2009/03/31

Programma complottista lancia sondaggio: votate, votate, votate

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2009/04/04.

Rebus, il programma di Maurizio Decollanz trasmesso da Odeon TV che ha ospitato a più riprese scie chimiche, complottismo undicisettembrino, signoraggio, fine del mondo nel 2012 e altre fantasie di cospirazione, rifiutando sistematicamente ogni dialogo con i tecnici (lo so per esperienza diretta), ha indetto un sondaggio per sapere se la trasmissione è gradita.

Al momento in cui scrivo i giudizi sono quelli mostrati qui sopra. Se aggiungete la vostra opinione, può darsi che il risultato del sondaggio venga recepito come un suggerimento per un approccio più rigoroso e paritetico alle tematiche affrontate, al quale io e i miei colleghi d'indagine saremmo sempre ben lieti di dare una mano. Non chiediamo censura, per l'amor del cielo: chiediamo semplicemente spazio alla pari e un faccia a faccia tecnico con chi sostiene queste teorie.

Decollanz si chiede "come è possibile tanta acredine in assenza di puntate in onda?" e sospetta "un dono paranormale" da parte di un "manipolo di ascoltatori" che anticiperebbero i contenuti delle puntate future, ma forse non ha considerato che i telespettatori non hanno dimenticato le puntate già trasmesse, come questa. Per non parlare del fatto che il blog stesso della trasmissione elenca gli argomenti che verranno trattati: Zeitgeist il 13 aprile, assassinio di JFK e signoraggio bancario il 20 aprile, e la promessa di tornare a parlare di scie chimiche. Non ci vuole mica la chiaroveggenza, basta saper leggere.

Comunque sia, sarà interessante esaminare l'evolversi del sondaggio e le reazioni dei suoi promotori.


Due ore dopo


"Eccellente" al 18%, "apprezzo moltissimo" al 5%, "apprezzo moderatamente" a zero; "non apprezzo affato" [sic] al 2% ed "è vergognosa" al 72%. A prescindere dai giudizi, il numero totale dei voti s'è quasi triplicato (713). Tutto questo in due ore da quando ho segnalato l'esistenza del sondaggio, che era già online da almeno 24 ore.

Come dice l'amico Riccardo: e se saltasse fuori che l'anticomplottismo fa più audience del complottismo?


Mezzanotte


"Eccellente" al 13%, "apprezzo moltissimo" al 3%, "apprezzo moderatamente" a zero, "non apprezzo affato" [sic] al 3% ed "è vergognosa" al 78%. 1259 voti complessivi. Comincia ad essere difficile considerare i vergognisti come un "affezionato manipolo".

Questa potrebbe diventare l'iniziativa di debutto della Happy Skeptic Society, concepita alla Deepcon con l'aiuto di un buon bicchiere di Teroldego (grazie Stefano!) e l'ispirazione del simpaticissimo Anthony Simcoe di Farscape.

Cheers, mate!


2009/04/01 11:00


Nonostante la chiamata alle armi del leader degli sciachimisti, il divertimento continua e anzi aumenta, perché l'esiguità del seguito di questa teoria delle "scie chimiche" diventa ineludibilmente evidente. Per non parlare della totale latitanza dei sostenitori delle altre teorie presentate da Rebus.


2009/04/02 01:30



Direi che a questo punto l'esperimento è riuscito e può terminare. Non solo si è visto che persino un blogghettino di campagna come questo riesce a mobilitare, senza ricorrere a trucchetti, più di una trasmissione procomplottista come Rebus, segno che anche l'anticomplottismo e la scienza possono fare audience; ma i tifosi dei complotti dietro ogni angolo hanno dato il meglio di sé, esattamente come da copione.

Qualcuno ha tentato di cancellare la mia pagina in Wikipedia; inoltre quando ho postato sul gruppo Rebus di Facebook una educata, pacata proposta di dialogo pubblico fra me e il conduttore di Rebus, è stata bollata come "irrilevante" e nascosta:



Questa è l'apertura al dialogo di questi signori. Coloro che si lamentano delle censure ufficiali sono i primi a censurare. Coloro che si lamentano dei complotti sono i primi a sospettare brogli nel loro stesso sondaggio. Coloro che si dichiarano vittime di una persecuzione sono i primi a perseguitare e aggredire chi osa mettere in dubbio le loro confuse verità.

"La Verità ci muove. Qualunque essa sia", dice lo slogan di Rebus. Qualunque essa sia, purché sia quella che vogliono loro. Bravi, vi siete resi ridicoli da soli.


2009/04/04


Il mio messaggio sul gruppo Rebus di Facebook è stato ripristinato. Il blog di Rebus insinua sospetti sulla regolarità del sondaggio. Ognuna delle circa 3000 persone che hanno partecipato, con le varie opinioni, potrebbe mandare una mail per confermare che tutto è stato regolare, ma immagino che una campagna di mail verrebbe interpretata come una "violenza", stando a quanto scrive Decollanz nella discussione su Facebook.

Questo è il dato del sondaggio alle 22.34 del 3 aprile. E' l'ultimo dato di cui terrò traccia: per quanto mi riguarda la questione è chiusa.

Maurizio Decollanz, il conduttore di Rebus, ha pubblicato questo messaggio, che riporto sia come testo sia come cattura della schermata perché ha davvero dell'incredibile.

[...] Ma qualche parola voglio anche riferirla al sig. Paolo:

Ho letto ciò che ha scritto sul suo Blog su di me. Ho letto i commenti e il modo con cui lei li ha moderati e li modera. Sarò sincero: sono rimasto esterrefatto dalla violenza velata e meno velata. Una violenza inaudita che colpisce alla cieca e si concentra poi sulla sfera personale. Ebbene tutto questo è vergognoso.
No, è peggio. Molto peggio.
Vede, da tempo ricevo minacce per le tematiche scomode che ho affrontato, affronto e continuerò ad affrontare. Non solo in Rebus. La sua iniziativa può essere interpretata come un chiaro incitamento alla violenza. Forse per lei è un gioco, ma gli esiti di questo gioco potrebbero essere... lasciamo perdere.
Alla luce di quanto ho letto, comunque, mi corre l'obbligo informare le Autorità competenti in modo che sia chiara ed evidente la sua eventuale corresponsabilità in atti violenti. Di qualunque natura essi siano.
Ma, soprattutto, sia chiara la sua responsabilità morale come mandante e fomentatore.

E in questa sede ha anche il coraggio di camuffarsi da moderato. E’ incredibile. Sta dibattendo in questa sede da due giorni e sul suo Blog lo stato del suo articolo è fermo alla falsa denuncia di aver visto oscurati i suoi interventi. Incredibile. Ci sarebbero gli estremi per querelare lei e almeno due dei commentatori al suo articolo. Le cui identità, eventualmente, verranno svelate da un magistrato.

Vede Paolo, se era un gioco, ora si lasci guidare dalla coscienza. Se invece è tutto frutto di un cinico calcolo, allora si prepari all'eventualità di doverne rendere conto davanti a un giudice.

Questo è il mondo reale, e a differenza delle vostre "litigate" sul web protetti da nomignoli e pseudonimi, in questo caso ci sono nomi, cognomi e sedi. Se non se ne era reso conto cerchi di riparare. Perché le responsabilità che si sta assumendo sono molto pesanti.

In ultima analisi, voglio ringraziare di cuore tutti i sostenitori di REBUS. E sono veramente tanti. Dopo il mio invito sul Blog a scrivermi per manifestare le ragioni del dissenso, ho ricevuto una manciata di mail di protesta mentre il resto sono di solidarietà e apprezzamento. Ne ho tratto le debite deduzioni.

Maurizio Decollanz

Ed ecco la schermata catturata, per i più increduli:

Ho risposto come segue:

Sig. Decollanz,

Lei parla di "violenza velata e meno velata". Di "incitamento alla violenza". La prego di citarmi qualche esempio di questa presunta violenza e di questo presunto incitamento. Queste sono accuse gravissime e vanno circostanziate.

Lei ha ospitato più volte nel suo programma una persona, Rosario Marcianò, che accusa apertamente piloti civili italiani, meteorologi, chimici e giornalisti, facendo nomi e cognomi, di complicità in genocidio. Lei ho la lasciato parlare senza mai offrire ai suoi spettatori un contraddittorio e senza dare un diritto di replica alle persone accusate di crimini inauditi.

Il confronto fra questi due fatti sarebbe quasi ironico, se non fosse per la gravità di quello che lei attribuisce a me. "Mandante e fomentatore", nientemeno.

Ritiene che ci siano gli estremi per querelare qualcuno? E' naturalmente suo diritto. Però non so se l'autorità giudicante riuscirà a contenere le risate quando lei spiegherà che ha presentato come serio ricercatore una persona che afferma che le scie degli aeroplani ci faranno diventare tutti "androidi subumani". E non solo: gli ha lasciato ampio spazio per accusare i nostri piloti, i nostri militari e i nostri meteorologi di strage e avvelenamento di massa.

Speravo in un confronto serio e civile, ma lei sta alzando il tono con parole decisamente fuori luogo.

Con rammarico

Paolo Attivissimo

Prendo atto anche della risposta di Decollanz:

Bene Paolo, ha avuto modo di esprimere una replica a nome suo e di tutti quelli che da lei si sentono rappresentati.
Ho letto con attenzione. Quello che dovrà finire in un'aula di tribunale ci finirà.
Chi ha commesso errori ne pagherà le conseguenze. Chiunque esso sia.
La discussione è chiusa.
mdec

Scommetto una teglia di focaccia che non ci sarà nessun seguito in tribunale. I precedenti parlano abbastanza chiaro: Decollanz ha già scritto in passato di volermi denunciare all'Ordine dei Giornalisti italiano (per averlo messo educatamente in guardia contro il personaggio Marcianò, nientemeno), ma poi non è successo nulla.

Antibufala: allarme telecomandi auto clonati

Chiudete l'auto con le chiavi, così bloccherete i clonatori di telecomandi!


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "marco.bis" e "dinoj". Grazie a Marina e Giovanni e Markogts per il supporto tecnico. L'articolo è stato riscritto e corretto dopo la pubblicazione iniziale.

Sta circolando ormai da qualche tempo, ed è riemerso con rinnovato vigore, un appello via e-mail che esorta gli automobilisti a non usare il telecomando per chiudere la propria auto e a ricorrere invece alle chiavi, in modo da evitare furti da parte di malfattori che copiano i codici dei telecomandi.

L'appello può, in alcuni casi, avere un fondo di verità, ma nella sua attuale formulazione rischia di essere molto ingannevole.

Ecco una delle sue numerose varianti attualmente in circolazione:

Info ricevuta

Giratela anche voi

I giorni scorsi ho malauguratamente subito il furto della mia borsa di lavoro (con tanto di agenda e rubrica telefonica). Vi segnalo - per vs. utile conoscenza - le modalità con cui è avvenuto il furto: avevo lasciato l'auto nel parcheggio di un autogrill (Autostrada del Sole, nei pressi di Lodi) proprio davanti all'ingresso, recandomi al bar per un caffé. Dopo 5-10 minuti sono tornato alla macchina e, senza accorgermi di nulla, sono ripartito. Una volta arrivato in ufficio e aperto il portabagagli, ho riscontrato - con mio grande sconforto - di aver subìto il furto della borsa di lavoro e di altri oggetti (tra cui una reflex digitale e varia strumentazione di misura, tutto materiale piuttosto costoso).

Preciso che alla ripartenza dopo la sosta all'autogrill, l'auto era chiusa e non presentava alcun segno di effrazione. Come hanno fatto? In polizia, ove mi sono recato per sporgere denuncia, hanno confermato il mio atroce sospetto: esistono bande organizzate con tanto di sofisticati strumenti (scanner a radiofrequenza), in grado di "clonare" la frequenza dei nostri telecomandi di chiusura dell'auto! Per questi delinquenti, quindi, aprire le nostre auto diventa un gioco da ragazzi: uno con lo scanner si apposta nel parcheggio e, quando chiudiamo la macchina col telecomando, ne decodifica il segnale, quindi, con l'aiuto di un complice (che fa il palo, controllando i nostri movimenti), un attimo dopo che siamo entrati al bar apre la nostra auto con il telecomando "clone", prende tranquillamente quello che gli serve e, colmo della beffa, richiude la macchina con il telecomando. Il tutto in pochi secondi!

Di fronte a questo sistema, l'unico modo per salvarsi è: chiudere le portiere a mano con la chiave e NON USARE ASSOLUTAMENTE IL TELECOMANDO, specie quando si parcheggia in luoghi molto affollati e dunque a rischio (tipo autogrill, centri commerciali, ecc.).

L'unica cosa che mi chiedo, a questo punto, è: come mai se in Polizia conoscono già l'esistenza di questo tipo di furti, nessuno ha mai diramato una qualche avvertenza in tal senso tramite i media? Vediamo allora di aiutarci da soli, girando questo messaggio a tutti i nostri amici e conoscenti, affinché si possa scongiurare il propagarsi di questa piaga!


La storia ha i classici connotati della bufala: una fonte imprecisata e anonima, una datazione inesistente, un episodio emotivamente scioccante, una descrizione di una tecnologia ultrasofisticata e misteriosa, e una soluzione semplice a un problema drammatico e complesso. Snopes, il celeberrimo sito antibufala, trova lo stesso tipo di narrazione in molti altri paesi, come se i furti perpetrati con questa tecnica fossero diffusissimi. Tutto questo fa propendere per la natura bufalina dell'allarme, ma vediamo i fatti.

È praticamente impossibile sapere se l'evento descritto si è realmente verificato, visto che mancano fonti precise. La datazione è sempreverde (parla solo di "i giorni scorsi", per cui sarà recentissima anche fra due o cinque o vent'anni) e viene data soltanto un'indicazione vaga del luogo.


L'attacco dei cloni


Il rischio di clonazione è reale dal punto di vista schiettamente tecnico, come segnala per esempio questo articolo di Wired del 2007, ma abbastanza remoto dal punto di vista pratico. In sintesi, sulle auto recenti l'operazione è possibile, ma talmente complessa che un ladro che sia interessato al contenuto dell'auto e non all'auto stessa, come nell'appello, presumibilmente preferirà usare altre tecniche meno sofisticate, come per esempio sfondare un finestrino, scassinare fisicamente la serratura o adoperare il social engineering. In alternativa cercherà un'altra auto più vecchia e meno protetta.

I telecomandi moderni, infatti, inviano ogni volta un codice differente scelto fra un numero elevatissimo secondo una regola prestabilita, e il singolo telecomando e l'auto corrispondente sono sincronizzati in fabbrica (non basta, insomma, "clonare la frequenza", come dice erroneamente l'appello).

Di conseguenza, salvo che l'auto sia vecchia (ricordo la mia Renault 5 GTX che s'apriva usando semplicemente un telecomando per TV con autoapprendimento dei codici), al ladro non basta registrare il segnale emesso dal telecomando quando la vittima chiude la vettura e ritrasmetterlo, come descrive l'appello: gli serve prevedere quale sarà il codice successivo, fra miliardi di codici possibili, e per farlo deve conoscere la regola e riuscire a sincronizzarsi.

Va detto che anche in questi sistemi moderni il codice successivo che viene accettato dall'auto non è unico, ma uno di una rosa: è per questo che se premete il telecomando quando siete fuori portata dell'auto, non si perde la sincronizzazione. Inoltre l'auto deve poter accettare anche i codici del secondo telecomando in dotazione alla vettura, che magari è rimasto inutilizzato per mesi. Tutto questo obbliga il costruttore ad allargare ulteriormente la rosa dei codici accettati, aumentando leggermente la probabilità di trovarne uno valido per forza bruta.

Infine, la regola generale può venire scoperta (è quello che descrive Wired) e nella sua implementazione ci possono essere errori o addirittura codici o metodi passepartout intenzionali (come potete leggere nei commenti). E chiudere l'auto usando le chiavi di norma non disabilita il ricevitore del telecomando a bordo.

Tutto questo implica che anche senza intercettare il segnale del telecomando originale è teoricamente possibile tentare di aprire l'auto generando segnali e codici mirati oppure usando altre tecniche ad alta tecnologia. Ma di solito non ne vale la pena ed occorrono conoscenze specialistiche molto avanzate, raramente disponibili fra i ladruncoli. Chi è capace di fare queste cose non si abbassa a rubare soltanto il contenuto di un'auto.

La soluzione proposta dall'appello, quindi, rischia di creare una falsa sensazione di sicurezza: anche usando il telecomando, il rischio di clonazione è marginale rispetto ad altre modalità di furto e chi pensa di mettersi al sicuro chiudendo invece con la chiave ma lasciando in bella mostra nell'abitacolo oggetti rubabili commette un errore molto grave. Usare la chiave rischia di essere un rito puramente scaramantico, senza reale efficacia pratica.


Portiere e bagagliaio


Invece di temere la clonazione e pensare di evitarla chiudendo l'abitacolo con la chiave, è opportuno usare comportamenti generali più sicuri, validi anche per altre tecniche di furto: per esempio, riporre gli oggetti rubabili nel bagagliaio anziché lasciarli nell'abitacolo, sempre che non li si possa portare con sé (cosa che di norma è la soluzione più sicura).

L'appello parla infatti di "portiere", ma non considera che certi modelli di auto hanno serrature differenziate per le portiere e per il bagagliaio. Alcune serrature del bagagliaio hanno, per esempio, una posizione di scatto in più, nella quale il telecomando non funziona: apre le portiere, ma non il vano bagagli. In questo caso, chiudere l'auto con il telecomando o con la chiave non fa alcuna differenza: se gli oggetti sono nel bagagliaio e la serratura viene messa nella posizione di scatto supplementare, il livello di protezione è uguale. È vero che in molte auto il bagagliaio è accessibile dall'abitacolo reclinando i sedili, ma se non ci sono in vista oggetti appetibili, è probabile che il ladro passi oltre, in cerca di bersagli più certi.

In altre parole, l'appello è perlomeno mal formulato e propone una soluzione semplicistica e sbagliata a un problema in realtà un po' più complesso. Come sempre, la sicurezza è il risultato di una serie di comportamenti concatenati e le soluzioni semplici si rivelano sbagliate o illusorie.


2009/04/16


L'appello è stato pubblicato fra le lettere di Italians di Beppe Severgnini qui.

2009/03/26

Salta il Disinformatico domani; sabato ci si vede in Deepcon?

Fantascienza, 11 settembre, spazio e scienza, in attesa di Conficker


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

L'appuntamento radiofonico del Disinformatico di domattina salta perché sono in partenza per la Deepcon 1o - Italcon 35 - Eurocon 2009, uno dei raduni ai quali cerco di non mancare mai, per ritrovare gli amici e per conoscere in carne e ossa gli attori e i realizzatori delle varie serie e gli scrittori di fantascienza.

Quest'anno gli attori ospiti sono Anthony Simcoe (Farscape), Max Grodenchik (Deep Space Nine) e Marina Sirtis (Star Trek: the Next Generation, Stargate e altre serie e film); sul versante tecnico ci sono Lolita Fatjo, Larry Nemecek e Janet Nemecek. Andrea Salsi, del CICAP, presenterà una conferenza su UFO, rapimenti alieni e "capelli d'angelo". Ci sarà anche lo scrittore Bruce Sterling insieme a molti altri nomi noti del panorama letterario italiano e internazionale. Il programma completo, ghiottissimo in tutti i sensi (la mitica Eatcon va vissuta per crederci), è qui su DS1.it. Io presenterò una conferenza sui lunacomplotti domenica mattina.

Per gli appassionati di aviazione, segnalo sul blog Undicisettembre un articolo che traccia, lasciando da parte i complottismi, la storia dei caccia e dei piloti che si levarono in volo come prima linea di difesa quel giorno.

La Stazione Spaziale è diventata da poco uno degli oggetti più luminosi in cielo (preparatevi alla raffica di avvistamenti di "UFO" che produrrà) grazie all'aggiunta di quattro enormi nuovi pannelli solari altamente riflettenti; dopo dieci anni di lavoro, ha quasi raggiunto la sua configurazione definitiva. Una bella immagine della serie completa di pannelli è all'inizio di quest'articolo ed è tratta dal sito Nasa.gov. Proviene da un video ripreso dagli astronauti dello Shuttle, che si è sganciato dalla Stazione e si appresta a rientrare: ma gli astrofili da terra hanno già scattato immagini notevoli della più grande struttura mai costruita nello spazio. Qui sotto ne vedete un esempio di Ralf Vandeberg, tratto da qui:



La foto è stata scattata con un semplice telescopio newtoniano da 25 cm, con tracciamento manuale, e include lo Shuttle attraccato.

E se vi sembra che questo sia un bel modo di assistere alle missioni spaziali, che ne dite di gettarvi con il paracadute e la tuta planante nelle vicinanze della zona di lancio dello Shuttle, all'esatto momento del decollo? Il video è qui.

Nel frattempo sono stati recuperati circa 50 frammenti del primo asteroide la cui collisione con la Terra è stata prevista e registrata: 2008 TC3, un oggetto roccioso piuttosto fragile, grande come un'automobile, disintegratosi sopra il deserto del Sudan a ottobre scorso. Lo segnala la BBC con due articoli: uno e due. The Register e la Nasa hanno foto dei meteoriti recuperati. Non perdetevi la "scia chimica" della meteora.

Che fate il primo d'aprile? Attenti agli scherzi, ma questa che sto per dirvi non è una burla: il primo d'aprile è la data prevista di attivazione di Conficker, uno dei worm/virus più efficienti e sofisticati degli ultimi anni. Ha ormai infettato vari milioni di computer e nessuno sa di preciso cosa farà. Se vi interessano la sua storia e i dettagli dei rischi potenziali, date un'occhiata a questo articolo su Gizmodo e a questo su Slashdot. Anche The Register riassume bene la situazione e segnala l'analisi di Symantec e quella, dettagliatissima, di SRI.

E visto che chi ha un Mac non può partecipare alla grande festa di zombificazione del primo d'aprile, Sophos ha un bel video in cui dimostra un trojan (cavallo di Troia) per Mac, camuffato da programma per la TV in alta definizione. Non sfrutta una vulnerabilità di Mac OS X, ma la vulnerabilità psicologica dell'utente. E occhio se visitate con un PC Windows il sito-trappola citato da Sophos: c'è altro malware apposta per voi.

2009/03/25

Antibufala: appello per Reachelle, bambina scomparsa

Appello per Reachelle: autentico, ma mancano dati essenziali


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "ww_80" e "pony23x16".

Un lettore, Edi, mi segnala questo appello che riguarda una bambina scomparsa e che gli è arrivato con una curiosa miscela di lingue:

ZADEVA: POGREŠAJO 3 LETA STARO DEKLICO – POSREDUJ NAPREJ

IF YOUR CHILD WAS MISSING WOULDN'T YOU PRAY THAT EVERYONE PASSED THIS EMAIL ON?!!!

PLEASE DO THE RIGHT THING AND LOOK AND FORWARD.

A 3-year-old girl named Reachelle Marie Smith is missing

You never know where this e-mail could end up and I'm not going to stop passing this one around if it means a little girl can be found!!!

Please spread this picture far and wide....You just never know.someone you know, might know her!

PREDEN IZBRIŠETE, POGLEJTE OTROKA. STORITE TO ŠE ENKRAT! SEDAJ POŠLJITE SPOROČILO NA VSE VAŠE ZABELEŽENE NASLOVE! TO VAM VZAME 10 SEKUND! HVALA!

Michael Tuck
54 Hawkswell Close
Woking

BEFORE YOU DELETE THIS, LOOK AT THE CHILD. DO IT AGAIN.
NOW SEND IT TO ALL IN YOUR ADDRESS BOOK. IT TAKES ONLY 10 SECONDS. THANK YOU!

L'appello è accompagnato dall'immagine mostrata qui sopra.

A differenza di molti appelli di questo genere circolanti su Internet, questo è autentico, ma nella versione circolante mancano molti dettagli importanti, compreso chi contattare in caso di avvistamento presunto, e ve ne sono alcuni ingannevoli, per cui a mio parere non va inoltrato nella sua forma attuale.

Per esempio, il signor Tuck di Woking non c'entra nulla: è probabilmente uno dei tanti che hanno inoltrato l'appello. Secondo Hoax-Slayer.com e Snopes.com, che citano fonti FBI e forniscono molti dettagli sulla vicenda, la bambina, Reachelle Marie Smith, è stata effettivamente oggetto di un Amber Alert, un bollettino diramato dalle autorità ai media negli USA e in Canada per segnalare la scomparsa di bambini.

Fu vista l'ultima volta alla propria abitazione a Minot, nel North Dakota, dall'adulto che l'accudiva intorno all'una del mattino del 17 maggio 2006. Probabilmente fu rapita da Leigh Cowen, convivente della zia della bambina, che ne era l'affidataria. Cowen fu trovato morto suicida il 22 maggio. Reachelle non è mai stata trovata, e l'Amber Alert è stato ormai revocato. La bambina aveva tre anni all'epoca della foto; oggi ne avrebbe sei.

Chiunque avesse notizie di lei dovrebbe contattare l'FBI a queste coordinate, senza le quali l'appello è quasi inutile.

2009/03/24

Scie degli aerei un fenomeno nuovo? Un testimone le ricorda 65 anni fa

Segnalo brevemente un nuovo articolo molto speciale sul blog La bufala delle scie chimiche (che ha ricevuto un restyling dopo i vostri commenti): la testimonianza fresca e diretta del fatto che gli aerei producevano grandi scie di condensa già durante la Seconda Guerra Mondiale, sbufalando così i sostenitori della teoria delle "scie chimiche", secondo i quali le scie persistenti sarebbero un fenomeno che risale a non prima degli anni Novanta.

La testimonianza è di particolare pregio perché ci arriva da un italiano, Roberto Cassinis, ordinario in pensione di Fisica Terrestre, e perché è scritta oggi e in diretta risposta alle "fandonie moderne", come le definisce lui, degli sciachimisti.


Aggiornamento 10:10


Radio Deejay ha da poco trasmesso un programma in cui il conduttore Fabio Volo ha parlato di nuovo di scie chimiche, dando spazio soltanto ai sostenitori della teoria, in particolare Rosario Marcianò (alias Straker). I lettori mi segnalano che la trasmissione sarà riascoltabile da domani qui oppure intorno alle 11.30 di oggi qui, dove viene ritrasmessa la diretta con 2 ore di ritardo.

Ho già mandato all'emittente una mail (diretta@deejay.it) e un SMS (347.3425220) in cui ho sfidato cordialmente l'ospite e gli sciachimisti tutti a un dibattito faccia a faccia insieme agli esperti e ho ricordato che il loro intervistato è colui che scrive che le scie chimiche servono a creare "una razza formata da androidi facilmente controllabili".

Se volete associarvi con un'educata protesta, magari Radio Deejay si renderà conto che la correttezza dell'informazione prevede il diritto di replica. Ci sono diversi meteorologi e piloti, civili e militari, che si sentono offesi dallo spazio concesso unilateralmente a queste accuse da un'emittente di grande ascolto.

Non è necessario esigere una smentita: basta chiedere il dibattito. Il fatto stesso che Marcianò lo rifiuti è una delle più chiare dimostrazioni della debolezza delle sue argomentazioni.


Aggiornamento 13:20


La registrazione della trasmissione, durata circa 8 minuti, è disponibile qui in formato MP3 (grazie a Riccardo). Per chi la ascoltasse, consiglio la lettura delle risposte alle asserzioni più frequenti preparata dai tecnici del CICAP (piloti e chimici) o della sua versione ampliata, dalla quale traggo queste note.

  • La storia dell'accordo Italia-USA sulla modificazione del clima è già stata chiarita da tempo qui: basta leggere il documento per capire che parla di ecosistemi, che sono cosa ben diversa dal clima, e che ne parla nel senso di fare test circoscritti agli appositi "siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione" e di conoscere meglio i "meccanismi di risposta delle piante". In altre parole, gli "esperimenti" citati vengono fatti su piccoli appezzamenti di terreno e servono per vedere come si comportano le piante in caso di cambiamento della temperatura, delle precipitazioni e della concentrazione di CO2 nell'atmosfera; le persone non c'entrano nulla, e il cambiamento è dovuto a fattori naturali e/o all'inquinamento industriale, non alle scie chimiche. Un esperimento locale su un ecosistema (zona piccola e ben delimitata) non è paragonabile a un cambiamento planetario del clima: sarebbe come fare pipì nel Po e pensare che questo possa causare una morìa di pesci nell'Adriatico.
  • La questione del controllo delle piogge su Mosca è un cambiamento delle condizioni meteo locali, che non c'entra nulla con la modificazione del clima. Il controllo locale della pioggia è un fenomeno noto da decenni. Marcianò parla di fenomeni di tutt'altra scala che servirebbero, a suo dire, per le comunicazioni radio con la "polvere intelligente". Se non sapete cos'è, chiedetelo a lui. Senza ridere.

2009/03/21

Le cose che non colsi - 2009/03/21

Frammenti che non diverranno mai articoli (sigh)


L'atomica israeliana confermata dagli USA? Lo si sospetta da tempo, ma questa sembra la prima conferma ufficiale: Israele ha un arsenale nucleare, secondo quanto scritto a pagina 37 del rapporto dell'US Joint Forces Command cita il paese fra le potenze nucleari insieme a Pakistan, India, Cina, Corea del Nord e Russia. Se queste parole non sono state male interpretate, sarebbe un'ammissione non da poco, visto che l'esistenza di una capacità nucleare israeliana è da sempre una di quelle cose di cui non si parla ufficialmente (fonte: Gizmodo).


La foto del (presunto) giovane Putin con Reagan. L'autore della foto dovrebbe essere Pete Souza, secondo questo racconto di Npr.org. L'identità di Putin, però, non è confermata. Altre info sono su Hotair.com e The Hot Joints.


Auto volante? No, aereo stradale. Terrafugia Transition è una soluzione originale al vecchio problema tecnico di creare un'automobile volante. Invece di prendere un'auto e modificarla per farla volare, si prende un aereo e lo si modifica fino a farlo diventare usabile come auto. Ali pieghevoli, elica in posizione protetta. Il 5 marzo ha fatto il suo primo volo di collaudo.


Nuova tecnica anti-Bancomat. Colla speciale inserita nel Bancomat permette di bloccare le banconote per poi ritirarle più tardi togliendo la colla. Con questo stratagemma un uomo è stato derubato di 1000 franchi a Basilea (fonte: Tio.ch).


Pipistrello decolla con lo Shuttle. Un pipistrello si era attaccato al serbatoio esterno dello Shuttle partito pochi giorni fa ed è rimasto lì durante il decollo. Non si sa che fine abbia fatto, ma è improbabile che sia sopravvissuto a lungo. Foto e rapporto NASA.


Truffatore nigeriano si becca 19 anni. Lawal Adekunie Nurudeen, studente nigeriano, pensava di avere una brillante carriera criminale usando la tecnica della truffa online alla nigeriana (419 scam). Aveva circuito una signora spacciandosi per un brillante corteggiatore e convincendola a mandargli 47.000 dollari (fonte: CNN).


Scientology conferma di credere all'alieno genocida Xenu. Per anni Scientology ha negato che uno dei suoi dogmi fosse (e sia tuttora) che i problemi dell'umanità derivano dai residui di anime aliene mentalmente alterate, prodotti dall'alieno Xenu durante un genocidio milioni di anni fa. Ora Tommy Davis, portavoce di Scientology, lo ha confermato (con estrema riluttanza) in un'intervista all'emittente KESQ. Il dogma è segreto (o meglio lo era) e viene rivelato soltanto a chi paga circa 350.000 dollari. Scientology ha cercato in tutti i modi di bloccare la circolazione di questo dogma, in passato negato pubblicamente dal suo seguace Tom Cruise, ricorrendo anche alle leggi sul diritto d'autore e a quelle sui segreti commerciali. Secondo la dottrina di Scientology, venire a conoscenza del dogma di Xenu prima di aver ricevuto preparazione adeguata può causare la polmonite o la morte (fonte: The Register, con molti link ad articoli di approfondimento e documenti di Scientology).


Immagini di Marte in Google Earth. Gli utenti di Google Earth possono accedere alle immagini delle sonde Mars Odyssey e Mars Reconnaissance Orbiter e a mappe di Marte risalenti a oltre un secolo fa. Digitando "face" si viene portati alla famosa "faccia marziana" (fonte: Telegraph).

2009/03/20

Gara: Firefox, IE8, Safari bucati in pochi secondi

Browser colabrodo bucati: dei tre grandi non si salva nessuno, neanche IE8


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Anche quest'anno si tiene a Vancouver il CanSecWest, una conferenza annuale sulla sicurezza informatica che include una gara, chiamata Pwn2Own e organizzata dalla società di sicurezza informatica Tipping Point, che invita i concorrenti a prendere il controllo da remoto di un computer pienamente aggiornato agendo esclusivamente attraverso il suo browser. Chi ci riesce si porta a casa il computer posseduto e un premio in denaro.

E' andata malissimo. Il ricercatore di sicurezza Charlie Miller ha ripetuto il successo dell'anno scorso (segnalato qui): in una manciata di secondi è riuscito a entrare in un MacBook Apple dotato di tutte le patch di aggiornamento semplicemente inducendo l'utente del MacBook a cliccare su un link visualizzato in una pagina Web tramite il browser Safari. Si è portato così a casa il MacBook e 10.000 dollari, come da regolamento.

In cambio, la Tipping Point acquisisce i diritti sulla falla e sulla tecnica utilizzata per sfruttarla e si coordinerà con Apple per il rattoppo. I dettagli della tecnica verranno pubblicati solo quando sarà pronto l'aggiornamento che tura la vulnerabilità.

Anche il nuovissimo Internet Explorer 8 di Microsoft non ha resistito. Un ricercatore che si è identificato soltanto come Nils ha ripetuto lo stesso tipo di attacco contro Windows 7, che include IE8, e si è portato a casa il Sony Vaio che aveva bucato e un po' di dollari, sotto gli occhi probabilmente lucidi del team di sicurezza di Microsoft.

Nils è poi riuscito a bucare Safari e Firefox, completando la terna delle umiliazioni. Dopo il primo giorno di gara, soltanto Chrome (il browser di Google) era imbattuto.

Non c'è insomma da stare tranquilli, a prescindere dal sistema operativo che usate: molti pensano che il Mac sia invulnerabile, ma la realtà è che anche un Mac può essere violato semplicemente convincendo l'utente a visitare un sito-trappola. Per questo siete voi la prima linea di difesa del vostro computer.

Debutta Internet Explorer 8

Arriva il nuovo browser di Microsoft


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Dopo circa un anno di disponibilità come versione di prova, ha debuttato ieri la versione definitiva di Internet Explorer 8, l'ultima incarnazione del browser di casa Microsoft. E' disponibile solo per Windows dalla versione XP in su.

IE8 promette velocità ineguagliata, sicurezza e conformità agli standard della Rete, e aggiunge nuove funzioni. Gli Acceleratori permettono di accedere con un semplice clic destro a servizi di navigazione stradale, traduzione, condivisione via mail e a Facebook. La casella di ricerca immediata velocizza la consultazione dei motori di ricerca visualizzando delle piccole anteprime (scegliendo Wikipedia come motore di ricerca, vengono visualizzate direttamente nelle anteprime le sue informazioni).

Le Web Slice forniscono direttamente aggiornamenti automatici di notizie, quotazioni di borsa, previsioni meteo e altre informazioni da più siti senza doverli andare a consultare o ricaricare uno per uno.

Per garantire la compatibilità con i siti che non rispettano gli standard veri di Internet (e magari hanno preferito "ottimizzarsi" per le versioni precedenti di Internet Explorer, che non li rispettavano) c'è il pulsante Visualizzazione Compatibilità.

Sul fronte della sicurezza ci sono gli avvisi contro i siti-trappola, presenti già in altri programmi di navigazione come Firefox o Opera e la privacy personale è difesa dalle funzioni InPrivate, che permettono di sfogliare il Web senza salvare la cronologia o lasciare tracce della navigazione: una funzione disponibile in Google Chrome ma non ancora nel browser rivale Firefox.

Basterà questa raffica di novità a riconquistare le quote di mercato perse nei confronti dei browser concorrenti? Secondo dati NetApps citati anche dal Washington Post, circa un terzo del mercato informatico usa un browser diverso da Internet Explorer (che detiene il restante 67%; Firefox ha il 22%, Safari l'8%, Chrome l'1% e Opera meno dell'1%). E lo fa per due ragioni fondamentali: perché non ha scelta, visto che a differenza del passato, Microsoft non fornisce versioni di Internet Explorer per chi non usa Windows (per esempio per il mondo Mac e Linux); e perché i browser alternativi hanno introdotto prima di IE nuove funzioni di velocizzazione e sicurezza che sono state apprezzate dagli utenti, e una volta che ci si affeziona e abitua a un browser, cambiare è molto scomodo.

Per questo consiglio di usare browser disponibili per più di un sistema operativo: in questo modo non ci si lega a un sistema e un'eventuale migrazione è meno traumatica.

Staremo a vedere cosa succederà al debutto formale di Internet Explorer 8: nel frattempo, il maggiore rispetto degli standard veri di Internet è un buon passo avanti verso una Rete universalmente fruibile, senza utenti artificiosamente privilegiati grazie a posizioni dominanti.

iPhone, software 3.0 finalmente con copiaincolla

iPhone, il software si svecchia ma conviene aspettare l'estate


E' stato presentato ed è disponibile in versione beta il software aggiornato per l'iPhone e per l'iPod Touch. Finalmente anche gli utenti iPhone potranno avere il copiaincolla, come avviene da anni per gli utenti di tutti gli altri telefonini evoluti.

Si colma così una delle lacune più imbarazzanti di questo telefonino-feticcio, ma il suo sistema operativo versione 3.0 porta molte altre novità: per esempio la ricerca testuale in tutti i documenti del telefonino, come sul Mac, o specifica per la posta, l'agenda o i media; il tethering, ossia la possibilità di usare l'iPhone come modem per il computer (cosa che le versioni craccate facevano da tempo); la tastiera virtuale che ruota quando s'inclina il telefonino per comporre mail, SMS e appunti; finalmente gli MMS, come il resto dell'universo cellulare.

Per l'ascolto di media c'è finalmente il Bluetooth stereo e si può rimescolare la musica semplicemente scuotendo il telefonino; per la condivisione di file diventa possibile passare dati da un iPhone a un altro senza fili via Bluetooth.

Per la comunicazione è disponibile l'accesso alle funzioni Voice Over IP e la registrazione audio, e i messaggi dovrebbero arrivare in tempo quasi reale grazie alla notifica push. I programmi di navigazione possono fare a meno del collegamento dati e rinunciare a Google per le loro mappe, trasformando l'iPhone in un vero navigatore palmare.

Queste sono soltanto le novità principali: le altre sono recensite da Macity e da mille altri siti, e la presentazione ufficiale è disponibile qui con tutti i dettagli. Ma per averle è necessario attendere l'estate, quando questa versione 3.0 verrà distribuita pubblicamente in forma definitiva, gratuita per gli utenti iPhone e a circa 10 dollari per chi ha un iPod Touch. Se siete temerari, potete presentarvi come sviluppatori e averla subito, ma occhio alle restrizioni di funzionalità della versione beta. Non tutte le funzioni saranno abilitate negli iPhone di prima generazione per via di limitazioni hardware.

Un altro modo per non aspettare che la versione ufficiale dell'iPhone e iPod offra queste funzioni è usare il jailbreaking, ossia craccare l'oggetto in modo da liberarne l'hardware dalla cella artificiale creata dal suo produttore. Le istruzioni in Rete abbondano, anche per iPod touch, ma occhio a quello che fate: le procedure sono ragionevolmente semplici e collaudate e di norma è possibile ripristinare tutto al funzionamento standard in caso di problemi, ma come qualunque modifica non benedetta dal produttore, anche il jailbreaking è a vostro rischio e pericolo.

Piccolo corso di nufologia

No, non è un errore di battitura. Visto che i media continuano a pubblicare foto presentandole come prove di avvistamenti ufologici che si rivelano in realtà trucchi o inganni ottici di scarsa qualità, ho pensato che possa essere utile creare una nuova scienza: la nufologia, ossia l'arte di accorgersi quando quello che viene presentato come un UFO in realtà non lo è. Così si perde meno tempo con i falsi avvistamenti e si va a colpo più sicuro se ne arriva uno vero.

Infatti l'ufologia è purtroppo un campo controverso, in cui operano non solo persone in buona fede, ma anche tanti burloni, ciarlatani, falsari e persone comuni in cerca di notorietà spiccia. Per districarsi occorre conoscere i trucchi e le insidie del mestiere.

Per esempio, il Telegraph britannico ha pubblicato la fotografia che vedete qui sotto, scrivendo che è stata scattata col telefonino dal quarantenne Derek Burdon a Londra, a suo dire dal tetto del grattacielo Orion House a Covent Garden.

Secondo il signor Burdon, gli UFO erano invisibili a occhio nudo. Stava facendo alcune foto del panorama di Londra e non s'è accorto di nulla; è stato soltanto sfogliandole che ha notato gli UFO.

Il Corriere l'ha riportata acriticamente nell'edizione online di oggi (immagine qui sotto), con tanto di errore freudiano sul nome del luogo: Convent Garden al posto di Covent Garden. Si sarà chiesto l'articolista che ci faceva un operaio nel giardino di un convento?

Dalla Cina arriva invece la fotografia mostrata qui sotto, che secondo l'articolo (traduzione automatica in inglese qui) è stata scattata il 24 febbraio da un giornalista in volo verso Nanjing per lavoro. Il giornalista riferisce di aver visto un corpo luminoso sfrecciare in direzione nord-ovest. Le due foto, dice l'articolo, sono state scattate a un minuto di differenza l'una dall'altra.

Se volete giocare con il Disinformatico, provate a dare una spiegazione a queste fotografie. Alla fine della trasmissione di stamattina darò le due soluzioni. Per ora dico soltanto che non si tratta assolutamente di fotomontaggi o di ritocchi digitali.

La soluzione

Nella prima foto, checché ne dica l'autore (che come parte in causa non può essere considerato automaticamente affidabile), il modo più semplice per ottenere l'effetto è fotografare attraverso una finestra il riflesso delle luci a soffitto del locale in cui ci si trova. E' un trucco che può anche avvenire involontariamente, perché il nostro cervello esclude automaticamente i riflessi sui vetri: questo spiegherebbe il dettaglio degli UFO invisibili a occhio nudo ma registrati dal telefonino.

So che questo genere di autoinganno o illusione ottica avviene facilmente per esperienza personale, perché ho vissuto un caso analogo al Maniero Digitale qualche tempo fa: una foto fatta attraverso una finestra ha "rivelato" sulla sinistra il riflesso delle luci misteriose che io dal vivo non avevo notato assolutamente.

Notate, inoltre, quanto è facile fare una foto attraverso una finestra senza inquadrarne i montanti, togliendo a chi guarda l'informazione visiva che gli serve per rendersi conto della presenza del vetro. Ed ecco qui sotto la fonte dei miei "UFO", o meglio (a questo punto) "NUFO": le lampade del mio ufficio.

Sembra quindi molto plausibile l'ipotesi che si tratti di un autoinganno involontario da parte del signor Burdon. Però l'autore della foto londinese ha detto di essere stato sul tetto dell'edificio quando ha fatto la foto, e di norma sui tetti non ci sono finestre o vetrate.

Tuttavia andando a cercare immagini della Orion House si scopre che l'edificio ha delle grandi vetrate all'ultimo piano (indicate dalla freccia nella foto qui accanto, tratta da Robertcrais.com).

Forse il fotografo improvvisato non sta mentendo sulle condizioni di ripresa della foto: può aver detto di essere andato all'ultimo piano e qualcuno ha frainteso che intendesse dire che era andato sul tetto. In tal caso, quella che sembra essere una ringhiera nella foto ufologica sarebbe semplicemente il bordo del telaio di una delle lastre di vetro che compongono le vetrate.

La foto cinese, invece, è semplicemente una contrail (o scia di condensazione) prodotta da un altro aereo e vista quasi lungo il suo asse.

E' un'angolazione atipica che, se combinata con la luce del sole basso sull'orizzonte, crea un aspetto poco familiare ai non addetti ai lavori ma ben conosciuto dai piloti e dai fotografi appassionati d'aviazione, come vedete in questa foto tratta da Airliners.net:

Questi sono soltanto due dei tanti modi in cui si può creare, intenzionalmente o per errore, un'immagine che sembra mostrare un oggetto volante non identificato. Grazie a tutti per aver giocato con il Disinformatico, e complimenti a chi ha indovinato!

2009/03/19

Fiamme verso il Maniero Digitale!

Incendio sulla collina accanto al Maniero Digitale


Questa è la vista dalla finestra di casa mia dell'incendio sul monte San Salvatore. Le linee parallele sono cavi dell'alta tensione; la prospettiva li fa sembrare più vicini al fuoco di quanto siano realmente.

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E queste sono le mie figlie, inquietate non poco dallo spettacolo delle fiamme notturne.

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Niente paura, come vedete il fuoco è parecchio lontano. Dita incrociate per i vigili del fuoco che stanno lottando in condizioni veramente difficili. Altre info su Ticinonline.ch e Rsi.ch.



Aggiornamento


Sono le 4:20, l'incendio sembra quasi spento e quindi posso postare serenamente questa ripresa in time-lapse dell'incendio visto dalle mie finestre di casa. Due ore e venti di fiamme riassunti in un minuto. Potete vederla anche in alta risoluzione.



Qualche altra immagine della notte e della mattina successiva:

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Anche la fotografia in time-lapse sbufala gli sciachimisti

Video HD accelerati a basso costo: basta una fotocamera


Il time-lapse (ripresa a un fotogramma ogni tot secondi) è un ottimo strumento per esplorare le dinamiche di eventi troppo lenti per essere studiati dal vivo, come per esempio l'evoluzione delle nuvole. Ho già proposto un metodo per usare una webcam per generare video di questo genere a basso costo, ma è una soluzione limitata dalla risoluzione della webcam e impegna il laptop.

Così oggi ho provato a usare la funzione di scatto periodico della mia fotocamera digitale, e ne è venuto fuori un video in time-lapse in alta risoluzione (avrei potuto arrivare a 3000 pixel di larghezza, ma mi sono accontentato di 1280x960) che documenta in 14 secondi mezz'ora di bel tempo sopra il Maniero digitale oggi pomeriggio.

Che c'entrano le scie chimiche? Semplice: gli sciachimisti dicono che quando non si vedono scie in cielo, è perché quel giorno gli aerei non volano. Certo, perché il traffico aereo civile si prende interi giorni di pausa.

Molto più banalmente, gli aerei volano lo stesso, ma se non rilasciano scie di condensa non sono molto visibili; anzi, passano quasi inosservati, come posso confermare per esperienza. Avrei giurato che nella mezz'ora non era passato neanche un aereo, ma sfogliando i fotogrammi ne ho invece pescati parecchi.

Se la cosa v'interessa, le istruzioni per realizzare questo tipo di ripresa, il video in questione e i fotogrammi con gli aerei nascosti sono qui sul blog La Bufala delle Scie Chimiche, dove sto radunando tutto il materiale per non appestare il Disinformatico con quest'argomento.

Video: come s’indaga una teoria di complotto

Come indagare una teoria di complotto: regole, trucchi e il caso pratico dei complotti lunari


Durante il corso annuale del CICAP per investigatori del mistero ho tenuto una lezione su come una persona comune può usare le risorse pubblicamente disponibili per indagare su una teoria di complotto.

Ho presentato strumenti e regole generali, valide per qualunque teoria cospirazionista, e il caso pratico delle teorie di messinscena lunare: quelle secondo le quali non siamo mai andati sulla Luna o ci siamo andati dopo ma le prime missioni umane furono finte in studio.

Ci siamo anche divertiti a fare qualche prova pratica di confutazione, come potete vedere qui sotto in qualche foto aggiuntiva rispetto a quelle già pubblicate qui: i lunacomplottisti dicono che le foto lunari sono false perché quando c'è una sola fonte di luce le ombre sono nerissime e quindi l'astronauta sulla scaletta dovrebbe essere invisibile. Peccato che non tengano conto del fatterello banale che il suolo lunare riflette la luce. Altrimenti sarebbe difficile vedere la Luna in cielo.





Come vedete, il CICAP non è popolato di sfigati barbosi che vogliono smontare tutto e ridurlo ad arida concretezza. Siamo una banda di amici che si diverte con la scienza e impara qualcosa strada facendo.

Se l'argomento v'interessa, qui sotto trovate la serie completa di video della lezione su Youtube:



Se preferite le singole parti, eccole: prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima, ottava, nona, decima, undicesima, dodicesima. Ricordate che potete usare servizi come Keepvid.com per conservare i video di Youtube per sfogliarli anche senza connessione a Internet. Mi scuso per la qualità non sempre sublime del video, ma ho compresso e messo online il tutto di corsa, e Youtube non perdona: le riprese originali di Andrea S. (che ringrazio) sono decisamente migliori. Se volete il 3D e l'alta definizione su questo ed altri argomenti (Massimo Polidoro ha dato una splendida lezione sul delitto Kennedy, per esempio), l'anno prossimo iscrivetevi al corso del CICAP :-)

2009/03/16

Faccia a faccia con uno sciachimista / 3

A tu per tu con chi crede alle "scie chimiche" (terza parte)


Prosegue e si conclude il resoconto dell'incontro-intervista con un sostenitore della teoria delle "scie chimiche". La prima parte e la seconda parte del resoconto sono già disponibili. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Gli eventi dell'incontro descritti sono reali e sono avvenuti il 28 febbraio 2009 a Barbengo, vicino a Lugano. Questo non è un racconto di fantasia.

Chiedo allo sciachimista (che in tutto questo resoconto, per rispetto della privacy, è identificato soltanto con il suo nom de plume, "Vibravito") come fa a sapere che c'è un nesso fra la presunta malattia denominata "morbo di Morgellons" e le scie chimiche. Lui risponde che il nesso è dato dai polimeri filamentosi che, a suo dire, piovono dal cielo.


Entomologi coinvolti nel complotto


Anticipa subito la mia risposta: i filamenti segnalati dagli sciachimisti si sono sempre rivelati essere le bave di ragnatela usate da alcune specie di ragni per farsi portare dal vento verso nuovi territori, come descritto in questo articolo e confermato dagli entomologi (o più propriamente dagli aracnologi, mi fanno notare i lettori più pignoli). Nulla di misterioso, insomma. Cerca di attribuire questa spiegazione al chimico Simone Angioni, che è stato già coinvolto in discussioni con gli sciachimisti, ma gli ricordo che Angioni, come me, ha semplicemente riferito il parere esperto degli entomologi. "A proposito", chiedo io, "gli entomologi fanno anche loro parte del grande segreto?"

Vibravito non risponde alla domanda, ma chiede di sapere chi sarebbero questi entomologi. Mi offro di tirargli fuori la lista che ho con me proprio per casi come questo (giro sempre con una raccolta di "best evidence" sull'iPod Touch). Lui teorizza che sì, magari esistono anche questi ragnetti, ma che i filamenti che dice lui sono tutt'altro. Chiede che io raduni gli entomologi la prossima volta che si manifesta il fenomeno.

Io obietto: "Ma voi raccogliete mai queste cose, o aspettate che siano sempre gli altri a fare le analisi?" È questo il problema di fondo dello sciachimismo: tante parole, tante congetture, ma fatti zero. Loro sparano la loro teoria e poi si aspettano che siano gli altri a sbattersi per sbufalarla.


La curiosa invulnerabilità di Straker


Vibravito prosegue parlando di analisi fatte da un "tizio del Veneto a cui è stato gentilmente consigliato di lasciar perdere". Gli chiedo il nome: non lo sa, mi suggerisce di chiederlo a Straker. Io mi limito a far notare che è curioso che ci siano persone, secondo lui, che appena parlano di queste cose vengono zittite, ma altre invece vengono lasciate libere di parlare: Straker stesso, per esempio. Non è strano?

Vibravito s'arrabbia e comincia a definire il nostro incontro una "pagliacciata". Gli chiedo perché. Poi si calma e si corregge e dice che tutto sommato non è una pagliacciata se porta a un faccia a faccia fra me e Straker. Gli ribadisco la mia piena disponibilità (ma come abbiamo visto in seguito, Straker rifiuta ogni incontro).


La Sindrome del Complottista Poliedrico


Io gli dico che per quanto mi riguarda l'incontro è soddisfacente e può quindi finire, ma Vibravito prosegue (e proseguirà per altri quaranta minuti; siamo solo a metà della storia). Mi chiede delle immagini subliminali pornografiche nei cartoni Disney di cui avrei parlato in una puntata de Le Iene e mi chiede come mai lì non parlo di complotto. Gli confermo che ci sono di fatto immagini nascoste o poco visibili, spesso a sfondo sessuale, nei cartoni animati di tutte le case di produzione, ma non c'è nulla di subliminale e non c'è alcun complotto: sono chicche, easter egg, lasciate dagli animatori (un esempio è descritto in Bianca e Bernie in questo articolo del Disinformatico NSFW). Ma durando un ventiquattresimo scarso di secondo, non vengono captate dallo spettatore.

Vibravito dice che invece sono captate eccome e si scandalizza non poco per quest'esposizione dei minori alla "pornografia". È interessante notare che gli esempi che gli faccio (il topless in Bianca e Bernie e la gonna alzata di Jessica Rabbit) sono per lui pornografia. Evidentemente Vibravito ha una visione piuttosto repressiva di questi argomenti, ma non sta a me approfondire quest'aspetto. Chissà se si è mai accorto delle centaurette a seno nudo di Fantasia.

Decisamente Vibravito vede complotti dappertutto, anche nei cartoni animati, a conferma del Principio del Complottista Poliedrico: la mentalità complottista non crede quasi mai a una singola teoria di complotto riguardante un singolo argomento, ma a una varietà di teorie, in una sorta di "paghi 2 prendi 3" del cospirazionismo. Spesso chi crede alle teorie sull'11 settembre crede acriticamente anche alle teorie sull'omicidio Kennedy e chi crede alle scie chimiche crede agli UFO e ai cerchi nel grano e ad Atlantide, e questa è una vulnerabilità devastante nei dibattiti pubblici. Se si fa notare al pubblico che il complottista di turno crede anche a teorie notoriamente strampalate, come la Terra cava o i nodi di Hartmann, la gente si mette a ridere e il complottista è perduto.

Ma torniamo alle immagini subliminali. Vibravito è convinto che agiscano sul subconscio. Gli chiedo delle prove, e lui risponde così: "Non servono le prove. Basta l'intuito. A volte non servono per forza le prove. Come anche per le scie chimiche, basta l'intuito. Basta l'osservazione". Una frase da incorniciare. L'intuito è quella bella cosa che per secoli ha fatto dire che la Terra era piatta e che la volta celeste era una struttura solida (donde il nome).

Gli chiedo se allora tutti coloro che studiano approfonditamente una materia invece di affidarsi sublimemente all'intuito sono cialtroni. "Non sono cialtroni" risponde Vibravito. "Sono superficiali". Loro, che fanno le analisi e hanno competenze specifiche, sono superficiali; gli sciachimisti che misurano la quota degli aerei a occhio no. Vibravito lamenta che anche gli enti regionali preposti alle analisi non fanno niente. Saranno anche loro parte del complotto.

Vibravito ha anche una giustificazione interessante per la mia obiezione sul numero incredibile di partecipanti al complotto. Piloti, manutentori, rifornitori, organizzatori, controllori di volo... tutti partecipano e poi la sera tornano a casa e respirano disinvolti la stessa aria che (secondo gli sciachimisti) hanno appena irrorato di sostanze pericolose? Tengono famiglia anche loro, osservo. Non pensano ai loro figli? Secondo Vibravito, molti di loro non sanno cosa stanno facendo, e gli altri credono di partecipare a un'attività segreta ma benefica o necessaria per la difesa del Paese.

È curioso che questo non abbia impedito ai veterani del Vietnam, giusto per fare un esempio, di parlare delle atrocità o delle irrorazioni di defolianti (fatte a bassissima quota, volando appena sopra gli alberi, niente a che vedere con le scie degli sciachimisti) che li hanno avvelenati. L'omertà, nel mondo di Vibravito, è straordinariamente ermetica.


Contrail (scia di condensazione) discontinua sopra Lugano, 16 marzo 2009.
Foto pubblicata per gentile concessione di Rodri Van Click.


A pesca di scie chimiche


Gli chiedo perché gli sciachimisti non tagliano la testa al toro e vanno in quota con un aereo da turismo a prelevare campioni di scia chimica: è facile, visto che loro dicono che le scie chimiche sono a bassa quota e quindi sono raggiungibili. Potrebbero fare anche un semplice test preliminare da soli, senza la nostra presenza, tanto per cominciare a vedere che succede: così poi quando facciamo il test insieme sono sicuri di umiliarci. I test con il telemetro li hanno fatti senza esigere il nostro controllo, no? Vibravito ribatte che mancano i soldi.

Scusa un po' scarsa, obietto. Di fronte a una cospirazione genocida, fermarsi perché mancano i soldi pare davvero puerile. Ce lo vedete von Stauffenberg che si rifiuta di far saltare in aria Hitler perché non trova i soldi per l'esplosivo? "Voi sareste depositari di questo colossale segreto, sapreste questa cosa che sta per uccidere o far comunque male... e allora? I soldi per il telemetro, però, li avete."

Vibravito dice che spetta alle istituzioni dare queste risposte. Ma le ha date, ribatto io; le hanno date i chimici, i meteorologi. "Non sono risposte; sono risposte evasive che non hanno soddisfatto le persone", dice Vibravito. Ho l'impressione che qualunque risposta, da qualunque fonte, sarà insufficiente per lui fino a quando non gli dirà esattamente quello che vuole sentirsi dire. Temo che la sua attesa sarà lunga.


Loop infinito


Gli ribadisco che allora invece di attendere le istituzioni dovrebbero armarsi loro di analisi fatte in quota. Non si può, dice Vibravito: troppo complicato, ci vorrebbe addirittura il notaio, secondo lui, altrimenti noi poi li accuseremmo di falsificazione. Ed è difficile perché bisogna farlo a sorpresa, altrimenti siccome noi debunker siamo "spioni", saboteremmo tutto.

Vibravito è infatti convinto che tutti gli sciachimisti siano sotto sorveglianza: "Io sono controllato dagli amici dei servizi... chiaramente voi sapete come muovervi". Chiarisce che il suo "io" non si riferisce personalmente a lui, ma a chi dovesse organizzare il raid acchiappa-scia. Ma cambia poco: è convinto che noi siamo tutt'uno con i servizi di spionaggio e in combutta con gli enti addetti alla gestione degli spazi aerei italiani (e anche svizzeri, presumo).

E qui arriviamo al punto. Supponiamo che si attrezzino con notaio, strumenti di analisi e cattura di un campione di scia chimica, e vadano in aereo a catturarlo. I controllori di volo fanno parte del complotto e quindi eviteranno che gli aerei chimici spruzzino dove c'è l'aeroplanino sciachimista. E quand'anche dovesse scappare una scia chimica che venisse catturata dagli strumenti, chi sarà a fare le analisi? Ci vuole qualcuno che sappia usare i macchinari. E chi li sa usare? I chimici. Quegli stessi chimici che secondo Vibravito e i suoi compagni di fede fanno parte del complotto.

Ma allora, concludo io, non potrete mai avere i risultati che sperate. Se dovete passare per i chimici e i controllori di volo, e i chimici e i controllori di volo fanno tutti parte della cospirazione, saboteranno ogni risultato. "Quindi non avete nessuna speranza," gli dico.

"Penso proprio di sì. È molto difficile" risponde sconsolato Vibravito.

"E allora cosa farete?" chiedo.

"Allora basta osservare il cielo per dire che quella non è condensa... Per il momento sensibilizziamo le persone" dice Vibravito. "Nel momento in cui questo Morgellons si comincia a diffondere..."

Vibravito è convinto che l'esplosione dell'epidemia sia imminente. Ma io gli ricordo che è dal 1995 che si parla di scie chimiche, e non è successo nulla. "Sono quattordici anni. Non avete ancora combinato niente. Che speranze avete?"

Lui risponde che vanno avanti lo stesso perché la loro coscienza dice loro di andare avanti.


Come vive uno sciachimista?


"C'è un'altra cosa che m'intriga" gli dico "Come vive la vita un sostenitore della teoria delle scie chimiche?". Vibravito tergiversa e divaga sul mineralogramma, che a suo dire rivelerebbe valori di bario e alluminio anomali in "tutti quelli che fino ad adesso l'hanno fatto".

Gli chiedo se sa che il bario è presente nella carta (come solfato; fonte; fonte) e in moltissimi altri prodotti di uso comune (è un riempitivo delle plastiche, nelle vernici e negli inchiostri, per fare qualche esempio). Lui ripete che i valori nei mineralogrammi sono fuori range, poi sbotta con tono di scherno: "Sì, la crosta terrestre è tutto bario e alluminio, ormai tutto il mondo è bario e alluminio e silicio e via dicendo! Sì, sì..."

"Si chiama geologia. È una scienza. Provala." rispondo.

Torno alla domanda iniziale. "La consapevolezza di questa macchinazione ti spinge, per esempio a dire, non so, 'Non voglio crescere i miei figli in questo mondo, per cui...' – non so – 'non faccio figli, non mi sposo'?". Mi pare una domanda legittima, visto il contesto. Se ci crede veramente, a tutta questa cospirazione, dovrà pur regolare la propria vita di conseguenza. Sapere se lo fa è un buon indicatore della serietà delle sue convinzioni.

Vibravito m'interrompe seccato. "Quello che voglio fare io personalmente sono cavoli miei, se permetti... Perché se poi andiamo sul personale, voglio dire, io... sulle vite personali... cioè, voglio dire, a te che t'importa di quello che faccio io? Cioè tu sei venuto qui per sapere uno sciachimista come vive! Cioè, intervista allo sciachimista? Io vivo come tutti gli altri, tranquillamente. Con la coscienza a posto, qualsiasi cosa succede, io sto tranquillo".

Invoca Straker ripetendo che io devo andare a trovarlo a Sanremo. Lo dice come se fosse una sfida, ma gli ricordo che io sono tuttora disponibile: è Straker che non vuole incontri.

Si lamenta dei blogger che copiano e archiviano gli articoli di Straker e i suoi, ma gli ricordo che anche Archive.org lo fa, e che se non teniamo copia di quello che scrivono, loro quando vengono colti in flagrante delicto cancellano gli articoli, "e le prove spariscono. Non ti sembra strano che Straker cancelli le cose?" No, a lui sta bene.


La laurea di Straker? L'abbiamo falsificata noi del NWO


Gli chiedo della famosa laurea falsificata di Straker: "Quello della laurea è tutto un discorso... sappiamo bene che si può entrare nei server" dice Vibravito. "Lui ha detto che quel sito lì non lo seguiva perché aveva il blog e il sito Fast Service Informatica non lo seguiva. Lì ne hanno fatto... ne hanno fatte di cotte e di crude, in quel sito lì, si saranno infiltrati, insomma, gli attacchi si riescono a fare, le infiltrazioni ai siti."

In altre parole, Vibravito giustifica la laurea vantata da Straker (qui copia su Archive.org) ma poi rimossa alla chetichella dicendo che qualcuno gliel'ha piazzata sul sito a tradimento.

"Ma scusa, lui non è un esperto d'informatica, e si è fatto infiltrare?" gli chiedo sarcastico. Vibravito difende Straker dicendo che ha tanto da fare.

Ma se c'è stata un'infiltrazione nel suo sito, perché non cancellare tutto invece di limitarsi a ficcarci una laurea fasulla? Perché così è più subdolo, spiega Vibravito. "È stata studiata bene, anzi, complimenti ai tuoi... a quelli del tuo staff che si sono infiltrati..."

"Tu mi stai formalmente accusando di intrusione informatica?" scandisco io.

Vibravito si è forse reso conto che sta dicendo cose che lo possono compromettere legalmente, ed è consapevole che c'è una registrazione consensuale in corso (guarda nervosamente la sua fotocamera che dovrebbe registrare l'audio per lui, ma gli riserverà una fallimentare sorpresa), per cui ridimensiona subito l'accusa attribuendo l'intrusione a dei miei "aficionados" e dicendo che è una sua "opinione".

Discutiamo della sua partecipazione alla conferenza di Novi Ligure: lui è offeso perché ho scritto che è stato maleducato a interrompere ripetutamente il relatore, ma è offeso anche perché ho scritto che è stato mite come un agnellino (in conferenza, e in altri contesti faccia a faccia, si è ben guardato dal fare le accuse pesantissime che ha fatto nei commenti online). Ha l'offesa facile, ma offende gli altri con altrettanta facilità.


Orwell incontra Stanlio e Ollio


Vibravito dice di aver appurato che Clouds of the World (uno dei tanti libri che mostra foto di scie persistenti prima del 1995, quando gli sciachimisti dicono che non ce n'erano) è un falso. "Secondo te" gli chiedo "noi avremmo falsificato tutte le copie di Clouds of the World al mondo, tranne quella che è rimasta casualmente in mano a voi. Cioè, non siamo un po' pasticcioni?"

Secondo Vibravito, avremmo sostituito il capitolo intero e corretto anche la pagina dell'indice. Dice: "Esisteva il capitolo 'Condensation Trails', però l'hanno modificato con quelle immagini delle scie persistenti. Hanno poi sostituito le pagine. Io ho fatto vedere che nella mia copia sono state strappate delle pagine che erano state incollate nella posizione sbagliata".

Siamo in piena Sindrome del Cospiratore Pasticcione. Saremmo così abili da rifare tutte le copie del libro in circolazione, ma così deficienti da incollare le pagine nella posizione sbagliata.

Curiosamente, dopo avermi descritto come un abilissimo malfattore che comanda nugoli di rilegatori ninja, tenta di ridimensionarmi: "Hai qualche titolo tu? Tu sei come me! Siamo uguali, sei un ex DJ! Non è che hai tante più competenze di me."

Io sorrido: l'ho già sentita tante volte questa storiella. "Certo che siete buffi con questa storia dell'ex DJ. Cioè, secondo te uno che recapitava i giornali da bambino rimane un giornalaio per tutta la vita? Non può studiare di più? Non può diventare esperto in nulla?"


Il telemetro che va a infrarossi


Il discorso passa alle quote degli aerei, e io chiedo come mai Straker non pubblica più video di riprese fatte con l'ormai mitico telemetro laser. Vibravito risponde così: "Perché io l'ho visto il telemetro, ed è vero quello che ha scritto, è verissimo. È arrivato con un floppy disk... con un software fasullo."

Chiedo chiarimenti. "Il software di interfacciamento del telemetro è arrivato difettoso, e quindi non è utilizzabile. Può solo fare le riprese e vederle direttamente lui senza poterle documentare" risponde Vibravito.

Questa è una spiegazione molto comoda ma senza senso, dato che il telemetro è in sostanza un binocolo al quale è accoppiato un misuratore laser di distanze: all'interno del binocolo c'è un display che visualizza la distanza misurata (come si vede nell'immagine qui accanto, che si riferisce a un modello molto simile ma non identico a quello di Straker). Se l'oggetto funziona quando Straker ci guarda dentro, come sostiene Vibravito, allora funziona anche se al posto dell'occhio di Straker si mette una videocamera. Glielo dico, e lui balbetta e non sa più che pesci pigliare.

Cambia discorso e spiega che i telemetri sono due, e che uno l'abbiamo sabotato noi. "I tuoi amici americani dei servizi hanno chiamato quelli della Newcom [la marca produttrice del telemetro] e hanno detto 'Quei telemetri...'".

Manifesto il mio divertito stupore alla mia onnipotenza e lo invito a proseguire.

"L'altro telemetro" dice Vibravito "è quello a doppio oculare, che misura se non sbaglio fino a 2500 metri, però quello, per poter fare una prova documentata, bisognerebbe mettere, senza essere sicuri dell'esito, una telecamera a infrarossi, attaccata con qualche barbatrucco."

"Perché la telecamera a infrarossi?"

"Per la ripresa della... indiretta... della misurazione della quota."

"No, scusa, il telemetro non ti dà sul display... non viene fuori? Non puoi mettere la telecamera che guarda attraverso l'obiettivo?" Questo è appunto il metodo usato per l'immagine mostrata sopra, che è tratta da questo video.

Balbetta di nuovo, come se si rendesse conto di aver detto una sciocchezza dalla quale non riesce a uscire. Come prima, quando è in difficoltà invoca Straker: "Io questo dop... tete... telemetro a doppio oculare non l'ho visto, devi andare da Straker e fartelo dire da lui."

"Guarda che io li conosco i telemetri", gli ricordo, "sono dei binocoli con l'indicazione e con la misurazione. Si usano anche per andare a caccia."

"Però ci vuole una telecamera a infrarossi per fare questa cosa."

"Ma chi te l'ha detta questa cosa?" gli chiedo divertito. Elude la domanda.

Insisto. "Chi ti ha detto questa cosa che ci vuole la telecamera a infrarossi?" Vibravito esita, elude di nuovo invocando Straker e invitandomi ad andare da lui. Ma io insisto e rifaccio la domanda. Mai mollare un intervistato in difficoltà: è il momento in cui viene fuori la vera natura della persona.

Vibravito ripete che ha visto solo il telemetro con il software difettoso e che "l'altro telemetro è in mano a un altro... attivista." Gli chiedo quale dei due ha visto: il modello 2500 o il modello 4000 (quello che Straker aveva dichiarato inizialmente di aver acquistato tramite colletta dei suoi seguaci). Vibravito s'inalbera. "Il 4000 l'avete fatto sparire dalla circolazione!"

"L'abbiamo fatto sparire dalla circolazione?" ripeto incredulo io. "Quindi siamo bravi anche in questo, grazie, apprezzo... questo lo considero un attestato di stima. Siamo talentuosissimi."

"Siete inarrivabili" risponde lui. E io torno a chiedergli perché ci vuole la telecamera a infrarossi. Lui non sa come rispondere, non vuole dire chi gli ha detto la scusa della telecamera a infrarossi (e ho la sensazione che si sia reso conto solo ora che è una scusa) e si rifugia rinviando tutto a Straker.


Gli inarrivabili


E che dire del software difettoso? È impossibile farsene mandare una nuova copia, dice Vibravito, perché la Newcon "sta in America" (email, questa sconosciuta) e ci vogliono gli avvocati. E c'è di più: "Quelli della Newcon ormai hanno fatto sparire... il telemetro da 4000 metri [è il modello 4000, che ha appunto questa portata], anche se volesse ricomprarlo, non è più in listino, non è più... hanno smesso di venderlo. Chissà perché."

"Quindi abbiamo fatto anche smettere di vendere i telemetri" deduco io. Non riesco a farmi ubbidire dal mio gatto, eppure per Vibravito sarei in grado di far togliere dalla circolazione un'intera gamma di telemetri laser. In tutto il mondo. SPECTRE, mangia la mia polvere. Sembra quasi che gli sciachimisti mi vedano come l'incarnazione dell'Imperatore di Star Wars (grazie a Paolo B. per il magnifico fotomontaggio qui accanto). Lui usa i midichlorian, io i pelucchi morgellonosi: entrambi sono nanocosi sottocutanei, sarà un caso? George Lucas voleva mandarci un messaggio tra le righe?

In realtà, come mi ha segnalato un amico e lettore, Stefano (che ringrazio), dopo la prima stesura di quest'articolo, il telemetro modello 4000 è ancora perfettamente disponibile e non è affatto sparito: è in vendita per esempio presso Newcon-optik.com, Binocularsdirect.com, Shopping.com e Dealtime.com.

Propongo di chiudere l'incontro. Vibravito insiste per il faccia a faccia fra me e Straker; ripeto – ancora una volta – che sono disponibile.

Ma mentre sembra che stia per terminare l'incontro, si apre una parentesi che merita di essere trascritta per intero.


Vibravito: "Basta con questo metodo scientifico"


"Giusto per ricapitolare" gli dico "tu dici [che] io ho un conto numerato su una banca di Lugano sul quale ricevo dei soldi?"

"Probabilmente sì."

"'Probabilmente'?"

"Cioè, se lo fai gratis, saresti stupido [ridacchia], eh scusa, saresti stupido."

"Ne hai delle prove?"

"Non ho prove, non ho prove, è una mia opinione. Tu hai chiesto la mia opinione, io ti sto dicendo la mia opinione. Questo discorso delle prove, non lo tirare sempre in ballo. Non è necessario per ogni affermazione dire 'hai le prove, hai le prove'. Ci si confronta, si sta dialogando, sono... ed è un confronto di opinioni."

Vibravito ribadisce il suo concetto molto personale di "opinione", che secondo lui lo legittima ad accusare impunemente chiunque di qualsiasi sconcezza (accusare per esempio me di essere un giornalista corrotto e venduto). Le prove non servono. Come ai tempi della caccia alle streghe. Qualcuno nei commenti ha parlato di nuovo medievalismo nel pensiero a proposito del risorgere dei cospirazionismi: non ha tutti i torti.

Ma la comprensione della realtà non si basa sulle opinioni. Si basa sui fatti. Il confronto di opinioni è un approccio che può andar bene forse per le chiacchiere calcistiche al bar, ma non per un'ipotesi di sistematico genocidio come la teoria delle scie chimiche, che ha implicazioni gravissime. Qui gli ipse dixit non servono. È dai tempi di Galileo che s'è capito che la realtà se ne frega delle opinioni, e che per conoscerla ci vuole un altro metodo.

"Forse non hai ben presente il metodo scientifico" inizio a dire, ma Vibravito m'interrompe seccato.

"Ah be', tu con 'sto metodo scientifico, che due palle! [ridacchia] Basta con questo metodo scientifico!"

"Sai" gli ricordo io "il metodo scientifico è quello che permette alla tua automobile di funzionare. È quello che ti permette di fare il mineralogramma. Cioè: o lo accetti, o non lo accetti."

"Io lo accetto, però, questo razionalismo alla massima potenza, insomma, quando basta soltanto l'osservazione del cielo, è inutile secondo me."

"Guarda che anche gli antichi facevano l'osservazione del cielo e hanno preso un sacco di cantonate. È per quello che abbiamo inventato la scienza: perché abbiamo capito che le stelle fisse..."

Vibravito è parecchio seccato e interrompe ripetutamente. "Bei discorsi, i soliti discorsì, sì..."

"...non sono buchi nella volta celeste, per esempio."

"Va bene, va bene, tutti bei discorsi che con le scie chimiche, con quello che osservo in cielo, non c'entrano nulla."

"No, servono per farti capire..."

"Per farmi capire che nonostante la scienza sì, la scienza no..."

"Mi stai interrompendo ancora." gli ricordo io. Vibravito sembra rendersi conto che il suo comportamento non fa che confermare quello che è stato detto di lui e che lui ha preso come un'offesa: la sua abitudine a interrompere gli altri è maleducazione. Mi lascia proseguire.

"Servono" gli dico "per farti capire che l'osservazione da sola non basta; è per questo che abbiamo gli strumenti che servono a misurare, che non si misura a occhio la quota degli aeroplani, non si guarda una scia per determinare se è strana o non è strana, e ci si documenta in proposito. E si chiede consulto agli esperti. Questo è il metodo scientifico. Questo è quello che facciamo noi. Se tu non lo vuoi accettare, ritieni che ci sia questa colossale cospirazione, ne prendo atto, non c'è problema."

"Io dico che c'è malafede nel modo di operare" ribatte Vibravito. "C'è malafede, ci sono contraddizioni, ci sono... c'è una scorrettezza di fondo in come scrivi."

"Io sono in malafede?" gli chiedo.

"Probabilmente sì, a meno che non sei condizionato anche tu" risponde lui.

"Condizionato in che senso?"

"Nel senso che credi in quello che scrivi, stupidamente. Perché le contraddizioni in cui scrivi [sic] sono... insomma, sono troppo evidenti."

"Quindi, allora...?"

"Io penso... allora, io penso che sei in malafede, però, siccome sono una persona scrupolosa, metto anche una piccola percentuale che potresti essere effettivamente convinto di quello che scrivi in maniera errata. Perché magari condizionato negativamente anche tu dal CICAP. Anche perché credi... sei uno che... sei un razionalista... un estremista razionalista, che ne so."

Sentire che una persona che misura la quota degli aerei a occhio si ritiene "scrupolosa" è decisamente surreale, e non è chiaro quale altro metodo vorrebbe usare Vibravito al posto di quello scientifico, visto che le sue presunte prove si basano su un telemetro (che funziona in base a principi scientifici), sulla chimica (che funziona in base a principi scientifici) e sui mineralogrammi (che funzionano in base a principi scientifici).


Come distruggere un movimento? Pilotandolo dall'alto


Vibravito mi ha già regalato una messe abbondante di citazioni citabili, per cui cambio argomento con una considerazione finale che lo prende in contropiede. Faccio riferimento alla grande confusione, rabbia e incertezza causate da Straker con la sua pubblicazione dei video telemetrici falsificati, a suo dire, per snidare presunte talpe nel movimento sciachimista. "Non pensi che persone, come dire, confusionarie e casiniste come Straker possano in realtà far parte di noi? Non ti è mai venuto questo dubbio?"

"Confusionar...." Vibravito si ferma: si è reso conto delle implicazioni di quello che ho detto. "Fa parte di 'noi', chi? Voi del CICAP? Non ho capito."

"Di noi."

"Noi in generale?"

"Di noi."

Vibravito è perplesso e nervoso. "Straker penso che è umano, quindi Straker è un essere umano, fa parte..." Ridacchia ma non finisce la frase.

"Supponi che... Supponiamo, eh? È un gioco" gli chiarisco. "Supponi che ci siano queste scie. Supponi che qualcuno se ne accorga e, come dici tu, eliminarlo fisicamente costa. È scomodo. Fa domande, eccetera. E allora cosa fai? Introduci, fra quelli che sostengono questa tesi, una persona che si mette in prima fila e dice questa cosa. Stranamente a questa persona non succede niente. Vive tranquilla; nessuno disturba; non arrivano i Men in Black a disturbare, nessuno gli dice 'Shhhh!'. Mentre ai meteorologi che dicono queste cose dicono 'Vola basso!', a lui stranamente non dicono niente. Non ti è mai venuto il dubbio?"

"Mi è venuto il dubbio non per Straker. Mi è venuto il dubbio per altre persone."

"Hmmm... Perché per Straker no?"

"Straker lo massacrate troppo. Si vede che ce l'avete proprio con lui. Invece, per esempio, Sciechimiche.org, che fa il vostro gioco, secondo me, e Sciechimiche.org fa il vostro gioco, secondo me, non lo attaccate più di tanto. Non so se hai capito quello che voglio intendere. Sciechimiche.org fa il vostro gioco. Invece Straker è uno che si è un po'...". Lascia a metà la frase.

"Non pensi che faccia parte del gioco?" gli chiedo. "Cioè, se tu crei un person...". Mi interrompe: lo fermo. "Aspetta, aspetta, fammi finire. Tu crei un personaggio... cioè, mettiamo, noi creiamo un personaggio come Straker. Lo mettiamo lì, e poi è chiaro che è come il gioco del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Lui dice le sue cose, e noi rispondiamo. In questo modo, lui acquisisce credibilità e autorevolezza all'interno del sistema. Fra gli sciachimisti, Straker è considerato una fonte indubbiamente affidabile. Ti è mai venuto il dubbio che questo sarebbe il metodo migliore per farvi fare una figura ridicola?"

"Straker... secondo me quelli che sono più ridicoli non è Straker, sono quelli di Sciechimiche.org, con l'orgonite."

"Oh, lasciamo stare l'orgonite."

"Ecco, invece Straker s'è sempre dissociato dall'orgonite, perché magari c'è gente che è convinta che funzioni, lo può fare tranquillamente."

"Infatti, è proprio questo il concetto. Secondo te chi gli ha suggerito di restare lontano dall'orgonite, per rimanere vagamente plausibile?"

"Questo non lo capisco... secondo me, in quelli di Sciechimiche.org c'è qualcuno – infiltrato – che sponsorizza l'orgonite, per rendere tutto il movimento degli sciachimisti inaffidabile. Perché dice 'Questi qua sono come la Sacra Setta degli Orgoni', che fa molto ridere in effetti. La Sacra Setta degli Orgoni che cerca di salvare il mondo con questi chembuster."

"Infatti. È proprio questo che Straker non è. Non... non ti sembra..."

"E invece Straker si è dissociato da questa posizione."

"Esatto."

"Ecco perché a voi Straker fa tanto... dà tanto fastidio. Perché è l'unico che alza le chiappe davanti al monitor del computer e se ne va in giro a fare le conferenze. Quelli di Sciechimiche.org hanno fatto una petizione [incomprensibile], conferenze manco una. Non fanno niente di vero attivismo, non fanno nulla. L'unico che fa vero attivismo è Straker, ecco perché a voi Straker vi dà tanto fastidio."

"Fastidio non è la parola che userei" dico io divertito. "Va be', comunque mi fa piacere che... la cosa funzioni."


Deluso dalla tecnologia, stordito dalla barista del Nuovo Ordine Mondiale


Dopo alcune parole conclusive di Vibravito, l'incontro si chiude. Sono le 18.20. Vibravito guarda la sua fotocamera, quella che avrebbe dovuto registrare per lui la conversazione, e fa una smorfia di delusione. "Mi sa che qualcosa s'è... perso". Dalla sua espressione, direi che s'è perso ben più di "qualcosa". Gli offro di duplicargli al volo la mia registrazione, se ha una penna USB.

In chiusura, gli segnalo che è mio dovere ricordargli che la diffamazione è un reato perseguibile. Lui si assume la responsabilità legale delle accuse che mi ha rivolto. "Se ho fatto una fesseria, pagherò le conseguenze," aggiunge.

La registrazione finisce alle 18:25.

Entriamo all'Osteria degli Amici per duplicare la registrazione e pagare il conto. Uso il mio laptop per copiare al volo per Vibravito la registrazione dell'incontro dal mio dittafono (che è digitale e quindi fornisce l'audio direttamente in forma di file) alla sua penna USB.

Al momento di pagare il conto, faccio per offrire io, visto che Vibravito ha fatto tanta strada per venire nella tana del lupo, ma lui non ne vuol sapere. Così guardo la barista, dico a Vibravito che lei fa parte del Nuovo Ordine Mondiale e che quindi prende ordini soltanto da me, e poi mi rivolgo alla barista e le ordino di non accettare gli euro di Vibravito.

La barista, che ha sentito quello che ho detto a Vibravito, annuisce e ubbidisce al mio ordine, rifiutando i soldi di Vibravito, che guarda incredulo e stordito la scena.

Usciamo, e io cerco di restituire a Vibravito i suoi cinque euro, ma lui non ne vuole sapere. È molto seccato e dice che non vuole che si possa dire in giro che Attivissimo gli ha pagato da bere. Sale in macchina e se ne va.

E con questo finisce il mio racconto.

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