Il disastro del volo Air France 447, caduto l'1 giugno scorso nell'Atlantico con 228 persone a bordo, ha fatto ripescare delle immagini impressionanti che girano su Internet sotto forma di catena di Sant'Antonio.
Le immagini vengono attribuite in alcuni casi al volo Air France e in altri alla collisione in volo fra un Boeing 737 e un Embraer Legacy avvenuta nel settembre del 2006. La storia che accompagna le immagini parla di foto ritrovate nella memoria digitale di una fotocamera di un passeggero, Paulo G. Muller di Porto Alegre. La fotocamera sarebbe andata distrutta, ma le foto sarebbero sopravvissute.
In realtà si tratta di una bufala creata appositamente per dimostrare quanto gli utenti di Internet siano facilmente manipolabili e non si soffermino a riflettere sulla plausibilità di queste storie che ricevono dagli amici e dai colleghi.
Come spiega egregiamente Hoax-slayer.com, la collisione descritta è autentica, ma le immagini sono tratte dal telefilm Lost. I fan della serie riconosceranno Kate, la donna che usa la maschera per l'ossigeno, e la persona che le sta accanto, l'ufficiale di polizia che la stava scortando e di cui lei era prigioniera: si vedono le manette, che non fanno parte della dotazione standard dei voli di linea.
L'origine della storia è un blogger brasiliano, Carlos Cardoso, che la pubblicò il 26 ottobre 2006 nel proprio blog per vedere quanti ci sarebbero cascati nonostante gli evidenti indizi di bufala. L'esperimento ha funzionato oltre ogni previsione, visto che gira tuttora a quasi tre anni di distanza e ha preso vita propria, adattandosi di volta in volta alle tragedie aeree del momento.
Aggiornamento 2009/06/22: ci casca la TV boliviana
Se vi stavate chiedendo chi mai possa essere così tonto da non rendersi conto che le foto sono fasulle, Ticinonline segnala (anche con un video) che "Sul canale boliviano P.A.T. sono state presentate durante il telegiornale, alcune fotografie dei passeggeri in preda al panico pochi secondi prima di precipitare. La giornalista - come è possibile vedere nel video allegato - lanciando il servizio televisivo, aveva perfino sottolineato che le immagini erano state girate da una fotocamera digitale «Casio Z750»."
Nessun commento:
Posta un commento