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1997/09/28

[IxT] Altre cifre su Internet: crescita zero? (28 settembre 1997)

Certo che avere delle cifre precise a proposito di Internet è proprio dura: dopo quelle un po' controverse snocciolate da Alchera e citate in un mio msg precedente, eccovi altri dati sulla situazione della rete nel mondo.

La Network Wizards, società di consulenza tecnologica di Menlo Park, california, ha fatto una semplice conta: quella degli host di Internet, vale a dire quanti computer sono raggiungibili tramite la rete. Ebbene, il loro numero attuale è 19,5 milioni.

I dati della Network Wizards vengono pubblicati sul Web semestralmente. La sorpresa è che stavolta i numeri indicano che la crescita di Internet, se la misuriamo in termini di numero di host, sta rallentando.

Tuttavia questo numero non dice nulla a proposito della crescita del numero di utenti: AOL.COM, ad esempio, è costituita da pochissimi host ma si porta dietro 12 milioni di utenti. Molti siti sono inaccessibili alla conta della Network Wizards perché nascosti dietro firewall aziendali.

Tanto per aggiungere altri numeri alla confusione, la IDC dice che gli utenti americani di Internet sono poco più di 30 milioni; la Intelliquest e la Nielsen dicono che sono oltre 45.

Il tutto, naturalmente, in crescita esponenziale, come vuole il mito di Internet. chi ha ragione? Forse la domanda da porsi, in stile Mai Dire Gol, è "chi se ne frega lo vogliamo aggiungere?". ahime', ci sono tante persone, soprattutto nel marketing, che hanno bisogno di queste cifre per impressionare i loro potenziali clienti.

L'estrema variabilità di queste stime indica però che nessuno in realtà sa quanto è grande Internet.

E credo che per noi Internettisti la rete sia già più grande di quanto potremo mai esplorare.

Fonte: Fortune Magazine, edizione del 13 ottobre 1997, p. 90.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1997/09/24

[IxT] In quanti siamo? E chi siamo? (24 settembre 1997)

Ecco un aggiornamento per pagina 8 di "Internet per tutti" che penso sia di interesse generale: alcune cifre sul numero di utenti Internet in Italia.

L'osservatorio statistico Alchera ha pubblicato alcuni dati sulla diffusione di Internet in Italia. Gli utenti sono attualmente

2.348.000, contro 1.377.000 di marzo 1997.

Questa cifra rappresenta il 5 per cento degli italiani di età compresa fra 14 e 80 anni (mio figlio Simone, che ne ha 12 e ha una sua home page, sarà contento di sentirsi escluso).

Sempre nello stesso periodo, le aziende collegate a Internet sono salite dal 54 al 65 per cento.

Infine, la stessa fonte indica che ci sono circa sette milioni di persone che possiedono un computer (il 14,8 per cento della popolazione italiana).

Fonte: il Giornale, 23 settembre 1997, pagina 34.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1997/09/17

[IxT] Contrordine: Internet NON uccide la televisione (17 settembre 1997)

Come tanti miti e cliché, anche quello secondo il quale chi usa Internet segue meno la televisione e gli altri media sembra che sia una grossa fesseria.

Se una ricerca condotta negli USA ha qualche valore anche per noi del Secondo Mondo informatico (tendente al Terzo, specie in Italia -- a proposito, gli sconti Telecom per Internet annunciati sono stati congelati e il ministro Maccanico sta ancora riunendosi in questi giorni con le associazioni di utenti per decidere cosa fare e se fare qualcosa e a chi va il vantaggio politico), è semmai vero il contrario.

Uno studio condotto recentemente dal BJK&E Media Group di New York su un campione di 20.000 utenti indica che gli utenti americani di Internet, se confrontati con un gruppo corrispondente di persone non utenti della Rete, seguono mediamente la televisione il 6% in più nel "prime time" (la fascia serale) e ben il 21% in più a tarda sera e di notte.

La morale della ricerca è questa: chi usa Internet è tendenzialmente interessato a tutti i media, televisione compresa: vede più film, ascolta di più la radio e legge di più giornali e riviste. altra morale: se la televisione risente di un calo degli ascolti, forse non è colpa di Internet. E se magari fosse perché i programmi fanno troppo schifo?

Fonte: "Geeks Don't Watch TV?", Fortune Magazine, 29 settembre 1997, pag. 18.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

1997/09/09

[IxT] TOURBUS: Lady Diana in rete (9 settembre 1997)

[Il mondo non parla d'altro; figuriamoci se Internet si poteva sottrarre ad una intensa partecipazione alla tragica (e permettetemi di dire un po' misteriosa) fine della Principessa del Galles.]

La corona britannica ha predisposto un registro online delle condoglianze per la morte di Lady Diana Spencer presso http://www.royal.gov.uk/vbk/index.htm attenti, è molto difficile al momento accedere a questa pagina: ci sono milioni di persone che stanno cercando di fare altrettanto.

Potete provare a scavalcare questa pagina e inviare le vostre condoglianze tramite il British Foreign Consulate Office presso http://www.fco.gov.uk/feedback/

Non sono in molti a sapere dell'esistenza di questo sito, ma secondo il British Foreign Consulate Office, tutti i messaggi di condoglianze inviati tramite questa pagina verranno ritrasmessi automaticamente al registro principale (Book of Condolence).

[Aggiungo qualche info ulteriore sulla questione. Un altro sito al quale potete inviare condoglianze è http://www.royalnetwork.com. Il newsgroup alt.binaries.pictures.tasteless ha pubblicato alcune richieste delle foto dell'incidente, ma finora non mi risulta che le foto siano state messe in rete. Se vedete che qualcuno le offre, non fatevi ingannare: le immagini allegate sono comunque di dubbio gusto, ma non riguardano la principessa (anche se le parti anatomiche raffigurate sono difficili da attribuire a una persona piuttosto che un'altra).

Il settimanale tedesco Bild è stato costretto a pubblicare una smentita via Internet. Nei paesi anglosassoni circolava infatti la diceria, causata da un articolo travisato della Associated Press, che Bild avesse pubblicato in copertina foto dell'incidente.

Siccome Bild non è facilmente reperibile al di fuori della Germania (essendo il tedesco, a mio avviso, una forma di crittografia affine al PGP), l'unico modo per far vedere qual era la vera copertina del settimanale era affiggerla in rete, affinché fosse visibile in tutto il mondo.

L'indirizzo è http://www.bild.de/home/diana/disku_e.html. A livello personale, infine, vorrei ringraziare coloro che sapendo che sono inglese mi hanno fatto avere segnalazioni sulla vicenda. Grazie. -- Paolo]

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.