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2009/06/29

Le cose che non colsi - 20090629

Intervista a testimone dell'11/9, stelline tatuate, vulcani dallo spazio e altre in breve


Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "tricch" e "emanuelen***".

Segnalo l'intervista a Mike Walter, uno dei giornalisti testimoni oculari dell'attacco al Pentagono dell'11 settembre 2001, realizzata da Hammer, coautore del blog Undicisettembre.info. Chi crede alle teorie di complotto se la sente di dare a questo testimone del bugiardo?

Ricordate Kimberly Vlaeminck, la ragazza belga che è finita su tutti i media perché diceva di aver chiesto tre stelline tatuate sul viso ma il tatuatore gliene aveva fatte 56? Lei sosteneva che c'era stato un malinteso linguistico con il tatuatore. Ora ha confessato: ne aveva chieste davvero 56, ma quando il padre le ha viste s'è imbestialito e lei s'è inventata l'accusa contro il tatuatore. Lo riferisce il Sydney Morning Herald, con foto. Ora Kimberly andrà in giro con 56 stelline sul viso come promemoria della propria stupidità. Darwin vince, e pèrdono i giornali che hanno pubblicato acriticamente la sua versione dei fatti, magari perché faceva comodo dare la colpa al tatuatore rumeno.

Modellismo estremo. Un enorme modello amatoriale di SR-71 radiocomandato con motori a getto, pilotato con maestria. Non dico altro.

Itunes censura Giovanni Verga. Il suo cognome è scurrile, lo segnala Federico Cella sul Corriere online citando Mytech.it che cita il newsgroup it.comp.macintosh.

A cosa serve avere persone nello spazio anziché sonde automatiche? A cogliere al volo eventi inattesi come l'esplosiva eruzione del vulcano Sarychev, nelle isole Kurili. Le foto sono in The Big Picture (una è mostrata qui sopra) insieme ad altre splendide immagini del nostro pianeta riprese dalla Stazione Spaziale Internazionale.

L'11/9 previsto da Frankenstein. Secondo questo articolo del Giornale, scovato da un Google Alert, il professor Toni Paone afferma il romanzo di Mary Shelley contiene riferimenti numerologici agli attentati dell'11 settembre. Ci crede così tanto che ha anche scritto un libro. Ma non avevamo già chiuso questa faccenda? Consiglio di leggere l'articolo e a) tentare di non ridere b) giocare alla caccia agli errori logici e fattuali. C'è di che divertirsi.

Studenti francesi beffano giornalisti, vengono premiati. L'Independent segnala che la rivista francese Paris Match, nell'ambito di un concorso di fotogiornalismo, ha pubblicato uno sconcertante reportage sulla povertà degli studenti in Francia, spinti a prostituirsi e a cercare cibo nei bidoni della spazzatura. Prima di ritirare il premio di 5000 euro in una cerimonia di riconoscimento, i vincitori Guillaume Chauvin e Rémi Hubert hanno rivelato la burla: tutto falso. Era una burla per compiere un "potente gesto artistico" e per attaccare il "voyeurismo" e l'ingenuità di una certa parte della stampa. "Abbiamo spinto i cliché al limite. Pensavamo che la cosa fosse così trita da non poter vincere... Volevamo aprire una discussione sul modo di operare dei media che ritraggono le sofferenze umane con compiacimento e voyeurismo". E ci sono riusciti.

Wallaby drogati causano cerchi nel grano. Non sono la causa di tutti i cerchi nel grano, ma di alcuni: l'incredibile notizia degli animali (wallaby e non solo) che in Australia mangiano nelle coltivazioni di oppio legali (producono la morfina per uso medico) e poi camminano o saltellano in cerchio perché strafatti, riferita da varie fonti italofone (per esempio TGcom), sembra autentica. E' partita originariamente da articoli come questo di Stuff.co.nz e questo della BBC.

Non succede mai niente in Svizzera. A parte la costruzione di un aereo a energia solare. Ne parla qui la BBC: 61 metri di ali per fare il giro del mondo senza rifornimento e senza una goccia di carburante. Il sito ufficiale è Solarimpulse.com.

Michael Jackson fa crashare Internet? Non proprio, nonostante i titoli catastrofici di certi siti come CNN. Qui ci sono alcuni dati concreti raccolti dalla BBC: è crashato Twitter, alcuni siti di notizie sono stati rallentati, ma niente di più.

2009/06/28

Ritrovati i nastri lunari? (UPD20090629)

Forse ritrovati i nastri originali dello sbarco sulla Luna


La fonte è il Sunday Express, un tabloid britannico che non brilla per la qualità dei suoi reportage scientifici, per cui segnalo la notizia con estrema cautela. Il giornale ha pubblicato online un articolo dal quale sembra che i nastri di telemetria degli esperimenti lasciati sulla Luna dall'Apollo 11, ritrovati a novembre 2008 in Australia dopo una lunga ricerca negli archivi di mezzo pianeta, contengano anche le registrazioni originali dirette del segnale televisivo proveniente dalla Luna.

Come raccontai nel 2006 in questo articolo, la diretta dello sbarco sulla Luna fu infatti trasmessa in bassissima qualità a causa dei numerosi processi di conversione (analogica, a quei tempi) necessari per adattare il segnale fuori standard della telecamera miniaturizzata presente sul modulo lunare agli standard televisivi statunitensi e da lì a quelli del resto del mondo. Ma la qualità originale proveniente dalla Luna era molto, molto più alta. Purtroppo i nastri sui quali fu registrato il segnale diretto andarono smarriti (archiviati male o persi durante la spedizione, non si sa). Ora sarebbero stati ritrovati. Staremo a vedere.

Intanto qui sotto vedete un confronto fra la qualità trasmessa in TV e quella ricevuta direttamente dalla Luna presso il radiotelescopio di Honeysuckle Creek, in Australia. C'è da farsi venire l'acquolina in bocca.



2009/06/29


Phil Plait di Bad Astronomy ritiene che si tratti di una bufala. Bob Jacobs, vice responsabile per i rapporti con il pubblico della NASA, twittera che "c'è una ricerca che si sta per concludere. Speriamo di pubblicare un aggiornamento nelle prossime settimane. L'articolo britannico è fantasia."

2009/06/26

Dieci regole antibufala

Il kit antibufala di Michael Shermer


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2013/11/03.

Michael Shermer è un mio collega debunker: smonta le bufale, soprattutto quelle grandi come le civiltà aliene antiche, la pseudomedicina, il paranormale. Ha scritto un capitolo di 11/9 La Cospirazione Impossibile, il libro sulle teorie di complotto undicisettembrine al quale ho contribuito anch'io insieme agli amici e colleghi del CICAP, e per questo s'è beccato una montagna d'insulti da parte dei gentiluomini che non tollerano chi osa usare il proprio raziocinio e si permette di chiedere prove concrete invece di bersi i pregiudizi altrui.

In questo video della Richard Dawkins Foundation elenca dieci regole antibufala, ispirate al Baloney Detection Kit di Carl Sagan, che trovo utilissime come criteri e strumenti d'indagine su qualunque argomento controverso.



Eccole in italiano, elencate e poi spiegate in sintesi:

1. Quanto è affidabile chi fa l'asserzione?
2. La stessa fonte fa altre asserzioni dello stesso tipo?
3. L'asserzione è stata verificata da altri? 
4. L'asserzione è coerente con il modo in cui funziona il mondo? 
5. Qualcuno ha tentato di spiegare l'asserzione in altri modi? 
6. Verso quale tesi ci porta la preponderanza dei fatti? 
7. Chi fa l'asserzione segue le regole della scienza? 
8. Chi fa l'asserzione ha prove positive? 
9. La teoria nuova spiega tanti fenomeni quanti la teoria vecchia? 
10. L'asserzione è motivata da credenze personali? 

1. Quanto è affidabile chi fa l'asserzione? Occorre chiedersi se la persona o la pubblicazione che la propone è realmente competente nel campo: se è una persona esperta o un dilettante e se è una pubblicazione di settore o generalista. Può capitare che un dilettante faccia una grande scoperta, ma è molto, molto improbabile. Poi bisogna guardare la quantità di errori, e soprattutto il loro orientamento, perché gli errori capitano a tutti, ma se sono tanti sono indice di poca serietà, e se capitano tutti in un senso solo, ossia a favore della tesi proposta, allora c'è decisamente qualcosa che non va.

2. La stessa fonte fa altre asserzioni dello stesso tipo? Spesso chi crede a una teoria strana crede anche ad altre teorie dello stesso genere. Gli ufologi credono sovente anche al paranormale (per esempio, comunicano con gli alieni telepaticamente) o ai fantasmi; i complottisti dell'11 settembre spesso credono contemporaneamente alle "scie chimiche" e sostengono che non siamo mai andati sulla Luna. Sono sintomi di un'inclinazione a credere al pensiero magico e ci devono rendere scettici. Scettici, ma con la mente aperta: quanto basta per esaminare teorie nuove e originali, che sono il sale della scoperta scientifica, ma non così tanto che caschi fuori il cervello.

3. L'asserzione è stata verificata da altri? Prima o poi ogni teoria tocca il mondo reale. Se è vera, produce un effetto tangibile di qualche tipo. Si va a vedere se l'effetto si manifesta e se non è spiegabile altrimenti. Se non si manifesta, c'è qualcosa che non va. L'esempio classico, citato da Shermer, è la fusione fredda annunciata come rivoluzione del settore energetico alla fine degli anni Ottanta dai chimici Pons e Fleischmann e poi rivelatasi una bufala quando le loro istruzioni furono eseguite da altri senza ottenere gli stessi risultati.

4. L'asserzione è coerente con il modo in cui funziona il mondo? Se qualcuno dice di avere un potere straordinario o di aver fatto una scoperta che, se vera, rivoluzionerebbe le leggi della fisica, le probabilità che dica la verità sono molto, molto basse. Per carità, la rivoluzione può succedere, ma prima di abbracciarla chiediamoci se non comporta delle conseguenze implausibili. Shermer fa l'esempio delle piramidi: se le avessero costruite gli abitanti di Atlantide o gli alieni, gli archeologi troverebbero dappertutto gli avanzi dei loro strumenti, le case dove abitavano, la loro spazzatura. Invece trovano quella degli egizi. Lo stesso vale per esempio per chi dice di prevedere i numeri del lotto e invece di giocarli li vende ad altri: è coerente con il modo in cui funziona il mondo? Non sarebbe più sensato giocarli direttamente e diventare miliardari per fare del bene all'umanità?

5. Qualcuno ha tentato di spiegare l'asserzione in altri modi? Non basta accumulare dei fatti che sembrano sostenere l'esistenza di un fenomeno straordinario: bisogna anche chiedersi se per caso ci può essere un'altra spiegazione più banale per quegli stessi fatti. È chi propone un'asserzione eccezionale che dovrebbe porsi questa domanda, perché se non lo fa, saranno gli altri a farlo, di solito con grande godimento.

6. Verso quale tesi ci porta la preponderanza dei fatti? È facile raccattare quattro o cinque fatti sparsi e costruirvi sopra una teoria: ma non si possono ignorare tutti gli altri fatti contrari. L'esempio fatto da Shermer è l'evoluzione: certo, ci sono delle lacune qua e là, ci sono alcuni fatti non (ancora) perfettamente spiegati, ma ci sono anche migliaia di altri fatti che vengono spiegati benissimo dalla teoria dell'evoluzione. Non si possono ignorare, e bisogna anche chiedere alle teorie concorrenti se sono altrettanto in grado di spiegare coerentemente tutti quei fatti.

7. Chi fa l'asserzione segue le regole della scienza? Se propone degli esperimenti, svolge ricerca, cerca di costruire teorie coerenti, non nasconde i fatti scomodi, ammette gli errori, propone ipotesi verificabili e cerca anche di smontare le proprie teorie predilette, mettendole alla prova e cercando spiegazioni alternative, allora sì. Shermer cita gli ufologi e li confronta con gli scienziati che conducono la ricerca di forme di vita intelligenti extraterrestri nel progetto SETI: entrambi hanno lo stesso affascinante interesse, ma hanno due approcci completamente differenti.

8. Chi fa l'asserzione ha prove positive? Per autenticare la propria teoria non basta stilare un elenco di anomalie o aspetti irrisolti della teoria opposta: bisogna anche fornire prove positive, che dimostrino la propria. Non basta dire "ehi, l'11 settembre l'aereo che colpì il Pentagono potrebbe essere stato sostituito da un aereo identico ma radiocomandato", come dicono certi complottisti: bisogna portare le prove che è successo davvero. Non basta dire che forse gli extraterrestri sono custoditi nell'Area 51: bisogna dimostrare che ci sono davvero, senza ricorrere alla scusa che i militari nascondono le prove, altrimenti si cade nella classica trappola logica di giustificare una tesi di complotto usando un'altra tesi di complotto altrettanto priva di conferme oggettive.

9. La teoria nuova spiega tanti fenomeni quanti la teoria vecchia? Quando si presenta qualcuno che pretende di avere trovato una nuova teoria della fisica, dell'universo e di tutto quanto e afferma che Newton e Einstein avevano torto e soltanto lui ha ragione, o che gli esperti di tutto il mondo si sbagliano e soltanto lui ha l'illuminazione di cogliere una realtà superiore, non basta che la sua teoria spieghi un minuscolo aspetto della realtà che le teorie correnti lasciano irrisolto (cosa perfettamente accettabile nel metodo scientifico): deve spiegarne almeno tanti quanti le teorie comunemente accettate. Se ce la fa, bene; se non ce la fa, è una bufala.

10. L'asserzione è motivata da credenze personali? Se chi fa un'asserzione è spinto dalla propria ideologia, dalle proprie credenze, dai propri preconcetti, e l'asserzione rinforza questa sua visione del mondo, allora il rischio di bufala aumenta. Questo vale anche per gli scienziati, che sono esseri umani fallibili, con le loro gelosie, ambizioni, ideologie e credenze. Capita anche a loro di trascurare le prove contrarie alla propria tesi prediletta e di non avere il coraggio di dire "mi sono sbagliato": è per questo che c'è l'obbligo di verificare, ripetere indipendentemente gli esperimenti, condividere i risultati, cercare prove che possano smentire oppure andare in cerca di spiegazioni alternative.

Marte grande come la Luna ad agosto, garantisce un appello via mail

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2015/08/19 00:24.

Circola un messaggio che annuncia un "avvenimento epocale da non perdere". Ci saranno "due lune nel cielo" il 27 agosto prossimo, a mezzanotte e mezza: "il pianeta Marte sarà il più luminoso nel cielo stellato" e "sarà grande quanto la luna piena". L'evento andrebbe visto perché si ripeterebbe soltanto nel 2287.

Ecco un esempio di testo dell'appello, che circola in francese con preambolo italiano:

DEUX LUNES DANS LE CIEL

DATE A RETENIR : 27 Août 2009
DEUX LUNES DANS LE CIEL
Le 27 aout prochain, à minuit 30 minutes, regardez dans le ciel.
La planète Mars sera la plus brillante dans le ciel étoilé.
Elle sera aussi grosse que la pleine lune, bien que Mars soit à 34,65
millions de Miles de la Terre. Soyez donc certains de ne pas manquer cet
événement ...
Cela nous apparaîtra, à l'oeil nu, comme si la Terre possédait 2 Lunes !!!...
La prochaine fois que cet événement se reproduira sera en l'année 2287!

Partagez cette information avec tous vos amis car PERSONNE en vie
aujourd'hui ne pourra voir cela une seconde fois ...

L'appello è irrimediabilmente falso. Si tratta di una versione riconfezionata e aggiornata di una storia che gira almeno dal 2003 e che era in gran parte sbagliata già all'epoca. Non ci sarà nessun appuntamento celeste particolare il 27 agosto prossimo e Marte non sembrerà affatto grande come la Luna. La foto qui sopra mostra una occultazione reale (Marte e Luna visivamente vicini nel cielo), che permette di confrontare le dimensioni apparenti dei due corpi celesti.

Il 27 agosto 2003 (non 2009) l'orbita di Marte portò effettivamente il pianeta rosso alla massima vicinanza alla Terra degli ultimi 60.000 anni, ma rimase comunque a 56 milioni di chilometri (rispetto ai 400.000 circa della Luna, per avere un termine di paragone). In quell'occasione, sei anni fa, era effettivamente più grande e luminoso della media, ma soltanto se visto in un telescopio, e non era assolutamente confrontabile con la Luna piena.

Inoltre Marte si trova grosso modo a questa distanza minima ogni 15-17 anni circa: quello del 2003 fu semplicemente un avvicinamento massimo.

Infine, la data del 2287 c'entra soltanto nel senso che in quell'anno Marte sarà ancora più vicino di quanto lo sia stato nel 2003, ma resterà comunque a decine di milioni di chilometri e continuerà ad apparire come un semplice puntino a occhio nudo.

Si tratta comunque di avvicinamenti normali e per nulla pericolosi: di interesse per gli astronomi, che colgono l'occasione per osservazioni più dettagliate, ma di nessuna conseguenza pratica per la vita di tutti i giorni.

L'equivoco sulle dimensioni paragonabili a quelle della Luna nasce dal passaparola distorto tipico delle catene di Sant'Antonio: la notizia astronomica originale, dalla quale è partita poi la bufala, diceva che Marte sarebbe stato grande come lo è la Luna piena ad occhio nudo se Marte veniva osservato attraverso un telescopio da 75 ingrandimenti. La precisazione s'è persa per strada.


2015/08/19


La bufala è tornata puntuale anche nel 2015, accompagnata dall'immagine qui accanto e da questo testo: “Il 27 agosto Marte sarà visibile ad occhio nudo e sarà grande come la Luna. La prossima volta accadrà nel 2287.” Marte è sempre visibile a occhio nudo: basta sapere dove guardare. E naturalmente neanche quest'anno sarà grande come la Luna: resterà un puntino come al solito.

Chi diffonde questa panzana non sta facendo un favore a nessuno, men che meno a se stesso: sta soltanto dimostrando di essere ignorante e incapace di usare Google, visto che lo sbufalamento è in giro da anni.


Fonti: Snopes.com, Urbanlegends.com

Addio a Michael Jackson

Morto Michael Jackson, icona del pop


La BBC ha dato la notizia poco fa. Aveva cinquant'anni. Due icone della mia gioventù in due giorni.


Darkness Falls Across The Land...

Cosa chiedereste a un astronauta lunare?

Buzz Aldrin al RomaFictionFest, che cosa gli chiedo?


Il 6 luglio verrà presentato a Roma Moonshot, un docudrama di ITV, History Channel, ProSieben e TF1 dedicato alle missioni lunari, che presenterà immagini originali restaurate in alta definizione dei viaggi spaziali di cui ricorre il quarantennale in queste settimane.

L'anteprima si terrà al RomaFictionFest e sarà presente l'astronauta Buzz Aldrin (foto qui accanto), che insieme a Neil Armstrong effettuò il primo sbarco sulla Luna il 20 luglio 1969. E io sarò lì: è un'occasione che non voglio perdermi assolutamente.

C'è di meglio, e qui mi vengono le farfalle nello stomaco: c'è una ragionevole probabilità che mi capiti di poterlo intervistare come inviato della RSI. Faccia a faccia con un pezzo di Storia, ma anche con un essere umano che ha affrontato prove ancora più difficili nella sua vita personale: leggete questo brano della sua autobiografia, Magnificent Desolation, che racconta la sua lotta contro la depressione, l'alcolismo e "la malinconia delle cose compiute".

E' qui che si pone il problema: che cosa chiedergli, che non gli sia già stato chiesto fino alla nausea in questi quarant'anni e nel suo estenuante tour mondiale? Quali aspetti della missione e della sua vita affrontare? Come sfruttare al meglio, senza balbettare banalità, quei pochi minuti irripetibili che mi potrebbero essere offerti? Se avete idee, scrivetele nei commenti qui sotto.

2009/06/25

Appello per fermare l’attacco alla Luna

Fermate la NASA, vuole bombardare gli alieni sulla Luna


Alcuni siti di notizie, come Tiscali Notizie e Wikio, insieme a un bel numero di siti di informazione "alternativa", come Altrogiornale.org e persino il buon Straker di sciachimistica fama, hanno riportato acriticamente l'appello "del tabloid americano The Examiner" a proposito della "guerra alla Luna" che la NASA sarebbe pronta a dichiarare.

Infatti "l’ente spaziale americano, già questo prossimo autunno, si servirà di una nuova arma cinetica, del peso di circa 2 tonnellate, capace di lasciare sulla superficie del nostro satellite un cratere largo circa otto chilometri", dice Tiscali.

Non solo: "Secondo gli ex astronauti americani Buzz Aldrin e Neil Armstrong, convinti sostenitori del fatto che gli alieni non solo esistano ma siano persino a noi molto vicini, con colonie situate sul lato nascosto della Luna, bombardare la superficie del satellite naturale della Terra potrebbe esser considerato un atto ostile e per questo rischia di innescare una guerra."

Tiscali e le altre fonti precisano che l'"arma cinetica" si chiama LCROSS: vi suona familiare? E' la sonda ad impatto di cui ho scritto più volte in questo blog e che è stata lanciata pochi giorni fa. Una sonda che non farà affatto un cratere "largo circa otto chilometri", come dice l'articolo, manco fosse una bomba atomica, ma un buchetto di venti metri, stando alle FAQ della NASA, che evidentemente gli articolisti non si sono degnati di leggere.

Le stesse FAQ notano, oltretutto, che la Luna è bombardata naturalmente da meteore ben più grandi della sonda statunitense (per questo è butterata di crateri), ed è stata già colpita da altri veicoli terrestri ben più massicci, come i terzi stadi dei missili Saturn V delle missioni Apollo alla fine degli anni Sessanta. Se i seleniti ci fossero, l'attuale sonda statunitense sarebbe l'ultima delle loro preoccupazioni, e se dessero loro fastidio le cadute dei nostri veicoli ci avrebbero dichiarato guerra già quarant'anni fa.

Come avrete intuito, inoltre, né Aldrin né Armstrong sono in alcun modo sostenitori di presenze aliene vicine o lunari (anzi, Aldrin ha detto recentemente a Chetempochefa che fa causa a chi dice che lui ha visto degli UFO). L'articolo è insomma una panzana totale.

Come ha fatto una scemenza del genere ad approdare sulle pagine di un "tabloid" come l'Examiner? Semplice: i vari maestri della penna che hanno riportato la notizia non si sono accorti che l'Examiner citato come fonte non è un tabloid. E' un sito Web, creato come esperimento di citizen journalism da una società che possiede un giornale omonimo. Il sito Examiner.com permette a chiunque di pubblicare i propri "articoli" in cambio di una paga da fame (25 dollari al mese di media, secondo TechCrunch). Basta chiedere e si diventa "giornalisti".

Infatti i risultati si vedono. Sfogliando i titoli degli altri "articoli" scritti da Alfred Lambremont Webre, l'autore della perla sulla "guerra alla Luna" che ha ispirato il copiaincolla delle fonti italiane, si trovano vere e proprie pietre miliari del giornalismo, come "I giornalisti addetti alla Casa Bianca chiederanno conto a Obama della presenza di extraterrestri e UFO?" (qui), i legami fra cerchi nel grano e fine del mondo, e il grandioso "Fino a un miliardo di esseri umani viene rapito da extraterrestri iperdimensionali e gli umani sono in uno stato di dissonanza cognitiva" (qui). Per non parlare del fatto che il signor Lambremont Webre è convinto che esista una "faccia oscura della Luna", a dimostrazione che gli mancano persino le basi d'astronomia.

Felicitazioni vivissime all'articolista di Tiscali per aver infilato un altro chiodo nella bara del giornalismo.

Ci ha lasciato Farrah Fawcett, mito anche subliminale

Un'intera generazione (e forse più di una) la ricorda come la bionda delle Charlie's Angels. Il taglio della sua chioma divenne una moda planetaria nella seconda metà degli anni Settanta. Farrah Fawcett è morta di cancro oggi a 62 anni.

Quello che forse pochi sanno è che intorno al suo celeberrimo poster (dodici milioni di copie vendute, secondo alcune stime, che le fruttarono più del suo ruolo in Charlie's Angels) non circolava soltanto la venerazione di innumerevoli fan in tempesta ormonale, ma anche una delle prime leggende metropolitane riguardanti i messaggi subliminali. Nei suoi capelli, leggenda vuole, c'erano nascoste le lettere S, E, X, ed era dalla loro percezione subliminale che derivava l'attrattiva irresistibile del poster. Come no.


Se non le vedete, sono evidenziate qui:

Ci sarà tempo più avanti per riflettere sui motivi che spingono le persone a voler attribuire il successo e la celebrità a forze occulte e misteriose senza accettare che possano essere il risultato di doti naturali. Oggi è il momento di salutare in silenzio un pezzetto della nostra memoria collettiva che si congeda.

2009/06/24

Scie chimiche, rispondono i meteorologi

Convegno di meteorologia per la vita quotidiana, si parlerà (anche) di "scie chimiche"


Sabato 27 giugno si terrà a Pettenasco, vicino al Lago d'Orta, il convegno "La meteorologia nella vita quotidiana". Fra i temi che verranno discussi insieme ai meteorologi presenti ci sarà quello delle presunte "scie chimiche". Le accuse e i deliri menagramo degli sciachimisti hanno stufato, e i meteorologi scendono in campo. Ne vedremo delle belle, e sicuramente strada facendo impareremo come funziona realmente quel sottile velo d'atmosfera che ci protegge.

L'incontro si svolgerà dalle 9 alle 13 all'hotel La Sibilla Cusiana, in via Provinciale 48 (telefono (+39) 0323 888030, mail info chiocciola lasibillacusiana.com). Ecco i relatori e i rispettivi temi:

  • Mario Giuliacci (Centro Epson Meteo) - "Clima e tempo: effetti sul corpo e sulla psiche"
  • Flavio Galbiati (Centro Epson Meteo) - “La storia del clima e la storia dell’uomo”
  • Giovanni Tesauro e Alessandro Ceppi (Associazione MeteoNetwork)– “Presentazione dei lavori realizzati nell’ambito del corso di Meteorologia svolto nelle scuole”
  • Pierluigi Randi (Epson Meteo Regional Center-MeteoCenter) – “Meteorologia e presunte scie chimiche”
  • Gianluca Bertoni (Meteo Varese, Associazione MeteoNetwork) – “Le modificazioni indotte sulle correnti dalle catene montuose: sbarramento ed effetto favonico”
  • Marco Mancini (Politecnico di Milano) – “Meteorologia, Idrologia e Ingegneria nella gestione della risorsa idrica”
Parteciperà anche Piernando Binaghi, che si occupa del servizio meteo per la RSI (Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana).

A proposito di velo sottile, date un'occhiata a questo spezzone di un documentario della BBC di prossima uscita, nel quale James May, il conduttore, vola su un aereo-spia U-2 a 21 chilometri di quota: il doppio delle quote degli aerei di linea e ancora più in alto di quanto volasse il Concorde. Sopra di loro ci sono soltanto gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. In effetti è quasi come stare nello spazio, e lo si vede sia dalle tute, sia dalla vista che si gode dai finestrini. Questo sì che è fare documentari.

2009/06/23

In diretta dalla Luna

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2009/06/24.

Potete seguire adesso, in tempo reale, presso questa pagina della NASA, le immagini trasmesse dalla sonda lunare LCROSS mentre effettua uno swingby: si avvicina alla Luna per poi allontanarsi e "prendere la rincorsa" per il suo impatto previsto per ottobre. L'immagine a sinistra è trasmessa in diretta dalla sonda, a oltre 360.000 km dalla Terra; quella a destra è un'animazione basata sulla telemetria reale del veicolo. C'è anche un buffo feed di Twitter in cui la sonda "parla" in prima persona.

Nel frattempo, la sonda LRO lanciata contemporaneamente è entrata correttamente in orbita intorno alla Luna. Manterrà quest'orbita provvisoria per circa 60 giorni, mentre da Terra vengono attivati e collaudati tutti i suoi strumenti, e poi riaccenderà i motori per raggiungere l'orbita definitiva a 50 chilometri d'altezza sopra la Luna, dove resterà per circa un anno.


2009/06/24 - Video riassuntivo dello swingby


La Nasa ha pubblicato una pagina con i video della manovra e un grafico animato che spiega bene la "rincorsa" che sta prendendo LCROSS. E' interessante notare che la faccia della Luna che si vede nel video è quella che da Terra non si vede mai: quella che molti pensano erroneamente non sia mai illuminata.

2009/06/22

Podcast del Disinformatico su iTunes

Disinformatico radiofonico e tanti altri programmi RSI approdano su iTunes


Se volete automatizzare al massimo la vostra fruizione dei programmi della Radio Svizzera di lingua italiana e trovarvi il vostro podcast preferito già bell'e pronto sul vostro lettore MP3 portatile, ora avete un canale in più per farlo in modo molto semplice: la RSI ha da poco inaugurato una propria sezione podcast su iTunes.

La RSI era già su iTunes da parecchio tempo, ma ora l'offerta di programmi in podcast viene organizzata e resa più riconoscibile, suddividendola per rete, per genere o per grado di popolarità (c'è anche una classifica che mi lusinga molto, e ringrazio tutti per questo risultato).

Quasi tutti i programmi sono gratuiti, ma ci sono anche collegamenti ai brani musicali messi in vendita dal Coro della Radio svizzera e dall’Orchestra della Svizzera italiana. Resta comunque valido il sito standard della RSI per i podcast, rispetto al quale la sezione iTunes ha il vantaggio di consentire l'"abbonamento" (gratuito) ai podcast preferiti e di tenere in archivio un maggior numero di puntate (il Disinformatico in questo momento offre tutte le puntate fino a marzo scorso). Buon ascolto.

2009/06/21

Appello per bambina rapita in Brasile [UPD 2009/06/26]

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

"Aiutaci a diffondere questa foto al maggior numero possibile di persone. Questa bimba è stata sequestrata in una spiaggia di S.Paolo Brasile (Praia de Engenho)". Inizia così una delle varianti del testo dell'appello che sta circolando da qualche giorno in Rete, accompagnato dall'immagine qui accanto. Poi prosegue:

"Invia la foto,il costo è zero e può aiutare molto. Dio di sicuro ti ricompenserà. Oggi stai aiutando qualcuno, domani tu potrai essere aiutato. Pensa solo a questo! Non essere indifferente. Che Dio benedica tutti quelli che ci aiutano. Paqui GARCIA - 964 517056 - 605 279195".

Il testo nell'immagine dice: "Que Deus te abençoe, minha querida! Que Deus esteja contigo sempre! Que Deus te proteja e ilumine nossas preces! Porque nós te amamos muito! E vamos nos encontrar logo, meu amor!"

Se qualcuno conosce il portoghese e può dare una traduzione più precisa, me lo segnali nei commenti, ma mi pare di capire che il testo dica: "Che Dio ti benedica, mia cara! Che Dio sia con te sempre! Che Dio ti protegga e illumini le nostre preghiere! Perché ti amiamo molto! E ci incontreremo presto, amor mio!"

Finora le mie indagini non hanno ottenuto granché di risolutivo, per cui vi chiedo una mano. Ecco quello che ho trovato fin qui.

Aggiornamento: leggete le informazioni nuove arrivate dai lettori qui sotto.

La fotografia viene trovata da Tineye in pochissimi siti, nessuno dei quali offre informazioni particolarmente utili. Questa pagina brasiliana del sito O Quinto Poder associa il nome "Bia" alla foto, ma non è chiaro con quanta affidabilità lo faccia. La pagina linka questo testo, che porta la data del 4 agosto 2006:

AJUDEM A REPASSAR ESTA FOTO ( Urgente!!!)

P O R F A V O R, A M I G O S,

"Ajudem a passar esta foto para o maior numero de pessoas possiveis".

Esta e a foto de garotinha que foi sequestrada na Praia do Engenho, litoral norte de SP, ao lado de Barra do Una.

Vamos passar a foto adiante, nao custa nada e pode ajudar muito."

Informacoes:

Disque Denuncia (0800 15 63 15) e DEIC DIVISAO ANTISEQUESTRO (11) 3823-5867 / (11) 3823-5868.

La pagina in questione su O Quinto Poder offre un link per contatti: se qualcuno sa il portoghese e può chiedere dettagli sulle fonti dell'appello, oppure contattare i numeri (presumibilmente brasiliani) indicati nel testo qui sopra, mi avvisi.

Il testo italiano che accompagna l'appello indica un nome ("Paqui Garcia") la cui ricerca in Google non fornisce spunti; lo stesso vale per i numeri indicati, che sembrano essere telefonici ma mancano del prefisso. Stando sempre a Google, la "Praia de Engenho" citata è in realtà la "Praia do Engenho", che esiste. La ricerca di questo nome corretto della spiaggia insieme a "Bia" rivela vari siti che diffondono l'appello da luglio del 2006.

Un messaggio in un forum del sito antivirale Kaspersky.com, a maggio 2008, mette in relazione quest'appello con un virus e con un file, video_mariana_soares.wmv, e lo descrive come un tentativo di phishing che invitava a vedere altre foto della bambina presso un sito-trappola. Lo stesso tipo di segnalazione compare in portoghese in questo blog a settembre del 2008:

Caso você receba uma mensagem parecida com esta, NÃO CLIQUE em nada pois é VIRUS

Imagens de Mariana Soares:

video_mariana_soares.wmv

Pelo Amor de DEUS, DIVULGUE esse video.
Ajude a passar essas imagens,
para o maior número de pessoas possíveis.
Esta garotinha foi seqüestrada na Praia do Engenho,
litoral norte de SP, ao lado de Barra do Una.
Passe o video adiante, o custo é zero e pode ajudar muito.
Deus com certeza há de recompensar-te por isso.
Hoje estás ajudando alguém... Amanhã tu poderás ser o ajudado.

Que DEUS abençoe a todos que ajudarem!

Informações:
Disque Denúncia > 0800 15 63 15 ou
DEIC / DIVISÃO ANTI - SEQÜESTRO
>(11)3823-5867 ou 3823-5868 <


Tuttavia le versioni che ho ricevuto via mail non sembrano contenere pericoli. Potrebbe trattarsi di un malinteso, ma è anche possibile che qualche truffatore o vandalo senza scrupoli abbia pensato di usare il buon cuore della gente per diffondere un'infezione informatica e poi, tramite un copiaincolla, si sia perso il contenuto infettante del messaggio e sia rimasto soltanto il testo insieme all'immagine.

Presso un sito governativo dello stato di San Paolo trovate un vasto elenco fotografico di minori scomparsi nella zona: se volete provare a sfogliarlo, può darsi che contenga foto della bambina segnalata dall'appello.

Anche se l'indagine è ancora aperta, consiglio di non diffondere l'appello prima che venga autenticato da fonti affidabili; il rischio che sia un appello fasullo oppure tragicamente (o fortunatamente) obsoleto è alto, e comunque distribuirlo in Europa, così lontano dal luogo dove sarebbe avvenuto il rapimento, ha poco senso.


2009/06/26


Mistero risolto: si tratta di un rapimento realmente avvenuto ma felicemente risolto da tempo. Grazie alle indagini e alle conoscenze dei lettori, come RoMartinucci, Erry, Kidpix, Teteia, sono emerse fonti come Litoral Virtual, CAIS, Oquintopoder, che spiegano che la bambina, Beatriz Broit, era stata rapita, ma era stata poi rilasciata incolume, e che la notizia risale al 2005.

Qualcuno ha approfittato del clamore intorno alla vicenda per creare un cavallo di Troia: un salvaschermo che si presentava come un appello per la bambina scomparsa ma era in realtà un veicolo per un virus (Trojan-Downloader.Win32.Banload.jwx).

È quindi del tutto inutile diffondere ulteriormente l'appello che la riguarda.

Debutto come editore di me stesso

C'è ancora bisogno delle case editrici?


Oggi ho completato un esperimento durato parecchi mesi: scrivere e pubblicare un libro senza ricorrere a una casa editrice. Non che io abbia qualcosa contro le case editrici in quanto tali, per carità. Hanno un ruolo fondamentale nel distribuire i libri e far conoscere i loro autori.

Però mi hanno sfiancato i loro tempi tecnici lunghissimi, le sofferte reimpaginazioni malfatte, le revisioni arbitrarie (non dimenticherò mai la mia citazione di Neuromancer che divenne New Romancer, manco avessi scritto un libro sulla musica anni 80) e le modifiche scriteriate dettate dall'ufficio marketing. E' (anche) per questo che non pubblico più libri da tempo.

Così ho cercato una soluzione che mi permettesse di riprendere il controllo completo del processo di produzione, dall'impaginazione (fattibile anche con OpenOffice.org) alla grafica alla tiratura alla scelta del formato, e di evitare che altri mettessero mano al mio testo senza chiedermelo. Non che io sia infallibile, ma visto che il nome in copertina è il mio, se ci devono essere errori, che siano almeno colpa mia. Ho cercato anche una soluzione rapida, adatta ai tempi di oggi, del tipo "io ti mando il PDF e tu entro una settimana mi mandi il libro stampato".

Dopo aver esaminato vari siti di editoria istantanea o self-publishing, fra cui il popolare Lulu.com, ho scelto Ilmiolibro.it, presso il quale ho messo in vendita (a prezzo di costo, 9,30 euro) Zerobubbole Pocket, il libro che ho scritto con il Gruppo Undicisettembre per segnalare gli oltre 110 errori del video Zero di Giulietto Chiesa e Franco Fracassi: quello che sostiene una contraddittoria miscela di teorie di complotto intorno agli attentati dell'11 settembre 2001.

Mi serviva un testo pronto, non troppo lungo, con un po' d'immagini e di formattazione complessa, e avevo pronto quello, così l'ho reimpaginato per il formato pocket, ho generato il PDF, e in un battibaleno ho ottenuto il libro: un oggetto tangibile, a colori e in un pratico formato tascabile, che si può ordinare online e arriva per posta comodamente a casa. Dopo tanti PDF e blog, la sensazione tattile di vedersi fra le mani il frutto delle proprie fatiche letterarie diventa straordinariamente appagante. O forse sono io che sono feticista.

Il testo del libro è comunque disponibile in formato PDF gratuito, con licenza Creative Commons, per chi preferisce risparmiare e rinunciare alla comodità e al piacere di sfogliare la carta o vuole effettuare ricerche nel testo, ed è sfogliabile direttamente qui sotto grazie a Scribd.

Se l'esperimento piacerà a voi quanto è piaciuto a me, riprenderò a scrivere e pubblicare libri sui vari argomenti che ho seguito in questi anni: dai diritti digitali all'obsolescenza dei formati alle nuove tecniche di giornalismo online alle bufale grandi e piccole. I prossimi progetti, già in cantiere, riguardano lo sbarco sulla Luna e le famigerate "scie chimiche". Fatemi sapere.



Di Zerobubbole Pocket esiste anche una traduzione francese, Zéro Pointé, liberamente scaricabile e realizzata dai colleghi Jérôme Quirant e Rudy Reichstadt dei siti francesi di debunking Conspiracywatch.info e Bastison.net, dato che il video di Chiesa e Fracassi è stato presentato anche in Francia.


Self-publishing all'atto pratico


Iscriversi a Ilmiolibro.it è gratuito. Si crea un account e si caricano i propri testi (come PDF, se volete il controllo totale dell'impaginazione, o in altri formati, compreso Word). La copertina va caricata separatamente come immagine grafica, se ne volete una personalizzata; altrimenti potete scegliere dai modelli predefiniti offerti dal sito. Si possono scegliere vari formati, immagini a colori o in bianco e nero, e copertine rigide o morbide. Soprattutto, trattandosi di un servizio di stampa, non c'è alcuna cessione di diritti: quello che scrivete resta vostro, e vi limitate a dare a Ilmiolibro.it il permesso di stampare e vendere il vostro testo.

Vendere, appunto: bisogna quindi dare le coordinate bancarie del conto sul quale si vogliono ricevere i guadagni delle (eventuali) vendite. Potete scegliere un prezzo a piacere, purché sia pari o superiore al prezzo minimo di produzione definito dal sito. Un libro pocket di 88 pagine con illustrazioni a colori, come ho scelto io, viene a costare appunto 9,26 euro (che ho portato a 9,30 per far cifra tonda) oppure circa 5 euro in bianco e nero. Ilmiolibro.it offre un pratico servizio di preventivazione online automatico.

Tutto molto bello, ma i problemi ci sono. La formula d'acquisto è un po' disincentivante, perché per comperare bisogna creare un account: lo fanno molti siti, ma è ridicolo. E' come se andassi in libreria e mi chiedessero la carta d'identità per comperare un libro.

Poi c'è il costo di spedizione. Si va a peso, per cui si pagano 5,95 euro più IVA per le spedizioni fino a un chilo. Questo significa che una singola copia di un libro come Zerobubbole Pocket, spedita a casa, passa da 9,30 a circa 15 euro. E' vero che il costo di spedizione può essere spalmato su più libri, come si fa per gli acquisti presso Amazon e simili, e c'è la comodità di non dover uscire a cercare nelle librerie, ma è comunque un discreto ostacolo. Per un aspirante editore di se stesso conviene forse farsi spedire a casa un certo numero di copie e poi venderle in occasione di apparizioni pubbliche.

L'interfaccia di Ilmiolibro.it è un po' complessa e inflessibile: soprattutto non consente ripensamenti una volta che si è cliccato su "visto si stampi" (etichetta ingannevole, dato che in realtà non viene stampato nulla ma semplicemente si fissa il contenuto del libro). A differenza di Scribd, Ilmiolibro.it non consente di caricare una versione aggiornata o corretta del testo: occorre creare da capo una nuova edizione. Questo può falsare le classifiche di vendita.

Un altro aspetto curioso è che quando qualcuno effettua un acquisto, i suoi dati (nome, cognome, indirizzo e codice fiscale) vengono comunicati all'autore. Non capisco quale sia l'utilità di questa misura piuttosto invadente.

Funzionerà il self-publishing, o è solo un esercizio di vanità? Non lo so: molti servizi online sono nati come sfoghi di vanità personali e poi sono maturati diventando qualcosa di diverso. E' anche per questo che sto facendo l'esperimento. E' sicuramente un canale di comunicazione in più, che permette di raggiungere chi è refrattario ai lettori digitali di libri e in generale alla lettura online. Un libro di carta si porta in spiaggia senza problemi, un Kindle meno. E' un servizio molto comodo per piccole tirature di manualistica da realizzare in tempi stretti.

Di certo, però, non risolve il problema fondamentale di ogni autore: farsi conoscere. Ed è questo, probabilmente, il ruolo che avranno in futuro gli editori, non più consumatori di carta, ma selezionatori e promotori di talenti. A patto di sapersi adeguare ai tempi che cambiano.

Un nerd alla Casa Bianca. Era ora

Mi dispiace non avere il tempo di tradurlo e sottotitolarlo, ma questo video in cui John Hodgman (quello degli spot Apple "Io sono un Mac. Io sono un PC") prende affettuosamente in giro Barack Obama è un segno divertente ma profondo dei tempi incredibili in cui viviamo.

Avreste mai pensato di vedere il giorno in cui il destino dell'Iran sarebbe stato "legato ai cicli di sonno dei manutentori di Twitter e Youtube"? Un fatto che neppure il più fantasioso sceneggiatore di Hollywood avrebbe considerato plausibile. O di vedere il giorno in cui il presidente degli Stati Uniti sarebbe stato non solo di colore (pura fantascienza, fino a poco fa), ma avrebbe saputo cos'è un saluto vulcaniano e lo avrebbe saputo fare? E sarebbe stato disposto a litigare con gli addetti alla sicurezza pur di tenersi il telefonino? Santo cielo, l'inquilino precedente cadeva dai Segway (se capite l'allusione, siete anche voi nerd).

Sono cose che danno la sensazione che finalmente qualcuno nella stanza dei bottoni sia uscito dal medioevo polveroso e ottuso ed entrato nel mondo reale e che grandi cose possano succedere. Lo abbiamo sempre detto, fra noi, che un pugno di nerd informatici ben piazzati avrebbe potuto cambiare il mondo. Ne abbiamo piazzato uno alla Casa Bianca. Uno che sa cos'è un bubble sort. E' la rivincita dei nerd sui cowboy tutti azione e niente cervello. Visto il casino che hanno fatto finora i cowboy, c'è da sperare.

Forse sono io che mi illudo. Forse questo è soltanto un video divertente in cui un comico cicciottello prende in giro un presidente per le sue grandi orecchie "chiaramente finte e protesiche" come quelle di Leonard "Spock" Nimoy e lo saluta in un modo che farà venire i lucciconi ai Trekker. Ma forse no. Buona visione.

Aggiornamento (2019/08/20): Il video “embeddato” non funziona più. Il link, per chi volesse tentare di ritrovarlo, è questo.

2009/06/20

Le cose che non colsi - 20090620

Impatti lunari, Iran online e molto altro


Sono state pubblicate le ultime immagini della Luna in HD, riprese a bassissima quota dalla sonda giapponese Kaguya (da non confondere con la statunitense LRO partita pochi giorni fa) prima che si schiantasse intenzionalmente sulla Luna. Ne parlo nel blog Complotti Lunari.

Da Marte arrivano invece le prime "prove inequivocabili" geologiche della presenza di un grande lago nel passato, che ha lasciato i segni classici delle rive, rilevati dalla sonda automatica HiRISE. Io sto ancora aspettando il momento in cui una delle rocce davanti alle fotocamere dei robottini mobili della NASA su Marte si alzerà sulle zampette e si sposterà per non essere investita.

Il sorprendente ruolo di Twitter, dei social network e di tutta Internet nel difendere la libertà d'informazione nei paesi che ancora pensano di poter far funzionare le censure è messo in luce da una serie di articoli che segnalano i vari metodi usati per eludere gli oscuramenti iraniani riguardanti le manifestazioni post-elettorali: sono linkati presso BoingBoing 1, BoingBoing 2. Ci sono feed appositi di foto su Flickr e di video su Youtube. La BBC segnala che il suo segnale satellitare viene disturbato da un'interferenza proveniente dall'Iran, in violazione dei trattati internazionali. Intanto, le immagini delle manifestazioni pro-Ahmadinejad vengono photoshoppate per farle sembrare più imponenti (foto qui sotto). Trucchetti davvero patetici. E quando si leggono frasi come "Zahra Rahnavard [moglie del candidato Mir Hussein Musavi] ha detto nella propria pagina di Facebook che la manifestazione andrà avanti", corre un brivido. Chi l'avrebbe mai detto che Facebook sarebbe stato strumento di democrazia e libertà d'opinione?



Samsung offre un video dimostrativo molto fantascientifico ma concreto di una tessera d'identificazione che incorpora uno schermo OLED da 240 x 320 sul quale viene mostrata la testa della persona da tutte le angolazioni. Bonus: non c'è bisogno di alimentazione interna, perché l'energia per alimentare lo schermo arriva dal trasmettitore RFID usato per leggere la tessera.

Star Trek: stiamo perdendo il capitano Kirk? William Shatner, l'interprete originale del capitano nella serie classica, fa imbestialire il popolare conduttore Conan O'Brien con i suoi gestacci durante un'intervista televisiva. L'articolo è del Daily Mail, per cui va prese con doppie pinze, ma le immagini sembrano inequivocabili.

Tutte le chicche del nuovo film Star Trek trovate finora sono segnalate su Trekmovie.com.

Bella stellaria: la voce di Wikipedia latina (pardon, Vicipaedia) dedicata a Guerre Stellari. Geniale. Provate a leggerla senza ridere.

Apple, che molti ritengono invulnerabile e infallibile, ha rilasciato ben 46 rattoppi per Safari e WebKit per l'iPhone e l'iPod touch con la pubblicazione della versione 3.0 del software per questi dispositivi.

Innamorati dell'iPhone e intrigati dalla funzione antifurto che permette di localizzare il telefonino di Apple? Non siate troppo fiduciosi. La funzione è disattivabile facilmente dal ladro, se non blindate il telefonino con una password. Le istruzioni sono qui su Gizmodo.

Qualche tempo fa è uscito un rapporto del GAO statunitense che annunciava rischi e magagne per il futuro del GPS. Poi è uscita una parziale smentita ufficiale (via Twitter!). Ora l'USAF segnala problemi con il satellite GPS più recente.

In Svizzera stanno per diminuire i prezzi dei lettori MP3 e dei registratori con disco rigido: a partire dal primo luglio verranno ridotte fortemente le indennità di diritto d'autore che gravavano almeno per il 10% sul prezzo d'acquisto (ma sostanzialmente rendevano immune da ogni controversia di copyright il proprietario del lettore). Secondo l'Associazione Consumatrici della Svizzera italiana e Ticinonline, per esempio, un lettore MP3 da 1 GB oggi è gravato da 14,85 franchi d'indennità; da luglio quest'import scenderà a 80 centesimi. I lettori più capienti avranno riduzioni meno drastiche (16 GB passeranno da 28,85 a 12,80 franchi). Per i registratori su HD, l'importo scenderà da 86,50 a 25 franchi.

Foto ultrarapide. Avete presente quelle foto che mostrano i bicchieri che si rompono o i palloncini mentre scoppiano? Qui ce n'è qualche bell'esempio. C'è un trucco per farle anche con una fotocamera economica, se ha un tempo di posa lungo: farle al buio e usare un lampeggiatore. L'otturatore della fotocamera è aperto, ma non registra nulla (essendo al buio) salvo il brevissimo istante in cui lampeggia il flash. Qui c'è una miniguida in inglese.

Un altro trucchetto utile per far fare alla vostra fotocamera foto impensabili è il digiscoping: usare un telescopio come teleobiettivo. Questa pagina spiega come fare, anche se la fotocamera non ha l'obiettivo rimovibile.

Volete che il vostro Linux somigli al Mac come interfaccia? Provate Mac4Lin. Non garantisco nulla, ma l'aspetto è intrigante.

Virus per Mac. Ma solo per scherzo: è Newton, un finto virus che usa l'accelerometro contenuto nei laptop Apple per far cadere e rotolare le icone come se reagissero alla forza di gravità. Perfetto per fare scherzi agli amici malati di Mac. Costa meno di 10 dollari presso Troika.

Windows 7 preinstallato sui netbook costerà il doppio di XP? Così dice DigiTimes, segnalato da The Register. La Starter Edition costerebbe agli OEM da 45 a 55 dollari, contro i 25-30 di XP.

Sapete cos'è un saser? E' un laser acustico. Come un laser produce un fascio coerente di luce, un saser produce un fascio di onde sonore nella gamma dei terahertz che non s'allarga. Le applicazioni possibili sono nell'ultramicroscopia e nella produzione di semiconduttori. I dettagli sono qui su New Scientist.

Myspace in crisi: Rupert Murdoch pagò 580 milioni di dollari nel 2005 per avere Myspace.com, ma ora sono attesi circa 500 licenziamenti (un sesto dei dipendenti) alla Fox Interactive Media che è padrona d Myspace. Mentre i visitatori USA di Myspace sono calati del 2% ad aprile (71 milioni) rispetto all'anno precedente, Facebook ha aumentato i propri dell'89% (67 milioni). Gli analisti prevedono un calo del 15% per i ricavi pubblicitari di Myspace e un aumento del 10% per Facebook. E un remunerativo contratto di Myspace con Google scade a luglio 2010. I dettagli sono qui.

Trovato un pianeta in un'altra galassia? Così pare secondo le ricerche di Francesco de Paolis dell'INFN e dei suoi colleghi in Svizzera, Spagna e Russia. Qui c'è il sunto della BBC, che evita gli scivoloni imbarazzanti della notizia come riportata da molte testate italiane e spiega l'astuzia del microlensing che permette queste "visioni" eccezionali.

Basta uscite analogiche HD sui lettori Blu-Ray: i magnati del diritto d'autore pensano di poter bloccare la pirateria riducendo a definizione standard l'uscita analogica del lettori entro fine 2010. Ridicolo e inutile. I dettagli sono qui su Ars Technica.

Se volete vedere che aspetto ha un articolo d'aviazione divulgativo scritto come si deve, leggete cosa scrive Miles O'Brien a proposito del Volo 447 precipitato nell'Atlantico per ragioni ancora non chiare.

2009/06/19

Bing permette di filtrare i video osé

Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, è partito bene, ma come accennato di recente ha incontrato alcune resistenze (insieme a molto interesse da parte di una certa fetta di utenti) perché consentiva di scavalcare i filtri antiporno aziendali e di vedere video decisamente scollacciati.

Microsoft ha rimediato alla magagna assegnando a questi video un dominio separato, explicit.bing.net, e includendo nella stringa di ricerca l'indirizzo del sito dal quale provengono i video, in modo da consentire agli amministratori dei filtri di bloccare selettivamente questi contenuti ma lasciare intatto il funzionamento del motore di ricerca. Tutti i dettagli sono nel blog di Bing.

Opera Unite, per l’Internet senza intermediari?

Opera vuole tagliar fuori Facebook e soci



L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

E' disponibile la versione beta di Opera 10, nuova edizione di uno dei programmi di navigazione alternativi più venerati di qualche anno fa ma che ha perso parecchia popolarità, soppiantato principalmente da Firefox nelle simpatie dei navigatori.

La versione 10 si distingue in particolare perché a partire dalla build del 16 giugno contiene Opera Unite: un software che permette di condividere foto, musica in streaming, messaggi, chat e testi e anche creare un "mini-Facebook" senza dover dipendere dai ghiribizzi e dalle censure arbitrarie dei siti di blogging o social networking tradizionali, come appunto Facebook, Blogger o Myspace.

Il concetto è molto semplice e in sé non è una novità: usare il proprio computer come server. Non occorre caricare le foto da qualche parte per condividerle: basta tenerle sul computer e usare Opera Unite per renderle visibili a tutta Internet o alle persone che scegliamo. La novità è che la condivisione è resa semplicissima.

Ci sono però due problemi: chi usa Opera Unite dipende comunque da qualcuno, ossia dal sistema di smistamento del traffico di Opera. E bisogna tenere sempre acceso il computer. Trovata per far parlare di sé o vera innovazione? Saranno gli utenti a deciderlo. Opera è disponibile per Windows, Mac e Linux.

Fonti: SFgate, Opera Labs, Gizmodo, Slashdot

Tempi duri per i lunacomplottisti: è partito LRO

Lanciata sonda spaziale che fotograferà i luoghi degli allunaggi


E' partito con successo poche ore fa da Cape Canaveral il veicolo spaziale automatico LRO/LCROSS, che renderà difficile la vita a chi insiste a credere che gli sbarchi lunari degli astronauti furono falsificati in studio.

Come bonus, la missione schianterà sulla Luna ad altissima velocità uno stadio del veicolo di lancio, producendo un enorme pennacchio di polvere che sarà visibile dalla Terra. Lo farà per ragioni scientifiche, certo, ma questa è comunque scienza col botto, in stile Mythbusters.

La missione della NASA è infatti duplice: il razzo Atlas Centaur lanciato ieri (alle 23:32 ora italiana) trasporta due sonde distinte. Una, la LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), arriverà sulla Luna fra tre giorni (martedì, nella migliore tradizione di Star Trek) e verrà collocata in un'orbita polare intorno al nostro satellite naturale, a 50 chilometri d'altezza.

Da lì eseguirà una serie di rilievi termici, altimetrici e fotografici di alta precisione per creare una mappa dettagliatissima del suolo lunare e cercare eventuali tracce d'acqua e luoghi ottimali per i futuri allunaggi umani, soprattutto ai poli della Luna, oggi poco conosciuti, dove si spera di identificare zone permanentemente illuminate e zone permanentemente in ombra, utili per le missioni successive.

Interessante, ma c'è di più: LRO è la prima sonda lunare che volerà abbastanza bassa, ed avrà una fotocamera sufficientemente potente, da poter fotografare i luoghi dove sbarcarono gli astronauti delle missioni Apollo con dettaglio sufficiente a mostrare le tracce degli sbarchi. La LROC (Lunar Reconnaissance Orbiter Camera) è infatti in grado di risolvere oggetti fino a un metro di dimensioni, per cui nelle sue foto saranno ben visibili i veicoli lunari e specialmente le loro lunghe ombre nel mattino e nel tramonto selenico. Questo dovrebbe rendere un po' più difficile la vita di coloro che sostengono che non siamo mai andati sulla Luna, anche se sicuramente la loro fervida fantasia s'inventerà qualche scusa.

Peccato che le prime foto di questo genere non arriveranno in tempo per il quarantennale del primo sbarco umano del 20 luglio 1969; sarebbe stato un bel modo di celebrare l'evento. Ma arriveranno. Il sito dedicato a questa parte della missione, con foto e video esplicativi, è http://lro.gsfc.nasa.gov. La fotocamera LROC ha anche un sito tutto suo (http://lroc.sese.asu.edu).

Ancora non basta: la seconda sonda, LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Spacecraft), inseguirà il secondo stadio del missile di lancio durante il suo schianto sul suolo lunare. L'impatto di questo secondo stadio, previsto fra circa tre mesi (l'8 ottobre), solleverà una nube di polvere e detriti che sarà visibile da Terra con qualunque buon telescopio (ne basta uno da 25-30 cm) e potrà essere alta fino a 50 chilometri. Spettacolare, ma anche utile: l'impatto è il modo più efficiente per scavare un buco nel suolo lunare ed analizzarne il contenuto alla ricerca di ghiaccio d'acqua. Quattro minuti dopo, la sonda LCROSS volerà attraverso la nube, analizzandola in tempo reale prima di schiantarsi anch'essa. Il sito di questa parte della missione è http://lcross.arc.nasa.gov.

La cosa bella delle missioni spaziali moderne è che grazie a Internet non siamo più costretti a dipendere dai capricci dei palinsesti televisivi, che magari preferiscono dedicarsi all'esplorazione dei rilievi della starlette di turno o propinarci l'ennesima acrobazia politica invece di festeggiare questi successi dell'ingegno umano. Il lancio è stato infatti trasmesso in streaming ieri sera da Spaceflightnow.com e la NASA offre blog, Facebook e Twitter aggiornati in tempo reale; tutte le immagini e i dati saranno pubblicati su Internet, e c'è una campagna osservativa internazionale online per le migliori immagini della nube di polvere.

2009/06/15

Rivista scientifica colta a pubblicare un articolo di parole a caso

11/9: rivista scientifica pubblica articolo pro-complotto. E ne accetta uno di parole a caso


Qualche tempo fa i complottisti undicisettembrini hanno esultato perché hanno ottenuto la pubblicazione in una rivista scientifica, l'Open Chemical Physics Journal, di un loro articolo che "dimostrava" la presenza di sostanze esplosive nelle Torri Gemelle.

Secondo loro, in particolare secondo uno degli autori, Steven Jones, l'articolo era stato "sottoposto a un rigoroso riesame [peer review] con molte pagine di commenti duri che hanno richiesto al nostro gruppo MESI di esperimenti e studi supplementari." A suo dire, era stato "il peer review più difficile che ho mai subìto".

Adesso salta fuori che la medesima casa editrice, la Bentham Science Publishers, aveva accettato per la pubblicazione nella propria rivista Open Information Science Journal anche un articolo-burla intitolato Deconstructing Access Points (letteralmente, "Decostruzione di access point") composto automaticamente da un software, SCIgen, che imita lo stile degli articoli scientifici ma usa parole prese a caso. Un esempio:

In questa sezione vengono discussi gli studi esistenti sugli alberi rossi-neri, le valvole elettroniche e il materiale didattico [10]. Analogamente, il recente lavoro di Takahashi suggerisce una metodologia volta a fornire modalità robuste, ma non offre un'implementazione [9].


In originale:

In this section, we discuss existing research into red-black trees, vacuum tubes, and courseware [10]. On a similar note, recent work by Takahashi suggests a methodology for providing robust modalities, but does not offer an implementation [9].


L’articolo fasullo era stato creato da Philip Davis, statunitense laureato in biblioteconomia e scienza dell'informazione presso la Cornell University di Ithaca, nello stato di New York, e Kent Anderson, membro del comitato editoriale del New England Journal of Medicine, come riferisce Davis stesso.

La beffa è raccontata in dettaglio nel blog Undicisettembre insieme ad altri esempi di articoli-esca creati per verificare la reale qualità del controllo editoriale delle riviste scientifiche. Che non sono affatto tutte uguali, per cui non bisogna prendere per oro colato un articolo soltanto perché è stato pubblicato in una rivista che si dichiara "scientifica".

Chissà se ora i complottisti che avevano pubblicato con tanto entusiasmo la notizia della loro apparente emancipazione "scientifica" pubblicheranno anche questo sbugiardamento imbarazzante dell'editore che li ha ospitati.

Per ADNKronos la Luna è abitata

Sonda giapponese cade sulla Luna. Per fortuna in un'"area disabitata", rassicura Adnkronos


Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di Luca Canteri, citato con il suo permesso, e grazie alle segnalazioni di numerosi lettori. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Finalmente nero su bianco la notizia che tanti ufologi aspettavano: l'ammissione che gli alieni esistono e sono sulla nostra porta di casa, sulla Luna. E saranno pure un po' seccati che facciamo piovere satelliti sulle loro teste.

Adnkronos infatti scrive che la sonda spaziale giapponese Kaguya, partita per la Luna a settembre del 2007, si è schiantata al termine della propria missione, ma per fortuna lo ha fatto "in un'area disabitata". Perché, sulla Luna ci sono anche zone abitate?

Non paga di questa perla, Adnkronos aggiunge anche che "Gli strumenti della sonda hanno scoperto che l'ultima eruzione di magma vulcanico nei 'mari lunari' prima di quanto si ritenesse. E' accaduto 2,5 miliardi di anni fa e non 3 come gli scienziati avevano ipotizzato." A parte lo sprazzo d'ermetismo ungarettiano nell'omettere il verbo nella prima frase, se l'ultima eruzione è avvenuta 2,5 miliardi di anni fa anziché 3, vuol dire che è avvenuta dopo, non "prima di quanto si ritenesse".

Ci sarebbe anche da dire qualcosa sull'occhiello "Riscritta la toponomastica del luogo". La toponomastica si occupa dei nomi dei luoghi, che però Kaguya s'è ben guardata dal cambiare. Non è andata in giro per la Luna a modificare i nomi dei crateri e dei monti. Non dovremo ristampare tutte le mappe seleniche. Kaguya aveva a bordo un sensore altimetrico che ha eseguito dettagliatissimi rilievi della superficie della Luna, per cui la parola che sfugge all'estensore dell'articolo di Adnkronos come un'anguilla insaponata vorrebbe sfuggire a Valeria Marini è semmai topografia.

E' troppo chiedere che le notizie scientifiche vengano scritte da qualcuno che abbia una vaga conoscenza dell'argomento? Non pretendo che sappia risolvere equazioni di terzo grado usando gli stuzzicadenti, ma che almeno conosca il concetto di "prima" e "dopo" e sappia che la Luna non è abitata.

O almeno questo è quello che vogliono farci credere.

2009/06/14

Scie chimiche, conferenza antibufala a Torino il 19 giugno

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2009/06/16.

Il CICAP Torino propone il ciclo di conferenze all’aperto “Mysteri al Mausoleo” presso la sede di Torino del CICAP, al Mausoleo della Bela Rosin, in Strada del Castello di Mirafiori 148/7. In caso di pioggia gli incontri avverranno presso la biblioteca civica Cesare Pavese in Via Candiolo 79. Ogni conferenza avrà inizio alle 21, con apertura al pubblico ed ingresso gratuito.

Segnalo in particolare la conferenza “Tracce nel Cielo: le scie chimiche” di Simone Angioni, Dottore in Chimica, coordinatore del Gruppo CICAP Lombardia, che svolge attività di ricerca presso l’Università di Pavia.

Per ulteriori informazioni: torino@cicap.org.


Aggiornamento 2009/06/16: incontro pro-scie di Cesena. Ho ricevuto da una persona del pubblico che era presente un resoconto dell'incontro sciachimista di pochi giorni fa a Cesena, con Marcianò, Pattera, Penna e altri. Se vi interessa, è qui.