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2003/01/22

[IxT] #2003-005 (22/1/2003). Antibufale, astrologia, PC spenti ma spioni, Pete Townshend

Antibufala: virus NYK per telefonini

Sta circolando un appello secondo il quale “se ricevete una chiamata e sul display del Vostro telefonino appare la scritta NYK... il Vostro telefono verrà infettato da un VIRUS. Questo virus cancellerà sia dalla SIM CARD sia dalla memoria telefono tutte le informazioni IMEI e IMSI rendendo impossibile contattare qualsiasi network (OMNITEL,TIM,WIND ECC. ECC.).”

A questo autentico sconquasso telefonico non ci sarebbe rimedio: “L'unica soluzione” prosegue l'appello “a quel punto è cambiare telefono”. Le fonti, dice l'appello, sarebbero autorevolissime: “Questa notizia è stata confermata sia da Motorola che da Nokia; in questo momento ci sono oltre 3 milioni di telefoni infettati da questo virus negli USA. Potete inoltre trovare conferma a questa notizia nel sito internet della CNN.”

Invece è una bufala, e per essere precisi è una variante di una bufala già ampiamente documentata dal Servizio Antibufala e da vari siti antibufala internazionali, come descritto qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/telefonino_ace.htm

Naturalmente nessuno dei siti citati (quelli di Nokia, Motorola e CNN) riporta alcuna traccia della “notizia”.

Antibufala: astrologi meglio degli astronomi?

In una mia recente indagine antibufala, quella sul Decimo Pianeta, ripresa anche da ZeusNews.it,

http://www.zeusnews.it/news.php?cod=1859

ho criticato l'astrologia chiedendo “adesso che i pianeti conosciuti nel sistema solare sono almeno due in più, come la mettiamo con gli oroscopi, che non ne tengono conto?”

Alcuni lettori mi hanno risposto che “l'astrologia sa e accetta e non da ieri il decimo e l'undicesimo pianeta.”

Un'affermazione che, se vera, sarebbe molto interessante: conoscete qualche testo online a cui fare riferimento? Confesso che la mia frequentazione dei siti astrologici è piuttosto carente, per cui mi occorre il vostro aiuto.

L'affermazione sarebbe interessante per un motivo molto semplice. Se gli astrologi sanno di questi due pianeti in più, presumo sappiano quali sono le loro posizioni, altrimenti come farebbero a calcolarli negli oroscopi? Ma se è così, allora potrebbero essere così gentili da indicare le loro coordinate agli astronomi e risparmiare loro tanta fatica. O sbaglio?

Il PC spento ti spia!

Un conduttore radiofonico di Radiodue dichiara di essere stato spiato in casa tramite il suo computer collegato a Internet, con tanto di minacce di morte da parte dello spione. La notizia è stata riportata da vari telegiornali, fra cui TG5 e Studio Aperto, che avrebbero precisato che lo spionaggio sarebbe avvenuto addirittura a computer spento.

Dello stesso avviso è il Messaggero del 21/1/03, che titola in prima pagina “Attenti, il computer può spiarvi anche se spento”.

http://ilmessaggero.caltanet.it/hermes/20030121/20030121.htm

La descrizione degli eventi è grosso modo questa: l'intruso avrebbe attivato la Webcam e il microfono collegati al PC del conduttore e avrebbe quindi ascoltato le sue conversazioni e osservato le sue attività domestiche. Fin qui niente di insolito: queste cose si possono fare con una miriade di programmi, come il celeberrimo Back Orifice e un po' di ingenuità della vittima. Le ho verificate di persona, beninteso sui miei computer (non su quelli altrui), e sono facilissime da realizzare.

Il vero problema è quella precisazione “anche se spento”, che ha causato panico tra i non esperti ma ilarità tra gli addetti ai lavori. Infatti non esiste assolutamente alcun modo di attivare webcam e microfono di un computer spento. Un computer spento non trasmette nulla e non riceve nulla. Ci sono poche cose certe in informatica, ma di questa potete stare certi. Se davvero i telegiornali hanno ripetuto la notizia e il dettaglio del computer spento, dimostrano la loro tragica incompetenza informatica.

In realtà il testo dell'articolo del Messaggero non parla affatto di computer spenti: dice semplicemente che l'intruso riusciva ad “attivarlo anche da lontano attraverso la sua connessione Internet”. Proprio quello che fa Back Orifice (che è anche in grado di spegnerlo a distanza). La storia del computer spento è quindi, a quanto pare, una infelice invenzione del titolista. Sarebbe gradita una nota di scuse da parte del Messaggero per procurato allarme.

Ripeto: niente panico. Nessuno può spiarvi attraverso un computer spento. E' invece molto facile farlo a computer acceso, specialmente se il vostro PC è dotato di microfono e telecamera. Se avete di questi timori, scollegate il microfono quando non vi serve e mettete un pezzo di cartoncino davanti alla telecamera quando non volete essere visti.

Pete Townshend accusato di pedofilia, la sua “scusa” regge

Ha causato notevole stupore l'accusa di pedofilia online rivolta in Inghilterra a Pete Townshend, celeberrimo chitarrista degli Who, ma ha causato altrettanta perplessità la sua giustificazione, secondo la quale avrebbe scaricato immagini pedofile da Internet "per motivi di ricerca".

La giustificazione è meno campata per aria di quello che può sembrare. Townshend sta effettivamente lavorando da tempo ad articoli e libri sugli abusi dei minori. Il sito The Smoking Gun si è procurata una copia di uno di questi articoli, datato gennaio 2002, che era già in circolazione (sul sito di Townshend, per esempio) ed era stato già citato da un giornalista di Fox News. Non si tratta, insomma, di una cosa scritta di fretta per coprirsi le spalle a cose fatte.

Il sito di Townshend è http://www.petetownshend.co.uk

Se sapete l'inglese, leggete l'articolo di Pete, merita veramente, perché offre un quadro della situazione che difficilmente un utente normale ha modo di acquisire (e vi sconsiglio vivamente di provare a farlo, finireste facilmente nei guai nonostante le vostre intenzioni oneste). E' fin troppo facile trovare pedofilia online anche senza cercarla, secondo Townshend, e alcune comunicazioni personali che ho ricevuto di lettori sembrano confermare questa affermazione. Trovate qui l'articolo di Townshend:

http://www.thesmokinggun.com/doc_o_day/petetownshend3.html

In realtà la polizia inglese lo ha sentito ma non lo ha incriminato: gli ha semplicemente contestato che il numero della sua carta di credito era saltato fuori, durante un'indagine statunitense condotta con l'aiuto della società Visa, in un elenco di numeri di carte che erano state utilizzate per accedere a siti pedofili a pagamento. In particolare, la polizia aveva allestito un sito-trappola, e Townshend vi era incappato.

Townshend ha dichiarato spontaneamente di aver usato la carta per visitare un sito pedofilo, ma di non aver scaricato né conservato immagini, e ha messo subito a disposizione della polizia il contenuto dei propri computer, nei quali la polizia non ha trovato nulla di pedofilo.

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/2651871.stm

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/2656135.stm

Sembra insomma che il nome di Pete Townshend sia stato infangato per una sua leggerezza, non perché è un pedofilo. Il chitarrista avrebbe dovuto contattare la polizia e chiedere il permesso di assistere a una delle loro visite ai siti pedofili, spiegando la ricerca in corso. Suvvia, di fronte a un membro degli Who e a un approccio così onesto, difficilmente gli avrebbero detto di no. Invece ha preferito tentare di farlo di nascosto, e gli è andata buca. Mi raccomando, non imitate il suo esempio, neppure per fare i paladini della giustizia.

Chioccioline

Microsoft offre il codice sorgente di Windows? Operazione di facciata. Se volete saperne di più, Apogeonline ha pubblicato una mia indagine su quali sono le vere conseguenze di questa falsa “apertura” del gigante del software. L'articolo è presso

http://www.apogeonline.com/webzine/2003/01/22/01/200301220101

Il Sudafrica decide di passare all'open source per la pubblica amministrazione. Motivi: risparmio di denaro e indipendenza da una società specifica grazie all'uso di standard pubblici anziché formati proprietari. Microsoft risponde: "Cosa accadrà quando gli sviluppatori che lo trovano oggi entusiasmante domani andranno verso qualcosa che consenta loro di essere pagati?", dimostrando di non aver ancora capito come funziona l'open source: gli sviluppatori scrivono software per passione, non per denaro. Evidentemente un'abitudine così poco diffusa in casa Gates che manco si ricordano che si può creare anche soltanto per il piacere di creare e non solo per diventare milionari. Ne parla anche Punto Informatico:

http://punto-informatico.it/pi.asp?i=42812

http://slashdot.org/articles/03/01/20/2018243.shtml?tid=163

Kevin Mitnick ritorna online: uno dei nomi più controversi della storia della Rete (a causa della sua leggendaria abilità nel penetrare i più sofisticati sistemi informatici aziendali e governativi), incarcerato per cinque anni e in libertà vigilata con il divieto assoluto, fino a poco tempo fa, di toccare un computer, può dal 21 gennaio riaffacciarsi direttamente a Internet, che non frequenta da otto anni. Ora fa il consulente di sicurezza. Kevin ha commesso crimini secondo la legge USA, ma non ha mai tratto guadagno dalle proprie scorribande e nei suoi libri ha spiegato eloquentemente quanto sia vulnerabile e ingenuo il mondo dell'informatica aziendale, educando una generazione di informatici (me compreso). Per festeggiare l'evento, il sito Slashdot raccoglie le domande dei lettori e girerà le migliori a Mitnick. Bentornato Kevin!

http://www.cnn.com/2003/TECH/internet/01/19/tech.mitnick.reut/index.html

http://interviews.slashdot.org/article.pl?sid=03/01/20/1254218&mode=thread&tid=172

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

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