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2013/12/31

”Il televisore che vi ascolta”: in tempi di sorveglianza pervasiva, vantiamocene pure

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “buon12*”.

Neanche Orwell aveva avuto il coraggio di immaginare che invece di farci imporre un teleschermo che guarda e ascolta in casa da uno stato totalitario ossessionato dal controllo, come descritto nel suo profetico libro 1984, saremmo stati noi stessi a installarcelo in casa, pagandolo di tasca nostra e oltretutto vantandoci di averlo fatto.

Un “televisore che vi ascolta e vi capisce”, che riconosce i gesti e le voci ed è collegato a Internet: lo strumento perfetto per il monitoraggio domestico. Sono paranoico? No, perchè è già successo.

Ho già parlato (Borsa della Spesa, pag. 20) dei televisori Samsung che potevano essere controllati via Internet (articolo; video). Ora è il turno dei televisori LG, che trasmettono alla casa produttrice in Corea non solo i nomi dei file video che guardate, ma anche i nomi dei file (non necessariamente video) condivisi sulla rete domestica, e informano la LG ogni volta che accendete o spegnete il televisore (Ars Technica). E dato che queste informazioni sono trasmesse in chiaro, facilitano inoltre il lavoro degli intrusi.

La LG, in altre parole, si è arrogata il diritto di sapere quando e quanto guardate la TV e che video guardate. E la pubblicità esalta queste caratteristiche. “Possibilità illimitate”: sì, ma di farsi i fatti degli altri. Qui non stiamo parlando di NSA o altri grandi ficcanaso di stato, ma di un'azienda che si prende il diritto di sapere cosa facciamo. No, no, no e ancora no: quello che faccio io con il mio televisore, quello che leggo e quello che guardo, sono e devono essere fatti miei. Non è questione di non avere niente da nascondere: è un diritto fondamentale della libertà civile. Se non vi è chiaro il concetto, se vi sembra retorica esagerata, non dovete fare altro che pubblicare nei commenti qui sotto la vostra cronologia completa di navigazione. Con nome e cognome.

Se avete una Smart TV, non collegatela a Internet. O imparate a bloccare i pacchetti di dati in uscita dal televisore spione.


Foto: il nero infinito dello spazio

Rick Mastracchio e Mike Hopkins lavorano nell'oscurità e nel vuoto dello spazio all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale, il 24 dicembre 2013. Foto di Oleg Kotov. Bello vedere ogni tanto i volti al posto delle visiere dorate riflettenti. Si vede bene anche il fatto che ci sono solo due strati di casco trasparente fra il viso degli astronauti e la morte praticamente istantanea per assenza d'aria e depressurizzazione.


Il robottino cinese sulla Luna: “Io vado. Qualcuno mi segue?”

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “liuk970*”.

Credit: CNSA

Questa immagine arriva dalla superficie della Luna. Mostra il veicolo automatico cinese Yutu che si allontana dal veicolo madre Chang'e 3, che l'ha portato sul nostro satellite naturale. Yutu è all'inizio di un viaggio senza ritorno, che includerà sessioni di astronomia dalla Luna e prospezioni geologiche.

Fra l'altro, per la gioia dei lunacomplottisti, Chang'e 3 e Yutu sono stati fotografati dall'orbita lunare da parte della sonda statunitense Lunar Reconnaissance Orbiter. Gli americani confermano la missione cinese, insomma.

Se vi interessano altre foto e link ai dettagli delle immagini, date un'occhiata a questo mio articolo su ComplottiLunari.info.

2013/12/30

Ci sono solo 10 tipi di persone...

Versione classica: Ci sono solo 10 tipi di persone: quelle che conoscono la numerazione binaria e quelle che non la capiscono.

Versione evoluta: Ci sono solo 10 tipi di persone: quelle che non capiscono la numerazione binaria, quelle che la capiscono, e quelle che capiscono quella ternaria (@doctorow).

Versione quantistica: Ci sono solo |1> tipi di persone: quelle che conoscono i computer quantistici, quelle che non li conoscono, e quelle che li conoscono e non li conoscono (@pablochachin).

Versione arguta: Ci sono solo due tipi di persone: quelle che sanno estrapolare da un insieme di dati incompleto. (@leEb_public)

La Voce d’Italia e il coccodrillo di Schumacher

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: ore 16:40.

Scrivo questi appunti mentre ho ancora ben presente tutta la vicenda, visto che La Voce d'Italia dice di avermi denunciato per diffamazione sull'accaduto. Se avete elementi d'indagine aggiuntivi, segnalatemeli nei commenti.

Come probabilmente sapete, ieri l'ex campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher ha avuto un incidente di sci ed è ora ricoverato, in coma, con un trauma cerebrale; le sue condizioni sono state definite “critiche”.

Tutto inizia oggi, poco dopo pranzo. Leggo una mail di un lettore, M. P., che mi segnala che stanotte, “verso le 2:30-3:00”, aveva “fatto un salto su Google News per cercare notizie sulla situazione del pilota”. Tra i link mostrati da Google, mi racconta, “c'era anche una news presa da La Voce. Quindi ho sfogliato un attimo i vari link. Ora non ricordo se il link alla notizia della sua morte l'ho visto tra quelli di Google o tra quelli interni della testata; fatto sta che ho visto il titoletto "E' morto Michael Schumacher" e questa era la pagina a cui puntava. E' ancora online al momento.”

Il lettore mi segnala questo link al sito http://www.voceditalia.it e mi allega uno screenshot. Incredulo, visito il link e ne ottengo personalmente questo screenshot alle 13:14:00:

Effettivamente l'articolo che annuncia la morte di Schumacher, con il classico stile del “coccodrillo” giornalistico (notate i punti di sospensione dopo “alle ore....”), risulta visibile online seguendo quel link.

Ne faccio un tweet:

disinformatico
La Voce d'Italia pubblica il coccodrillo per #Schumacher . Giornalismo. http://t.co/xqBJCFOfD2 http://t.co/Ua0A2lN2AF
30/12/13 13:16

Poco dopo segnalo la rimozione dell'articolo:

disinformatico
La @voce_italia ha rimosso il coccodrillo. Applausi lenti.
30/12/13 13:42

Per me la cosa era finita così: è prassi normale preparare i “coccodrilli” per i personaggi celebri, specialmente se versano in gravi condizioni. È meno normale, ed è decisamente poco professionale (e anche un po' menagramo), renderli accessibili online prima del tempo. Volevo semplicemente segnalare la questione come esempio illuminante della realtà del giornalismo online.

Ma l'account Twitter @LaVoceDItalia1 (diverso da quello pubblicato sul sito della testata, che è @Voce_Italia) ha risposto in questi termini via Twitter:

LaVoceDItalia1
@disinformatico La testata è stata attaccata da hacker. Non abbiamo MAI pubblicato ALCUN articolo riguardante la morte di Schumacher.
30/12/13 13:49

Rispondo come segue:

disinformatico
@lavoceditalia1 "testata è stata attaccata da hacker"? Questo significherebbe che TUTTE le vostre notizie possono essere false :-)
30/12/13 13:53

I toni s'inaspriscono:

LaVoceDItalia1
@disinformatico Paolo Attivissimo sei pregato di cancellare immediatamente qualunque notizia diffamante riguardo il ns quotidiano
30/12/13 14:05

LaVoceDItalia1
@disinformatico stiamo provvedendo a formalizzare denuncia presso autorità competenti per diffamazione se nn rimossa news e diffusa smentita
30/12/13 14:08

LaVoceDItalia1
@pizzo81 @disinformatico esistono hacker molto abili con Photoshop. Il danno di immagine al nostro giornale e' gravissimo!
30/12/13 14:19

LaVoceDItalia1
@pizzo81 @disinformatico se non abbiamo mai pubblicato e' ovvio che sia un attacco hacker.
30/12/13 14:20

LaVoceDItalia1
@pizzo81 @disinformatico la notizia gira da stanotte. Stiamo facendo accertamenti.
30/12/13 14:27

LaVoceDItalia1
@pizzo81 @disinformatico chiediamo anche noi chiarimenti a @disinformatico
30/12/13 14:27

LaVoceDItalia1
@pizzo81 @disinformatico dov'è la data dell'articolo? Dovrebbe uscire di default. Basta polemiche. Denuncia fatta.
30/12/13 14:39

LaVoceDItalia1
@disinformatico @pizzo81 impossibile.
30/12/13 14:58

La Voce d'Italia ha poi pubblicato un articolo di “smentita ufficiale” che espone la vicenda secondo il suo punto di vista: “Come ogni Natale anche quest'anno la Voce d'Italia ha subito un attacco hacker.”

Ogni anno vengono puntualmente attaccati, proprio a Natale, e ancora non sono riusciti a risolvere il problema? Non è una dichiarazione particolarmente rincuorante sulla solidità delle protezioni informatiche della testata. Se un “hacker” riesce regolarmente a pubblicare su la Voce d'Italia notizie false da anni, viene minata la credibilità di tutto quello che viene pubblicato. Mi sembra che la pezza sia peggiore del buco.

Prosegue la Voce d'Italia: “Questa volta è stato messo online un articolo a nome del nostro quotidiano che in realtà non è mai stato pubblicato dalla nostra redazione.” Sarà, ma il link parla chiaro. Io l'articolo l'ho visto via Internet e via Internet ho potuto leggerlo, Google l'ha potuto indicizzare, e io ho potuto farne uno screenshot. Altri lettori, via Twitter, hanno confermato di poter vedere l'articolo e che linkando il link originale in Facebook compariva ancora il testo che annunciava la morte di Schumacher.

pappi_
@LaVoceDItalia1 @disinformatico @pizzo81 @SnoopyTheWriter che poi come se non bastasse, qua c'è n'altro screenshot. http://t.co/ymq54qnCjc
30/12/13 15:09

OplonsBS
@disinformatico Garantisco di non avere Photoshop installato. http://t.co/wXVcO3k1Tz
30/12/13 15:20

davideventurini
@OplonsBS @disinformatico garantisco di non sapere usare photoshop :-) http://t.co/FRFSXeEFI2
30/12/13 15:25

pietropaschino
@LaVoceDItalia1 @disinformatico @OplonsBS appena fatto un test su facebook. linkando l'articolo "inesistente" compare ancora il titolo. ;)
30/12/13 15:41

Arriva da p@sco un video eloquente:


Per me questo è “pubblicare”.

Ci sono obiezioni anche tecniche alla smentita:

GBorgonovo
@disinformatico http://t.co/oIuNLzXcm1 qui il titolo è ancora presente (15:54) tra gli "articoli correlati". Ops... http://t.co/FutPHMrY9l
30/12/13 15:54


2ndAngyel
@disinformatico @LaVoceDItalia1 @OplonsBS se era l'articolo id 102109, è stato depubblicato. Il 110 e il 108 sono visibili. Casualità?
30/12/13 15:28


La Voce d'Italia ha scritto sulla propria testata che “sarà nostra premura denunciare alla polizia postale quanto successo. E' stato inoltre lanciato pochi minuti fa un tweet a @disinformatico con la seguente smentita: "La testata è stata attaccata da hacker. Non abbiamo MAI pubblicato ALCUN articolo riguardante la morte di Schumacher"”.

Questi sono i fatti fino a questo punto. Se ci saranno novità, le segnalerò qui.


Aggiornamenti


16:30. La vicenda viene ripresa da Giornalettismo.

16:40. L'articolo che la Voce d'Italia dice di non aver mai pubblicato è ancora citato nei correlati in questo momento. Link, Freezepage e screenshot:

 Segnalo pubblicamente la situazione alla testata chiedendo chiarimenti:

disinformatico
.@LaVoceDItalia1 L'articolo che non avete pubblicato è ancora nei correlati. http://t.co/CBxSHP2ui9. Spiegazioni? http://t.co/8cT0qmsJvu
30/12/13 16:39

 La reazione surreale de La Voce:

LaVoceDItalia1
@disinformatico lo tolga lei. Noi non possiamo farlo visto che non lo abbiamo pubblicato.
30/12/13 16:41

disinformatico
.@lavoceditalia1 Mi state chiedendo di togliere un link dal _vostro_ sito. Grazie di considerarmi così abile, ma non spetta a me ripulire.
30/12/13 16:44

LaVoceDItalia1
@disinformatico noi non ne abbiamo la possibilità. Magari lei... Comunque ci fa comodo che rimanga visibile. Aiuta nelle ricerche!
30/12/13 16:45


Non ho parole. Mi chiedo se “mi hanno attaccato gli hacker” sia la versione moderna di “il cane mi ha mangiato i compiti”.