Mi dispiace non avere il tempo di tradurlo e sottotitolarlo, ma questo video in cui John Hodgman (quello degli spot Apple "Io sono un Mac. Io sono un PC") prende affettuosamente in giro Barack Obama è un segno divertente ma profondo dei tempi incredibili in cui viviamo.
Avreste mai pensato di vedere il giorno in cui il destino dell'Iran sarebbe stato "legato ai cicli di sonno dei manutentori di Twitter e Youtube"? Un fatto che neppure il più fantasioso sceneggiatore di Hollywood avrebbe considerato plausibile. O di vedere il giorno in cui il presidente degli Stati Uniti sarebbe stato non solo di colore (pura fantascienza, fino a poco fa), ma avrebbe saputo cos'è un saluto vulcaniano e lo avrebbe saputo fare? E sarebbe stato disposto a litigare con gli addetti alla sicurezza pur di tenersi il telefonino? Santo cielo, l'inquilino precedente cadeva dai Segway (se capite l'allusione, siete anche voi nerd).
Sono cose che danno la sensazione che finalmente qualcuno nella stanza dei bottoni sia uscito dal medioevo polveroso e ottuso ed entrato nel mondo reale e che grandi cose possano succedere. Lo abbiamo sempre detto, fra noi, che un pugno di nerd informatici ben piazzati avrebbe potuto cambiare il mondo. Ne abbiamo piazzato uno alla Casa Bianca. Uno che sa cos'è un bubble sort. E' la rivincita dei nerd sui cowboy tutti azione e niente cervello. Visto il casino che hanno fatto finora i cowboy, c'è da sperare.
Forse sono io che mi illudo. Forse questo è soltanto un video divertente in cui un comico cicciottello prende in giro un presidente per le sue grandi orecchie "chiaramente finte e protesiche" come quelle di Leonard "Spock" Nimoy e lo saluta in un modo che farà venire i lucciconi ai Trekker. Ma forse no. Buona visione.
Aggiornamento (2019/08/20): Il video “embeddato” non funziona più. Il link, per chi volesse tentare di ritrovarlo, è questo.
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