Cerca nel blog

2003/04/22

[IxT] #2003-034 (22/4/2003). Ci vediamo a Rimini?

Questa newsletter viene distribuita gratuitamente e senza pubblicità grazie a Peacelink.it.

-- Ci vediamo a Rimini?
-- Antibufala: Daniele Brandani a Panorama
-- Newsletter doppia?

Ci vediamo a Rimini?

Il 24 aprile (giovedì) sarò a Rimini per un mini-incontro, organizzato dal circolo "ProLab-Nuove Generazioni" della Margherita, intitolato "Verso la società digitale - Prove di globalizzazione telematica e storie di miti, bufale, leggende...". L'incontro inizia alle 20.45 e si tiene in Via Leonardo da Vinci 32 (Rivazzurra, sede Accademia Informatica). Ci saremo io e l'informatico Roberto Piccardi a fare due chiacchiere sui temi in Rete del momento.

E' un incontro "light", aperto a tutti, snello e informale, e proprio per questo ci sarà più spazio per discutere a tu per tu rispetto ai soliti megaconvegni. Se vi va di venire, contattate Samuele Zerbini (Presidente Commissione "Bilancio, Servizi al Cittadino" del Comune di Rimini) al 339.6316174.

Antibufala: Daniele Brandani a Panorama

Ricordate Daniele Brandani, il cui triste appello (purtroppo autentico) per sua figlia circola in Rete da anni? E' stato intervistato da Panorama. Oltre a una foto sua e della figlia Lucia e i suoi commenti sulla vicenda, trovate aggiornamenti su vari appelli di cui mi sono occupato nel Servizio Antibufala e le conseguenze che la loro diffusione incontrollata ha causato alle persone che le hanno lanciate o ne sono state coinvolte più o meno involontariamente.

Newsletter doppia?

La migrazione della newsletter da Yahoo a Domeus a Peacelink sta procedendo abbastanza bene, per cui è ora di fare un po' di pulizia. Se ricevete questa newsletter in due copie, una con la dicitura "Questa newsletter viene distribuita gratuitamente e senza pubblicità grazie a Peacelink.it"  e una con la dicitura "Questa newsletter viene distribuita grazie a Domeus.it", vuol dire che siete iscritti alla newsletter sia presso Domeus.it, sia presso Peacelink.it. Ecco il perché del doppione.

Per risolvere il problema, dis-iscrivetevi da Domeus.it, mandando un e-mail vuoto a

internetpertutti-unsubscribe@domeus.it

e seguendo le istruzioni di dis-iscrizione. Attenzione: questo vi dis-iscrive solo da Domeus.it, NON dalla newsletter, che continuerete a ricevere tramite Peacelink.it. Mi raccomando, fatelo soltanto se ricevete una copia della newsletter da Domeus.it e anche una da Peacelink.it!

Per tutti gli altri casi, scrivetemi direttamente a topone@pobox.com.

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

2003/04/20

[IxT] #2003-033 (20/4/2003).Tassa SIAE sui CD, non è una bufala

-- Problemi di numerazione?
-- Tassa SIAE sui CD, non è una bufala
-- La grande truffa dei dialer
-- Antibufala: la campagna Aquaplastics

Problemi di numerazione?

Se vi siete accorti che la newsletter ha fatto un saltino nella numerazione, passando da 031 (la precedente) a 033 (questa), niente panico: è semplicemente un mio disguido nella numerazione dei messaggi. Non avete perso nulla. Nel dubbio, comunque, trovate gli archivi della newsletter sul mio sito www.attivissimo.net.

Tassa SIAE sui CD, non è una bufala

Vorrei tanto potervi dire che è uno scherzo, ma non lo è. Ricordate l'appello della rivista AF Digitale, che alcuni mesi fa annunciava il rischio di un balzello sui CD vergini? L'indagine antibufala originale è qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/afdigitale.htm


Purtroppo non è una bufala. Il decreto esiste ed è stato approvato: è il decreto legislativo 9 aprile 2003, n.68, "Attuazione della direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella societa' dell'informazione", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 87 del 14-4-2003, Suppl. Ordinario n.61. Entrerà in vigore il 29 aprile 2003. Secondo AF Digitale, che ha diramato una circolare per annunciare l'approvazione, si pagheranno ad esempio 0,29 euro per i CD audio registrabili e 0,23 euro per i CD dati.

Da questo decreto non si salvano i supporti audio analogici (0,23 euro per ogni ora di registrazione), i minidisc (0,29 euro/ora), le memorie flash per i lettori MP3 e simili (0,36 euro per 64 megabyte), le videocassette (0,29 euro per ciascuna ora di registrazione) e i DVD registrabili (0,87 euro per 4,7 GB). Si paga inoltre un balzello sugli "apparecchi esclusivamente destinati alla registrazione analogica o digitale audio o video" (escludendo quindi forse i masterizzatori), pari al: 3 per cento dei relativi prezzi di listino al rivenditore.

Presso il sito di AF Digitale (http://www.afdigitale.it) trovate i punti salienti del decreto.

Qualcuno dovrebbe farmi la cortesia di spiegarmi perché mai io, utente onesto che uso i CD registrabili soltanto per masterizzare i backup dei miei dati e per fare una copia dei miei CD audio da tenere in auto (in modo da non perdere gli originali in caso di danneggiamento o furto), devo pagare una tassa antipirateria. Non ho piratato un bel nulla.

E' come se si facessero pagare le multe per eccesso di velocità spalmandole su tutti gli automobilisti e includendole nel bollo. Va a farsi benedire la presunzione di innocenza che, mi pareva, dovrebbe essere alla base del vivere civile.

Resta solo un rimedio: fare incetta di CD vergini prima del 29 aprile 2003, sempre che i negozi non abbiano già aumentato i prezzi. C'è chi pensa di andare a fare acquisti all'estero, nei paesi europei in cui queste idiozie non si fanno (alla faccia dell'Europa unita), ma attenzione: potrebbe essere considerato illegale importare CD che non hanno pagato il balzello. Come si potrà controllare questa importazione parallela, che farà sicuramente la fortuna di tante aziende estere a discapito di quelle italiane, non è dato saperlo. Come si farà a distribuire il ricavato di questa imposta fra gli artisti danneggiati dalla pirateria musicale (sarebbe questa la ragione ispiratrice del decreto) è altrettanto inconoscibile.

L'unica consolazione, per così dire, è che viene sancito ufficialmente il sacrosanto diritto alla copia privata per uso personale: l'articolo 9 infatti dice:
"[…] È consentita la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi su qualsiasi supporto, effettuata da una persona fisica per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali […]". In altre parole, farsi una copia dei propri CD e DVD è legale, se la copia è per uso personale.

Ma attenzione: secondo l'articolo 26 è vietato scavalcare eventuali sistemi "efficaci" anticopia (e su quell'"efficaci" calerei un velo pietoso), per cui è illegale duplicare i CD anticopia attualmente in circolazione se la copia scavalca il sistema anticopia. E' consentita invece la copia analogica, a patto che non scavalchi il sistema anticopia: dice infatti AF Digitale che "viene poi perseguito, tra gli altri, chi: 'fabbrica, importa, distribuisce, vende, noleggia, cede a qualsiasi titolo, pubblicizza per la vendita e il noleggio, o detiene per scopi commerciali, attrezzature prodotti o componenti ovvero presta servizi che abbiano la prevalente finalità o l'uso commerciale di eludere efficaci misure tecnologiche (di protezione, ndr), ovvero siano principalmente progettati, prodotti, adattati o realizzati con la finalità di rendere possibile o facilitare l'elusione di predette misure.'"

Nel contempo, la copia analogica è consentita, e anzi _deve_ essere possibile, secondo quanto indicato dall'articolo 9: "I titolari dei diritti sono tenuti a consentire che, nonostante l'applicazione delle misure tecnologiche di cui all'art. 102-quater, la persona fisica che abbia acquisito il possesso legittimo di esemplari dell'opera o del materiale protetto, ovvero vi abbia avuto accesso legittimo, possa effettuare una copia privata, anche solo analogica, per uso personale, a condizione che tale possibilità non sia in contrasto con lo sfruttamento normale dell'opera o degli altri materiali e non arrechi ingiustificato pregiudizio ai titolari dei diritti."

Complimenti, ancora una volta, al Sublime Legislatore.

La grande truffa dei dialer

C'è una vasta categoria di appelli circolanti in Rete, e di banner pubblicitari presenti nelle pagine Web, la cui falsariga è un invito a visitare un sito, con la promessa apparentemente innocente di poter partecipare a un referendum/sondaggio oppure, più maliziosamente, di poter scaricare gratuitamente suonerie, musica commerciale o pornografia.

Per esempio, in occasione del conflitto in Iraq (aprile 2003) è circolato questo invito:

UN CLIC PER LA PACE...
O PER LA GUERRA?
Partecipa al nostro sondaggio!
Per eliminare Saddam è giusto scatenare
una GUERRA?
SI   NO

Attenzione! Non abboccate a questi inviti. Infatti entrambe le risposte, lungi dal contribuire a un sondaggio, portano alla stessa pagina Web, progettata in modo da scaricare automaticamente sul computer della vittima un cosiddetto dialer: un programma che altera i parametri della vostra connessione a Internet, cambiandone soprattutto il numero telefonico.

Altri siti usano altre "esche" più o meno erotiche oppure la promessa di scaricare musica o suonerie per cellulari, ma il concetto è sempre lo stesso: indurre in qualche modo l'utente a visitare una pagina dalla quale scaricare, più o meno consapevolmente, un dialer.

La truffa nasce dal fatto che il dialer riprogramma il vostro computer in modo da chiamare un numero a pagamento (prefisso 899 e simili), ben più salato del numero telefonico normale che usate per collegarvi a Internet. E soprattutto, nella maggior parte dei casi, lo riprogramma di nascosto, o perlomeno senza avvisarvi in modo chiaro del maggior costo che sosterrete.

Alcuni siti vi chiedono esplicitamente di scaricare ed eseguire "un piccolo programma" che permetterà di accedere ai loro "servizi particolari": non abboccate, è sicuramente un dialer. Altri siti, più subdolamente, creano pagine Web che scaricano ed eseguono automaticamente il dialer, senza che dobbiate scaricarlo ed eseguirlo manualmente.

Esistono infatti delle note vulnerabilità nei programmi più diffusi (Microsoft Internet Explorer, Microsoft Outlook, Microsoft Windows) che consentono a un sito o a un utente ostile di indurre il computer della vittima a scaricare ed eseguire un programma (in questo caso, un dialer) senza che l'utente se ne accorga e spesso senza che l'utente faccia altro che visualizzare un e-mail o una pagina Web appositamente confezionata. Se volete saperne di più, i siti Internet dedicati alla sicurezza sono strapieni di dettagli tecnici.

Molte di queste vulnerabilità non sono rilevabili dai comuni antivirus, per cui la presenza dell'antivirus aggiornato sul vostro computer non deve darvi una sensazione di falsa sicurezza. Gli unici rimedi contro questi sistemi truffaldini sono i soliti, ben noti a chi ha a cuore la propria sicurezza informatica:

1. Non scaricare mai da Internet nulla di cui non si sia assolutamente sicuri
2. Se un'offerta è troppo bella per essere vera, probabilmente c'è sotto una fregatura
3. Non usare programmi notoriamente vulnerabili: esistono altri programmi più sicuri (Opera, Mozilla, Pegasus, Eudora, The Bat!...)
4. Non usare Windows, dato che i dialer sono realizzati soltanto per Windows

Sono immuni da questo raggiro gli utenti che non usano una connessione telefonica per accedere a Internet e usano invece una connessione ADSL o in fibra ottica o la rete informatica aziendale, purché non abbiano il filo del telefono collegato al computer per altri motivi (ad esempio perché usano il PC come segreteria telefonica o per mandare e ricevere fax).

Ricordate che potete rivolgervi gratuitamente a Telecom Italia, al 187, per far disattivare l'accesso ai numeri 144, 166 e 899. In questo modo, se anche venite infettati, il dialer non riuscirà a fare alcuna chiamata e quindi non andrete incontro a salassi in bolletta.

Antibufala: la campagna Aquaplastics

Circola un appello che dice grosso modo "Basta un clic sul sito www.aquaplastics.org per donare acqua all'Africa. L'iniziativa è dei produttori di materie plastiche in Europa, l'obiettivo è 1,5 milioni di clic e 150000 euro andranno all'associazione umanitaria WaterAid."
 
Il sito citato esiste e effettivamente presenta una campagna in inglese (ma c'è anche l'italiano) che promette una donazione di 150.000 euro, da parte dell'industria della plastica, a WaterAid se viene raggiunto un totale di un milione e mezzo di cliccate sul sito (nella zona "click to donate") entro il 22 giugno 2003.

Il sito WaterAid citato (http://www.wateraid.org/) appartiene effettivamente a un ente benefico registrato in Inghilterra (WaterAid, Prince Consort House, 27-29 Albert Embankment, London, SE1 7UB, UK. Tel: +44 (0) 20 7793 4500. UK Registered Charity No. 288701).

L'industria della plastica citata è l'APME (Association of Plastics Manufacturers in Europe), il cui sito (http://www.apme.org/dashboard/presentation_layer_htm/dashboard.asp) conferma l'iniziativa benefica.

In altre parole, sembra trattarsi di una regolare attività promozionale per incentivare l'uso della plastica: i fabbricanti di plastica sponsorizzano, WaterAid riceve i soldi della sponsorizzazione e li investe per fornire acqua al Terzo Mondo. Preferibilmente usando tubature in plastica, ovviamente.

Fino a prova contraria, l'iniziativa ha quindi tutti i requisiti per essere considerata affidabile. Lascio naturalmente a voi decidere se partecipare o meno: segnalo solo alcuni fatti che possono aiutarvi nella valutazione dell'efficacia economica dell'iniziativa.

Secondo quanto indicato sul sito, una cliccata vale 10 eurocent, ogni utente può cliccare una sola volta al giorno e c'è tempo soltanto fino al 22 giugno 2003. Iniziando oggi (20/4/2003) ci sono quindi circa 60 giorni di tempo: significa che ogni utente può generare una donazione massima di 6 euro. Non è una gran cifra, ma non è neppure una miseria. Se volete dare di più, comunque, potete farlo tramite le pagine interne del sito.

Ciao e buona Pasqua da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

2003/04/19

[IxT] #2003-032 (19/4/2003). Antibufala: il Sistema di Identificazione di Microsoft

Nota: questa newsletter è stata inviata originariamente come numero 2003-031 a causa di un mio disguido nella numerazione progressiva.

Sta dilagando nella Rete italiana un inquietante appello informatico:

ATTENZIONE:

Sistema di Identificazione della Microsoft (notizia dal "New York Times")

Per chi ha programmi Microsoft senza regolare licenza e usa Internet.

La Microsoft sa chi sei. Il sistema Microsoft scopre chi sei... Il programma è ben nascosto all'interno dei Tools Microsoft, ma il trucco e stato svelato da un ex dipendente. Segui le istruzioni e rimarrai sbalordito dal risultato!

 1) Dal Menu di Avvio: Programmi/Accessori/Calcolatrice
 2) Sulla Calcolatrice clicca Visualizza/Scientifica
 3) Digita: 12237792
 4) Ora clicca sull'opzione Hex (esadecimale), in alto a sinistra, e scopri la tua identificazione!

AVVISA I TUOI AMICI...

Niente panico! E' semplicemente una burla: le istruzioni vi chiedono semplicemente di aprire la Calcolatrice di Windows e di digitare un numero, convertendolo al formato esadecimale. Convertendolo, nella schermata della Calcolatrice compare una parola che spiega la burla e che non vi rivelo per non rovinarvi la sorpresa (la trovate comunque nel nome di questa pagina Web).

Di conseguenza, a Microsoft non viene inviata alcuna informazione, e ovviamente il giochino funziona sia che abbiate software Microsoft pirata, sia che abbiate le licenze in regola. Anzi, funziona anche con qualsiasi altro sistema operativo e programma che disponga di una funzione di conversione al formato esadecimale. Funziona persino a mano, se siete fra gli eletti capaci di fare queste conversioni con carta, penna e materia grigia.

Purtroppo molti utenti hanno una notevole paranoia nei confronti di supposte funzioni "spia" nascoste dentro i prodotti Microsoft (e visti i precedenti, come dar loro torto), per cui c'è chi prende questo appello sul serio e lo diffonde a tutti senza prendersi la briga di eseguire le sue istruzioni, che rivelerebbero la burla. Ripeto: è uno scherzo innocuo. Trattatelo come tale.

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

2003/04/11

[IxT] #2003-031 (11/4/2003). La bufala degli squillini

Scusate la veste "spiccia e sporca" di questa newsletter, ma sono di corsa. Mi trovo a Pescara, come preannunciato, e domattina alle 9, presso il palazzo della Provincia, faro' due chiacchiere pubbliche (in buona compagnia di altri ottimi relatori) sul software libero. Se capitate da queste parti...

Sono insomma in tournée, quindi con mezzi meno potenti del solito, e oltretutto il portatile che di solito uso in viaggio ha avuto un "crash"... nel senso che mi è rovinosamente caduto di mano e si è rotto. Lezione di vita informatica numero 47: mai andare in giro con un portatile in mano e un cavo penzoloni, per quanto si stia attenti, il cavo si incaglierà da qualche parte e strattonerà via il portatile di mano. Prometto una foto del disastro appena rientro alla base, ossia domenica.

Sto quindi lavorando con mezzi di fortuna (laptop sostitutivo) e quindi non ho tutte le mie amate comodità. Per cui vado subito al sodo.

L'appello che sta circolando, a proposito dell'intenzione dei gestori di telefonia mobile di far pagare gli "squillini" (ossia le chiamate fatte senza rispondere e facendo soltanto squillare il cellulare del destinatario per fargli sapere che lo pensiamo, che vogliamo farci chiamare eccetera), è _falso_.

E' un pesce d'aprile, e pure un po' stantio, visto che ormai il primo di aprile è passato da un po'. Gli operatori hanno smentito la storia, che del resto era facilmente rilevabile come bufala da altri indizi: il riferimento a Repubblica, che indicava solo genericamente il sito di Repubblica ma non la pagina esatta del falso articolo (ovvio, non poteva farlo, visto che l'articolo non esiste), e soprattutto l'esiguità della somma, pari a una frazione infinitesima di euro, che anche facendo centinaia di squillini non assommava mai a cifre significative.

Insomma una burla, e ben congegnata, grazie alla scelta di un argomento "caldo" (ci sentiamo tutti un po' colpevoli perché ci sembra che con gli squillini scrocchiamo) e di uno stile molto giornalistico, da "notizia ANSA".

Complimenti a tutti i lettori che mi hanno segnalato e analizzato in dettaglio la bufala, e un pernacchione a tutti i sedicenti giornalisti di varie testate che l'hanno riportata senza nemmeno prendersi la briga di chiamare Tim, Vodafone o Wind per verificare.

Per oggi è tutto: ri-scusate la fretta e la brevità.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

2003/04/07

[IxT] #2003-030 (7/4/2003). Antibufala Classic: "La vita è bella", file Powerpoint assassino?

- Antibufala Classic: "La vita è bella", file Powerpoint assassino?
-- Messaggi di servizio
-- Aggiornamento: Pete Townshend non è un pedofilo
-- Antibufala: avete vinto una lotteria, e senza neppure giocare!
-- Gli esperti concordano: bin Laden è sicuramente vivo o morto

Antibufala Classic: "La vita è bella", file Powerpoint assassino?

E' buffo come gli appelli abbiano un ciclo vitale ben preciso, quasi fossero creature dotate di vita propria. Nascono, crescono e si trasformano, difficilmente muoiono, generano "prole" sotto forma di infinite varianti. Inoltre hanno periodi di letargo seguiti da improvvisi risvegli, in cui riprendono a dilagare nella Rete.

E' il caso di questo classico, già indagato a suo tempo dal Servizio Antibufala presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/virus_hoax_life_is_beautiful.htm

e che ora mi sta arrivando a badilate in una forma mutata:

"Subject: Fw: URGENTE!!! Verificato nel sito di Symantec... VERO", dice ora l'appello, ma in realtà è falso: il sito della Symantec non conferma affatto quello che sostiene il messaggio, ma anzi lo smentisce qui:

http://www.symantec.com/avcenter/venc/data/life.is.beautiful.hoax.html

"ATTENZIONE!! Attenzione, necessario fare attenzione soprattutto per chi utilizza mail come Yahoo, Hotmail ecc. Questa informazione è arrivata ieri mattina da Microsoft e Norton." Ogni bufala che si rispetti parla di "ieri mattina", in modo che il messaggio sembri sempre fresco. In realtà questa storia è in giro da gennaio 2002, e ovviamente né Microsoft né Norton hanno diramato informative in proposito.

"Per favore inviatela a tutte le persone di vs. conoscenza che accedono ad Internet. Potreste ricevere una e-mail apparentemente innocua con una presentazione Power Point "Life is beautiful.pps". Se la ricevete NON APRITE IL FILE PER NESSUN MOTIVO e cancellatelo immediatamente. Se aprirete il file, vi comparirà sullo schermo un messaggio che Vi dirà: "E' troppo tardi ora, la tua vita non sarà più bella", in seguito PERDERETE OGNI DATO NEL VOSTRO PC e la persona che ve lo ha mandato avrà il  vs. indirizzo IP, email e password. E' un nuovo virus che ha iniziato a circolare sabato pomeriggio."

"DOBBIAMO FARE IL POSSIBILE PER FERMARE QUESTO VIRUS: AOL ne ha già confermato la PERICOLOSITA' ed il programma antivirus non è capace di distruggerlo." AOL non ha affatto confermato la cosa, e i programmi antivirus non sono in grado di distruggerlo semplicemente perché non esiste.

"Il virus è stato creato da un Hacker che l'ha nominato "life owner", (PADRONE DELLA VITA). PER FAVORE FATE UNA COPIA DI QUESTA EMAIL E DISTRIBUITELA A TUTTE LE PERSONE CHE CONOSCETE.".  Correzione: Per favore, non provateci nemmeno a distribuire questo appello. Non fareste altro che perpetuarlo e fare la figura dei tontoloni.

A parte questo, valgono le solite raccomandazioni di sempre: usate un antivirus su tutti i file che ricevete, a prescindere da come si chiama il file e da chi ve lo manda; l'antivirus deve essere aggiornato, altrimenti è come usare un preservativo scaduto; non credete a tutto quello che vi mandano gli amici, potrebbero essere stati a loro volta "bufalati".

Messaggi di servizio: migrazione in corso

Come già accennato, la newsletter sta gradatamente migrando da Domeus.it a Peacelink. La newsletter viene per ora spedita sia tramite Domeus.it, sia tramite Peacelink: le due "edizioni" sono identiche, e sono riconoscibili dal fatto che l'edizione Peacelink non ha pubblicità e ha una P dopo il numero progressivo, mentre l'edizione Domeus ha una D.

Se ricevete questa newsletter in due copie, una numerata 030D e una numerata 030P, dis-iscrivetevi da Domeus.it: basta mandare un e-mail vuoto a

internetpertutti-unsubscribe@domeus.it

e seguire le istruzioni di dis-iscrizione: questo vi dis-iscrive da Domeus.it, NON dalla newsletter. Mi raccomando, fatelo soltanto se ricevete DUE copie della newsletter.

Messaggi di servizio: utente irraggiungibile

C'è un utente, il cui nome inizia per "Tore", che mi ha scritto a proposito di newsletter doppie: mi dice che riceve "due copie delle ... e-mail perchè si sono sovrapposte due iscrizioni attivate in tempi diversi che ora non so come risolvere."

Tore, ho tentato di risponderti direttamente, ma i messaggi tornano indietro perché "user... not listed in public Name & Address Book", così ti contatto tramite la newsletter: procurati un indirizzo Internet alternativo, presso uno dei tanti provider, perché quello aziendale è per me irraggiungibile e quindi non posso aiutarti. Scrivimi dall'indirizzo alternativo e risolveremo insieme il problema.

Aggiornamento: Pete Townshend non è un pedofilo

Ricorderete forse un mio articolo di qualche tempo fa, in cui raccontavo che Pete Townshend, chitarrista degli Who, era accusato di aver scaricato immagini pedofile da Internet e si era giustificando adducendo "motivi di ricerca":

http://www.zeusnews.it/news.php?cod=1868

Il 10 marzo 2003, Townshend è stato scagionato. Riceverà un'ammonizione formale da parte della polizia perché per sua stessa ammissione ha visitato un sito pedofilo nel corso delle ricerche per un suo libro sul tema (disponibile in Rete), ma non andrà in carcere. Townshend era stato incriminato perché i dati della sua carta di credito erano stati trovati in un archivio di 7272 nomi fornito alla polizia inglese dalla polizia postale statunitense.

Un articolo di Townshend sul tema della pedofilia, scritto in tempi non sospetti (in inglese), è presso

http://www.thesmokinggun.com/doc_o_day/petetownshend3.html

La notizia dello scagionamento è riportata da

http://www.thisislondon.com/news/articles/3742635?source=EveningStandard

Townshend rischiava fino a cinque anni di galera e soprattutto di trovarsi con la reputazione rovinata per sempre. Stavolta, a lui, è andata bene, anche se sicuramente un po' di fango gli resterà addosso. E se fosse successo a un comune cittadino?

Antibufala: avete vinto una lotteria, e senza neppure giocare!

Da diverso tempo ricevo richieste di chiarimento a proposito di uno strano appello. La sua falsariga è sempre più o meno questa: complimenti, avete vinto vari milioni di dollari a una lotteria internazionale, senza neppure spendere i soldi del biglietto: infatti siete stati scelti tra tanti nominativi raccolti su Internet. Per riscuotere la vincita e avere maggiori informazioni, non dovete fare altro che contattare il sito della lotteria in questione. Soldi facili, insomma.

A parte il fatto che la storia puzza di bruciato lontano un chilometro (visto che a questo mondo nessuno regala soldi) e dovrebbe essere evidente che si tratta di un affare sporco, molti lettori si sono chiesti cosa c'è dietro questi inviti; in altre parole, come funziona la truffa.

Semplice: è una variante della "truffa alla nigeriana" (quella del funzionario che chiede via e-mail il vostro aiuto "personale e riservato" per sbloccare qualche milione di dollari). Se rispondete all'appello (che fa capo a un'infinita varietà di siti come ad esempio http://www.internationallottouk.com), scoprirete che per riscuotere la somma vi chiedono del denaro, per delle improbabili "spese amministrative" o imprecisate "pratiche burocratiche". Se siete così ingenui da abboccare e mandate i soldi richiesti, salta fuori qualche altro "intralcio" risolvibile soltanto con un'ulteriore piccola spesa, e così via.

Casi come questo sono ben documentati in Rete, ad esempio presso

http://www.crimes-of-persuasion.com/Nigerian/lotteries.htm

C'è un modo molto semplice per distinguere i truffatori dalle lotterie autentiche: per partecipare a quelle autentiche bisogna (guarda che strano) pagare il biglietto. Le lotterie autentiche si sostentano grazie alla vendita dei biglietti, che tutti insieme concorrono a formare il monte premi. Niente biglietto, niente monte premi, e la truffa è in agguato.

Gli esperti concordano: bin Laden è sicuramente vivo o morto

...e altre "perle" più o meno autentiche attribuite alla CNN, con relative immagini delle schermate, sono a vostra disposizione presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/cnn_pasticciona/cnn_pasticciona.htm

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

2003/04/05

[IxT] #2003-029 (5/4/2003). La rotonda magica e il nuovo triangolo europeo

-- Antibufala: la rotonda magica
-- Antibufala: il nuovo triangolo europeo
-- Un "grazie" a Alessandro S., MAQ e un anonimo
-- Ancora a proposito di migrazione della newsletter

Antibufala: la rotonda magica

"Immagina di guidare in Gran Bretagna", inizia un documento Word che circola in Rete e che contiene delle inquietanti immagini di traffico automobilistico. "Intanto sei già incasinato perchè devi guidare al contrario... Poi, vai tranquillamente pensando al five o’clock tea e ti trovi alle prese con un segnale al quale le tue 200 lezioni di autoscuola non ti hanno preparato... Cerchi di immaginarti cosa sarà... Qualche decina di metri dopo apparirà questo: La rotonda magica !".

Le immagini dell'appello mostrano una incredibile rotatoria che sembra un vortice impazzito di auto che girano in tutte le direzioni. "Ce ne sono 3 o 4 come questa in Gran Bretagna. Questa è a Swindon, tra Londra e Cardiff, vicino a Southampton. No comment...".

Le foto lasciano davvero di stucco, ma non si tratta di un perverso fotomontaggio. La "rotonda magica" esiste davvero: è sufficiente immettere in Google il nome della località (Swindon) e "magic roundabout" (la scritta sul cartello nella prima foto) per trovare pagine Web che la descrivono, come ad esempio http://www.netcyclo.co.uk/places/polit/nations/uk/england/wiltshire/swindon/magicrdb/magicrdb.htm, che presenta quasi esattamente le medesime foto.

E' esatto anche che ci sono altre "rotonde magiche" come questa: una è a Hemel Hempstead, sempre nel Regno Unito, ed è documentata ad esempio presso http://www.hemelhempsteadtoday.co.uk/custom_pages/CustomPage.asp?Page=263. Un'altra, stando al sito dedicato alla rotonda di Swindon, è nella zona sud di Londra.

Prima che consideriate queste immagini come la prova definitiva della totale e inguaribile eccentricità degli inglesi, occorre fare qualche chiarimento. I rondò, o rotatorie che dir si voglia (c'è tutta una terminologia da scoprire in siti come http://www.webstrade.it/stampa/LeStrade10-2001/miniature.htm), sono molto più diffusi all'estero che in Italia.

In Inghilterra fanno addirittura furore i cosiddetti "mini-roundabout", o mini-rondò, che non sono altro che un normale incrocio in mezzo al quale è dipinto un cerchio bianco, intorno al quale si deve girare. Sono dappertutto, anche in città. Lo so bene, io ne affronto tutti i giorni per portare le mie figlie a scuola (abito in Inghilterra). Per cui gli inglesi sono molto abituati ai rondò, al punto di rispettarli anche se sono costituiti soltanto da una segnaletica orizzontale dipinta sull'asfalto, e quindi questa giostra è per loro più naturale che per un italiano.

La "rotonda magica", se la guardate con calma, non è altro che la composizione di cinque minirondò disposti ad anello; questo anello forma un sesto rondò più grande.

Il vantaggio di questa soluzione è che un automobilista che arriva da una delle strade collegate dal rondò e deve uscire a quella immediatamente a destra (ricordate, siamo in Inghilterra, i rondò si percorrono in senso orario) non è costretto a impegnare tutto l'anello esterno e quindi fermare il traffico sulle altre strade e fermarsi quattro volte: può imboccare il minirondò davanti a sé, uscire a destra e imboccare direttamente il minirondò che sta davanti alla strada sulla quale vuole uscire. Nella pagina antibufala che ho preparato trovate foto, disegni, piantine e schizzi esplicativi:

http://www.attivissimo.net/antibufala/rotonda_magica/rotonda_magica.htm

Tenete presente che le foto sono disorientanti, come dice l'appello, anche perché in Italia si guida a destra. Inoltre quando si affrontano queste "rotonde magiche" in auto, non si ha la visione del carosello di auto mostrato nella seconda foto, ripresa da una certa altezza: ci si concentra soltanto sulla propria segnaletica.

Ma funzionano queste "rotonde magiche"? Pare di sì, anche se producono un certo caos iniziale, come descritto nei siti sopra citati: "Its opening attracted then national press and television and the Gazette reported it caused some of the biggest traffic jams ever seen in Hemel Hempstead.  It was the first such roundabout to be opened anywhere and it quickly settled down to ease the town’s traffic problems". Del resto, di tecniche alternative per riunire cinque strade ad alto traffico senza causare code di chilometri non ce ne sono.

Inoltre gli abitanti del luogo si sono affezionati alla "rotonda magica", al punto che è diventata una piccola attrattiva turistica, e che quando gli esperti, negli anni Novanta (questi rondò sono dei primi anni Settanta), proposero di rimpiazzarla con un sistema basato su semafori, si mosse una petizione per salvare il rondò, organizzata dal giornale locale. La rotonda rimane fiera al suo posto.

Il nome "Magic Roundabout" significa  "rotonda magica", ma allude anche al titolo di un popolarissimo programma inglese per bambini, che tradotto letteralmente significa "la giostra magica".

Concludo con una piccola curiosità: nelle proprietà del documento Word si legge "University of Southampton" e uno spezzone in francese: "maginez: vous conduisez en Grande Bretagne et". Con un editor esadecimale, inoltre, il buon Word rivela come sempre altre informazioni nascoste, come nomi spagnoli (José Gabriel Pulido, Antonio Diaz, Marina Mediero, Laura Perez) e tedeschi (Dirk Bohrer), a testimonianza che questa storia ha fatto un bel po' di strada. E che Word infila nei propri file informazioni di cui l'utente non è consapevole, con tutti i rischi di privacy che questo comporta. Ma questa è un'altra storia.

Antibufala: il nuovo triangolo europeo

Dovremo tutti comperare un nuovo triangolo per l'auto? Stando a un appello che circola, parrebbe di sì. "La polizia stradale ha iniziato a controllare, ogni volta che fermano qualcuno, che sulle macchine ci siano i nuovi triangoli "europei", senza avvertire nessuno che erano cambiati.", dice l'appello.

L'indignazione sale subito, ma l'appello propone rimedi intanto che avvisa del pericolo: "Sta notizia me l'ha girata un amico della stradale. Le misure sono cambiate e tutti i triangoli validi fino a oggi (e che tutti abbiamo in auto) non vanno piu bene. In più i bastardi danno una multa di 250 Euro, e tutto questo senza che TV o giornali abbiano minimamente pubblicizzato la cosa. Infine, (ed è proprio il massimo) pare che nessun ricambista o negozi simili abbiano già in vendita i nuovi triangoli...  Comunque trovate in allegato un file con  i nuovi formati e le misure omologate. Girate sto messaggio a tutti i vostri amici e parenti !!!  E sperate in bene..."

E qui si svela la bufala, anzi la burla. I "triangoli" di cui parla l'appello non sono quelli per indicare le emergenze in auto, ma "triangoli" femminili, scarsamente coperti da costumi da bagno modello "filo interdentale", ritratti nella foto che accompagna l'appello e di cui trovate copia ad esempio presso

http://digilander.libero.it/Riwa83/filez/triangoli.jpg

Attenzione: la foto, come si suol dire, può essere poco adatta a un luogo di lavoro.

Quello che era nato come semplice scherzo, però, si è trasformato in una bufala perché qualcuno si è dimenticato di allegare l'immagine rivelatrice quando ha inoltrato il messaggio. Così molti utenti hanno iniziato a prenderlo per buono. Giusto per chiarire: non è previsto alcun cambiamento nei triangoli: quello di cui disponete adesso va benissimo e, mi auguro, continuerà ad andar bene a lungo. Tenetelo pulito e verificate ogni tanto che sia facilmente accessibile e funzioni regolarmente. Sto parlando dei triangolo per l'auto, cos'avevate capito?

Un "grazie" a Alessandro S., MAQ e un anonimo

Alessandro S., MAQ  e un anonimo di Fiumicino mi hanno mandato una donazione a sostegno del mio lavoro online. Donazione che -- confesso -- ho subito speso parzialmente in focaccia da Ottavio, un cuneese che ha aperto una bottega dove prepara delle cose italiane squisite, qui a York. Purtroppo non mi hanno mandato un indirizzo di e-mail al quale rispondere, per cui lo faccio qui nella speranza che mi leggano: grazie Alessandro, salutami Roma, la pizza che fanno qui a York è buona se sai dove andare, non temere; grazie anonimo o anonima; grazie MAQ, bella famiglia in quel di Torino, anche se la composizione digitale delle foto tua e di Enrico è un po' sconcertante ;-).

A proposito: chissa perché anche Alessandro, come tutti, pensa che io stia a Londra. C'è questo strano meccanismo psicologico in cui incappano tutti, anche i giornalisti quando mi intervistano: danno per scontato che se uno abita in Inghilterra sta per forza a Londra. Un giorno qualcuno me lo spiegherà.

Ancora a proposito di migrazione della newsletter

I più attenti avranno notato che la numerazione della newsletter ha fatto un saltino: probabilmente vi manca la newsletter numero 028.

Niente panico: la 028 è semplicemente un messaggio di servizio che ho distribuito tramite il nuovo canale di distribuzione della newsletter, ossia Peacelink.it.

Infatti oltre all'appoggio temporaneo presso Domeus.it, la newsletter "Internet per tutti" è disponibile anche tramite Peacelink.it, che ringrazio per l'ospitalità.

Questa scelta è dovuta al fatto che non tutti i lettori hanno gradito la presenza di pubblicità in coda ai messaggi (pubblicità di cui NON sono né responsabile e dalla quale NON traggo guadagni) e l'obbligo di accettare di ricevere e-mail pubblicitari da Domeus.it (dai quali non prendo soldi).

Appena risolti i problemi di dentizione del servizio di Peacelink.it, la newsletter migrerà al nuovo ospite senza che dobbiate fare nulla. Spariranno così pubblicità e obblighi di ricevere messaggi promozionali. I contenuti saranno quelli di sempre.

Per il momento, comunque, NON FATE NULLA.

La newsletter viene per ora spedita sia tramite Domeus.it, sia tramite Peacelink: le due "edizioni" sono identiche e riconoscibili dal fatto che l'edizione Peacelink non ha pubblicità e ha una P dopo il numero progressivo; l'edizione Domeus ha una D.

Se ricevete la newsletter in due copie, NON FATE NULLA: cancellate il doppione e basta. La cosa si sistemerà da sola a breve.

Questo è giusto un breve messaggio di partenza: seguiranno i dettagli e i chiarimenti.

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

2003/04/01

[IxT] #2003-028 (1/4/2003). Aprile, è tempo di migrar (ancora!)

Dopo l'appoggio temporaneo presso Domeus.it, la newsletter "Internet per tutti" migra a Peacelink.it, che ringrazio per l'ospitalità. Se ricevete questo messaggio, siete già stati migrati al nuovo sistema e non dovete fare nulla.

La scelta di una ulteriore migrazione è dovuta al fatto che non tutti i lettori hanno gradito la presenza di pubblicità in coda ai messaggi e l'obbligo di accettare di ricevere e-mail pubblicitari da Domeus.it.

Questo complica un pochino la vita al sottoscritto, ma penso ne valga la pena.

Ripeto: se leggete queste righe, non dovete fare nulla. Continuerete a ricevere la newsletter tramite Peacelink.it anziché tramite Domeus.it. I contenuti saranno quelli di sempre.

Questo è giusto un breve messaggio di partenza: seguiranno i dettagli e i chiarimenti.

Nel frattempo, godetevi (si fa per dire, i gusti son gusti) l'indagine sulla "rotonda magica":

http://www.attivissimo.net/antibufala/rotonda_magica/rotonda_magica.htm

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.