un mesetto in più” in un video. Se Samantha resterà nello spazio oltre il 18 maggio, batterà anche il record di Nespoli, totalizzando 176 giorni e diventando così anche l'astronauta italiano (uomo o donna) con la più lunga permanenza complessiva nello spazio.

Se Sam resterà in orbita fino al 7 giugno (196 giorni), batterà anche il record mondiale femminile di permanenza consecutiva, che attualmente spetta a Sunita Williams con 195 giorni consecutivi (record stabilito nel 2007).

La data dell'11 giugno indicata da alcune fonti come giorno di rientro sarebbe il duecentesimo giorno di Sam a bordo della Stazione; una bella cifra tonda con la quale concludere la missione Futura.

Se tuttavia la permanenza sulla ISS di Sam dovesse durare fino al 18 giugno (207 giorni), si aggiudicherebbe il record di tempo complessivo nello spazio per un astronauta europeo (uomo o donna), attualmente spettante ad André Kuipers (206 giorni).

Salvo circostanze decisamente improbabili, il record internazionale femminile di durata complessiva nello spazio resterà invece saldamente in mano a Peggy Whitson (376 giorni); idem dicasi per quello complessivo maschile europeo, detenuto da Thomas Reiter (350 giorni), e per quello complessivo assoluto, spettante a Sergei Krikalyov (803 giorni).

Cosa più importante per gli appassionati di fantascienza e per il tema informale della sua missione (la  Guida Galattica per Autostoppisti), il 26 maggio Sam avrà trascorso fuori dalla Terra più di 183 giorni, il che teoricamente la renderà esentasse per quest'anno: proprio come Hotblack Desiato nella Guida Galattica (anche se con un approccio meno drastico – lui si fece dichiarare legalmente cadavere). Scherzi a parte, Sam sarà in orbita per il prossimo Towel Day, che si tiene il 25 maggio, in onore di Douglas Adams. Asciugamano pronto, dunque, anche nello spazio!

Mica male, come volo di debutto.


Fonti aggiuntive: Spacefacts.de.

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